Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
Archivio del 2012
Il saio sepolto – M. R. Angellotti
Nel Medioevo centroeuropeo, un novizio cerca di venire a capo di un mistero intricato che coinvolge morti sospette e tradimenti, ma che diventa occasione di indagare dentro di sè, nelle umane passioni che pensava aver accantonato per sempre.
Questo è, in estrema sintesi, il romanzo storico di Maria Rosaria Angellotti, Il saio sepolto.
La narrazione si svolge in terza persona, con il punto di vista principalmente su Fortunio, il novizio protagonista, che si trova suo malgrado invischiato in questa intricata vicenda, ma che talvolta si sposta su questo o quel personaggio.
La vicenda risulta senza dubbio interessante e accattivante, ma penalizzata purtroppo da uno stile narrativo troppo distante dal centro dell’azione. E’ infatti questo stile distaccato a costituire il punto più penalizzante all’intera opera.
La sfida più ardua nella scrittura di un romanzo storico efficace ed appassionante è quella di arrivare a trasmettere le informazioni storiche consisenti con la realtà, unendole alla finzione, e renderle appassionanti, allontanandole dallo stile un po’ noioso, distaccato e accademico che caratterizza la storia raccontata nei libri di scuola.
Ed infatti su questo punto che, forse per inesperienza, l’opera subisce il genere. I fatti vengono raccontati sempre, seppure a volte con dovizia di particolari, senza venir mai mostrati; anche le scene potenzialmente più dinamiche, nelle quali l’autrice avrebbe potuto sbizzarrirsi sfruttando dettagli con ricchezza sensoriale (nelle torture inflitte a Guglielmo, l’incendio al borgo, l’intera parte dedicata al flashback della rocambolesca fuga di Federico, giusto per fare alcuni piccoli esempi), vengono invece raccontati da un punto di vista lontano, distaccato. Questo infatti rende molto difficoltoso per il lettore immergersi nella storia, che diventa invece un lontanissimo spettatore, senza coinvolgimento.
Alcune scelte narrative poi, creano qualche confusione nel lettore, principalmente abbiamo rilevato una certa difficoltà nell’associare i nomi dei personaggi al loro ruolo, specie nella prima metà dell’opera.
La storia in sè ha senza dubbio del potenziale, e anche i dialoghi sono curati e verosimili, così come la caratterizzazione dei personaggi, dipinti a tratti decisi, ma la narrazione così lontana dall’azione smorza di fatto tutti questi aspetti positivi.
Si tratta insomma di un’opera con dell’indubbio potenziale, penalizzato purtroppo da una carenza di editing che avrebbe permesso di esprimersi al meglio ottenendo un romanzo al pieno del suo fascino storico evocativo.
Scheda: Le Cronache di Aldimondo, Zak Elliot e il libro del destino – R.Recchimurzo
Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare in un mondo fantastico, in cui la realtà e sogno si fondono abbozzando nuovi confini territoriali. Già, perché le barriere della nostra mente sono limiti che noi stessi poniamo a tutto il “possibile”. Così come sembrerebbe possibile che la città di Bari abbia finalmente scovato il suo personalissimo Harry Potter. Dalla vivida mente del trentasettenne Roberto Recchimurzo, prende vita un nuovo fantasy dal titolo “Le Cronache di Aldimondo – Zak Elliot e il libro del destino”. Zak, personaggio principale della storia, verrà catapultato inaspettatamente in un mondo chimerico di cui ha sempre fatto parte senza esserne al corrente. Scoprirà, così, il ritaglio mancante della trama della sua storia familiare, impedendo anche, insieme ai suoi nuovi amici, che il Libro del Destino cada nelle mani del meschino Lord Velvet. Una serie di avventure entusiasmanti si snocciolano così sotto gli occhi di chi legge. E non importa davvero quanti siano gli anni del lettore, perché questo libro è una porta spalancata su ciò che eravamo un tempo, su tutto il buono di noi stessi, quando ci sentivamo attori esclusivi della nostra vita. Eroi indomiti capaci di qualsiasi prodezza necessaria per salvare in nostro, piccolo mondo. Questo libro dimostra, a dispetto dei pregiudizi di un certo tipo di critica letteraria, che non bisogna spingersi oltremanica per stringere tra le mani un buon fantasy. Perché Zak Elliot potresti essere proprio tu.
l’autore
Roberto Recchimurzo nasce a Bari trentasette anni fa. Scopre il fascino e la magia della scrittura nel 99, quando frequentava l’accademia di arti drammatiche. Ha scritto vari format per una web tv locale. E’ già autore di “Ho formattato il fisco” e “Bari Noir”. Gli piace spaziare fra i generi e stupire cercando di proporre sempre qualcosa di nuovo. La sua prossima mossa? Impossibile prevederla.
Scheda: L’amore lungo il cammino del destino – Y. Crippa
In questa storia si intrecciano le vicende di alcuni giovani, delle loro famiglie, di due regni. Ylene è una bambina predestinata, sin dalla sua nascita eventi soprannaturali si sono presentati agli occhi della sua famiglia.
Passeranno degli anni prima che si presenti l’occasione per capire la sua vera natura. Diventata medico, si prodigherà a curare i feriti della crudele guerra scatenata dai malvagi Danemal e Mauval. Ma la guerra non concede sconti e solo di fronte alle ferite più profonde del corpo e dell’animo Ylene scoprirà che ben altro è il suo destino. Con l’aiuto dei fratelli naturali e acquisiti, in particolare di Yoel, a cui è molto legata, riuscira a volgere l’esito della guerra e a portare pace nei regni di Fantasia e Street Dreams.
Ma Ylene, oltre a essere una predestinata, è anche una ragazza innamorata e si troverà a dover combaterre una guerra interiore che si potrebbe rivelare più letale di quella già superata.l’autore
Ylenia Crippa è nata a Lecco nel 1988. Diplomata in Designer di moda, da sempre vive e lavora in provincia di Como. L’amore lungo il cammino del destino è la sua prima pubblicazione.
Scheda: Pulviscolo di stelle – F. Raineri
Le poesie di Pulviscolo di Stelle sono pura emozione, puro sentire che, come luce lunare, rischiara la mente e fa germogliare, come nella terra, i semi dei nostri pensieri. Una luce capace di alzare le maree, di accrescere l’emozione e di innalzare la coscienza.
Titolo: Pulviscolo di Stelle
Autrice: Fernanda Raineri
Editore: La Gru – PadovaISBN: 978-88-97092-24-7
Collana: Scintille
Prezzo: € 9,00l’autore
Fernanda Raineri, è nata in Versilia, a Massa Carrara. Tra le sue opere digitali ricordiamo Il tempo, selezionata al Concorso Internazionale di pittura, scultura e grafica, città di New York 2009 ed esposta a Torino, e Nebulo, selezionata a Tokio ed esposta ad Atene. Selezionata e premiata al prestigioso Premio Internazionale Oscar per le Arti Visive di Montecarlo. Si è classificata, inoltre, tra i 10 artisti, che hanno ricevuto come ulteriore Premio l’esposizione delle loro opere al Grand Hotel di Portovenere. Pubblicazione sull’Annuario Arte e Collezionismo pittori e scultori del 900 casa editrice Effeci 2012, pubblicazione sul catalogo Avanguardie Artistiche 2012. Pubblicazione sul Catalogo Art Bool Selection Dicembre 2011.Molte delle sue poesie e diversi racconti, sono stati premiati in concorsi nazionali ed Internazionali ed inserite in varie antologie. Il suo racconto Miracolo a Fortaleza è stato pubblicato a Settembre 2011 nell’antologia L’uomo ha bisogno dell’uomo (Edizioni la Gru).
La goccia d’acqua
Odorosi giardini di glicini e gelsomini,
adornano i viali della Primavera,
mentre il cuor già palpita di luce di sole e di caldo tepore,
solitaria goccia di rugiada,
che tiene ancora in serbo i colori dell’arcobaleno,
scende, lenta… lenta, simile ad una lacrima,
dal petalo di un fiore, quasi soffrisse nello staccarsene,
e nel suo lacrimevole cader, penso…
a quanta vita si raccoglie in una goccia d’acqua caduta
dal cielo sulla terra,
la nutre, si trasforma in fiume, in mare, in lago, scava la roccia,
arriva sotto le roventi sabbie di aridi deserti,
si infonde in noi,
esprimendosi in mille diversi modi,
dal primo vagito del neonato,
alle lacrime di troppa felicità o troppo dolore,
o nel sudore delle nostre fatiche;
gocce d’acqua che evaporano dalla terra per ricadere di nuovo
dal cielo,
copiose, a bagnare i prati della nostra vita, alcune rimangono sospese nell’aria per farci ammirare i colori dell’arcobaleno.
Introduzione al mondo – I. Hoxhvogli
Introduzione al mondo è il primo libro del giovane filosofo Idolo Hoxhvogli. E’ molto difficile far aderire quest’opera ad un genere specifico, o anche solo ad un filone letterario. Leggere questo libro è senza dubbio un’esperienza particolare che è molto arduo definire.
Siamo di fronte ad un’opera di narrativa non convenzionale, caratterizzata da una fortissima impronta filosofica e simbolica. La sua struttura episodica, frammentaria, mostra sprazzi di una realtà distopica dagli elementi surreali, portati all’eccesso fino ad assumere accenti grotteschi.
L’autore, attraverso circonvoluzioni simboliche ardite ma mai campate in aria, descrive il paese dell’Allegria come rappresentazione del nostro mondo quotidiano, in cui la vuotezza, il non-pensiero e la comunicazione di futilità sono diventati pane quotidiano, osannato come componenti del modo giusto di vivere.
Dobbiamo ammettere che la lettura di questo volume non è certo facile e immediata, occorre prestare una particolare attenzione alle fini metafore e simbologie utilizzate, pena l’incomprensione generale del testo. E’ forse anche questo lo scopo sotteso dall’opera: se il lettore riuscirà a venire a capo dell’opera, se riuscirà anche solo a coglierne in parte la potente denuncia che vi è contenuta, allora il lettore dimostrerà a sè stesso di aver mantenuto lo sguardo critico sul mondo che lo circonda, di essere un volontario straniero nella terra dell’Allegria a tutti i costi.
Noi non siamo lettori esperti del genere, nè tantomeno filosofi, ma abbiamo percepito senza dubbio l’intenzione delle scelte dell’autore e abbiamo apprezzato quest’opera così singolare, che porta con sè tanta riflessione e uno sguardo inedito sulla nostra realtà quotidiana.
L’esorcismo di Mr Clarinet – N. Stone
Max esce di prigione e non trova altro che i cocci della sua vecchia vita: non è più un poliziotto ormai da diverso tempo, gli anni di carcere lo hanno cambiato e perfino il suo lavoro di investigatore privato non gli appartiene più. Sua moglie muore poco prima della sua scarcerazione e il futuro che avevano progettato si è dissolto. Accetta quindi il destino quando gli viene presentato un ennesimo caso da risolvere: trovare un bambino scomparso ormai da diversi anni, ad Haiti, figlio della famiglia più facoltosa ed influente della zona. Si troverà quindi ad affrontare un’indagine di per sè difficile nel contesto peggiore per questo genere di sparizioni: Haiti è il territorio dei senzalegge, dove il governo non esiste se non per prosciugare le misere risorse di un paese allo stremo, dove superstizione, orrore e illegalità si mischiano fino ad assumere connotazioni grottesche e inumane. In questo scenario Max scoprirà cose grandi e terribili nascoste sotto il velo del potere.
Il romanzo di esordio dell’americano Nick Stone (che più che un nome sembra uno pseudonimo), L’esorcismo di Mr Clarinet a primo acchito, anche grazie al titolo, può sembrare un horror dalle tinte fosche ambientato in una Haiti pre terremoto. Invece ben presto si rivela un buon thriller di stampo prettamente poliziesco, appartenente al filone tipico commerciale americano. Indubbiamente il punto di forza è la trama, che è piuttosto originale e ben strutturata, con un buon ritmo, ambientato in un luogo trattato piuttosto di rado dalla letteratura di consumo moderna e che l’autore dimostra di conoscere bene. Inoltre, Stone riesce a mescolare con attenzione la storia più strettamente poliziesca alle inclinazioni esoteriche e superstiziose del posto, rendendo efficacemente la dualità della quotidianità locale. Abbiamo quindi descrizioni della criminalità più bassa come la compravendita di bambini indigenti, spaccio di droga, gli scorci di una povertà annichilente che si dosano con le divinità voodoo, le superstizioni, gli oscuri riti esoterici e la credulità popolare.
Come praticamente tutti gli esempi di questo genere letterario, il protagosta risulta affetto da una sorta di infallibilità piuttosto prevedibile. La narrazione in terza persona fissa sul protagonista racconta i ragionamenti e le indagini di Max, ma l’autore non si arrischia a lasciare segnali al lettore, non permette quindi di fare congetture sull’effettiva soluzione del caso, che viene fornita direttamente dai personaggi e senza sfruttare particolari indizi.
Nonostante ciò, e tralasciando alcune battute di Max che sembrano uscite da un western di serie B (“Adios, bastardo” giusto per citarne una) e che mal si coniugano con un personaggio che ci appare tutto sommato sobrio, il libro è una piacevole lettura disimpegnata, adatta a passare il tempo in spiaggia, che ci mostra un’immagine purtroppo verosimile di un paese tra i più degradati e poveri del mondo.
Copra questo libro su Amazon! L’esorcismo di Mr Clarinet
Sotto scacco – C. Pintus
Un amore nato nell’infanzia e contrastato dai rispettivi genitori, visto con gli occhi di Aziz, giovane egiziano innamorato della figlia di una ambasciatore, Federica. La differenza di status e le aspettative dei genitori li portano lontano, ma continueranno ad amarsi, finchè non si incontreranno di nuovo e lotteranno per stare insieme.
Il romanzo di esordio della giovane Claudia Pintus, Sotto scacco, vuole rivolgersi ad un pubblico adolescente, facendo leva su una semplicità contenutistica e stilistica piuttosto evidente. In generale è risultata una lettura piacevole e poco impegnativa, anche se la poca esperienza dell’autrice traspare in tanti piccoli dettagli stilistici come in diversi passaggi nello sviluppo della trama.
La storia di per sè non è particolarmente originale, e l’intreccio piuttosto scarno non fa che accentuare questa caratteristica. In particolare, in più occasioni si passa da una fase all’altra della trama con conseguenze dettate, spesso e volentieri, dal caso e dalla fortuna, andando oltre la consequenzialità logica e diventando un po’ irritante per il lettore. Questo, unito alle caratteristiche piuttosto stereotipate dei protagonisti (di Federica sappiamo solo che è l’oggetto dell’amore di Aziz, senza avere mai occasione di capire il perchè di questo amore, mentre lo stesso Aziz vive e pensa esclusivamente in funzione del ricordo dell’amata e poi di Federica stessa) ed i relativi dialoghi, rendono il romanzo piuttosto ingenuo.
E’ da rimarcare il coraggio della scelta di identificare con un personaggio maschile (ed egiziano) il protagonista e voce narrante, ed in generale si può dire che il modo di esprimersi e di pensare di Aziz sia abbastanza verosimile, ma la scarsa tridimensionalità del personaggio ed il limitato raggio d’azione dell’intreccio hanno fatto sì che le occasioni di incongruenza risultino piuttosto limitate.
E’ possibile notare comunque la capacità narrativa dell’autrice, sebbene ancora acerba, sulla quale lavorare intensamente nell’ottica della maturazione degli intrecci e nell’elaborazione dei personaggi, per arrivare ben presto alla realizzazione di un’opera più completa e godibile.
Scheda – Il saio sepolto: M. R. Angellotti
Il Medioevo tedesco, all’epoca delle Crociate, fa da sfondo alla trama d’intrighi e delitti che s’innescano intorno a una misteriosa lettera. La morte violenta del suo autore, il vescovo Guglielmo, è il punto di partenza per il viaggio che intreccerà le sorti di un’antica famiglia e di Fortunio, il giovane novizio incaricato di consegnare la lettera, in una successione di eventi, tradimenti e colpi di scena.
l’autore
Maria Rosaria Regina Angellotti è nata a Pompei, ma vive a pochi chilometri da Catania, dove ha conseguito la laurea in lettere. Appassionata di Storia e psicologia, dedica il proprio tempo libero agli animali abbandonati.
Il saio sepolto
Maria Rosaria Angellotti
Genere: Avventura medievale
Pagine: 198
Prezzo libro: 15,50 euro
ISBN libro: 978-88-7307-415-4
Prezzo e-book: 10,99 euro
ISBN ebook: 978-88-6578-111-9
Data di uscita: 24 febbraio 2012
Brossura, cartoncino plastificato opaco