Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
Scheda: Linas – J. Ninni
Linas il gigante non è un’invenzione letteraria pura: la leggenda del Gigante Dormiente e della sua Peonia si perde fra le valli della catena montuosa del Linas, nella Sardegna sud-occidentale. Ci piace che la fantasia possa creare ambienti e vicende nuove partendo da qualcosa di noto, che fra boschi e radure reali si innestino vicende magiche e alchemiche e la realtà si riveli un gioco di incastri e rimandi, come un giocattolo misterioso e perfetto. Nello scorrere della storia Bosco e il Villaggio, le leggi della natura e quelle degli uomini, si rivelano talmente opposte da dover andare in conflitto. L’uomo, avido di conoscenza e potere, vuole impadronirsi dei poteri del cinabro, il minerale da cui si ricava il mercurio e che per molto tempo è stato uno dei segreti dell’alchimia. Il bosco protegge se stesso attraverso l’azione dei Giganti, guardiani del verde territorio e delle
creature che da secoli ne formano il respiro e l’essenza. Anche le ninfe proteggono il bosco e aiutano i viandanti a ritrovare la via, Peonia è una di loro: attraverso il suo profumo segna la via più breve per attraversare i sentieri del bosco. Linas è invece un gigante, il prescelto, colui che, con la sua ascia, deve far sì che le creature del bosco possano vivere le loro esistenze come è sempre accaduto per secoli e secoli. Il bosco non è mai stato un luogo idilliaco, le sue leggi spesso crudeli non possono tuttavia paragonarsi alla perfidia dell’uomo, la cui parte oscura si rivela nel racconto con le sembianze di Sotobar, crudele capomastro del villaggio, al servizio della ben più pericolosa Milizia dell’Airone.Avvertenze:
Il progetto editoriale LaPiccolaVolante (rigorosamente NO EAP) si basa sulla diffusione di storie, non del nome di chi le ha scritte. Vorremmo che i lettori ricordassero più il volto che hanno immaginato dei personaggi che quello dello scrittore; ché l’affezione sia alle storie, non alle biografie d’autore.l’autore
Jacopo Ninni, nasce a Milano nel 1962. Oggi risiede in Toscana, a Vicchio, dove fa il padre, scrive, suona, collabora con la biblioteca locale, è redattore del giornale locale per la pagina di letteratura e organizza laboratori di scrittura per strada con bambini.
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