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Quattro dopo mezzanotte – S. King
Sì, abbiamo ancora da recensire libri di Stephen King, anche se in effetti non più molti (e alcuni li abbiamo letti così tanto tempo fa da non aver voglia di mettere troppo alla prova la nostra memoria).
Oggi parliamo di una raccolta di racconti lunghi, o di romanzi brevi. Niente a che vedere con il celeberrimo “Stagioni diverse” in cui possiamo trovare racconti che nell’arco degli ultimi vent’anni sono passati tutti per il grande schermo, ma in Quattro dopo mezzanotte possiamo trovare senz’altro pane per i nostri denti.
Questi quattro romanzi brevi sono senza ombra di dubbio horror nella più kinghiana delle accezioni. Chi come noi ha letto e riletto le sue opere di ogni tempo può riconoscervi tantissimi punti distintivi, non solo elementi narrativi bensì intere espressioni e concetti che King ama riproporre e che forse, in virtù della più breve percorrenza in questo caso, ha deciso di non modificare in favore di espressioni più originali.
I racconti a nostro parere seguono un percorso, una escalation al contrario, una contrazione in termini di spazio e area di azione.
Ne “I langolieri” ci troviamo per le mani qualcosa di davvero grosso: di punto in bianco gran parte dei passeggeri e tutto l’equipaggio a bordo di un aereo di linea scompare misteriosamente nel nulla, lasciando nella più completa costernazione una manciata di superstiti che si troveranno a fronteggiare circostanze del tutto incredibili. In quest’opera l’elemento soprannaturale (fantascientifico, se vogliamo) è preponderante per la comprensione della vicenda, ma non manca un senso di orrore claustrofobico nonostante l’ampio spazio che viene dato anche agli eventi al di fuori dell’aereo. Molto ben delineati i personaggi e la ferrea (il)logicità del “cattivo” di turno.
Due dopo mezzanotte, “Finestra segreta, giardino segreto“, si contrae un po’ su se stesso. Pur svolgendosi in un’area geografica decisamente più ampia rispetto al primo racconto, risulta ben presto (forse non così presto) come il punto focale non sia da ricercarsi chissà dove, ma molto vicino al protagonista, talmente vicino da compenetrarlo. Uno scrittore di successo recentemente abbandonato dall’amata moglie si ritrova a dover fronteggiare uno scrittore amatorale, un redneck qualsiasi, che sostiene che un suo racconto è stato plagiato. In questo racconto ritroviamo elementi che è possibile riscontrare in altre opere, con caratteristiche più o meno analoghe.
Tre dopo mezzanotte, “Il poliziotto della biblioteca“, effettua ulteriormente una contrazione, questa volta in termini di orrore claustrofobico. Un assicuratore si trova a dover tenere un discorso al suo club e decide di prendere in prestito alcuni libri in biblioteca per mettere un po’ di sale alla sua esposizione. Lì farà la conoscenza di una bibliotecaria molto particolare e, quando si “dimenticherà” di riconsegnare per tempo i volumi, anche della temibile polizia bibliotecaria. L’ambientazione e i personaggi sono tra i più domestici possibile, ma il ritmo è incalzante e i personaggi sono disegnati con particolare nitidezza.
Quattro dopo mezzanotte, “Il fotocane“, si ricollega alle vicende di Castle Rock, cittadina del Maine di cui conosciamo l’affezione dell’autore anche grazie alla sua specifica introduzione. La contrazione qui la riscontriamo nell’ambiente geografico di azione, ma anche nella verosimiglianza dell’evento soprannaturale. Un ragazzino per il suo compleanno riceve una Polaroid difettosa: continua a scattare fotografie di un enorme cane nero, incurante del reale soggetto inquadrato. E non solo, le fotografie sembrano delineare una sequenza temporale e un movimento dell’animale. Movimento piuttosto minaccioso, in verità. In questo caso viene ripreso l’elemento caratteristico di un altro romanzo molto celebre di King, Cujo, sulla linea dell’incarnazione del Male all’interno di un animale (e non di un uomo o di una creatura aliena, come siamo stati abituati in altre circostanze). A nostro parere forse il meno incisivo della raccolta, in particolare per la lungheza del testo, che ad un certo punto diventa decisamente prolisso.
Noi abbiamo letto i racconti in un unico volume, ma abbiamo visto che in un’edizione successiva è stato pubblicato in due volumi, il primo dei quali risulta essere fuori catalogo. Noi comunque vi segnalamo i link, caso mai dovesse tornare disponibile.
Quattro dopo mezzanotte: 1
Quattro dopo mezzanotte: 2
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