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La prigione di neve – J. E. Watson
Abbiamo finalmente avuto modo di leggere il libro-novità del quale abbiamo pubblicato la scheda qui: La prigione di neve di Jan Elizabeth Watson.
Dobbiamo ammettere una cosa: siamo un po’ restii a scrivere questa recensione. Non che il libro ci abbia deluso, ma leggendolo, ci siamo convinti che questo romanzo dia il suo meglio di per sè stesso, senza leggere anticipazioni, commenti, valutazioni precedenti. Il lettore dovrebbe essere messo nella condizione di non sapere alcunchè della trama, di poterla scoprire in completa autonomia, procedendo nelle pagine.
Diciamo questo perchè noi, pubblicando già la scheda e quindi sapendo già un po’ troppo sull’intreccio, ci siamo preclusi parte della curiosità di scoprire strada facendo la situazione in cui versano i due protagonisti, Asta e Orion, e di come questa, in apparenza immutabile e perfetta, viene a infrangersi.
Troviamo perciò fuori luogo la prefazione al romanzo, nella quale viene accennato in modo esplicito anche al finale. Ammettiamo di averla saltata a piè pari, e anche con fastidio, quando siamo giunti in quel punto.
Secondo noi, La prigione di neve è un libro particolare, estremamente introspettivo ma semplice, che espone i fatti accaduti ai due piccoli fratelli con una precisione disarmante, quasi scientifica, condendo questo rigore con le sensazioni di Asta adulta che ricorda sè stessa bambina e di come, un giorno, il suo piccolo universo domestico sia stato stravolto.
ll lettore si sente invogliato quindi alla riflessione sui temi appena sfiorati nel testo raccontati con la noncuranza dei bambini: la malattia mentale, il potere della suggestione, l’amore che si manifesta come può, non sempre nel modo giusto. Ma permette anche di vedere il nostro mondo quotidiano con gli occhi dell’alieno, ostile, con le sue contraddizioni e le sue asperità, le difficoltà oggettive per chi non viene considerato “normale” e in quanto tale non viene compreso.
La prigione di neve è una lettura sobria, matura, che consigliano ai lettori che desiderino un romanzo scorrevole ma che faccia riflettere anche a pagine chiuse.
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