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Cronache del Mondo Emerso – Nihal della Terra del Vento
Autore: Licia Troisi
Trama: il Mondo Emerso è sotto una grave minaccia. Il Tiranno, potente mago, utilizza il proprio potere e il proprio esercito per distruggere tutti i popoli che vivono attorno a lui. Nihal è una giovane mezzelfa sopravvissuta alla strage del proprio popolo. È l’ultima della sua razza. Forse è l’unica speranza per le Terre Libere.
Prendere in mano questo libro dopo aver letto almeno altri quindici titoli fantasy, tra cui The Lord of the Ring, è un po’ sconcertante. Un po’ perché l’autrice è italiana, cosa abbastanza strana nel panorama contemporaneo del genere, un po’ perché è da qualche tempo che sono convinto che dopo l’opera di Tolkien non sia stato scritto poi questo granché. Eppure, memore delle emozioni che il fumetto mi ha suscitato, decido di dare lo stesso una speranza all’opera della Troisi. Non c’è che dire: questo primo volume delude pienamente ogni speranza.
Anche se nell’edizione che ho letto non è presente una mappa, ho avuto modo di vederla in libreria nel tomo contenente tutta la trilogia (ma chi se lo compra? Pesa un quintale, troppo scomodo…) e non ho potuto non sospirare deluso: la mappa delle Terre Emerse è uguale a quella della Terra di Mezzo. Così com’è uguale a quella di ogni altro mondo fantasy. Ma cristo, è così difficile immaginarsi un mondo che abbia la forma delle terre attorno al mar Mediterraneo, per dire? Evidentemente si. Ma non diamo un peso eccessivo a questa -in fondo- sciocchezza e dedichiamoci alla lettura. Dio mio.
Lo stile della Troisi, bisogna ammetterlo, è molto leggero e scorrevole. Nonostante qualche scelta grammaticale decisamente dubbia nei primi capitoli, si lascia leggere facilmente. Un linguaggio moderno, molto efficace a trasmettere nell’immediato le immagini che l’autrice ha in mente. Ma forse proprio qui sta la debolezza di Licia Troisi: lo stile è troppo leggero, troppo moderno. Non è capace di coinvolgere chi sia anche solo leggermente avvezzo al genere fantasy e manca di quel mordente che possiamo trovare nei titoli -assolutamente non più originali della Licia, per carità- di autori come Terry Brooks. Inoltre la trama è portata avanti con tante di quelle lacune che, a voler fare associazione di idee, non possiamo non pensare all’Emmentaler. Sebbene migliori vero la fine, questo primo volume è un’accozzaglia di già letto semplicistico, raccontato abbastanza male e assolutamente poco coinvolgente. Senza contare che certe frasi che dovrebbero risuonare epiche lasciano invece un’impressione di copia&incolla da chissà quale altro tomo degli anni ‘60.
Se non altro, il crescendo stilistico degli ultimi capitoli -che non sembrano scritti dalla stessa persona, nonostante siano ancora decisamente carenti soprattutto sul lato della coerenza- fa presagire qualcosa di buono per gli altri due volumi della serie.
E si che li leggerò, perché la letteratura per tutti non ha mai fatto male a nessuno. Eppoi voglio vedere se la letteratura fantasy italiana ha toccato il fondo o può ancora scavare.
qualcuno ha fanno una stroncatura di gran lunga più precisa della mia. merita.
Recensione scritta da: RM
Tags: best seller, cronache del mondo emerso, fantasy per ragazzi, licia troisi, Nihal
12 Risposte to “Cronache del Mondo Emerso – Nihal della Terra del Vento”
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26 Luglio 2009 at 09:46
Se vuoi leggere qualcosa di fantasy e italiano, scritto bene, ti consiglio Cecilia Randall (a dispetto del cognome – che non è il suo reale –) è molto brava,la sua opera Hyperversum è una trilogia della quale io ho letto solo il primo, ma penso che anche gli altri due libri non siano male, anzi.
Non è il solito classico fantasy, ma è molto interessante.
27 Luglio 2009 at 22:33
Grazie! Lo terremo presente!
A&C Staff
30 Novembre 2009 at 09:54
adoro questo genere di consigli e penso proprio che comprerò il primo volume per leggerlo e poter dire la mia! ammetto che la copertina non mi ha mai ispirato, quindi grazie per il suggerimento.
RM
28 Dicembre 2010 at 16:32
è incredibile il commento, forse io non ho letto moltofantasy ma questi libri ti portano in un mondo fantastico,quando leggi ti veni portato via dal mondo reale tidimetichi di ciò che hai intorno, e la cartina poi??non è per niente uguale!
scusa ma NN SONO PER NIENTE DACCORDO CON TE.
28 Dicembre 2010 at 19:19
Scusi se mi permetto sig. RM, ma essendo grande fan della saga della troisi mi trovo in dovere di risponderle. Per quanto riguarda l tanto lodato “signore degli anelli” l’ho trovato piuttosto difficile da seguire poichè vi sono grandi lacune anche i quest’ultimo. Le consiglio inoltre di leggere tutte e tre le trilogie poichè come saprà i libri in totale sono ben nove. E poi a ognuno piace un genere e se questo non le è gradito semplicemente non lo legga.
29 Dicembre 2010 at 01:55
@ melania: per carità sig.na melania, liberissima di dare il suo parere. per quanto riguarda “il signore degli anelli” le consiglierei di precederlo con la lettura de “il silmarillon”, un po’ pesante ma che nelle sue 400 pagine racconta passo passo l’origine del mondo della terra di mezzo che viene poi presentato ne “il signore degli anelli”. farei seguire poi “lo hobbit”, la storia di Bilbo, che comunque da altre delucidazioni sul mondo in cui si muovono Frodo e compagni. e infine darei una scorsa veloce anche alle 130 pagine di appendice al romanzo “il signore degli anelli” che forniscono ulteriori informazioni sul libro e sul mondo in esso contenuto. quando poi, a seguito della lettura, vorrà presentarmi le “grandi lacune” de Il Signore degli Anelli sarò felicissimo di ascoltarla. ah, non credo che leggerò altri sette libri scritti dalla sig.na Troisi (ho letto il seguito di questo, prima di abbandonare definitivamente il mio progetto). e infine, quale genere dovrei evitare? quello dei brutti libri? purtroppo i “butti libri” entrano a far parte della categoria solo dopo averli letti. (non se la prenda per il tono saccente: mi sono limitato a riprendere il suo)
@Ila: l’unica cosa fantastica nel mondo di Nihal sono le papere che la scrittrice ha messo nella sua creazione. poi non ti biasimo: a 14 anni (l’ortografia e la sintassi ti collocano in quella fascia d’età) anche io trovai fantastico Tre Metri Sopra il Cielo -siamo ben prima che diventasse 3MSC-. i gusti cambiano, e spero che leggendo altri titoli possano cambiare anche i tuoi non Twilight, però. leggi sepulveda, coelho, lindqvist, coe, murakami, pennac… la lista è lunga e ti darà un sacco di soddisfazioni
1 Gennaio 2011 at 18:42
Caro sig. RM lei rimanga del suo parere ma posso assicurarle di aver letto libri molto più istruttivi e interessanti di questi, ho letto libri di Sepulveda, Guy de Maupassant, Jane Austen, e altri autori di cui, mi perdoni, ma ora no ricordo il nome perchè risalgono a qualche anno fa. Ma lo stesso mi sono interessata alla saga di Twilight ke ho trovato molto “romantica” e pulita, anche se altrettanto inverosimile, visto i canoni che ci propina oggi la televisione, o la saga di Eragon anche se lo ammetto l’ultimo libro mi ha un po deluso… Adoro il genere fantasy tanto quanto i gialli o i romanzi ma se mi capita di leggere un libro che non mi piace non mi permetto di “infangarlo” come invece ha fatto lei mi limito a non commettere due volte lo stesso errore…. Semplicemente ad ognuno il suo…. E mi scusi ma non ho nessuna intenzione di subirmi oltre 1000 pagine di un autore per il quale non provo nessun interesse.
1 Gennaio 2011 at 22:06
Ci permettiamo di interloquire, visto che anche noi abbiamo letto il primo libro della saga già sospettando che NON ci sarebbe piaciuto. L’abbiamo fatto per molti motivi, principalmente due:
- se in molti impiegano tempo e impegno a leggere un romanzo per poi parlarne (sia bene che male), in quanto lettori onnivori può essere bello e giusto formarsi una propria opinione di prima mano;
- anche dalla cattiva letteratura si può imparare molto, e incrementare il proprio senso critico.
Per questo, non ci fermiamo al nome dell’autore quando decidiamo se leggere o no un romanzo, così come non ci lasciamo condizionare dalle quarte di copertina tendenziose.
In secondo luogo, riguardo a quanto dice sull’”infangare” un libro che non ci è piaciuto, come disse una nostra più celebre collega: il lettore va rispettato, perchè in quanto tale paga per leggere un’opera che sia degna dei suoi soldi e del suo tempo. Se un lettore si sente tradito dall’autore perchè è stato costretto a leggere qualcosa di mal fatto, è suo preciso *diritto* esprimere il suo dissenso, sempre che sia in grado di argomentare il perchè.
L’offesa personale all’autore non è una recensione utile per nessuno, ma spiegare le falle della trama o le cadute di stile, le incongruenze e quant’altro, non è infangare, è argomentare un’opinione.