Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
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Scheda: Invito in giardino – Lisa Brun
Da alcuni anni il paesaggio e i giardini sono oggetto di sempre maggiore interesse: si analizzano, classificano, tutelano, valorizzano.
Soprattutto si osserva come lo spazio dedicato al giardino nei centri storici delle città stia progressivamente – e desolatamente –diminuendo.
Nel grazioso saggio Invito in giardino, riccamente illustrato con immagini storiche e fotografie, Lina Brun ci accompagna in una passeggiata nei giardini più belli di Torino e dintorni. Alcuni di essi sono nascosti, perché esistono solo in antiche raffigurazioni; alcuni sono ormai perduti; altri inaccessibili, perché appartenenti a un convento. Ci sono i giardini ritrovati, quelli inattesi, perché creati all’interno di
quella che una volta era stata una fabbrica e infine quelli inventati, cioè realizzati con meticolosità osservando il giardino di tipo medioevale.
Che sia un giardino sfarzoso in un palazzo nobiliare, ricco di fontane, statue e intrichi di piante e alberi, oppure semplice, silenzioso, ideale per pregare e meditare. Destinato alla coltivazione di piante medicinali oppure botanico, ricreato cioè per raccogliere una grande varietàtà di piante catalogate a scopo scientifico, il giardino medioevale, rinascimentale, barocco e all’inglese suscita nel visitatore sempre un enorme fascino.
Leggere questo testo, impreziosito da sorprese, documenti inediti e antiche ricette con fiori e frutti, tratte da volumi del XVIII e XIX secolo, aiuterà sicuramente a scoprire o riscoprire una Torino forse dimenticata…L’autrice
Lina Brun, ex insegnante torinese, lavora oggi a tempo pieno come guida turistica. È autrice ed editrice dei suoi libri, alcuni dei quali plurilingui per bambini e ragazzi. Considera ogni suo libro un’emozione unica. Donna dinamica, allegra e simpatica, vive con la mamma di 103 anni, di cui si occupa personalmente.
Invito in giardino
Edizioni Lina Brun
Pagine: 128 con illustrazioni
Euro: 16,00
Sheda: Eileen e il sogno di Velathri – E. S. Pietra
Narra un’antica profezia che un giorno sarebbe nata una bambina dagli occhi di diverso colore che avrebbe deciso la sorte dell’eterna battaglia fra il bene e il male…
Eileen è una ragazzina apparentemente come tante. Dodici anni, scozzese, capelli rossi e ricci, lentiggini. Ma i suoi occhi sono di colore diverso l’uno dall’altro, perché è una fata, discendente da un Popolo Fatato dalle magiche abilità nonché Guardiano del Tempo. La sua vera identità le è stata tenuta nascosta per difenderla dalla perfida Nimue, che tiene in ostaggio i suoi genitori. Venuta a conoscenza del suo destino, Eileen deve decidere da che parte stare…L’autrice:
Elena Stefania Pietra, classe 1971, dopo il diploma di infermiera professionale ha conseguito la laurea in Lettere Moderne con una
tesi sul rapporto esistente tra la fiaba tradizionale e il genere fantasy contemporaneo.
Attualmente vive vicino al Lago di Garda e lavora con i bambini. È appassionata di gatti e di scrittura di racconti fantastici per
ragazzi. Per Zephyro Edizioni ha già pubblicato nel 2008 Eileen e il salice del tempo, romanzo fantasy che nel 2009 ha vinto il Premio
Valtenesi narrativa per ragazzi.
Elena Stefania Pietra
Eileen e il sogno di Velathri
Zephyro Edizioni
Pagine: 172
Euro: 15,00
Scheda: Il re dei cani – Claudia Betti
“Venne il momento in cui dovette pensare a mettere in salvo i libri. E non solo loro, anche le persone. Venne il momento in cui le bombe cadevano come foglie in autunno sulla città e sulla campagna, su
case, su storie. Troncavano tutto in un istante. Lasciavano squarci scuri in luoghi dove solo un secondo prima la gente camminava, rideva, parlava, dormiva, amava, soffriva. Portavano un sibilo lontano, crudele, continuo, freddo e poi un silenzio spettrale, pesante.”Una storia d’amore, di coraggio e tenacia, che abbraccia un periodo storico difficile e rischioso: quello della Seconda guerra mondiale.
Uomini e cani, ciascuno con una propria umanità e fedeltà, sono i protagonisti di una vicenda in cui i sentimenti, narrati con lo sguardo sensibile di Claudia Betti, sono sovrani.L’autrice
Claudia Betti è nata nel 1976 a Bologna, dove ha vissuto fino al 1987, quando si è trasferita a Castel San Pietro Terme (BO). Nel 2001, si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna e ora lavora in un ufficio commerciale.
Il re dei cani
Claudia Betti, ARPANet
ISBN 978-88-7426-067-6
pp. 120, cm14.5×21
Prezzo di copertina: euro 9,00
Scheda: “I falsificatori” – A. Bello
I falsificatori
di Antoine Bello
Fazie Editore, in libreria dal 16 luglio 2010
pp. 350 ca – euro 18,50Narrazione paranoica, opera d’avventura, di spionaggio e di attualità insieme, I falsificatori, dietro la riflessione sull’informazione e la rappresentazione del mondo, mostra l’ombra di uno scrittore-demiurgo che ci conduce dove vuole, qualunque sia lo scenario descritto. I falsificatori e il sequel Gli illuminati hanno venduto in Francia oltre 100.000 copie, vincendo il Prix du Livre France Culture Télérama nel 2009.
“I falsificatori è un immenso elogio della letteratura, così come un magnifico strumento di falsificazione della realtà e dei fondamenti stessi delle nostre esistenze.” Vogue
“Lontano dall’impantanarsi nelle teorie del complotto, Antoine Bello offre una delle analisi più mature e meglio documentate della deriva americana”. Lire
Questa è la storia di un’organizzazione segreta internazionale, il CFR (Consorzio per la Falsificazione della Realtà), che da tempo immemore, senza che nessuno ne abbia mai sospettato l’esistenza, reinventa il reale per fini e moventi ignoti ai suoi stessi membri.
Questa è la storia di cosa si nasconde dietro ad alcuni degli eventi che hanno costituito le fondamenta stesse del nostro tempo: di Laika, la cagnetta lanciata nello spazio, che non è mai esistita; di Cristoforo Colombo, che non ha mai scoperto l’America; dei “presunti” archivi della STASI; del crollo delle Torri Gemelle, e di una guerra in Medio Oriente giustificata da una montagna di menzogne.
Questa è la storia di un gruppo di infiltrati geniali che, un giorno dopo l’altro, hanno stabilito le coordinate della tua vita, i tuoi punti di riferimento, le tue idiosincrasie, le tue certezze. Perché il tuo tempo, così come il tempo di chi ti ha preceduto, è opera loro. Ed è la storia di un giovane uomo, ingaggiato dal CFR, che tenterà di comprendere per chi o cosa in realtà lavori.Antoine Bello è nato nel 1970 a Boston. Cresciuto in Francia, a 17 anni ha iniziato a frequentare il Politecnico per laurearsi poi a Harvard. Cofondatore della multinazionale Ubiquis (40 milioni di euro come giro d’affari nel 2006), nel 2007 ha creato il sito internet Rankopedia (rankopedia.com), che stila classifiche su tutti i soggetti immaginabili. Nel 2007 ha pubblicamente sostenuto la candidatura di Sarkozy. Vive dal 2002 a New York con la moglie e quattro figli. Tra le opere precedenti, la raccolta di racconti Les funamboles (Gallimard, 1996), vincitore del Prix littéraire de la Vocation Marcel Bleustein-Blanchet, e Elogio del pezzo mancante (Bompiani, 2000).
«Una riflessione giocosa sulle infinite reinterpretazioni della Storia, ma anche una bella metafora del mestiere dello scrittore. Perché scrivere, in definitiva, cos’è se non dare alle finzioni più folli l’apparenza di un’indubitabile realtà?». Le Magazine Littéraire
«Il romanzo più entusiasmante e profondo di quest’anno». Les inkoruptibles
«Inventivo, ludico, bizzarro e inquietante al tempo stesso, I falsificatori farà storia». Livres Hebdo
«Un romanzo da legger a perdifiato, intelligente, dai temi e dalla scrittura profondamente moderni». Lire
«Con diabolica inventiva, Antoine Bello mescola i codici narrativi del thriller metafisico e del romanzo d’anticipazione per trasportarci in un universo a metà tra Kafka, Borges e Orwell». Technikart
Scheda: Il testamento di Salvatore Siciliano – S. Cobuzio
IL TESTAMENTO DI SALVATORE SICILIANO
di Salvatore Cobuzio
Fazi Editore, in libreria il 23 aprile.Marzo 2010: è un giorno come tanti, quando su ogni profilo e gruppo di Facebook compare insistentemente un’immagine, sempre la stessa, apparsa dal nulla e onnipresente. Mentre gli internauti di tutta Italia se ne stanno increduli come di fronte a un ufo col naso puntato sul monitor, tre amici per la pelle, Fabrizio, Luca e Domenico, sono gli unici a conoscere il significato di quest’oggetto misterioso apparso in Rete: è il plateale commiato di Salvatore Siciliano, il leader del loro gruppo. Di lui, insieme a questo sberleffo virtuale, restano le pagine di un vero e proprio testamento in cui il protagonista, Salvo, rivela tutta la verità su se stesso e sulle sue insospettabili colpe di manipolatore occulto della Rete – il migliore, il più pagato – per conto di potenti multinazionali e oscuri gruppi di potere. Lungo il filo di una febbrile confessione, mentre di fronte agli occhi dei tre amici si sbriciola l’immagine di Facebook quale meravigliosa oasi in cui tutto sembra possibile a tutti, la scelta di Fabrizio, Luca e Domenico è quella di un’amicizia autentica che resiste a ogni cosa. Un legame che li condurrà fino alle regioni interne dell’Africa, sulle tracce del tantalio, misterioso e preziosissimo minerale, al centro di illeciti traffici in cui Salvo si è trovato invischiato, fino a scoprire che in fondo, Facebook o meno, l’isola che non c’è può esistere davvero, per chi come loro sa riconoscere o difendere uno spazio di amicizia e amore in cui rifugiarsi.
Il testamento di Salvatore Siciliano diviene la notizia più chiacchierata in Rete, la più grande operazione mai effettuata in Italia di marketing e comunicazione virale:
Dal 1 marzo, giorno d’inizio della campagna ad oggi, 10 milioni di persone hanno visto su Facebook e negli altri social network l’immagine di Salvatore Siciliano. 30.000 visualizzazioni dopo le prime 4 ore dalla pubblicazione del testamento.
www.salvatoresiciliano.com
Numerosi anche video su YouTube: basta scrivere “il testamento di salvatore siciliano”; lo stesso vale per post e vari blog spontanei con più di 200.000 risultati su Google.Il libro svela a tutti coloro che si sono interrogati su questa strana vicenda, chi è veramente Salvatore Siciliano e il messaggio contenuto nel suo testamento. Da quando il suo testamento ha invaso il web, mille supposizioni sono state fatte: Siciliano è un pentito di mafia, un politico di sinistra manovrato da Beppe Grillo o Travaglio, addirittura parte della strategia di lancio di un film e molte altre ipotesi.
Secondo voi, in che modo oggi i politici, i poteri forti delle multinazionali facendo leva sulla presunta libertà di internet usano la Rete per fare i loro interessi?
Internet, paritario e fuori dal controllo dei poteri forti sarebbe un pericolo troppo grande per gli interessi economici e politici di molte persone.Alcuni esempi di temi trattati all’interno del libro Il testamento di Salvatore Siciliano:
- La censura di internet in Cina.
- Il traffico del Tantalio.
- La privacy.
- La teoria sui clown (Berlusconi) e i buffoni moderni di oggi (Dario Fo, Luttazzi, Grillo, Santoro, Travaglio)
- Obama e la politica americana del 2.0.Salvatore Cobuzio è nato a Siracusa nel 1978.
Ha lavorato come web marketing manager presso gli studi di Cinecittà e alcune importanti aziende nazionali. Vive e lavora a Roma.
Scheda: La prigione di neve – J. E. Watson
Jan Elizabeth Watson – La prigione di neve
Traduzione di Giuseppina Oneto
Introduzione di Diego De SilvaFazi Editore
Collana: Le strade
pp. 350 ca – euro 18,50
In libreria: 23 aprile 2010«Un romanzo intrigante, e spiazzante, sulla maternità così come essa è in realtà: un indefinibile intero che non accetta interpretazione, ma trova in sé il modo di farsi capire». Diego De Silva
Nel suo romanzo d’esordio, accolto con entusiasmo dalla critica americana, Jan Elizabeth Watson costruisce un intenso ritratto di una relazione familiare, di un sistema che vive di regole folli ma tenaci. La storia di un orrore sottile nel quale si leggono, in controluce, la voce e il timbro della pietà.
Asta ha sette anni. Il fratello Orion, nove. Le giornate dei bambini sono scandite dai ritmi dei programmi tv, delle letture della Bibbia, di un manuale scolastico e del Big Movie Book. Attorno a questi tre “testi sacri” si articola il loro mondo: dalla mattina, quando la madre Loretta esce per andare a lavoro, sino alla sera, quando torna a casa, i due passano il tempo giocando, preparando pasti inscatolati o leggendo. Senza averne il minimo sospetto, abbandonati all’universo degli oggetti da cui sono circondati, sono prigionieri delle fissazioni maniacali della madre che per loro ha inventato e perfezionato un sistema di protezione dal mondo reale. La scansione perfetta e monotona del tempo all’interno della casa in cui ogni mattina lei li chiude a chiave contribuisce così all’edificazione di una cortina di menzogne: le finestre sono schermate perché fuori c’è la peste, la gente è quasi tutta morta, i corpi accatastati nelle strade sono preda di orribili bestie. Un mondo esterno che Loretta ha costruito secondo la grammatica di un incubo infantile, terribile e desolato, dal quale non ci si può salvare che isolandosi. Ma un giorno la routine viene sconvolta da un imprevisto: la donna, una sera, non fa ritorno. I bambini la aspettano per due giorni. Sono affamati. Si spingono fino alla stanza di lei, nell’assurda speranza di trovarla che riposa, e scoprono così un passaggio che li conduce fuori dalla casa. È il grande salto verso il mondo esterno, le sue strade sgombre di cadaveri, la sua illimitata libertà. Un mondo che però si rivela immediatamente diverso da quello dei libri e del cinema, nelle dimensioni delle cose, negli odori, nel significato dei segni. Forse peggiore di quello che si sono lasciati alle spalle. O forse no.l’autrice
Jan Elizabeth Watson è nata a Washington, D.C. Ha lavorato nel campo dell’editoria e ha insegnato scrittura creativa. Vive con il marito e la figlia ad Augusta, nel Maine.«Con questo eccellente romanzo d’esordio, la Watson crea un universo che si rivela assai più compiuto di quello di autori molto più celebri e affermati di lei». Publishers Weekly
«Un primo romanzo costruito con assoluta maestria, splendidamente scritto, da una nuova scrittrice di grande talento». Booklist
«La prigione di neve è uno struggente esame dell’opposizione tra diversità e normalità. Una lettura limpida e netta dell’infanzia restituita attraverso gli occhi dei bambini». Powell’s Books
«Un po’ come Alice dopo essere caduta nella tana del Bianconiglio, Asta ci porta con sé in uno straordinario universo abitato da personaggi singolari. Struggente racconto di speranza e dolore, La prigione di neve narra con quanta tenerezza e paura una bambina combatta per trovare un posto in un mondo che a stento comprende. Questo libro è una gemma». Aryn Kyle, autrice de Il dio degli animali
Scheda: “Il buio alla finestra”
Il Buio alla Finestra racconta alcuni frammenti della storia di due
ragazze Gioia e Tania, due vite parallele segnate da un diverso
destino.
Le loro esistenze, unite da una profonda amicizia, si contrappongono:
l’una sognatrice e poetica, l’altra immediata e pratica.
La vita di entrambe, in questi passaggi del racconto, è attraversata,
segnata nel profondo dal fuoco vivo dell’amore per due uomini,
Andrea e Paolo, compagni premurosi e fedeli.
Ed è proprio l’amore il vero protagonista, quel tutto che va oltre l’esistenza, ne sconvolge le regole e si svela spesso in modo
inatteso…Nota Biografica
Mazziotta Antonio è nato a Torino il 7 febbraio 1972. Cresciuto nella provincia di Cagliari, dal 1990 vive e lavora vicino Bologna. ‘Il Buio alla finestra’ è il suo primo romanzo.
Scheda “Gli anelli mancanti”
dalla quarta di copertina:
“Questo è l’obiettivo del presente lavoro: fornire un’interpretazione che raccolga le tradizioni religiose, i miti, i dati scientifici e i misteri ancora senza risposta (le cui fonti sono ampiamente reperibili tramite semplici ricerche in Internet e in normali biblioteche) e le colleghi fra loro in un unico quadro di insieme che non intende assolutamente essere la soluzione finale a tutti i quesiti, ma solo una provocazione per creare un nuovo punto di inizio, un nuovo modo di ragionare e osservare il nostro pianeta e quanto su di esso è visibile o nascosto, senza, al contempo, stravolgere o cancellare tutto ciò in cui la fede da sempre ci ha insegnato a credere. Scienza e fede possono conciliarsi. Bisogna trovare il giusto punto di osservazione che unisce gli uomini, li accomuna e non li divide. Forse solo allora tutte le domande troveranno una risposta.”
le note sull’autore:
Ines Curzio, laureata in Discipline del Teatro, diplomata in Flauto traverso e Direzione d’Orchestra per l’Opera Lirica, si divide tra la carriera artistica e la sua attività di Antiquaria.
La naturale curiosità, la passione per lo studio di tutte le scienze di confine, unite ad uno spiccato senso critico l’hanno portata ad esplorare terreni misteriosi e ad analizzare temi affascinanti e suggestivi da cui sono nati numerosi articoli e sono culminati nella sua prima pubblicazione “Gli anelli mancanti”.Il sito di riferimento è Gli anelli mancanti