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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Archivio del 2011

Scheda: Anatolji Ljiupanov – E. Mercuri

Postato da A&C Staff il 29 Aprile 2011

Anatolij Ljiupanov percorre il suo secolo, non come uomo comune, ma come spirito di un’epoca. L’opera, Anatolji Ljiupanov, in uno spirito che oscilla tra il gotico e il noir è stata strutturata volontariamente in due parti: Da Parigi a Londra: la poesia della vita; Praga.
Nel suo fuggire dalla Madre Patria, la vecchia Russia degli Zar, rimuove il suo passato di bambino nobile, fuggito per miracolo ad uno dei tanti saccheggi, che durante un’insurrezione aveva spinto il popolo a “nutrirsi” dei regnanti. Adolescente arriva a Parigi, ove per un caso fortuito, la notte di capodanno, incontra uno stanco poeta, Charles Baudelaire. Di lui diviene il mentore, iniziandolo al “terzo occhio del poeta”, l’Arthemisia Absinthium, l’assenzio. Lentamente inizia a porsi tutte le domande che mai prima la sua mente aveva partorito, viaggiando, attraverso il tragico percorso dei flash back, nel suo oscuro passato, di esso sentendo soltanto l’amaro grido di un bambino senza nome. Londra lo porta a incontrare la figura di Rabbi Shimon Loew, del suo strano cocchiere e compagno, Ezechiele sino alla follia e alla violenza, l’istinto di morte e di orrore scaveranno nella sua mente ancora troppo giovane una fossa cosi profonda, da permettergli di essere tutto ciò che la sua anima aveva voluto dimenticare, la violenza. scopre e ammira Praga e di essa, chi apparve essere la signora, Ester Anders, una femme fatale con il potere di un uomo, ma con il cuore fragile di un bambino. Ella lo avvicina alla multiculturalità di una delle capitali dell’Impero, permettendogli di incontrare un giovanissimo Nikola Tesla. È proprio, allora, che Anatolij smette di essere un ragazzo e diviene uomo, diviene ciò che è realmente, nella notte in cui la sua mente riflette il monologo ubriaco del Diavolo e dal solo vero e unico burattinaio, un uomo non è altro che ciò che gli mostra, gli occhi vuoti di una maschera veneziana.

l’autrice

Emanuela (Emy) Mercuri nasce a Polistena (RC) il 16.05.1983. Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Classico all’Istituto Vincenzo Gerace in Cittanova, si trasferisce a Torino, ove consegue la Laurea in Studi Internazionali, Facoltà Scienze Politiche (vecchio ordinamento, D.to Leg. 509,99) con la tesi “Norimberga: coscienza storico internazionale dei crimini di guerra, contro la pace e contro l’umanità”. Attualmente è iscritta al Corso di Laurea Magistrale in Scienze del Governo e dell’Amministrazione. Dopo varie esperienze formative e lavorative, attualmente gestisce le relazioni esterne dell’Associazione Italia – Bosnia Erzegovina www.assitabih.com. L’approccio alla letteratura avviene nell’infanzia grazie all’influenza genitoriale e scolastica che hanno spinto la piccola “Emy” a leggere Giacomo Leopardi e Frederich Nietzsche, molto presto.

Anatolji Ljiupanov
autore Emanuela Mercuri
Edizioni CIESSE

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Alterra: l’alleanza dei tre – M. Chattam

Postato da Legione il 27 Aprile 2011

copertina alterra Un’incredibile catastrofe naturale stravolge New York e probabilmente il mondo intero. Una tempesta senza precedenti fa scomparire tutti gli adulti, lasciando pochissimi ragazzi soli, in un’enorme città svuotata di gente e di macchine. Niente più elettricità, niente più armi, tutto quello che richiede un’energia diversa da quella meccanica è fuso o semplicemente non funziona più.
Matt e Tobias sono due dei pochi sopravvissuti e ben presto si trovano a dover sopravvivere in un ambiente divenuto apertamente ostile. Non tutti gli adulti si sono dissolti, infatti, e quelli che sono rimasti sembrano… tarati, guastati, e sono diventati viziosi, cercando i ragazzi e catturandoli per oscuri scopi. Altri sono mutati, diventando bestioni stupidi ma spietati che non hanno più nulla di umano.
Inizia così un’avventura che li porterà molto lontano da casa, cercando altri sopravvissuti e lottando per mantenersi vivi, per dare un futuro al genere umano, migliore di quello che hanno consegnato loro gli adulti.

Così inizia la saga best seller in Francia Alterra, del giovane scrittore Maxime Chattam, con il suo primo capitolo intitolato L’alleanza dei tre.
Sebbene con una partenza un po’ sottotono, con accenti che lo fanno più assomigliare ad un romanzo per ragazzi invece che rivolto ad un pubblico più adulto, il romanzo prende rapidamente quota attorno a pagina 100. Gli eventi si susseguono rapidamente, con un ritmo incalzante, mantenendo desto l’interesse nel lettore. Viene messa molta carne al fuoco, si aprono numerosi scenari e vengono gettati molti spunti di approfondimento riservati per i capitoli successivi che arricchiscono un concept non particolarmente nuovo.

Le citazioni infatti sono numerose, sia dichiarate che non: il Signore degli Anelli e Harry Potter confluiscono in una storia che assomiglia molto a l’Ombra dello Scorpione, il monumentale capolavoro di Stephen King, in versione young, e dal quale mutua più di una scena.
Molti sono anche gli spunti di riflessione, che toccano aspetti ecologisti, scientifici, esistenziali oltre a quelli classici dell’amicizia, la perdita dell’innocenza, la morte, la perdita dei punti di riferimento e il diventare adulti in senso lato.

Sebbene classificabile come fantasy per young adult, Alterra ci tiene a mantenere una verosimiglianza scientifica, associandosi quindi più alla fantascienza che non alla fantasy magica tout court a cui siamo stati abituati nella letteratura di genere.
Come immaginabile, questo volume non completa alcunchè, chiude un episodio ma lascia aperti molte questioni e vari interrogativi, che preparano la strada al secondo capitolo della saga.

Senza dubbio abbiamo compreso il motivo del grande successo internazionale di Alterra: i suoi scenari post apocalittici ma ricchi di speranza a misura di ragazzo sanno affascinare e stimolare la fantasia del lettore, giovanissimo e non.

Scheda: A barber story e altri racconti – P. Cavicchi

Postato da A&C Staff il 24 Aprile 2011

Tensione e situazioni al limite attendono il lettore!

Come la caduta di un piccolo sasso può provocare una valanga, così un innocuo pensiero può trasformarsi in ossessione stravolgendo la vita di un uomo, e cogliere un’opportunità può rivelarsi una scelta molto pericolosa.

Svegliarsi in una stanza sconosciuta e trovarsi improvvisamente a lottare per la propria sopravvivenza, in un labirinto dove follia, rabbia e paura hanno preso il sopravvento sulle altre emozioni.

Un caso semplice che sembra mandato dal cielo per salvare i conti di un investigatore privato pragmatico e con i piedi per terra, che si troverà a giocare una partita da incubo per la salvezza della sua anima.

Tutto questo in A Barber Story e altri racconti.

l’autore
Paolo Cavicchi, nato l’11 agosto 1982 a Ferrara, nei primi anni di vita si trasferisce in valle di Susa nei pressi di Torino, dove abita tuttora. Nel corso degli anni si incammina lungo un bizzarro percorso di studi, prendendo il diploma di perito agrario, poi una laurea triennale in ingegneria dell’informazione e infine una laurea specialistica in ingegneria gestionale (entrambe conseguite al Politecnico di Torino), giustificando ogni volta le sue scelte con la frase “all’inizio sembrava una buona idea”. Nel frattempo lavora saltuariamente per brevi periodi, facendo i lavori più disparati, come il magazziniere, il giardiniere, l’assicuratore, l’analista funzionale, il programmatore.

A barber story e altri racconti
di Paolo Cavicchi
Edizioni CIESSE

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La lunga via del ritorno – R. Furth, P. David, S. King

Postato da Legione il 21 Aprile 2011

L’incarico ad Hambry si è concluso nel peggiore dei modi possibile ed ora il ka-tet di Roland sta tornando a Gilead in più in fretta possibile. Susan è morta bruciata dai suoi stessi concittadini, che ora inseguono i tre ragazzi capitanati dall’unico superstite dei Cacciatori della Bara. Ben presto però i tre capiscono che il vero problema non è costituito tanto gli inseguitori quanto quello che si stanno portando appresso. La sfera rosa, il Pompelmo di Maerlyn, cattura la mente di Roland proiettandola davanti al Re Rosso in persona.

Questa la trama de La lunga via del ritorno, seconda miniserie a fumetti della premiata ditta Furth, David, King e gli stupefacenti disegni di Isanove. Se il primo episodio, La nascita del pistolero seguiva il soggetto di uno dei romanzi originali della saga della Torre Nera, questo inizia una parentesi che non viene assolutamente toccata nei romanzi di King, discostandosene ed approfondendo eventi che vengono al massimo solo accennati nella saga romanzesca.

Questo probabilmente è il punto debole più rilevante di questo episodio: il soggetto è praticamente inesistente, così come è assente una storia degna di questo nome. Un po’ a causa del fatto che questo costituisce un capitolo di raccordo con quello che verrà narrato più avanti ed un po’ perchè privo della guida diretta della storia di King, questa miniserie risulta un po’ povera dal punto di vista del contenuto.
Viene compensato però dalla perfezione dei disegni: immagini dai colori foschi, torvi, i visi deformati dalle ombre e dai turbamenti interiori, in questo capitolo si intervallano alle scene ambientate nel Casse Roi Russe, al centro del Fine-Mondo, caratterizzate dai toni sanguigni ed abborbanti del rosso e del nero.
Come nel capitolo precedente, abbiamo una notevole profusione di contenuti extra di approfondimento, alcune prese da tematiche trattate nei romanzi, altre completamente originali.
Un altro capitolo da non perdere per gli amanti della saga, un altro capolavoro di fumetto per tutti gli appassionati del genere. In attesa del terzo capitolo:Tradimento.

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Scheda: Vangelo del cavolo – E. Monti

Postato da A&C Staff il 18 Aprile 2011

Vangelo del cavolo
Edoardo Monti

Un uomo ricco, per non sembrare uno sfaccendato o un parassita, arriva al punto di pagare qualcuno che lo assuma, così da risultare una “persona che lavora”.
Una ragazza, cattolica e attivista per la vita, per costringere il compagno ad accettare di fare un figlio arriva al punto di compiere un’azione improponibile.
A un giovane idraulico non è permesso esercitare, a vantaggio di concorrenti indubbiamente meno capaci ma in possesso d’una laurea dal nome surreale. Un comune impiegato, poco amante del lavoro, realizza finalmente i suoi sogni di pigrizia grazie a un tragico attentato – a opera di terroristi islamici – che distrugge e rade al suolo l’azienda in cui lavora.

Sono queste solo alcune delle storie presentate in Vangelo del cavolo, coi suoi quattordici racconti. Uno sguardo che ci conduce – con perfidia e ironia – nei “tradimenti quotidiani” di cui la vita si nutre. Tra vicende e personaggi a loro modo inquietanti: ma al contempo, stranamente, anche molto familiari.

l’ autore

Edoardo Monti è nato a Rieti nel 1977, e attualmente vive a Roma. Tra i suoi libri già pubblicati ricordiamo Poema crudele (Sovera, 2004). Vangelo del cavolo è la sua prima opera di narrativa.

ISBN: 978-88-96026-39-7
Autore: Edoardo Monti
Titolo: Vangelo del cavolo
Pagine: 96
Formato: 14×21 cm
Data di pubblicazione: ottobre 2010
Editore: Emil

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Il labirinto oscuro – L. Durrell

Postato da Legione il 14 Aprile 2011

Poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, un manipolo di inglesi sbarcano a Cefalù e partono all’esplorazione di un misterioso labirinto nel cuore di una montagna nel quale, si narra, si annida una creatura misteriosa, forse il celebre Minotauro. Per una disgrazia, si verifica una serie di gravi crolli e il gruppo si divide. Alcuni si salveranno, altri moriranno, altri scopriranno vie d’uscita del tutto inattese.

Questo libro del 1961 di Lawrence Durrell, Il labirinto oscuro, si riassume quasi del tutto con queste poche righe. Di certo risente della scarsa modernità con cui è stato scritto: lo stile infatti è piuttosto prolisso e pedante nei dettagli insignificanti sui protagonisti, e di fatto la trama è particolarmente flebile.
Per buona parte del libro, circa metà, non succede nulla che abbia a che vedere con l’oggetto della storia, l’autore si limita a raccontarci, con una terza persona onniscente che sarà utile nella seconda parte del romanzo, tutti gli aspetti psicologici che stanno alle spalle dei personaggi che poi si imbarcheranno nell’avventura.

Abbiamo quindi una serie di attori volutamente stereotipati che si trovano ad affrontare il misterioso labirinto: il pittore frivolo ma capace, la bigotta puritana, il presunto malato terminale con poco da vivere, il medium.
Ben presto nella lettura risulta evidente che il labirinto in oggetto non è altro che un metafora, un espediente simbolico per rappresentare la svolta drammatica delle vite degli stereotipi. Infatti, per ciascun elemento, il labirinto e quello che contiene, il raggiungimento o meno della via di fuga e di quello che troveranno all’uscita, costituisce anch’esso una metafora.
Risulta anche interessante vedere come alla fine, nonostante venga fornita una pacifica spiegazione degli eventi sinistri, in realtà non riusciamo a capire davvero che cosa fosse contenuto nel labirinto e quale sia stata la sorte di alcuni dei protagonisti.

Insomma, un libro certamente particolare, che non va letto come un giallo o come un romanzo del mistero, ma come un viaggio interiore alla ricerca di quello che, più o meno inconsciamente, ciascuno di noi ha sempre cercato. Nel complesso un romanzo meno banale di quanto sembra, che, una volta superata la prima metà un po’ ostica e poco stimolante, si rivela per essere piuttosto interessante e con buoni spunti di riflessione.

Il labirinto oscuro su Amazon

La nascita del pistolero – R. Furth, P. David, S. King

Postato da Legione il 11 Aprile 2011

Cos’è la Torre Nera? A questa domanda qualunque Kinghiano convinto partirebbe con una filippica di almeno qualche ora. Di certo è il fulcro, il nocciolo di tutta la produzione creativa di Stephen King, il perno attorno al quale ruotano gran parte delle sue opere, la rappresentazione di quello che è sempre stata la Storia Definitiva nella sua mente.

La storia del pistolero Roland ufficialmente si esplica nei 7 ponderosi volumi della serie La Torre Nera, romanzi scritti nell’arco di quasi quarant’anni e portati a compimento nel 2004 con la pubblicazione dell’episodio conclusivo.
Ma non tutto è stato detto e raccontato di questo mondo così incredibile e sinistro che è il Medio Mondo, per questo tante piccole costole sono nate (ad esempio alcuni racconti in diverse raccolte di King) nel corso degli anni. Quella più importante è costituita, naturalmente, dalle serie di graphic novel publicate dalla Panini Comics (e dalla Sperling & Kupfer nella versione rilegata) dal nome omonimo.
La prima miniserie, La nascita del pistolero, racconta per immagini la triste storia del Ka-tet del giovane Roland e del suo sfortunato amore con Susan Delgado. Questo episodio è l’unico delle serie attualmente pubblicate ad essere tratto esplicitamente da uno dei romanzi, La sfera del buio.

La storia nel romanzo infatti viene presentata come un lungo flashback, che si distacca completamente dalla storia narrata, e apre una finestra sulla giovinezza di Roland. Di quello che capiterà infine ai suoi amici ne veniamo ben presto edotti, ma nel romanzo non viene mai spiegato esattamente come le cose arrivarono a quell’epilogo. I fumetti colmano il vuoto in un totale di 5 miniserie, e per gli estimatori della saga è una buona notizia, visto che quella vecchia storia costituisce di fatto il punto di svolta nella vita di Roland, che lo renderà il personaggio ruvido e scostante che vediamo nel resto della saga.

In quanto serie a fumetti, menzione speciale va riservata ai disegni. Magistrali probabilmente è dire poco: quei colori, quei volti, quei giochi di luci ed ombre: a chiunque abbia amato il Medio Mondo non potranno che venire i brividi, di piacere e di inquietudine insieme.

La nascita del pistolero. La torre nera

Scheda: Alterra – M. Chattam

Postato da A&C Staff il 7 Aprile 2011

copertina alterra Maxime Chattam
Alterra

L’alleanza dei tre

Traduzione di Donatella Rizzati
Collana: Fuori collana
pp. 350 ca. – euro 18,50
ISBN: 978-88-7625-098-9

In libreria: 25 marzo 2011

Nessuno si era accorto del suo arrivo, e di colpo è sopra tutta la città: una spaventosa, gelida tempesta. Quando il quattordicenne Matt la vede incombere, vorrebbe avvisare i genitori, capire che cosa succede, se c’è un reale pericolo. Ma è già troppo tardi: viene colpito da un fulmine e perde conoscenza.
Quando si risveglia, è solo. La madre e il padre sono scomparsi, volatilizzati i vicini di casa, vuote le strade· Cosa è successo?
Insieme all’amico Tobias, Matt cerca disperatamente di trovare qualcuno ancora in vita, in questa New York muta e fredda che sembra non dare speranze. Eppure, i due non sono soli: strane presenze dagli occhi di ghiaccio ne seguono i movimenti, bizzarre creature mutanti li spiano. Ai due ragazzi non resta che fuggire dalla città.
Li attende un mondo selvaggio, nel quale la natura ha ripreso totalmente il sopravvento. Riescono a trovare riparo su un’isola a ovest, presso una comunità di bambini, i “Pan”. Il loro rifugio è però tutt’altro che sicuro: perché ad Alterra, gli unici adulti sopravvissuti sono diventati ormai cacciatori di bambini.·

l’autore
Cresciuto leggendo libri fantasy e thriller, appassionato lettore di Tolkien e Golding, Maxime Chattam dà vita con L’alleanza dei tre a una saga, quella di “Alterra“, ambientata in un mondo in cui gli unici sopravvissuti dotati di caratteristiche “umane” sono i bambini. Una riflessione intorno alla perdita dell’innocenza che ha venduto in Francia più di 200.000 copie.
Il 30 marzo l’autore sarà in Italia alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, ospite del FantasyCamp organizzato dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in collaborazione con la Fiera e che vedrà coinvolti i principali scrittori e opinion leader del mondo fantasy.

«Chattam crea un universo magico a metà tra Il signore degli Anelli, Harry Potter e Stephen King». Metro

Maxime Chattam, considerato l’enfant prodige del thriller francese, a soli trent’anni vanta numerosi titoli di successo. Con la trilogia Alterra, si è rapidamente affermato anche nel campo della narrativa per ragazzi, riscuotendo il consenso di pubblico e critica. In Francia i primi due titoli si sono posizionati ai vertici delle classifiche, e il terzo è attualmente presente nella lista dei bestseller.

“Il genio immaginativo di Maxime Chattam di nuovo all’opera”. Le point

Per scaricare i primi capitoli di Alterra

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