Trama: le puttane di Genvaise che spariscono, la proiezione di un Film Unico, Berthold che si crede Dio e un illusionista che fa della sparizione uno stile di vita e Rabdomant in pensione. Ma proprio in questo momento dovevi nascere, Signor Malaussène?
E prima venne l’Occhio del Lupo. Poi seguirono, nell’ordine, Abbaiare Stanca, la Prosivendola, Diario di Scuola, Come un Romanzo, la Fata Carabina e il Paradiso degli Orchi. Ho impiegato un bel po’ di tempo ad esplorare una piccola parte della bibliografia di Daniel Pennac, avrò iniziato a sei anni, leggendo solo sette libri. E tralasciando il primo, per cui sono giustificato dal fatto che a sei anni non sapevo nemmeno cosa fosse, ho sempre pensato che per ognuno di questi Pennac meritasse il dannato Nobel alla letteratura. Ho mai cambiato idea? Mai. Il Signor Malaussène mi avrà fatto cambiare idea?
Ma quando mai! Questo è probabilmente il miglior libro della saga, e lo dico in barba a tutti coloro che assegnerebbero questo posto a Il Paradiso degli Orchi. Signor Malaussène è la summa non solo letteraria della Saga dei Malaussène, potrebbe tranquillamente costituirne la saga logica ed è assolutamente un capolavoro di scrittura. Scrittura di ogni tipo: descrittiva, saggistica, flusso di pensiero, tutto. Non mi sono annoiato un secondo, non ho pensato di saltare una pagina, ma nemmeno una riga, questo libro è semplicemente troppo bello. Senza dimenticarmi delle lacrime in ben due occasioni, una a metà libro e una sul finale, che ho interpretato come un piccolo regalo ai fan della saga.
Ma vi pensavate che le serie fantasy di Terry Brooks o della Troisi o di chi **** altro so io fossero le uniche che valesse la pena leggere? Filate a comprare i libri dei Malaussène: saranno anche ambientati nella Francia del XX secolo, ma in quanto a stranezze questi qui battono tutti. E, a proposito, occhio a Benjamin Malaussène: sarà capro espiatorio, ma porta più sfiga lui della Signora in Giallo!
Edito da: Feltrinelli. Solito ottimo lavoro per la Feltrinelli, che nell’Universale Economica ha forse la sua migliore collana in termini di qualità dei titoli, del libro in se e di costo del volume.
Recensione scritta da RM