splash
Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Archivio del 2009

Memorie di una geisha – Doppio DVD

Postato da Legione il 2 Luglio 2009

copertina memorie di una geisha dvdAbbiamo trovato questo prezioso cofanetto per caso, al supermercato, alla più che modesta cifra di 9.90 €, insieme a moltissimi altri film in DVD in versione economica. L’abbiamo preso, leggendo il retro della confezione, semplice ed anonima quanto gli altri: un’edizione a due dischi, uno dei quali dedicato esclusivamente ai contenuti speciali. Non abbiamo creduto ai nostri occhi e l’abbiamo acquistato, felici di questo colpo di fortuna.

Abbiamo letto il libro omonimo, Memorie di una geisha di Arthur Golden, e l’abbiamo amato fino all’ultima riga della postfazione. Un libro superbamente scritto, credibile, verosimile, un dipinto di un’epoca esposto con sapienza mirabile, un romanzo che stupisce ad ogni parola, immergendo il lettore nella magia che una mano maschile ed occidentale è stata in grado di creare narrando le vicende della evanescente Sayuri, la geisha più acclamata del suo tempo.

Questo piccolo capolavoro narrativo, che si riferisce ad un’epoca e ad un’atmosfera che non esiste più nemmeno in Giappone, trova degno complemento nel film diretto da Rob Marshall che abbiamo piacevolmente rivisto in questo doppio DVD.
Impossibile negare, anche alla luce dei “behind the scenes” dei contenuti extra, che questo film sia altrettanto frutto di grande lavoro e ricerca da parte dell’intera macchina cinematografica che sta alle sue spalle.
Pregevole in ogni suo aspetto, dalla cura delle coreografie alla realizzazione di ciascun bellissimo kimono, dal training delle attrici nelle movenze e negli atteggiamenti da perfetta geisha alla realizzazione dell’intera hanamachi (il quartiere di Kyoto) dove si svolge tutta la vicenda.

Ottima scelta di quasi tutte le attrici: la Hatsumomo di Gong Li ammalia con la sua terribile ed arrogante bellezza; Mameha con il volto di Michelle Yeoh assume la sfumatura fredda e distante, imperturbabile, rinchiusa nella grande solitudine della geisha perfetta; l’unica pecca la riscontriamo in alcuni aspetti della scelta della protagonista. La Sayuri di Golden è una giovane donna vittima dello scorrere degli eventi (come dice lei stessa più volte), che trova l’unico motivo della sua esistenza grama nel cercare di avvicinarsi il più possibile all’uomo che l’ha affascinata quando era una giovane serva senza arte né parte. Una giovane donna che, in rappresentanza della categoria, appare come un’eterea, aggraziata opera d’arte in movimento, che sembra soggiacere solo a ciò che l’intrattenimento richiede, ma che in realtà brucia di frustrazione e di emozioni impetuose che mai, per nessuna ragione, potrebbe lasciar trapelare.

La Sayuri del film è stata indubbiamente scelta in modo impeccabile dal punto di vista estetico: il suo volto dalle delicatissime proporzioni risulta aggraziato e sinceramente affascinante incorniciato dalle complicate acconciature da maiko, ma nelle scene di dialogo l’abbiamo trovata piuttosto povera di mordente e di spessore caratteriale (abbiamo guardato il film in lingua originale). Il risultato è appunto una Sayuri bellissima ma con poco carattere.

In conclusione, alcune parole sui contenuti extra: se avete amato il libro ed apprezzato il film, il secondo DVD vi metterà l’acquolina in bocca, per prolungare ancora un po’ la meravigliosa sensazione di essere immersi in un mondo incantato fatto si sete, di elaborate acconciature e di autentiche armi di una seduzione che non esiste più.

Vuoi acquistare anche tu questo DVD? Memorie Di Una Geisha (2 Dvd)

Postato da A&C Staff il 27 Giugno 2009

Cari lettori,

come avrete potuto constatare voi stessi, abbiamo fruttuosamente iniziato le collaborazioni con blogger esterni. Li troverete con in calce il loro nome e il link al relativo blog.
Rigraziamo quindi RM per il suo prezioso contributo!
Ovviamente se qualcuno desiderasse offrirsi per collaborare, vi preghiamo di contattarci!

Cogliamo l’occasione per mostrarvi l’ampliamento della nostra area di interesse: presto alle recensioni dei soli libri si uniranno schede e note anche su film, fumetti e quant’altro che possa essere un’opera derivata da un romanzo.

Quindi, dopo il fumetto delle Cronache, è in arrivo la recensione del doppio DVD “Memorie di una Geisha”.

A presto e buona lettura !

A&C Staff

Le Cronache del Mondo Emerso: le Nuove Avventure di Nihal

Postato da Legione il 25 Giugno 2009

Trama: Nihal è una giovane mezz’elfa che guida la rivolta del popolo del Mondo Emerso contro il Tiranno, malvagio e potente mago assetato di potere. Prima della battaglia finale, Nihal si perde nei ricordi della strada che ha percorso per arrivare a diventare quel che è… l’eroina del Mondo Emerso.

Tratto dall’omonima trilogia fantasy dell’italianissima Licia Troisi, le Cronache del Mondo Emerso si propone, attraverso flashback, di raccontare alcuni dettagli della vita di Nihal che non sono stati esplorati nel libro. Da cosa vogliamo partire? Dai disegni: lo stile è un bellissimo e particolarissimo miscuglio tra lo stile americano (colori, divisione delle vignette, inquadrature) e lo stile giapponese (occhioni, volti e linee cinetiche molto espressivi). Un miscuglio ben riuscito, un vero piacere per gli occhi che trasmette al 100% le emozioni dei protagonisti di ogni singola vignetta. Nihal è resa in maniera decisamente ADORABILE così come quasi tutti gli altri personaggi, impossibili da non amare. L’albo di presenta nello stile americano, 40 pagine patinate completamente a colori. Gli habitué dei tankobon giapponesi potrebbero storcere il naso, soprattutto di fronte al prezzo, ma nonostante la scarsità di tavole la storia non risente della sintesi ed è comunque comprensibilissima. L’albo comunque è di ottima qualità, piacevole al tatto e alla vista con la splendida copertina disegnata da Paolo Barbieri che richiama appieno la Nihal delle copertine dei libri. La storia è comprensibile anche per chi non avesse letto il libro ed è estremamente godibile. Per ora è uscito un solo albo, ma per 40 pagine gli eventi si sono succeduti senza incongruenze e sono stati spiegati tutti con eccellente chiarezza. Gli elementi fantasy (ovviamente) onnipresenti sono un ottimo richiamo per tutti gli amanti del genere, anche per i più schizzinosi convinti che tutto sia iniziato e finito con The Lord of the Rings. Per il resto non saprei cosa aggiungere: sebbene sia evidente l’intento della Panini di sfruttare il successo dei libri della Troisi, non ci troviamo di fronte ad un prodotto capace di appassionare solo i fan ciechi (qualcuno ha detto Twilight?) ma anche chi, come me, non ha mai letto i libri e vuole solo leggere un bel fumetto. Inoltre, se l’intento era quello di catturare qualche fan in più per Licia Troisi… beh, ci sono riusciti appieno.

Voto: 9/10

Edito da: Panini

Recensione scritta da RM

Una grande e terribile bellezza – L. Bray

Postato da Legione il 23 Giugno 2009

copertina una-grande-e-terribile-bellezzaAbbiamo scelto di leggere questo titolo in modo assolutamente casuale, lo ammettiamo. Ci ha attirati la copertina dalle tinte scure, la casa editrice non proprio notissima (Elliot), la quarta di copertina che prometteva il ritorno del romanzo gotico e la fotografia in prima: una bellissima ragazza dai capelli rossi ripresa di spalle, racchiusa in uno stretto bustino.
Dobbiamo dire che mai immagine potrebbe essere più adatta di questa: il bustino ben rappresenta la storia di queste ragazze ottocentesche delle quali si parla nel libro, costrette sia all’interno delle stecche di balena che dalla società, dalla famiglia, dai doveri, dal decoro, dalle aspettative, per essere plasmate in creature diverse dalla loro natura di semplici adolescenti.
Il romanzo, primo capitolo di una trilogia (che cercheremo al più presto di completare, composta dai titoli “Angeli Ribelli” già edito in Italia e “The Sweet Far Thing”) introduce la protagonista di questa fiaba gotica di altri tempi, Gemma, sedicenne inglese nata e cresciuta in India, capricciosa e scontrosa e con una voglia di indipendenza e di uscire dagli schemi che mal si accordano con ciò che il dovere le imporrebbe. In seguito ad un tragicissimo evento, Gemma viene rimpatriata e spedita in una scuola preparatoria per future buone mogli, dove incontra altre giovani donne come lei, ingabbiate nel loro ruolo di perfette dame ma ancora profondamente fanciulle, piene di voglia di vivere e di trasgredire.
A condimento di questa storia tutta al femminile, la pennellata di sovrannaturale, di proibito, di sensualità, di sogno e magia, che la rendono un gradevole esempio di letteratura giovanile per ragazze (come la saga di Eragon potrebbe essere l’equivalente fantasy al maschile).
Un libro di svago, scritto in modo molto fresco e spiritoso, da leggere nell’ottica di completare la trilogia in quanto, preso di per sé, risulta piuttosto incompiuto e lascia aperte innumerevoli questioni.
Abbiamo scelto il romanzo per caso, come abbiamo detto, ma cercando brevemente in rete ci siamo accorti che Libba Bray è tutt’altro che un’illustre sconosciuta: molti sono i siti web dedicati all’autrice e alla sua creatura Gemma e dopo aver assaggiato un po’ di questo mondo di crinoline e magia, riusciamo anche a capire il perchè.

“Intervista col vampiro” e varie sui vampiri letterari

Postato da Legione il 21 Giugno 2009

Louis, bello ed affascinante, immortale e tormentato nella sua eternità, nel suo binomio intrinseco tra vita e morte, in confitto con se stesso, racconta la sua storia, dall’inizio della sua vita vampirica fino all’incontro con il giornalista che ne raccoglie le memorie.
La sua esistenza incrocia quella di molti altri come lui, appoggiandosi e respingendosi con forza e violenza.

Intervista col vampiro

Un classico dell’horror di classe, la Rice per prima diventa precorritrice di un tipo di narrazione vampiresca che segna una svolta da tutto quello che era mai stato scritto in tema prima di lei. Da Stoker alla Rice si vede l’abisso narrativo e concettuale che ruota attorno a questa figura che ha attraversato i secoli affascinando e terrorizzando le generazioni. Dalla creatura mortifera e bestiale, repellente e affascinante nell’ottica dell’orrido, alla raffinata entità ricciuta che assorbe la storia dei secoli, arricchendosi di beni materiali e di sapienza, viaggiando e vivendo il proprio tempo.
Penso che sia impossibile riassumere o elencare tutti i romanzi che hanno trattato questo tema, sotto molteplici punti di vista, adducendo al vampiro questa e quella proprietà e caratteristica.
Ultimi, tra i più famosi, oltre a tutte le opere della Rice (per citare il ciclo di cui “Intervista col vampiro” fa parte: “Scelti dalle tenebre” e “La regina dei dannati”) che ha appunto scavato il solco del “vampiro attraente e raffinato”, l’ovvio ciclo della Meyer che ha scatenato l’idolatria delle giovanissime, “Twilight” e successivi (paradigma in realtà del vampiro-non-vampiro, che non ha più alcuna caratteristica della creatura Stokeriana, ma che addirittura alla luce del sole diventa più bella invece di polverizzarsi tra atroci sofferenze. In sostanza tratta una storia fantasy che racconta il Vero Amore, eterno, puro e pulito. Il fatto che si parli di vampiri diventa una questione puramente marginale), i meno noti ma sempre piacevolissimi, “Il discepolo” di Elizabeth Kostova (molto ben studiato dal punto di vista storico, ripercorrendo le origini del mito inframmezzando con una pregevolissima storia horror), il neoedito “La danza delle marionette” del nostrano Luca Buggio e del quale abbiamo scritto qui e qui (scritto due anni prima di Twilight, lega un non morto ed una mortale in un intreccio dal taglio molto cinematografico e di elevatissimo spessore nella descrizione dei personaggi, perfettamente umani, e nel messaggio di solidarietà che lo permea), e il “Lasciami entrare” di Lindqvist del quale abbiamo parlato qui.

La danza delle marionette – L. Buggio

Postato da Legione il 18 Giugno 2009

Angus cammina nella notte. Angus è forte oltre ogni immaginazione, non si ammala mai, non invecchia, è pervaso da un fascino ultraterreno. E non è solo. I giochi di potere tra le varie fazioni dei suoi simili che si spartiscono il controllo della metropoli, rischiano di mettere in pericolo ciò che è il motivo della sua esistenza: i suoi protetti, i dimenticati, gli abbandonati, i bambini vittima di abusi e maltrattamenti. Nonchè la sua Principessa, Kerri, colei che accompagna Angus nella sua missione e ne condivide lo scopo, senza conoscere fino in fondo la natura di Angus.

Questo è un romanzo di vampiri. E’ innegabile. Ma chiuderlo in questa definizione sarebbe fargli un grave torto. Tratta di vampiri, è vero, ma non solo. Questo romanzo, dal taglio cinematografico e dalla narrazione diretta, racconta una storia complessa, mai banale, ricca di colpi di scena, di azione e di sentimenti profondi.
Con tratti rapidi e precisi l’autore ci accompagna nei sobborghi di una non ben precisata metropoli e ci porta in un mondo di solitudini, di freddo calcolo e bieco interesse, ma ci disegna anche angoli di piccola gioia, di conforto, di luce e speranza.
Angus e Kerri danzano in questo spettacolo come marionette, così come i simili di Angus, senza comprendere mai fino in fondo chi è a tenere i fili, chi è effettivamente mente e chi pedina in questo gioco perverso.
La danza delle marionette” è effettivamente un romanzo di vampiri, ma più che altro è un romanzo che parla d’Amore e di Vita.
L’amore di Angus per i suoi protetti, l’amore di Kerri per Angus, intrappolato in una condizione di non esistenza, l’amore per i propri diletti e passatempi di coloro che si sono posti a leader dei clan vampirici, che non esitano ad annientare simili e mortali per il loro mero compiacimento.
La vita che pervade i giovani prigionieri delle loro esistenze, la vita che è in Angus in quanto capace di provare sentimenti nobili, la vita che non è più nei carnefici e nelle creature spietate che lo circondano e cercano di annientarlo.
Questo mondo e questi personaggi, così vividi e reali, opera di esordio di Luca Buggio del quale abbiamo parlato qui, a nostro avviso meritano di essere conosciuti e apprezzati, per godere delle sensazioni forti che sono in grado di suscitare, dalla suspense delle scene d’azione alle lacrime di commozione delle ultime, delicate pagine.

Scheda: “La danza delle marionette”

Postato da A&C Staff il 14 Giugno 2009


la quarta di copertina

Angus è un vampiro, un predatore che sceglie le prede con attenzione: solo chi fa del male ad altre persone. Le vittime delle sue vittime diventano i suoi protetti, prendersene cura lo fa sentire ancora vivo, amato. Umano. Ma ugualmente diviso tra un mondo a cui non sente di appartenere e uno che non lo riconosce più.
Kerri non ha avuto una vita facile, la sua infanzia è un incubo che vorrebbe dimenticare. Angus l’ha tolta dalla strada e lei è cresciuta e diventata forte al suo fianco, fingendo di non accorgersi dei suoi tanti misteri.
Galinder guida congreghe di vampiri dai tempi degli imperatori romani. Saggia guida per alcuni, spietato tiranno per altri. Indifferente alla sorte dei mortali, gli interessa soltanto mantenere il potere, alimentando gli intrighi che nascono alla sua corte.
Malakith ha un unico scopo nella sua millenaria esistenza: sconfiggere Galinder una volta per tutte. Nessuno scrupolo rallenta il suo cammino. Porta tempesta e si lascia alle spalle distruzione.

Suona la danza e le marionette si muovono a tempo di musica.
Galinder e Malakith. I loro seguaci, i loro servi.
Angus. E Kerri.
Chi è che regge i fili?

Una storia avvincente che si legge d’un fiato, ricca di colpi di scena e di personaggi incredibilmente vivi: sorprende, emoziona, commuove. Una storia che fa riflettere sull’ambiguità dei sentimenti e su tutte le sfumature della parola “amore”, dalla più nobile alla più perversa. Amare può essere crudele. E pericoloso.sche

le note sull’autore
Luca Buggio è nato a Torino il 15 luglio 1966; laureato in Ingegneria, affianca alla sua attività la passione per il teatro e per la narrativa. La Danza delle Marionette è il suo primo romanzo e deve l’ispirazione ad una lunga esperienza nel mondo del volontariato: anche se i personaggi e le vicende della storia sono di pura fantasia, le emozioni che la pervadono sono reali, fino all’ultimo sorriso, fino all’ultima lacrima.

Postato da A&C Staff il 13 Giugno 2009

Gentili lettori, siamo lieti di annunciarvi che presto saremo in grado di proporvi una serie di contenuti riguardanti “La danza delle marionette”, il libro di esordio di Luca Buggio. Non perdetevi i prossimi aggiornamenti!

A&C Staff