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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

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Scheda: Primavera in Borgogna – L. Terenzoni

Postato da A&C Staff il 13 Agosto 2010

“Quello che lo colpì in modo particolare, ancora di più del suo look, fu l’espressione sul suo volto, che appariva stranamente pallido; sembrava che la donna avesse appena visto un fantasma”.

In “Primavera in Borgogna” viene affrontato il “ritorno alla vita” di Francesco, il direttore amministrativo di un’azienda del settore cartario nella provincia di Lucca, il quale, pur avendo raggiunto importanti traguardi sia in campo privato che professionale, si ritrova alla soglia dei 40 anni a mettere nuovamente tutto quanto in discussione, dopo essere stato lasciato dalla sua fidanzata storica a solo pochi mesi dal matrimonio.

L’occasione per poter ripartire da zero gli si presenta, in modo del tutto inaspettato, una mattina di primavera, mentre si trova all’interno delle mura di S. Gimignano, in Toscana.

Qui, infatti, incontra un imprenditore francese del settore del vino, il Sig. Jean-Marc Robin, che, dopo poco averlo conosciuto, propone a Francesco di andare a lavorare da lui in Borgogna, nella sua azienda vinicola.

Dopo aver riflettuto attentamente sulla proposta, Francesco decide di trasferirsi in Francia con l’intenzione di dare un indirizzo completamente nuovo alla propria vita, ma soprattutto con il fermo proposito di non rimanere mai più coinvolto in una relazione sentimentale stabile.

L’incontro con Ludivine, la sua nuova collega, personaggio tanto affascinante quanto complesso, renderà, però, le cose tutt’altro che semplici per Francesco.

Contemporaneamente, da un passato, solo apparentemente, lontano e dimenticato, inizieranno a riemergere lentamente gli inquietanti dettagli di un fatto di cronaca nera, che riguarda sia Ludivine che il Sig. Robin.

In un susseguirsi di colpi di scena, la Borgogna, con la tranquillità generata dai colori primaverili dei suoi paesaggi, fa da sfondo, nonché da contrasto, all’inquietudine di Francesco, il quale, per ritrovare la pace della sua mente, e non solamente della sua, arriverà a mettersi seriamente e pericolosamente in gioco, riuscendo però alla fine a ricollocare nel giusto ordine i vari pezzi del puzzle.

Titolo: Primavera in Borgogna
Autore: Luca Terenzoni
Casa editrice: Gruppo Albatros Il Filo
Anno di pubblicazione: 2010

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Scheda: Il re dei cani – Claudia Betti

Postato da A&C Staff il 16 Luglio 2010

Venne il momento in cui dovette pensare a mettere in salvo i libri. E non solo loro, anche le persone. Venne il momento in cui le bombe cadevano come foglie in autunno sulla città e sulla campagna, su
case, su storie. Troncavano tutto in un istante. Lasciavano squarci scuri in luoghi dove solo un secondo prima la gente camminava, rideva, parlava, dormiva, amava, soffriva. Portavano un sibilo lontano, crudele, continuo, freddo e poi un silenzio spettrale, pesante.

Una storia d’amore, di coraggio e tenacia, che abbraccia un periodo storico difficile e rischioso: quello della Seconda guerra mondiale.
Uomini e cani, ciascuno con una propria umanità e fedeltà, sono i protagonisti di una vicenda in cui i sentimenti, narrati con lo sguardo sensibile di Claudia Betti, sono sovrani.

L’autrice
Claudia Betti è nata nel 1976 a Bologna, dove ha vissuto fino al 1987, quando si è trasferita a Castel San Pietro Terme (BO). Nel 2001, si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna e ora lavora in un ufficio commerciale.

Il re dei cani
Claudia Betti, ARPANet
ISBN 978-88-7426-067-6
pp. 120, cm14.5×21
Prezzo di copertina: euro 9,00

Scheda: “I falsificatori” – A. Bello

Postato da A&C Staff il 3 Luglio 2010

copertina i falsificatoriI falsificatori
di Antoine Bello
Fazie Editore, in libreria dal 16 luglio 2010
pp. 350 ca – euro 18,50

Narrazione paranoica, opera d’avventura, di spionaggio e di attualità insieme, I falsificatori, dietro la riflessione sull’informazione e la rappresentazione del mondo, mostra l’ombra di uno scrittore-demiurgo che ci conduce dove vuole, qualunque sia lo scenario descritto. I falsificatori e il sequel Gli illuminati hanno venduto in Francia oltre 100.000 copie, vincendo il Prix du Livre France Culture Télérama nel 2009.

“I falsificatori è un immenso elogio della letteratura, così come un magnifico strumento di falsificazione della realtà e dei fondamenti stessi delle nostre esistenze.” Vogue

“Lontano dall’impantanarsi nelle teorie del complotto, Antoine Bello offre una delle analisi più mature e meglio documentate della deriva americana”. Lire

Questa è la storia di un’organizzazione segreta internazionale, il CFR (Consorzio per la Falsificazione della Realtà), che da tempo immemore, senza che nessuno ne abbia mai sospettato l’esistenza, reinventa il reale per fini e moventi ignoti ai suoi stessi membri.
Questa è la storia di cosa si nasconde dietro ad alcuni degli eventi che hanno costituito le fondamenta stesse del nostro tempo: di Laika, la cagnetta lanciata nello spazio, che non è mai esistita; di Cristoforo Colombo, che non ha mai scoperto l’America; dei “presunti” archivi della STASI; del crollo delle Torri Gemelle, e di una guerra in Medio Oriente giustificata da una montagna di menzogne.
Questa è la storia di un gruppo di infiltrati geniali che, un giorno dopo l’altro, hanno stabilito le coordinate della tua vita, i tuoi punti di riferimento, le tue idiosincrasie, le tue certezze. Perché il tuo tempo, così come il tempo di chi ti ha preceduto, è opera loro. Ed è la storia di un giovane uomo, ingaggiato dal CFR, che tenterà di comprendere per chi o cosa in realtà lavori.

Antoine Bello è nato nel 1970 a Boston. Cresciuto in Francia, a 17 anni ha iniziato a frequentare il Politecnico per laurearsi poi a Harvard. Cofondatore della multinazionale Ubiquis (40 milioni di euro come giro d’affari nel 2006), nel 2007 ha creato il sito internet Rankopedia (rankopedia.com), che stila classifiche su tutti i soggetti immaginabili. Nel 2007 ha pubblicamente sostenuto la candidatura di Sarkozy. Vive dal 2002 a New York con la moglie e quattro figli. Tra le opere precedenti, la raccolta di racconti Les funamboles (Gallimard, 1996), vincitore del Prix littéraire de la Vocation Marcel Bleustein-Blanchet, e Elogio del pezzo mancante (Bompiani, 2000).

«Una riflessione giocosa sulle infinite reinterpretazioni della Storia, ma anche una bella metafora del mestiere dello scrittore. Perché scrivere, in definitiva, cos’è se non dare alle finzioni più folli l’apparenza di un’indubitabile realtà?». Le Magazine Littéraire

«Il romanzo più entusiasmante e profondo di quest’anno». Les inkoruptibles

«Inventivo, ludico, bizzarro e inquietante al tempo stesso, I falsificatori farà storia». Livres Hebdo

«Un romanzo da legger a perdifiato, intelligente, dai temi e dalla scrittura profondamente moderni». Lire

«Con diabolica inventiva, Antoine Bello mescola i codici narrativi del thriller metafisico e del romanzo d’anticipazione per trasportarci in un universo a metà tra Kafka, Borges e Orwell». Technikart

Scheda: La prigione di neve – J. E. Watson

Postato da A&C Staff il 7 Aprile 2010

copertina la prigione di neveJan Elizabeth Watson – La prigione di neve
Traduzione di Giuseppina Oneto
Introduzione di Diego De Silva

Fazi Editore
Collana: Le strade
pp. 350 ca – euro 18,50
In libreria: 23 aprile 2010

«Un romanzo intrigante, e spiazzante, sulla maternità così come essa è in realtà: un indefinibile intero che non accetta interpretazione, ma trova in sé il modo di farsi capire». Diego De Silva

Nel suo romanzo d’esordio, accolto con entusiasmo dalla critica americana, Jan Elizabeth Watson costruisce un intenso ritratto di una relazione familiare, di un sistema che vive di regole folli ma tenaci. La storia di un orrore sottile nel quale si leggono, in controluce, la voce e il timbro della pietà.
Asta ha sette anni. Il fratello Orion, nove. Le giornate dei bambini sono scandite dai ritmi dei programmi tv, delle letture della Bibbia, di un manuale scolastico e del Big Movie Book. Attorno a questi tre “testi sacri” si articola il loro mondo: dalla mattina, quando la madre Loretta esce per andare a lavoro, sino alla sera, quando torna a casa, i due passano il tempo giocando, preparando pasti inscatolati o leggendo. Senza averne il minimo sospetto, abbandonati all’universo degli oggetti da cui sono circondati, sono prigionieri delle fissazioni maniacali della madre che per loro ha inventato e perfezionato un sistema di protezione dal mondo reale. La scansione perfetta e monotona del tempo all’interno della casa in cui ogni mattina lei li chiude a chiave contribuisce così all’edificazione di una cortina di menzogne: le finestre sono schermate perché fuori c’è la peste, la gente è quasi tutta morta, i corpi accatastati nelle strade sono preda di orribili bestie. Un mondo esterno che Loretta ha costruito secondo la grammatica di un incubo infantile, terribile e desolato, dal quale non ci si può salvare che isolandosi. Ma un giorno la routine viene sconvolta da un imprevisto: la donna, una sera, non fa ritorno. I bambini la aspettano per due giorni. Sono affamati. Si spingono fino alla stanza di lei, nell’assurda speranza di trovarla che riposa, e scoprono così un passaggio che li conduce fuori dalla casa. È il grande salto verso il mondo esterno, le sue strade sgombre di cadaveri, la sua illimitata libertà. Un mondo che però si rivela immediatamente diverso da quello dei libri e del cinema, nelle dimensioni delle cose, negli odori, nel significato dei segni. Forse peggiore di quello che si sono lasciati alle spalle. O forse no.

l’autrice
Jan Elizabeth Watson è nata a Washington, D.C. Ha lavorato nel campo dell’editoria e ha insegnato scrittura creativa. Vive con il marito e la figlia ad Augusta, nel Maine.

«Con questo eccellente romanzo d’esordio, la Watson crea un universo che si rivela assai più compiuto di quello di autori molto più celebri e affermati di lei». Publishers Weekly

«Un primo romanzo costruito con assoluta maestria, splendidamente scritto, da una nuova scrittrice di grande talento». Booklist

«La prigione di neve è uno struggente esame dell’opposizione tra diversità e normalità. Una lettura limpida e netta dell’infanzia restituita attraverso gli occhi dei bambini». Powell’s Books

«Un po’ come Alice dopo essere caduta nella tana del Bianconiglio, Asta ci porta con sé in uno straordinario universo abitato da personaggi singolari. Struggente racconto di speranza e dolore, La prigione di neve narra con quanta tenerezza e paura una bambina combatta per trovare un posto in un mondo che a stento comprende. Questo libro è una gemma». Aryn Kyle, autrice de Il dio degli animali

Scheda: “Il buio alla finestra”

Postato da A&C Staff il 27 Febbraio 2010

Il Buio alla Finestra racconta alcuni frammenti della storia di due
ragazze Gioia e Tania, due vite parallele segnate da un diverso
destino.
Le loro esistenze, unite da una profonda amicizia, si contrappongono:
l’una sognatrice e poetica, l’altra immediata e pratica.
La vita di entrambe, in questi passaggi del racconto, è attraversata,
segnata nel profondo dal fuoco vivo dell’amore per due uomini,
Andrea e Paolo, compagni premurosi e fedeli.
Ed è proprio l’amore il vero protagonista, quel tutto che va oltre l’esistenza, ne sconvolge le regole e si svela spesso in modo
inatteso…

Nota Biografica
Mazziotta Antonio è nato a Torino il 7 febbraio 1972. Cresciuto nella provincia di Cagliari, dal 1990 vive e lavora vicino Bologna. ‘Il Buio alla finestra’ è il suo primo romanzo.

Scheda: “Il Diario di Lara”

Postato da A&C Staff il 31 Gennaio 2010

Il diario di Lara. Una single “Cosmocomica” alla ricerca della felicità è il secondo titolo della collana “Chickcult” di Arpanet, dedicata al genere della chick lit. In libreria, o sul sito Arpabook.com.

Cosa succede quando una single 30enne – sempre in lotta con la bilancia e alla ricerca della sua indipendenza, del lavoro ideale e dell’anima gemella – applica un po’ troppo alla lettera i consigli della sua ‘bibbia’: la rivista femminile più letta nel mondo, “Cosmopolitan”?
Ne possono accadere di tutti i colori, come succede a Lara, eroina chick lit alla Bridget Jones, quando mette in pratica i Cosmo-consigli in tema di lavoro, di beauty & wellness, ma soprattutto di seduzione.
Impegnata invano nella riconquista di Oscar, fidanzato storico impigrito e distratto, ma anche nella ricerca del lavoro giornalistico dei suoi sogni, Lara (accompagnata da un terzetto di fedelissimi amici, che sopperiscono alla famiglia piuttosto assente) si butta a capofitto in avventure di ogni tipo, che la porteranno a ritrovare l’autonomia nella vita da single, attraverso un percorso da romanzo di formazione in rosa.
Districandosi tra una rivale in amore, una flatmate cinefila alquanto particolare e una collega di scrivania un po’ troppo raccomandata, e viaggiando tra Parigi, Londra e i fiordi norvegesi, Lara si caccia continuamente nei pasticci, ma alla fine ne esce sempre vincitrice, guidata dal principio di contare sulle sue sole forze e di inseguire i suoi sogni, perché si possono realizzare.

Piccolo estratto: “Dritte cosmiche”

Quando Oscar è rincasato dal lavoro, un’aria di perdono era stampata sulla mia faccia.
“Ho riflettuto a lungo su noi due…”, ho esordito.
“Anch’io… e ho concluso che non siamo più fatti l’uno per l’altra. Puoi tenere la collezione di francobolli, ma la tazza di Garfield, per favore, lasciala a me”.
Come buonuscita poteva fare di meglio.
Appena Oscar è andato via dalla stanza, ho afferrato la prima copia di Cosmopolitan a portata di mano e l’ho sfogliata affannosamente alla ricerca di qualche consiglio.
Non c’era nessun articolo intitolato “Sei stata lasciata? La vita continua!”, o “Meglio single che male accompagnati”. In compenso, le pagine pullulavano di “Fallo impazzire a letto”, “La cucina dell’amore” e “Organizzagli un weekend da favola”.
Se non altro, c’era qualche dritta di self-help.
Ho disposto due sedie l’una davanti all’altra, mi sono seduta su una e ho parlato. Ho detto ad Oscar (virtualmente seduto di fronte a me) tutto ciò che pensavo di lui e dei cinque anni che abbiamo trascorso insieme. Nonostante le apparenze, è stata una conversazione molto realistica: quando gli parlo, di solito non risponde. A questo punto, ho cambiato sedia e mi sono impersonata in Oscar, come diceva Cosmo, per cercare, esprimendomi come lui, di capire le sue ragioni. In questo caso, è stato ancor più facile: “Sono stanco!”, ho esclamato, e me ne sono andata.

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Scheda “Gli anelli mancanti”

Postato da A&C Staff il 22 Novembre 2009

dalla quarta di copertina:

“Questo è l’obiettivo del presente lavoro: fornire un’interpretazione che raccolga le tradizioni religiose, i miti, i dati scientifici e i misteri ancora senza risposta (le cui fonti sono ampiamente reperibili tramite semplici ricerche in Internet e in normali biblioteche) e le colleghi fra loro in un unico quadro di insieme che non intende assolutamente essere la soluzione finale a tutti i quesiti, ma solo una provocazione per creare un nuovo punto di inizio, un nuovo modo di ragionare e osservare il nostro pianeta e quanto su di esso è visibile o nascosto, senza, al contempo, stravolgere o cancellare tutto ciò in cui la fede da sempre ci ha insegnato a credere. Scienza e fede possono conciliarsi. Bisogna trovare il giusto punto di osservazione che unisce gli uomini, li accomuna e non li divide. Forse solo allora tutte le domande troveranno una risposta.”

le note sull’autore:

Ines Curzio, laureata in Discipline del Teatro, diplomata in Flauto traverso e Direzione d’Orchestra per l’Opera Lirica, si divide tra la carriera artistica e la sua attività di Antiquaria.
La naturale curiosità, la passione per lo studio di tutte le scienze di confine, unite ad uno spiccato senso critico l’hanno portata ad esplorare terreni misteriosi e ad analizzare temi affascinanti e suggestivi da cui sono nati numerosi articoli e sono culminati nella sua prima pubblicazione “Gli anelli mancanti”.

Il sito di riferimento è Gli anelli mancanti

Scheda: “La danza delle marionette”

Postato da A&C Staff il 14 Giugno 2009


la quarta di copertina

Angus è un vampiro, un predatore che sceglie le prede con attenzione: solo chi fa del male ad altre persone. Le vittime delle sue vittime diventano i suoi protetti, prendersene cura lo fa sentire ancora vivo, amato. Umano. Ma ugualmente diviso tra un mondo a cui non sente di appartenere e uno che non lo riconosce più.
Kerri non ha avuto una vita facile, la sua infanzia è un incubo che vorrebbe dimenticare. Angus l’ha tolta dalla strada e lei è cresciuta e diventata forte al suo fianco, fingendo di non accorgersi dei suoi tanti misteri.
Galinder guida congreghe di vampiri dai tempi degli imperatori romani. Saggia guida per alcuni, spietato tiranno per altri. Indifferente alla sorte dei mortali, gli interessa soltanto mantenere il potere, alimentando gli intrighi che nascono alla sua corte.
Malakith ha un unico scopo nella sua millenaria esistenza: sconfiggere Galinder una volta per tutte. Nessuno scrupolo rallenta il suo cammino. Porta tempesta e si lascia alle spalle distruzione.

Suona la danza e le marionette si muovono a tempo di musica.
Galinder e Malakith. I loro seguaci, i loro servi.
Angus. E Kerri.
Chi è che regge i fili?

Una storia avvincente che si legge d’un fiato, ricca di colpi di scena e di personaggi incredibilmente vivi: sorprende, emoziona, commuove. Una storia che fa riflettere sull’ambiguità dei sentimenti e su tutte le sfumature della parola “amore”, dalla più nobile alla più perversa. Amare può essere crudele. E pericoloso.sche

le note sull’autore
Luca Buggio è nato a Torino il 15 luglio 1966; laureato in Ingegneria, affianca alla sua attività la passione per il teatro e per la narrativa. La Danza delle Marionette è il suo primo romanzo e deve l’ispirazione ad una lunga esperienza nel mondo del volontariato: anche se i personaggi e le vicende della storia sono di pura fantasia, le emozioni che la pervadono sono reali, fino all’ultimo sorriso, fino all’ultima lacrima.