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The Elder Scrolls: La città infernale – G. Keyes
Dopo la grande crisi di Oblivion nelle terre di Tamriel, una nuova minaccia incombe sull’Impero. Nel cielo è apparsa una città, apparentemente sradicata dal suolo e sospesa in aria, gettando nel panico chi la avvista… e lasciando a terra una scia di creature non morte al suo passaggio.
Annaig e Mere-Glim, una bizzarra coppia di amici, si troveranno loro malgrado a raggiungere questa isola fluttuante e cercheranno, con l’aiuto del leggendario principe Attrebus, di interrompere il suo progetto di devastazione.
La città infernale, di Greg Keyes è il primo dei due romanzi nati in seno alle suggestive ambientazioni dell’universo di The Elder Scrolls, popolare saga videoludica firmata nei suoi ultimi capitoli da Bethesda. In particolare questo libro si colloca qualche anno dopo l’episodio di Oblivion: i cancelli del caos sono stati chiusi e l’impero ha ripreso a prosperare, ma qualcosa sembra essere andato storto.
Diciamo che, come accade in molte fanfiction, sembra facile cavalcare l’onda creativa di un precedente così illustre, come è stato Oblivion in questo caso, in quanto gran parte del “lavoro sporco” della creazione del mondo fantastico in cui far muovere i protagonisti è già stato fatto, con efficienza, dai predecessori.
Tutto lo sforzo creativo va quindi a concentrarsi sulla storia da imbastire, utilizzando le (numerosissime e sfaccettate) pedine già messe in campo, muovendole e caratterizzandole, dando loro nuova vita.
Dobbiamo quindi dire che nel complesso la lettura di questo romanzo è stata piacevole, nonostante noi avessimo solo un’infarinatura del complesso mondo di The Elder Scrolls scaturita principalmente dalla conoscenza di Skyrim, l’ultimo capitolo in ordine di tempo della saga. Come è ovvio molti aspetti e fatti cardine vengono lasciati sottointesi, in quanto si assume che il lettore conosca la saga, ma in linea di massima anche il lettore avvezzo alla fantasy può apprezzare la lettura anche senza conoscere nel dettaglio ogni sfaccettatura come solo un cultore potrebbe fare.
Il romanzo non si conclude qui, ma ha un finale aperto verso il romanzo successivo, Il signore delle anime, che leggeremo presto.
Una lettura intrigante insomma, che a parte qualche passaggio descrittivo un po’ confuso, si lascia leggere con piacere.
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Noi – E. Zamjatin
Gentili Lettori,
oggi vogliamo segnalarvi un libro che, sebbene pressochè sconosciuto, va a collocarsi a pieno diritto alle origini di quel genere così disturbante e complesso che è la fantascienza distopica.
Si intitola Noi e l’autore è Evgenij Ivanovic Zamjatin. Vi suggeriamo quindi questa bella recensione e se vi interessa l’acquisto, vi proponiamo Amazon. Noi – Evgenij Zamjatin
Buona Lettura!
Scheda: The Elder Scrolls – Il Signore delle Anime – G. Keyes
Quarant’anni dopo gli eventi di Oblivion, l’impero di Tamriel è minacciato da una misteriosa città fluttuante le cui ombre generano una terrificante armata di non-morti.
Ancora provato da una scoperta devastante, il principe Attrebus continua la sua missione, dal destino apparentemente già segnato, alla ricerca di una spada magica che racchiude la chiave per la distruzione dei micidiali invasori. Nel frattempo, nella Città imperiale, Colin la spia trova le prove di un inganno al cuore dell’impero – sempre che il suo cuore non lo tradisca prima. E Annaïg, intrappolata ad Umbriel, è diventato schiavo del suo oscuro signore e della sua insaziabile sete di anime…
Come faranno questi tre improbabili eroi a salvare Tamriel, se non riescono nemmeno a proteggere se stessi?
Ispirato all’acclamata serie The Elder Scrolls®, Il Signore delle anime è il secondo entusiasmante romanzo basato sull’universo del videogioco eletto Gioco dell’Anno 2006 da Spike TV, Golden Joystick Awards e Associated Press.
Scheda: The Elder Scrolls – La Città Infernale – G. Keyes
La Città Infernale è ambientato temporalmente dopo gli eventi di The Elder Scrolls IV: Oblivion, il penultimo episodio della serie, e descrive i cittadini di Tamriel che si trovano ancora una volta a fronteggiare un incerto destino.
Nel cielo è comparsa, fluttuante, una strana e misteriosa città che proietta a terra una terribile ombra, ovunque essa cada la gente muore e risorge come non-morta.
Sarà compito di un improbabile duo, di una ragazza diciassettenne di nome Annaig e del figlio dell’imperatore, il giovane principe Attrebus, salvare il regno dalla nera condanna.
L’avventura di Annaig e Attrebus condurrà i due protagonisti attraverso l’universo di Elder Scrolls e la loro ricerca di salvezza, è certo, entrerà di diritto nella già magnifica mitologia della saga.
Bioshock: Rapture – J. Shirley
Ok, lo confesso. Quando mi è stata data l’opportunità di leggere e recensire questo libro, mi sono messa a saltellare in giro per casa ululando “E’ Natale!” Non scherzo, ci sono i testimoni.
BioShock è senza dubbio una delle serie videoluche che preferisco, non tanto dal punto di vista del gameplay quanto per la storia che racconta. Nei due episodi il giocatore viene a contatto con un mondo fantascientifico e appassionante ambientato in una superba città sottomarina, Rapture, ormai vittima della rovina e della decadenza.
Gli indizi e le testimonianze di un glorioso e sinistro passato si susseguono durante il gioco, e danno profondità e credibilità all’esperienza di gioco.
E’ qui che si colloca questo superbo romanzo di John Shirley, Rapture. Nel libro viene raccontata la genesi del sogno visionario di Andrew Ryan, magnate dalle umili origini arrivato alla gloria e alla ricchezza con le sue sole forze. Alla fine del secondo conflitto mondiale e davanti alla minaccia di un olocausto atomico, Ryan decide di costruire questa sua visione di liberismo e libertà personale ed economica: una città protetta dall’oceano, nella quale ciascun individuo potrà essere fautore della sua ricchezza. Nessuna legge, nessuna tassa, nessuna pastoia legale o morale, nessun dio, solo l’uomo.
Davanti a questa allettante prospettiva si sviluppano quindi innumerevoli storie di uomini e donne che accettano Rapture come un dono, una prospettiva di vita migliore.
Ma, come si può immaginare, una situazione del genere non brilla certo per stabilità, ed infatti ben presto Rapture si trasformerà in una polveriera, con le forze di Ryan da una parte e quelle di Frank Fontaine, truffatore incallito, dall’altra a contendersi il controllo della città e delle sue ricchezze. In mezzo, come sempre accade, si troverà la gente comune, raccontata attraverso gli occhi buoni e onesti di Bill McDonagh, che sarà testimone delle iniquità e del rapido decadimento dell’utopia.
Un romanzo di questo genere si prende carico di un compito difficilissimo: scrivere la nascita di Rapture e di un mito videoludico, ricco (anzi trabordante) di indizi, riferimenti, informazioni, personaggi, che come tante tessere di un puzzle vanno a delineare un quadro complesso e articolato, che il romanzo si propone di comporre ed ordinare.
La storia risultante è appassionante, ben oltre quello che Bioshock lasciava immaginare.
Il lavoro di reperimento delle informazioni è stato magistrale, degno della genesi di un romanzo storico: le citazioni vengono riportate fedelmente ed inserite nel loro contesto, i personaggi hanno i nomi e i volti che abbiamo imparato a conoscere ma grazie al romanzo acquistano una voce, uno spessore ed un carattere che li rende vividi, realistici, vibranti in tutti i loro difetti e debolezze. I tratti distintivi che amiamo in BioShock ci sono tutti, in grande abbondanza: i luoghi, le torrette di sicurezza (mi sembrava di sentirne i loro allarmi irritanti), gli annunci agli altoparlanti, i cartelli art décò e ovviamente i ricombinanti, i plasmidi, i Big Daddy e le sorelline. Un meraviglioso lavoro di intarsio, in cui ogni singolo pezzo va a posto, disegnando un quadro fanta-sociopolitico di rara bellezza e complessità.
Insomma, un romanzo che non deluderà le aspettative (legittimamente alte) degli amanti di BioShock e che piacerà moltissimo a chi non conosce il titolo e che, senza dubbio, li incuriosirà.
Un libro irrestitibile, assolutamente consigliato.
Recensione scritta da Sayu
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Scheda: Bioshock: Rapture – J. Shirley
“Sono Andrew Ryan e voglio farvi una domanda: l’uomo è padrone del sudore della sua fronte? No, risponde l’uomo a Washington: appartiene ai poveri. No, ribatte l’uomo al Vaticano: appartiene a Dio. No, dice quello a Mosca: appartiene a tutti. Io ho rifiutato tutte quelle risposte e ne ho scelta una diversa. Ho scelto l’impossibile.
Ho scelto… Rapture: una città dove l’artista non deve temere la censura, dove lo scienziato non è limitato dalla moralità, dove il grandioso non è limitato dal piccolo. Con il sudore della tua fronte, Rapture può diventare anche la tua città.”
BIOSHOCK RAPTURE è il primo romanzo mai pubblicato ispirato al videogioco Bioshock, etichetta pluripremiata della software house 2K Games . Nello specifico la storia rappresenta il prequel dei primi due capitoli del videogames, ma come spesso accade, il mondo descritto dall’appassionante gioco di ruolo rappresenta solo lo sfondo per un romanzo affascinante, in pieno stile cyberpunk.
La storia inizia nel 1945 e termina nel 1959. In questo arco temporale Andrew Ryne, personaggio eccentrico e visionario, simile per certi versi al Capitano Nemo di Jule Verne e per altri al magnate americano realmente esistito, William Randolph Hearst (secondo la definizione dello stesso Shirley in un’intervista legata al lancio americano del romanzo), fonderà la mitica città sottomarina di Rapture.
L’autore ha altresì dichiarato di aver lavorato a stretto contatto con i game designers e su loro precise indicazioni, con l’esplicita intenzione di creare una storia coerente con quella del videogioco ma allo stesso tempo autoconclusiva ed autonoma.SINOSSI:
Siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il New Deal di Roosevelt ha ridefinito la politica americana, le tasse hanno raggiunto nuovi picchi storici, i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki hanno suscitato il terrore della distruzione totale. La nascita di agenzie governative segrete e di sanzioni sugli affari ha spinto molte persone a guardarsi le spalle e il senso di libertà dell’America è in calo. Molti sono pronti a tutto, anche ad azioni disperate, per riprenderselo. Tra loro c’è un grande sognatore, un immigrante che si è saputo tirar fuori dalla più profonda povertà e diventare uno degli uomini più ricchi e ammirati del mondo. Si tratta di Andrew Ryan, convinto che i grandi uomini e le grandi donne debbano meritare di meglio. Ryan ha lavorato per creare l’impossibile, un’utopia libera da governi, censure e restrizioni morali contro la scienza dove si raccoglie quel che si semina. Ha creato Rapture la città scintillante sotto il mare. Come tutti sappiamo, però, quell’utopia è stata colpita da una tragedia. Questa è la storia di come tutto ebbe inizio e di come tutto finì.
L’AUTORE:
L’eclettico e autorevole John Shirley è noto per il suo contributo alla fantascienza cyberpunk, così come per la suspense, per le storie e i romanzi horror e per i lavori cinematografici sempre di stampo horror. La sua sceneggiatura più celebre è quella del film Il Corvo, del quale è stato lo sceneggiatore iniziale. Ha anche scritto sceneggiature per Star Trek: Deep Space Nine e Poltergeist. Da citare i suoi primi, intensi e espressionistici romanzi horror come Dracula In Love e Cellars che hanno influito sul movimento Splatterpunk nell’horror, e sul successivo movimento “bizarro”. L’opera di Shirley spazia nei toni dal surreale, al crudo naturalismo, all’incubo. Shirley è anche uno scrittore di canzoni ed un cantante. Ha scritto testi per i Blue Öyster Cult, come ad esempio diverse canzoni dell’album Heaven Forbid.
Leggi qui il pdf dell’anteprima di Rapture.
Bioshock: Rapture: Recensione e opinioni.