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Baciati dalla luna – M. Canella
Baciati dalla luna è il racconto romantico di Marco Canella. Sia dal punto di vista stilistico che da quello della costruzione della trama risulta evidente una certa inesperienza nell’affrontare una narrazione. La scelta di raccontare e mostrare pochissimo l’azione, l’utilizzo di espressioni di giudizio da parte del narratore (“magnifico sorriso”, “muscoli possenti”) rende il racconto povero di carattere e di originalità, in particolare a causa dell’utilizzo di espressioni, topos e frasi fatte usurati nella narrativa di genere.
Nel complesso quindi una lettura semplice ma di scarsa struttura e di contenuto grado di intrattenimento.
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Scheda: Baciati dalla luna – M. Canella
Emma, bellissima ragazza bionda che lavora da un commercialista, sta con Giorgio, ragazzo dal fisico statuario che di mestiere fa il pescatore. Emma lo ama, anche se lui spesso mette gli amici davanti a lei. Giorgio, però, rappresenta una certezza nella sua vita e le fornisce quella sicurezza che la ragazza sente di avere smarrito dopo che il mare le ha portato via il padre, anche lui pescatore.
Ma Giorgio non è l’unico uomo nella vita di Emma. Marcello è un collega dolce e premuroso, e pure molto simpatico. La mente di Emma lo considera solo un amico, ma il suo cuore non sembra essere dello stesso parere. Già in passato, infatti, ha vacillato di fronte a lui.
Quando Emma e Giorgio litigano pesantemente, il passato torna a galla e la figura di Marcello emerge di prepotenza sconvolgendo, ancora una volta, il cuore della ragazza. Sarà la luna ad aiutare Emma a tirare fuori i suoi veri sentimenti, e ad aiutarle a dipingere una tela rimasta bianca troppo a lungo.l’autore
Marco Canella nasce a Copparo (FE) nel 1979, e vive a Tresigallo (FE).
Nel 2012 ha vinto il concorso “La Città del Principe” di Carignano (TO), con il racconto “Anche gli angeli portano le scarpe”, e per quattro anni consecutivi, dal 2011 al 2014, si è aggiudicato il premio delle “Unità produttive dell’industria e dell’artigianato”, con altrettante prose in versi.
Con “Delos Books” ha pubblicato nel 2012 il racconto “L’amore sopravviverà” nel libro “365 storie d’amore”, mentre nel 2013 ha pubblicato sia lo scritto “Cuore di metallo” nel libro “Il magazzino dei mondi 2”, sia il racconto “Un fiocco rosso” nel libro “365 racconti di Natale”. Nel 2013 ha pubblicato un libro di racconti intitolato “Emozioni all’orizzonte” edito dall’associazione “Progetto Cultura e Turismo” di Carignano (TO). Nel 2014 ha pubblicato il racconto “Mare, profumo di mare” nel libro “365 racconti d’estate”, e i due scritti “Il Guardasabbia Markus” ed “Eureka: Mondo9 esiste!” nell’ebook “Tutti i mondi di Mondo9” nella collana “Odissea Digital” di “Delos Digital”.
Ha collaborato con il quotidiano “La Nuova Ferrara” e con l’associazione “Borghi Autentici d’Italia”.
Nel 2014 ha frequentato un workshop di scrittura creativa tenuto da Franco Forte.
“Baciati dalla luna” è la sua prima pubblicazione nella collana “Passioni romantiche” di “Delos Digital”.
L’amore liquido – G. di Dio
Una vita fino a quel momento idilliaca, all’improvviso si spezza. Le certezze, i sogni, i progetti. Da un momento all’altro tutto è cancellato. Andrea perde l’amata moglie, la sua vita, il suo equilibrio. In una spirale sempre più morbosa, si lega a Lola, una donna corrotta nel corpo e nello spirito, trascinandolo con sè verso l’annientamento, lo squilibrio, il nichilismo. In attesa di redenzione, o di un atto irreparabile.
L’amore liquido, di Giusy di Dio è un romanzo breve ma intenso, che sa scendere con sapienza nell’introspezione del protagonista anche attraverso l’uso originale della seconda persona singolare, giustificato poi nell’epilogo.
Interessante e sconcertante al tempo stesso, delinea una prospettiva inquietante: in fondo può bastare davvero poco per perdere tutte le certezze di una vita.
Allo stesso tempo però, propone un orizzonte positivo: per quanto si possa scendere in basso, può esistere un momento di redenzione, si può ricevere il perdono e l’amore che si è perduto.
Una lettura di certo non di puro svago, ma che offre spunti di riflessione originali e intelligenti.
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Scheda: L’amore liquido – G. di Dio
Rabbia e solitudine, e una relazione torbida con una donna distruttiva, possono spingere un uomo a rinnegare il vero amore che lo consuma dentro?
Andrea è appena stato lasciato dalla moglie. Una professione – quella di pittore – che non permette di sperare in un futuro più prospero, il recente fallimento del proprio matrimonio e il senso di colpa che lo opprime: sono queste le ragioni che lo inducono a trascinarsi per casa in lunghe giornate inutili, colme di dolore e frustrazione. La notizia dell’improvvisa gravidanza della moglie, sua musa e ragione di vita, che non ci ha messo molto a trovarsi un nuovo compagno, apre una ferita troppo larga da rimarginare. Fino a quando nella sua vita si insinua Lola, una donna ripugnante nell’aspetto e nei modi che, per una strana alchimia, lo attrae in maniera incontrollabile. Dopo un primo tentativo di resistenza, Andrea cede alla sua voglia di Lola, la accoglie nella propria casa e in se stesso. Con il solo intento di cancellare l’amore per la moglie, viene avviluppato in una relazione caratterizzata da passione, dipendenza psicologica e incomprensioni. Una relazione che rischierà di portargli via ciò che di più caro un uomo possa avere.
l’autore
Giusy di Dio è nata a Vittoria, in Sicilia, nel 1976. È laureata in Economia e Commercio. Vive a Trento, dove esercita la professione di dottore commercialista. Nel 2012 ha superato la selezione del Premio Letterario “La Giara” per il Trentino-Alto Adige con un romanzo dal titolo “Tra cielo e terra”.
“L’amore liquido,” il suo romanzo d’esordio, prende vita tra i boschi del Monte Bondone.
Quel centimetro nascosto di cuore – M. Simeone
Una madre precocemente vedova innamorata dell’unico figlio, bello e aitante; talmente affezionata e gelosa da non poter sopportare l’idea che il suo pupillo possa avere una relazione sentimentale con qualcuno. Ma chi è questo qualcuno, ammantato di mistero?
Il romanzo di Maria Simeone, Quel centimetro nascosto di cuore, più che un romanzo sembra un racconto lungo, o meglio, un articolato soliloquio della protagonista e unico punto di vista della vicenda, la madre gelosa in oggetto. Non esistono punti di vista alternativi o sottotrame: l’attenzione dell’autore e di conseguenza del lettore è focalizzata esclusivamente sulla sua personale vicenda, ovvero l’elaborazione di un cambiamento che si ripercuote profondamente all’interno delle dinamiche madre-figlio, nelle speranze e nei formalismi mutuati dai bigottismi della società.
Per quanto sia tecnicamente ben scritto e formalmente piacevole, la scelta stilistica di collocare il punto di vista narrativo esclusivamente sul personaggio della madre e di narrare la vicenda in prima persona al tempo presente, fa sì che il romanzo suoni come una specie di diario, di flusso di coscienza, rischiando di renderlo irritante ed egocentrico.
Sempre sulla stessa linea infatti sono anche le scelte di alcuni passaggi, in particolare quelli conflittuali, il finale ed i dialoghi, che suonano poco spontanei e piuttosto costruiti.
Nel complesso quindi un romanzo che per certi versi, specie per il contenuto, può risultare utile e interessante poichè ricalca situazioni potenzialmente reali in ambito famigliare, ma che può risultare poco convincente per via delle scelte stilistiche che lo caratterizzano.
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Scheda: Quel centimetro nascosto di cuore – M. Simeone
Elsa ripone sull’unico figlio, il venticinquenne Edoardo, tutte le aspettative per un futuro a lei tolto da una prematura vedovanza. Crede di avere la propria vita sotto controllo, ha punti fermi attorno ai quali far ruotare la propria esistenza, improntata su principi morali indiscutibili.
Un giorno Elsa nota degli atteggiamenti inusuali in Edoardo: è taciturno, distaccato, quando tra loro c’è sempre stato un forte legame, almeno in apparenza. All’inizio, la donna teme che il ragazzo abbia una relazione anti convenzionale – con una donna molto più grande di lui – e la prospettiva la turba, rendendola irrequieta. Dovrà invece fare i conti con una verità ben diversa: l’omosessualità del figlio.
Col tempo, e non senza fatica, Elsa impara ad accettare la nuova dimensione della sua vita ma quando, finalmente, raggiunge un nuovo equilibrio, qualcosa di inimmaginabile accade e lei si ritrova non più nel ruolo di “giudice sociale”, bensì di “giudicato”…l’autore
Ho sempre desiderato, sin da piccola, non vivere una vita soltanto e, in bene e in male, la vita mi ha accontentata. Ho avuto il privilegio di nascere e crescere nell’isola di un’isola e di capire quanto sia importante lasciare tutto per desiderare ardentemente ciò che si è lasciato. Così sono partita, ho studiato, lavorato e trovato ciò che cercavo ma poi sono ritornata sulla mia isola, mi sono concessa un “ampio biennio” sabbatico e ho scritto i miei romanzi: “Quel centimetro nascosto di cuore” e “Inseguendo il sole d’estate”. Maria Simeone
Scheda: Inseguendo il sole d’estate – M. Simeone
Bianca e Tommaso sono amici da sempre, un legame forte e insostituibile. Hanno 23 anni e studiano insieme all’università quando Tommaso decide, a un passo dalla laurea, di lasciare gli studi e andare in giro per il mondo, alla ricerca di se stesso e di una perenne estate.
Bianca, una ragazza pragmatica, razionale e con i piedi per terra, contesta la scelta del suo amico, molto più irrazionale, passionale e istintivo, ma non riesce a impedirgli di partire. Tommaso lascerà l’Italia, attraverserà l’Africa, il Sud America, arriverà in Nord America e infine in Australia, dove incontrerà Stephane, un giovane francese istruttore sub che lo convincerà a unirsi al suo team, trasferendosi alle isole Tonga.
L’avventura di Tommaso lo terrà lontano da Bianca per quattro anni e lei, nel mentre, manderà avanti la sua vita così come aveva sempre pianificato. Le cose, però, non vanno mai come si desidera e la vita di Bianca si complicherà fino a farla precipitare in un baratro emotivo.
Ma un giorno Tommaso, improvvisamente, ritorna…l’autore
Ho sempre desiderato, sin da piccola, non vivere una vita soltanto e, in bene e in male, la vita mi ha accontentata. Ho avuto il privilegio di nascere e crescere nell’isola di un’isola e di capire quanto sia importante lasciare tutto per desiderare ardentemente ciò che si è lasciato. Così sono partita, ho studiato, lavorato e trovato ciò che cercavo ma poi sono ritornata sulla mia isola, mi sono concessa un “ampio biennio” sabbatico e ho scritto i miei romanzi: “Quel centimetro nascosto di cuore” e “Inseguendo il sole d’estate”. Maria Simeone
L’amore non muore mai – H. H. Mamani
L’amore non muore mai di Hernan Haurache Mamani è un romanzo d’amore tratto da una storia vera i cui protagonisti, vittime del razzismo imperante in Perù nei primi decenni del Novecento, si perdono di vista per lungo tempo prima di potersi infine rivedere.
Antón e Karen si innamorano nonostante le differenze che li vorrebbero separati: lui è un Indio povero ma ambizioso, lei una bianca ricca dai grandi ideali. Si conoscono grazie all’intraprendenza di Karen che lotterà per questo amore fino al giorno in cui, convinta che Antón sia morto per mano della sua famiglia, abbandonerà il Perù per non farvi più ritorno.
È una storia appassionata e tragica a cui ci si inchina con rispetto perché realmente vissuta da due persone che hanno dovuto affrontare l’ignoranza, la meschinità e l’ipocrisia di una società classista priva di scrupoli. Antón e Karen hanno continuato ad amarsi nonostante tutto e il messaggio che l’autore ci mostra attraverso la loro storia è che quando l’amore è sincero neanche la crudeltà umana può soffocarlo.
L’autore dichiara di aver scelto di scrivere in modo chiaro e semplice con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di persone, e se da un lato ammiro e rispetto questa decisione, dall’altro me ne rammarico perché personalmente non mi ha permesso di apprezzare il libro come avrei voluto.
Quello che avrebbe dovuto essere uno stile fruibile, ha portato l’autore a scelte discutibili sia in merito ai dialoghi, che ho sentito inverosimili e affettati, sia alle metafore spesso banali e poco incisive.
Mi è dispiaciuto non essere coinvolta maggiormente dalle vicende dei personaggi, non essere riuscita a calarmi nel loro ambiente, così diverso dal mio, e dopo un inizio promettente, essermi poi trascinata stancamente verso la fine.
A mio parere non si può giudicare il valore di una storia realmente vissuta che ha il merito di dar voce a tante ingiustizie tutt’oggi presenti nel mondo, ma credo che l’autore avrebbe potuto trasmetterne più efficacemente il messaggio se avesse scelto di raccontarlo sì in modo semplice e diretto, ma evitando la banalità dei luoghi comuni che, pur essendo compresi da tutti, riescono in realtà ad emozionare ben poche persone.
Recensione scritta da Kenny.
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