Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
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Epidemia zombie – Z. A. Recht
Ormai abbiamo sviscerato l’argomento zombie in letteratura in tutte le sfaccettature e punti di vista: dal diario di un sopravvissuto alle vicende scanzonate di una coppia alle prese con un nuovo business. Epidemia zombie di Z. A. Recht affronta la questione con una serietà sicuramente notevole. Intanto lo svolgersi della vicenda è molto verosimile e supportato da valutazioni logiche che cercano di lasciare minor spazio possibile al clichè tipico del genere (gli zombie sono morti viventi perchè sì, così ce li siamo trovati e così ce li teniamo) attraverso la descrizione minuziosa del virus Morningstar che in questo caso assume caratteristiche per nulla incredibili.
Lo stile è molto asciutto e la vicenda viene presa esclusivamente da un punto di vista professionale: una guarnigione militare che si ritrova in prima linea all’espandersi dell’epidemia e che si vede costretta a ripiegare attraversando mezzo mondo e una dottoressa dell’esercito sotto il riflettore dell’NSA dal quale cerca di scappare. Forse proprio questo approccio distaccato non consente di affezionarsi particolarmente ai personaggi, almeno fino all’ultimo terzo del romanzo, nel quale viene narrato nel dettaglio un’operazione di recupero dei superstiti, dove il lettore comincia a prendere atto anche del lato umano di questi militari così profondamente ligi all’onore e allo spirito di sopravvivenza.
Gli zombie in questo romanzo vengono chiamati così solo in un paio di occasioni: l’autore ha preferito parlare di infetti e di non morti, creando una distinzione inedita tra morti rianimati e vittime del virus Morningstar non ancora tecnicamente deceduti.
Sicuramente una lettura appassionante per gli amanti del genere che potranno godere dell’intelligente e documentata elaborazione dell’autore e della profusione di dettagli sanguinolenti.
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La bugia di Natale – S. Grahame-Smith
Si tratta sicuramente della storia più raccontata di sempre, non a caso è stato il primo libro ad essere stampato. È probabilmente una delle leggende più note, in tutti gli angoli della cristianità, e che unisce tutti i popoli credenti sotto un’unica bandiera comune: la storia della nascita di Gesù è appunto La storia per eccellenza.
Ma in quanti hanno intravisto all’interno di questo racconto tutte le caratteristiche peculiari classiche di una qualsiasi storia di fantascienza? Di certo lo ha fatto, e in un modo del tutto inatteso ed appassionante, il signor Grahame-Smith, che si è già distinto in un paio di altre brillanti occasioni per la rilettura in chiave horror della storia e della letteratura: se è riuscito a far diventare best seller Orgoglio e Pregiudizio popolandolo di zombie ed è riuscito a trasformare uno dei padri della patria americana come Abraham Lincoln in un cacciatore di vampiri senza essere lapidato sulla pubblica piazza, vuol dire che costui è uno scrittore che sa il fatto suo.
Non abbiamo avuto modo (ancora) di leggere i suo romanzi precedenti ma abbiamo visto quanto basta con questo romanzo, La bugia di Natale.
Per assurdo, nel complesso l’autore riesce a tirare fuori una storia del tutto credibile anche se fortemente caratterizzata dalla magia e dal soprannaturale (o divino, se si vuole): i personaggi sono ben immersi nella realtà del medio oriente di 2000 anni fa, con le loro peculiarità in taluni prosaiche e superstiziose in altri, e la trama è del tutto ragionevole se si considera quanto una tradizione orale sia per sua natura in grado di modificare e trasformare qualunque tipo di storia.
Ecco quindi che il nostro occidentale Baldassarre diventa Balthazar, e ben lungi dall’essere un savio magio proveniente da Oriente è un saccheggiatore di fosse comuni che ha sviluppato una brillante carriera come ladro pluridecorato con tanto di nomignolo altisonante (“Il fantasma di Antiochia”). È lui il protagonista di fatto della storia, nella quale scopriamo per la prima volta il volto di Erode, un re fantoccio dell’Impero piagato nel fisico e nella mente; il lato umano e semplice di Maria e Giuseppe al di fuori della pura iconografia; gli esordi del celebre Pilato.
Ne risulta un romanzo particolarissimo e piacevole da leggere, elaborato con cura e maestria da un autore che non ha paura di osare. A voler trovare una pecca, possiamo dire che ci siano alcuni scivoloni sia nella traduzione che nell’editing: siamo ancora un po’ turbati sulla presenza degli stambecchi nel deserto, per esempio, che in più posti nel romanzo fanno la loro apparizione come osservatori esterni e inconsapevoli.
Nel complesso comunque La bugia di Natale costituisce un piacevole romanzo di genere che non mancherà di stuzzicare la curiosità dei lettori e che potrebbe essere un originale regalo adatto proprio alle festività natalizie.
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Scheda: Epidemia zombie – Z.A. Recht
La fine del mondo ha inizio con un virus, un’epidemia senza precedenti nella storia dell’umanità. Gli infetti cadono in preda alla febbre e al delirio, mostrano una tragica inclinazione ai comportamenti violenti e vanno incontro a un tasso di mortalità del cento per cento. È la morte, ma non la fine. Le vittime risorgono dall’oltretomba e tornano a camminare sulla terra. Per contenere la diffusione dei morti viventi viene allestita una gigantesca operazione militare, ma il piano fallisce e la piaga si espande fino ad assumere le proporzioni di una vera pandemia. Di colpo, la vita torna a concentrarsi sulle necessità primarie. Svaniscono le insignificanti preoccupazioni del quotidiano. Scompaiono i rassicuranti agi di un sistema civilizzato. Non resta che aggrapparsi a una singola legge della natura: vivere o morire. Uccidere o essere uccisi. In un remoto angolo di mondo, un generale temprato da innumerevoli battaglie osserva ciò che resta dei suoi uomini: una giovane dottoressa, un fotografo di lungo corso, un impulsivo soldato semplice e una dozzina di profughi. Tutti sotto la sua responsabilità, a migliaia di chilometri da casa. Intanto, negli Stati Uniti, un colonnello dell’esercito scopre gli oscuri segreti legati al virus Morningstar e chiede aiuto a un noto giornalista per rendere pubbliche le informazioni…
l’autore
Zachary Allen Recht (4 febbraio 1983 – 10 dicembre 2009) è stato uno scrittore americano. Si è occupato di tematiche zombie e nel 2006 ha pubblicato il suo primo romanzo Epidemia Zombie firmandosi semplicemente Z.A. Recht. Il suo secondo romanzo, Tuono e cenere, è stato pubblicato nel 2008. Il terzo e ultimo romanzo della trilogia, Sopravvissuti è stato completato da Thom Brannan nel gennaio 2011 e ha visto le stampe nel giugno 2012.
Recht si è arruolato nell’esercito statunitense e ha completato l’addestramento militare nel campo di Fort Jackson, in Carolina del Sud, diplomandosi come primo caposquadra e trionfando nella gara finale di tiro di precisione. Nel 2007, è stato assunto nella redazione del The Journal, un quotidiano di Martinsburg, nel West Virginia.
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Scheda: La bugia di Natale – S. Grahame-Smith
Seth Grahame-Smith ci conduce nel primo secolo dopo Cristo quando il mondo è dominato dall’imperatore Cesare Augusto ed Erode il Grande, un re fantoccio corrotto e assassino, spadroneggia in Galilea. Ma il loro potere è messo in pericolo dal cinico e feroce Balthazar, che ha giurato vendetta contro tutti i romani diventando il leggendario “Fantasma di Antiochia”, flagello dell’impero. Sfuggito all’ennesima condanna a morte, si ritrova davanti a una povera mangiatoia alle porte di Betlemme insieme a due improbabili compagni di viaggio.L’incontro con una giovane ragazza chiamata Maria, il suo devoto compagno Giuseppe e il loro figlio appena nato, cambierà per sempre il destino di Balthazar. E anche se il tempo delle grandi inondazioni e delle creature magiche è finito, la lotta fra il bene e il male continua.
È l’inizio di un’avventura che li vedrà combattere contro eserciti nemici, scontrarsi con forze occulte, fronteggiare morti che si risvegliano e assistere a incredibili miracoli; nel tentativo di salvare un bambino davvero speciale e nella disperata speranza di ritrovare un pendente misteriosamente scomparso.
“La Bugia di Natale: come fondere Game of Thrones con il Vangelo Secondo Luca” Entertainment Weekly
Punti di Forza: La documentata decadenza del Regno di Erode il Grande e la violenza perpetuata in Giudea in quegli anni, fa da sfondo al cinismo ed allo scetticismo del personaggio principale, Baldassare, il “fantasma di Antiochia”, figura controversa ed enigmatica. Sciami di locuste, epici combattimenti, sovrani ossessionati, vendetta, redenzione e molto altro sono gli elementi presenti in questo incredibile racconto d’azione. Dove finisce la Storia dei Vangeli (apocrifici e ufficiali) e dove iniza il racconto di Seth Grahame non vi sarà dato scoprilo.
l’autore
Seth Grahame-Smith è autore di best-seller, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo, e occasionalmente blogger politico. E’ cresciuto nel Connecticut. Si è laureato in cinematografia presso il Boston Emerson College. Nel 2005 ha iniziato la sua carriera come scrittore freelance.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo, Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, esordendo al 3° posto della classifica dei Bestseller del New York Times. Dal lancio di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie sono state vendute oltre 1 milione di copie ed è stato tradotto in oltre 20 lingue. Un adattamento cinematografico è in corso di preparazione, interpretato da Nathalie Portman e diretto da David O. Russell.
Il successivo libro di Seth, La Leggenda del Cacciatore di Vampiri, ha debuttato al 4° posto della classifica dei Best-seller del New York Times e è rimasto in classifica per oltre tre mesi. Seth si è occupato personalmente della stesura dell’adattamento cinematografico per Tim Burton, Timur Beckmambetov e Jim Lemley. Il film è uscito nelle sale nel 2012. Tim Burton lo ha poi coinvolto come sceneggiatore nel film da lui diretto Dark Shadows. E lo ha voluto come sceneggiatore dell’annunciato seguito di Beetlejuice.
Attualmente è coinvolto nella produzione di una sceneggiatura di Mark Bianculli e Jeff Richard dal nome di The Waiting e nel remake di IT. Inoltre è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura di un nuovo film sui Fantastici Quattro previsto per il 2015. Seth è anche il co-creatore con David Katzenberg, per MTV della serie televisiva “The Hard Times of RJ Berger”.Lui e David hanno prodotto l’innovativa serie “Clark e Michael”, interpretata da Michael Cera e Clark Duke. Seth vive a Los Angeles con la moglie e il figlio.
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L’angelo sul tetto – R. Banks
L’angelo sul tetto è una raccolta di racconti firmata da Russell Banks, scrittore nato nel 1940 che sembra incarnare il sogno americano di chi, pur essendo nato povero, riesce a sfondare nella vita. Da un’infanzia caratterizzata da una situazione famigliare problematica in cui la madre si separa dal marito violento e alcolizzato, l’autore passa attraverso il dolore per la morte del fratello e una serie di lavori saltuari prima di realizzare il sogno di diventare scrittore.
Banks racconta di quello che ha conosciuto e lo fa con un’accuratezza nei dettagli che trasforma ogni vicenda in un universo a parte, completo e inespugnabile. Nonostante la speranza e la buona sorte siano parte integrante della sua storia di vita, nei racconti non sono altro che comparse occasionali e imprevedibili.
Il talento di Banks lo cogli sin dalle prime frasi e ne rimani invischiato perché, per quanto questi antieroi americani possano non piacere, le loro storie, il loro modo d’essere è unico e assolutamente affascinante; per quanto sconfitti e spesso falliti, i personaggi sono sempre “reali”, tangibili e mentre leggi sai che continueranno a vivere anche dopo che tu avrai chiuso il libro e sarai passato oltre.
Non ci sono vincitori e ogni storia lascia un retrogusto amaro di cui è difficile liberarsi. Eppure, racconti come Le pianure di Abramo o Regina per un giorno sono belli proprio per questo motivo: senza amarezza avremmo perso il significato di quelle vite, di quelle esistenze che alla fine si rivelano più vicine alle nostre di quanto non avremmo pensato per il semplice fatto che, come afferma lo stesso Banks nella prefazione, c’è una cosa sola che tutti desideriamo e che ci rende, nel bene e nel male, le persone che siamo:
Una delle cose più difficili da dire a un’altra persona è: “Vorrei che tu mi amassi senza alcuna buona ragione per farlo”. Ma è ciò che tutti noi vogliamo e ben di rado osiamo dire a un’altra persona: ai nostri figli, ai nostri genitori e compagni, ai nostri amici, e a gli sconosciuti. Soprattutto agli sconosciuti, che non hanno né buone né cattive ragioni per amarci. Ed è per questo che ci raccontiamo storie e preghiamo che possano essere trasformate da quell’angelo sul tetto in racconti che siano credibili e soprattutto che riguardino noi tutti, indipendentemente da quello che siamo o non siamo l’uno per l’altro.
Recensione scritta da L’Imbrattacarte
Ti interessa questo libro? L’angelo sul tetto (Einaudi. Stile libero)
Uomo nel buio – P. Auster
La mente di un uomo solo, insonne, avvolto dal buio come da una coperta e immerso nel dolore, dentro e attorno a sè. Di questo tratta il romanzo di Paul Auster, Uomo nel buio. Un libro breve, un flusso ininterrotto di pensieri in una notte come tante, troppe, prima di quella.
Un libro di pensieri raccontati. Non esistono dialoghi, non come quelli a cui siamo abituati, solo un flusso continuo di frasi, perchè in fondo, l’uomo nel buio sta parlando con sè stesso.
L’uomo insonne è un anziano scrittore, che cerca di impegnare la sua mente affaticata dal dolore, distogliendola dai pensieri che sono in agguato in attesa di balzargli addosso dagli angoli della sua coscienza. Per tenerli buoni, si racconta delle storie, e Auster ce ne fa vedere una, che parla di assurdità: di guerra e di mondi paralleli. Ma quando anche questa storia inventata finisce (male), i ricordi ed i pensieri tornano a farsi feroci, in attesa che spunti nuovamente il sole. Quindi il nostro scrittore ci/si racconta aneddoti di vita normale, delle intere giornate trascorse a guardare film con la nipote, anche lei alla deriva su un mare di lacrime. E pian piano, con lo scorrere della notte, finalmente il dente viene tolto, almeno per quella volta. In una sola pagina vediamo l’orrore che hanno vissuto, con semplicità e crudo realismo, e capiamo perchè il loro rifugio possa essere cercato solo al buio e nell’assenza di pensiero.
Auster ci propone un libro terribile nella sua disgraziata normalità, ci mostra quanto orrore possa entrare da un istante all’altro in una vita qualunque, anche la nostra.
Questo libro sembra narrare una storia molto semplice, invece facendo attenzione ai dettagli, lo scopriamo carico di simbolismi: il buio, il dolore, la guerra, la morte, la forza e la pericolosità dei ricordi, per poi finire all’alba, con un velo, anche se tenue, di speranza.
Un ottimo libro, da leggere con cura e attenzione. Coinvolgente da mettere i brividi, per quanto sia semplice e minimalista.
Il metodo antistronze – D. Samuelson
Trama: la differenza in sintesi? È semplice: gli stronzi ti vogliono morto, le stronze ti vogliono vivo, e infelice.
Premetto che, al di la del titolo originale (“The She Factor”) e di quello italiano, in questo libro non c’è un’ombra che una di misoginia o odio verso le donne. È molto interessante il concetto secondo cui le due caratteristiche stronzo/stronza oltrepassano il sesso dell’individuo che le possiede, ma penso sia una cosa che a pensarci bene possiamo tranquillamente scoprire da soli con le nostre stesse esperienze di vita.
Per il resto, questo libro è il classico manualetto americano che porta tutte le situazioni in eccesso e usa una bruciante ironia per farti scoppiare in larghe risate più volte a capitolo. Almeno nella prima parte, visto che l’elenco di tutti i tipi di stronza è molto meno brillante, quasi barboso, e per leggerlo tutto ci ho impiegato davvero tanto. Nel complesso carino, se non avete altre letture in sospeso o se volete qualcosa di molto leggero.
Edito da: alberticastelvecchi. La carta non è il massimo, ma nel complesso il volume è di qualità media, anche se forse il prezzo è un po’ alto. La traduzione sembra molto curata, anche se ci sono alcune frasi strutturate in maniera abbastanza… curiosa. Si vede, comunque, che l’editor ha lavorato a quattro mani con l’autore.
Recensione scritta da RM