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Zelda, cronaca di una saga leggendaria
The Legend of Zelda è, insieme a Mario, la punta di diamante della produzione videoludica Nintendo. Per festeggiare i 25 anni dal primo capitolo della saga, è stato realizzato questo saggio per ripercorrere tutte le tappe della leggenda e trarre alcune conclusioni.
Si parte da The Legend Of Zelda, il primo titolo per console fino a Twilight Princess, il gioco di lancio della ormai storica piattaforma Wii, passando per tutti i titoli per console domestica e portatile, come l’ultimo per DS Spirits Tracks, mettendoli a confronto tra loro per trama, design, gameplay e caratterizzazione dei personaggi.
Per chi è un appassionato della saga della prima ora, questo saggio non aggiunge particolari notizie che non siano già emerse in forum e blog di settore ma ne costituisce solo una raccolta. Per chi invece conosce e ama la saga ma non ne ha mai approfondito gli aspetti più reconditi o non ha una conoscenza completa di tutti i titoli fin dagli esordi, questo compedio diventa assolutamente godibile.
Questo volume non è un prodotto ufficiale della Nintendo, e infatti si sente fortissima la mancanza di un elemento che avrebbe reso quest’opera davvero superlativa: gli artwork originali. Anche solo la presenza di tavole grafiche dei personaggi e delle ambientazioni, ovviamente in particolare per i capitoli più recenti, avrebbe coadiuvato la trattazione e avrebbe donato ai fan un oggetto di culto imperdibile.
Purtroppo non è stato così, sebbene la lettura sia sempre piacevole.
Gli autori si lasciano spesso andare a dichiarazioni appassionate d’amore per questo o quel titolo, tralasciando magari alcuni altri che avrebbero meritato qualche parola in più, ma in linea di massima le osservazioni sono sempre piuttosto puntuali. In particolare è degna di nota la elaboratissima analisi simbolica di Ocarina of Time nel capitolo finale, che farà sollevare di certo più di un sopracciglio.
Viene ripetuto più volte che lo scopo dei creatori di Zelda sia sempre incentrato sul gameplay più che sulla trama in sè, ma allora perchè milioni di videogiocatori discutono da anni sulla cronologia dei capitoli, sulla mitologia di Hyrule, sul rapporto tra Link e Zelda, si appassionano alle sue capacità di combattimento, sul suo aspetto e sulla sua personalità?
In chiusura una nota di merito per l’edizione: questo libretto dalla copertina morbida in similpelle, piacevolissima al tatto, con fregi e scritte in oro, lo rende unico e prezioso.
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Diario di un sopravvissuto agli zombie – J. L. Bourne
Ancora zombie. Ma questa volta da un punto di vista ancora più immersivo dei soliti romanzi horror.
Diario di un sopravvissuto agli zombie di J. L. Bourne, nasce dalla rete, e proprio grazie alla rete raccoglie attenzione e consensi. La sua caratteristica principale è quella della sua forma stilistica, il diario appunto, che rende ancora più vividi e verosimili gli orrori che racconta.
Il protagonista è un militare che si trova, come tutti gli esseri umani degli Stati Uniti e probabilmente del mondo, a dover fronteggiare nel proprio piccolo l’epidemia mondiale di questo misterioso virus che uccide e resuscita, trasformando i cadaveri in esseri affamati, putrescenti e altamente infettivi.
Non sappiamo come questa epidemia si sia scatenata nè di chi sia la colpa, ma quando ci si trova barricati in casa circondati da zombie affamati ed implacabili, questi sono solo dettagli.
Inizia quindi il leit-motif caratteristico di tutti i romanzi del genere: la strenua sopravvivenza nonostante la situazione ostile, grazie agli zombie e non solo.
Questo romanzo è alla sua prima edizione italiana dopo aver raccolto enormi consensi all’estero e due episodi successivi. Dal punto puramente stilistico, questo romanzo non brilla sopra altri esponenti del genere. Di contro, la scelta di costruirlo sottoforma di diario, ha consentito all’autore di permettersi qualche libertà, tralasciando gli aspetti prettamente narrativi a favore della pura azione e della completa immersione del lettore nella storia, riuscendoci perfettamente. Anche chi non è un amante del genere ma sa apprezzare i brividi di un buon horror, avrà modo di scoprire di non poter lasciare facilmente la lettura.
Alcuni passaggi sono senza dubbio disturbanti, il protagonista appartiene al più trito dei clichè di genere, i personaggi secondari hanno relativamente poco spessore (caratteristica rafforzata dalla narrazione a diario) e la descrizione di ambienti e dinamiche a volte lascia un po’ a desiderare ma nel complesso la tensione viene creata e mantenuta in modo efficace rendendo la lettura interessante.
Romanzo consigliato senza dubbio agli amanti del genere zombie survival, ma anche un semplice appassionato del genere horror può trovare le sue soddisfazioni.
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Scheda: Zelda, cronaca di una saga leggendaria
Un libro unico dedicato interamente alla leggendaria saga ideata di Shigeru Miyamoto e realizzata da Nintendo: svelati i segreti di uno tra i brand più noti del panorama videoludico!
Ripercorrendo i titoli della serie – dal primo episodio a Spirit Tracks – quest’opera ne interpreta i contenuti in modo del tutto inedito, attraverso analisi approfondite e riflessioni appassionanti.
Scoprite, racchiusi in un vecchio grimorio, tutti i segreti della saga di Zelda.
Una raccolta unica che farà sognare ogni amante dell’avventura e delle fiabe!
Cosa c’è alla base del successo della serie di Zelda?
Potremmo rispondere parlando del suo universo, Hyrule, o dei tre personaggi principali: Link, la principessa Zelda e il malvagio Ganon. Oppure potremmo citare la Triforza, il magico artefatto che esaudisce ogni desiderio. Con un approccio più metodico e analitico, però, riteniamo più giusto sottolineare il sistema di gioco, innovativo per il 1986 e basato sull’acquisizione di nuove abilità da parte dell’eroe, sulla scoperta e sulla conquista di nuovi e preziosi oggetti. Così, per portare a termine la sua missione, Link dovrà visitare villaggi, esplorare sotterranei e affrontare mostri all’interno di una struttura ben definita, che si ripete di episodio in episodio…
Il manipolatore di sogni – D. Camilotto
Max è un creativo pubblicitario di grande talento impiegato in una piccola agenzia. Un giorno, la sua vita ha una svolta: ottiene un incarico prestigioso e un posto di lavoro nella sede di Milano di una delle più grandi agenzie pubblicitarie internazionali. Diventa un capo responsabile, brillante e di successo, facendosi un nome nel settore. La sua vita professionale sembra quasi impallidire davanti al successo della sua vita privata, con una moglie intelligente e innamorata accanto e una figlioletta meravigliosa.
Ma questo idillio sembra infrangersi, d’un tratto, quando Max suo malgrado va ad imbattersi in qualcosa di più grande di lui che gli ha messo gli occhi addosso. Una setta, composta da esponenti di grande potere ed insospettabili, alla ricerca di un Grande Comunicatore, che possa trasmettere le loro idee al grande pubblico.
Gli sviluppi di questo incipit costituiranno il nocciolo della narrazione del thriller italiano di Dario Camilotto, Il manipolatore di sogni. E’ il romanzo di esordio di questo autore che, come il suo protagonista, arriva dal mondo della pubblicità e ne parla quindi a ragion veduta.
Uscendo dagli aspetti più legati al mondo della comunicazione, questo romanzo thriller si inserisce bene nel solco classico del genere, senza infamia e senza particolare lode. E’ infatti evidente come, per essere un’opera prima, pur assolutamente dignitosa e godibile, risenta di alcune piccole debolezze strutturali tipiche della scarsa esperienza.
I personaggi sono tutto sommato ben delineati e credibili, forse più i secondari dei primari in quanto lo stesso Max e la sua famiglia sembrano fin troppo smaccatamente perfetti per essere veri. D’altra parte, anche le stesse caratteristiche settarie della Fratellanza lasciano talvolta un po’ scettici, camminando sul filo del rasoio del clichè.
Sebbene in alcuni tratti la narrazione sia un po’ troppo prolissa, il romanzo tiene bene nel complesso delle tempistiche e nonostante si ricada spesso in certe anticipazioni sulla trama (“quella fu l’ultima volta che sentii la sua voce”, ad esempio) che da un canto smorzano l’effetto sorpresa e dall’altro accentuano la sensazione di pericolo imminente, il lettore si sente incuriosito e catturato dalla storia fino alla sua conclusione, che risulta forse un po’ troppo imprevedibile in quanto giunta senza indizi.
Tralasciando una serie di fortunate coincidenze che fanno procedere la trama in particolare nelle sue battute iniziali, nel complesso comunque si tratta di una lettura gradevole che gli amanti del genere sicuramente apprezzeranno.
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