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Annessi & Connessi
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Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

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Tra le spighe di amarena – C. Bartoletti

Postato da Legione il 26 Settembre 2015

http://annessieconnessi.net/tra-le-spighe-di-amarena-c-bartoletti/

Pinin è un ex poliziotto di mezz’età che da qualche anno si è reinventato giornalista di cronaca anche in virtù di una sua strana capacità: talvolta vede e comunica con le anime dei morti. Questa sua sensibilità porta a sè Nico Bonci, economista di grande fama e fascino, che lo ingaggia per ritrovare il suo fratello gemello Leon, scomparso da circa trent’anni. Pinin affronterà un viaggio nel passato di Leon, della sua famiglia ma in particolare di sè stesso, rievocando scene e frammenti di vita. Infine i due uomini si incontreranno, ma la storia arriverà ad avere un esito del tutto imprevisto.

Tra le spighe di amarena è il terzo romanzo di Clara Bartoletti. L’autrice si è già cimentata in storie a cavallo tra il reale e il fantastico, il surreale, il metafisico, con esiti brillanti. In questo romanzo invece troviamo qualche incertezza.
La storia così come è strutturata si basa sull’aspetto del ricordo. Invece di avvalersi di strumenti come il flashback, che sposterebbe la narrazione al tempo passato, l’autrice sceglie di ripercorrere le scene attraverso il racconto dei personaggi. Il susseguirsi di queste scene, sia da parte del protagonista che degli altri personaggi, spesso rende poco immersiva la lettura, frenandola e diluendola, in quanto in molti casi non è riscontrabile un nesso logico tra gli eventi del tempo presente e quelli ricordati.
La trama stessa risulta un po’ impoverita nella sua solidità da questo espediente, perchè, al netto dei ricordi di tutti, l’azione effettiva nella risoluzione del giallo (l’individuazione dello scomparso Leon) si riduce ad una meccanica piuttosto scarna e poco coinvolgente, quasi casuale.
Infine, il voler immergere il tutto in un contesto dapprima dai toni fantasy (il rapporto con le anime) e poi fantascientifici, nemmeno troppo motivati (il finale) rimescola ulteriormente le carte in tavola, lasciando il lettore confuso e spiazzato.
Tra le spighe di amarena appare quindi come un romanzo dal buon potenziale (in fondo le capacità espressive e la fantasia dell’autrice sono già state testate in passato) ma non completamente espresso, non adeguatamente rifinito e dalla struttura poco solida che non riesce a rendere giustizia ad alcune idee oggettivamente interessanti.

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Scheda: Tra le spighe di amarena – C. Bartoletti

Postato da A&C Staff il 16 Agosto 2015

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Pinin, un ex poliziotto e giornalista di cronaca nera, viene incaricato da Nico Bonci, economista di fama internazionale, di trovare il fratello gemello Leon, scomparso da Pietrasanta nel 1985. Scomparsa che non ha lasciato tracce, finché Pinin non comincia un viaggio alla ricerca di informazioni. Il viaggio è anche un’occasione, per il giornalista, di ripercorrere la sua vita passata, cominciata in un piccolo paese dell’Appennino Emiliano e per raccontare le strane esperienze paranormali che ha visto e vissuto, essendo predestinato a parlare con le anime dei defunti.
Quando finalmente Pinin sembra arrivato a una conclusione, il colpo di scena…
“Se entri in un cunicolo con una mano di carte, siamo certi che al ritorno troveremo le stesse sul tavolo?”
Una storia di vita quotidiana che mette in luce risvolti psicologici sul tema dell’infanzia e adolescenza, considerazioni sul problema dell’autismo, e l’irrazionale possibilità di parlare con i defunti quanto di poter essere, nello stesso momento, qui e altrove…

l’autore

Clara Bartoletti coltiva la passione della scrittura da sempre. Al suo attivo ci sono racconti surreali, pubblicati negli anni 90 sulla Rivista Windsurf Italia, l’uscita della serie di racconti “Tribal” nel 1990, e di “Kea e altri racconti”, pubblicato autonomamente nel 2011, con lo scopo raccolta fondi per l’ospedale Meyer di Firenze, contenente dodici racconti minimali. Con il racconto Luca e Alessia, tratto da Kea ha vinto il premio letterario della critica nel 2012 “Premio Internazionale Terre di Liguria”. Nel 2012 pubblica con YouCanPrint il romanzo noir “April Rose” che affronta in chiave mistery il problema del narcisismo, la conflittualità dei rapporti interpersonali, il femminicio.
Nel 2014 e’ la volta di “528″, un appassionato racconto che, attraverso l’Europa affrontando la seconda guerra mondiale, dipana le storie di tanti personaggi legati alla sparizione di un pacco contenente i disegni di un deportato ebreo.

Appassionata di subacquea e di viaggi, e delle parole crociate senza schema, ama scrivere racconti e romanzi con tematica prevalente nella psicologia, le nevrosi, e i disagi del nostro tempo, indirizzandoli a far conoscere gli aspetti più emotivi, biechi o profondi dell’animo umano, usando spesso metafore surreali.

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528 – C. Bartoletti

Postato da Legione il 23 Giugno 2014

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Spesso l’illuminazione geniale dell’uomo, la scintilla creativa, il fuoco dell’arte, assumono dimensioni così straordinarie da essere attribuiti al divino. Non a caso infatti, nella mitologia greca, gli artisti invocavano la loro musa di riferimento, appositamente designata da Zeus a tutela e promozione di ciascuna delle arti maggiori. Ma i tempi cambiano e anche le muse hanno subito delle rivoluzioni strutturali, moltiplicandosi per venire incontro alle esigenze mutate nei secoli: oggi esistono novecentonovantanove muse, sparse per il mondo, ad ispirare le opere dei più vari talenti.
Ma che cosa succede se una musa inizia a sentirsi un po’ troppo umana, un po’ troppo legata alle vicende terrene? L’essenza del divino è poi davvero una condizione così privilegiata e invidiabile? Da questi spunti si dipana il romanzo di Clara Bartoletti, 528, intraprendendo ben presto strade del tutto inattese nella narrazione.
La trama risulta originale e ricca di colpi di scena, anche se alcune scelte stilistiche forse non rendono completamente giustizia alla storia. Un lavoro di revisione ed editing di alcuni passaggi un po’ confusi e di correzione dei numerosi refusi agevolerebbe la lettura e l’immedesimazione del lettore, visto che in certi passaggi la trama verte proprio su tematiche ad alta emotività.
I personaggi sono efficacemente tratteggiati, sebbene talvolta qualche dialogo risulti un po’ troppo costruito. Il valore aggiunto viene portato dall’attenzione profusa nel delineare i caratteri psicologici ed introspettivi degli attori, che assumono così tratti profondamente umani – anche quando non lo sono.
Nel complesso il romanzo risulta piacevole e creativo per l’originalità e le caratteristiche della trama, ma con un potenziale non completamente espresso per quanto concerne la forma e lo stile di narrazione, che necessiterebbero di un lavoro di raffinamento.

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Scheda: 528 – C. Bartoletti

Postato da A&C Staff il 25 Maggio 2014

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“Poi, verso mezzanotte, sono tornato da lei. Dormiva, supina. Mi sono sdraiato accanto a lei, osservando il suo profilo, e annusandola come fosse stata una preda, e ho respirato i suoi sogni caotici. Che sognasse così tanto non avrei mai immaginato neppure io: mare, montagne, boschi, strani personaggi, così ho rubato tutto per lei. Mi sono avvicinato piano al suo viso, e ho passato le mie labbra sulle sue, sfiorandola appena, e ho sentito di nuovo quella vibrazione interna che mi ha fatto venire la pelle d’oca. Lei si è mossa appena, e io mi sono scansato, ma le ho dormito accanto di notte, per poi dissolvermi nelle prime ore del mattino.”

l’autore

Clara Bartoletti coltiva la passione della scrittura da sempre. Al suo attivo ci sono racconti surreali, pubblicati negli anni 90 sulla Rivista Windsurf Italia, l’uscita della serie di racconti “Tribal” nel 1990, e di “Kea e altri racconti”, pubblicato autonomamente nel 2011, con lo scopo raccolta fondi per l’ospedale Meyer di Firenze, contenente dodici racconti minimali. Con il racconto Luca e Alessia, tratto da Kea ha vinto il premio letterario della critica nel 2012 “Premio Internazionale Terre di Liguria”. Nel 2012 pubblica con YouCanPrint il romanzo noir “April Rose” che affronta in chiave mistery il problema del narcisismo, la conflittualità dei rapporti interpersonali, il femminicio.

Appassionata di subacquea e di viaggi, e delle parole crociate senza schema, ama scrivere racconti e romanzi con tematica prevalente nella psicologia, le nevrosi, e i disagi del nostro tempo, indirizzandoli a far conoscere gli aspetti più emotivi, biechi o profondi dell’animo umano, usando spesso metafore surreali.

April Rose – C. Bartoletti

Postato da Legione il 20 Marzo 2013

http://annessieconnessi.net/april-rose-c-bartoletti/

«Il campanello non funzionava, e allora ho fatto il giro da dietro, dove non ero mai stato, ma dove avevo visto dal bagno, c’era il giardino delle rose. Sono rimasto folgorato dalla bellezza del parco dietro la casa, immenso, verde, curatissimo, come si vedono nelle foto dei cottage inglesi. Rose su rose, tutte rosse, alcune selvatiche, altre non saprei, l’olezzo dei fiori era fortissimo, mi ha inebriato. Mi sono seduto su una panchina di marmo, ad osservare tutto questo e non ho notato quanto sono stato, so solo che il sole scendeva sempre più, alla fine era sfociato in un tramonto di sangue, mi ha riempito la vista, per un po’ ho visto solo rosso, e a malapena i contorni delle montagne a picco sul mare.»

April Rose, la memoria delle rose è il primo interessante romanzo di Clara Bartoletti e racconta le vicende di Tiziano, trentenne dal brutto carattere, costretto a lavorare sotto il suo autoritario padre. Tiziano viene incaricato dell’acquisto di una vecchia dimora fatiscente dalla sua bizzarra proprietaria, April, che detta condizioni particolarissime per il raggiungimento dell’accordo. Ben presto però l’incontro tra i due assume tratti sempre più surreali, scoprendo man mano l’interiorità di entrambi e il grande dramma che si nasconde nel passato di April.
La storia, una volta svelata (ma non vogliamo dare spoiler) potrebbe non essere delle più orginali nei suoi tratti salienti, eppure bisogna rendere onore al merito dell’autrice di aver dato un taglio del tutto inedito e dal sapore coinvolgente.
I personaggi costituiscono il fulcro della vicenda, la loro interiorità è espressa con chiarezza e verosimiglianza. E’ impossibile non trovare profondamente insopportabile Tiziano, così come non trovarsi incuriositi e partecipi dalla complessa figura di April.
Lo stile di scrittura è molto particolare, l’autrice sceglie di utilizzare un punto di vista che varia a seconda delle circostanze. In alcuni passaggi ci troviamo nella testa di Tiziano, in altri in quella di April, in altri ancora siamo collocati in posizione di una terza persona osservatrice. In questi ultimi passaggi spesso il narrato prende il posto del mostrato, rendendo l’immedesimazione un po’ più difficoltosa.
Questo cambio di prospettiva interrompe talvolta il crescendo emotivo della storia, ma l’attenzione generale all’interiorità dei personaggi è tale che nel complesso non risulta difficile calarsi in profondità nella storia.
Nel complesso quindi si tratta di un romanzo facile da leggere e da apprezzare, con qualche piccolo difetto non invalidante che un buon lavoro di editing può rimuovere senza problemi, che racconta una storia interessate con un taglio introspettivo originale e non banale.

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Scheda: April rose – C. Bartoletti

Postato da A&C Staff il 16 Febbraio 2013

http://annessieconnessi.net/scheda-april-rose-c-bartoletti/

Tiziano è il figlio trentenne di un noto imprenditore edile intenzionato ad acquistare una vecchia casa ormai abbandonata, di proprietà della bizzarra signora April.
La trattativa per arrivare a concludere l’affare diventa ogni giorno più difficile, e mette in luce aspetti inquietanti sulla proprietaria di casa e sul carattere di Tiziano. Quest’ultimo, che ambisce a diventare un cantante famoso, e che odia lavorare con il padre, capirà che per raggiungere lo scopo dovrà scoprire il terribile mistero di April, e dare un senso ad undici giorni di caos e di emozioni.
Romanzo surreale che affronta temi psicologici, come il narcisismo dilagante presente nei giovani di oggi, e l’incomunicabilità tipica dei rapporti moderni.

l’autore

Clara Bartoletti, nata a La Spezia nel 1967, vive a Massarosa, Lucca, dove lavora e coltiva la passione della scrittura da sempre. Al suo attivo ci sono racconti surreali, pubblicati negli anni 90 sulla Rivista Windsurf Italia, l’uscita della serie di racconti “Tribal” nel 1990, e di “Kea e altri racconti”, pubblicato autonomamente nel 2011, con lo scopo raccolta fondi per l’ospedale Meyer di Firenze, contenente dodici racconti minimali.
Appassionata di subacquea, e di viaggi, si considera un’internauta. Ama scrivere racconti e romanzi con tematica prevalente nella psicologia, le nevrosi, e i disagi del nostro tempo, indirizzandoli a far conoscere gli aspetti più emotivi, biechi o profondi dell’animo umano.