Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
Scrivere per i bambini è un mestiere affascinante e ricco di sfide. Di solito gli adulti scrivono per i loro coetanei, ma nel caso dei bambini non è così. Lo scrittore è quasi sempre un adulto che prova a farsi piccolo e a creare un libro che possa piacere a un pubblico di ragazzi.
Durante la stesura di un libro per l’infanzia occorre pensare ed esprimersi come se si avesse l’età del target a cui ci si rivolge. Bisogna pensare come dei bambini, usando però la consapevolezza e gli strumenti di un adulto. Come si fa? Può sembrare un’operazione un po’ macchinosa, in realtà richiede solo un po’ di impegno e di immedesimazione. Tuttavia sarebbe sciocco negare che ci sono scrittori più portati di altri per una questione di empatia o di attitudine.
Il linguaggio che si utilizza è molto importante: deve essere semplice ma non per questo scontato. I bambini non si lasciano prendere in giro, ma pretendono il massimo rispetto per le loro capacità. Le illustrazioni sono un elemento che arricchisce enormemente la letteratura per ragazzi, soprattutto se ci si rivolge alla fascia di età fino ai 10/11 anni. I bambini hanno una fervida fantasia e si aspettano che il loro scrittore preferito ne abbia altrettanta. Quindi disegni e immagini devono invogliare alla lettura e accompagnare il bambino nel suo viaggio nel libro.
In un romanzo per ragazzi non è assolutamente necessario che ci sia verosimiglianza. Pensiamo ai libri sul maghetto Harry Potter: quasi nulla di ciò che accade in quei romanzi è realistico ma nessun bambino ha mai protestato per questo! L’aspirante scrittore di letteratura per ragazzi deve sempre ricordare che fino a una certa età si prende per vero quasi tutto. I bambini credono a Babbo Natale e al topolino dei dentini e non si fanno troppe domande davanti a un ragazzino che frequenta una scuola di magia e che prende il treno dal binario 9 e ¾. Del resto anche noi adulti quando siamo immersi nella lettura di un bel romanzo stentiamo a riconoscere elementi inverosimili e, qualora li riconosciamo, siamo disposti ad accoglierli nel nostro immaginario pur di goderci appieno il libro che stiamo leggendo. Quindi, per scrivere un libro per ragazzi bisogna sguinzagliare la fantasia e lasciarla correre libera! Più il nostro librò sarà avvincente, divertente e coinvolgente, più possibilità avremo di conquistare il pubblico dei bambini.
Quando arriva il momento di scegliere i personaggi di una storia destinata a dei bambini, è consigliabile sceglierli di un’età vicina a quella dei destinatari. Quindi bambini e ragazzi vanno più che bene, ovviamente circondati dagli adulti che possono essere i genitori, i parenti e gli insegnanti. Gli argomenti da trattare vanno scelti tra la gamma di situazioni che possono interessare questa fascia di età. Ad esempio si possono affrontare problematiche della vita quotidiana sulle quali i bambini hanno l’occasione di interrogarsi e sulle quali il libro potrebbe fornire degli spunti di riflessione. Per quanto riguarda la trama di un romanzo per ragazzi valgono i suggerimenti di cui abbiamo parlato per tutti gli altri tipi di scrittura. Un buon lavoro di ricerca preliminare, organizzazione delle idee e stesura di una scaletta: sono i primi passi che ogni scrittore dovrebbe fare per avvicinarsi in maniera produttiva alla scrittura di un libro ben riuscito.
La letteratura per ragazzi dà sicuramente grandi soddisfazioni perché si rivolge a un pubblico per natura più spontaneo e facile all’entusiasmo. Un bambino che legge quasi sempre conserva questa sua passione anche da grande. Se lo scrittore riesce a trovare la chiave giusta, ha la possibilità di fidelizzare i propri lettori e farseli amici anche quando, come è giusto che sia, passeranno all’età e alla lettura adulta.
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