Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
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Scheda: Le verità altrui – S. Scarciglia
Il romanzo narra gli ultimi giorni di vita del protagonista, un uomo che a causa di un forte trauma dovuto ad un incidente stradale in cui ha perso l’intera famiglia, si sveglia dal coma e si accorge di possedere un dono. Si rende conto che ogni volta che qualcuno gli pone una domanda lui ne conosce immediatamente l’esatta risposta. Il prezzo da pagare per un privilegio così grande è che tutte le risposte che egli nega si trasformano, al giungere della sera, in dolore fisico e
supplizio. Per questo motivo decide di vivere in completa solitudine, fino a quando incontra un bambino che lo porterà a confrontarsi nuovamente con altri esseri umani. Suo malgrado viene coinvolto in una brutta vicenda tra due ragazzi, il primogenito del capitano di polizia locale e la figlia del sindaco della cittadina in cui vive, che si conclude con l’omicidio della ragazza.l’autore
Salvatore Scarciglia nasce a Torino il 14 Marzo 1972 da genitori emigrati dal salento in cerca di lavoro e una vita migliore nel capoluogo piemontese. Vive e cresce in un quertiere difficile della città che vanta il primato degli adolescenti in riformatorio; a Torino studia fino al raggiungimento della laurea nel 1997.
“Le verità altrui” è il suo secondo romanzo ma il primo pubblicato da una case editrice che, seppur piccola, ha voluto scommettere sulle sue capacità di scrittore.
Vive e lavora attualmente nella provincia milanese con la propria famiglia dove, tra il lavoro e l’esperienza di essere papà di due fantastici gemelli, cerca di ritagliarsi del tempo per proseguire nella sua passione per la scrittura.
Scheda: La mia tribù – R. Milandri
La mia Tribù: storie autentiche di Indiani d’America di Raffaella Milandri (edito da Polaris, maggio 2013) è ricco di bellissime immagini e di incredibili storie. E conferma, dopo solo un anno e mezzo dalla uscita de “Io e i Pigmei” (Polaris, 2011) la Milandri come valida autrice di opere sui popoli indigeni, e acuta testimone di violazioni dei diritti umani, che sono molto spesso specchio della nostra civiltà occidentale.
La mia Tribù, presentato al salone Internazionale del Libro di Torino 2013, raccoglie incontri e interviste della Milandri sulle condizioni attuali dei Nativi Americani oggi, ma anche rivelazioni sul passato attraverso lo studio di 10.000 pagine degli archivi statunitensi. Dal Dawes Act, alla Legge dei Quarti di Sangue, alla sterilizzazione forzata delle donne Native Americane negli anni ’70, raccontata alla autrice da testimoni viventi. Le lettere degli agenti indiani bianchi che gestirono le riserve rivelano la loro corruzione, il loro razzismo e le loro opinioni sul “problema indiano”. Attraverso cerimonie, rituali normalmente esclusi ai Bianchi, e amicizie profonde, Raffaella Milandri viene adottata nella famiglia Crow dei Black Eagle, la stessa in cui il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama fu adottato nel 2008. L’autrice ha modo di scoprire i grandi problemi di oggi nelle riserve indiane: suicidi, alcolismo, disoccupazione ma anche “perchè nelle riserve non ci sono banche nè Mac Donalds”.
Un libro avvincente, imperdibile e rivelatore sui Nativi Americani che ne racconta anche leggende, tradizioni e folklore. La Milandri si dimostra una “esploratrice sociale e morale” , ispirandosi al suo idolo Jack London, ma al tempo stesso una narratrice di viaggio leggera e ironica che fa sentire il lettore al suo fianco in esperienze curiose come, ad esempio, una “caccia ai fantasmi”.l’autrice
Raffaella Milandri è fotografa umanitaria e scrittrice (Io e i Pigmei, Polaris 2011 e La mia Tribù, Polaris 2013), attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, si dedica alla fotografia e ai reportage intesi come strumento di sensibilizzazione, denuncia e comunicazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali .
Dice la Milandri:
“Avverto una incredibile urgenza nel mio viaggiare e documentare le discriminazioni razziali e dei diritti umani. La globalizzazione avanza a passi rapidi, ma nel caso dei popoli indigeni essa non porta con sè il Progresso positivo, anzi spesso accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture, uniche e irripetibili. ”
Scheda: Dorian Curze – T. Baroni
Su Aurus, un tempo, vi era un uomo, un uomo che in vita era stato in grado di cambiare le sorti del suo mondo, di plasmare il corso degli eventi con le sue azioni. Ricordo com’è vissuto, ricordo com’è morto. Ricordo che fu l’allievo prediletto di Ezekyel, con il quale diede origine al grande sogno di pace che fu Aurora, un sogno che fu infranto dalla brama di potere di chi Ezekyel aveva seguito per puro opportunismo. Dorian Curze, questo era il suo nome.
Ma Dorian non poteva sapere ciò che oltre la morte lo aspettava.
Non ciò che i falsi predicatori millantavano esserci, non una distinzione tra bene e male, ma un mondo dove la pace per i morti non è contemplata, dove le anime dei caduti sono la base che nutre un sistema creato sin dalla notte dei tempi.
Executio, creature immortali, mietitori di anime per i loro signori, nulla possono i viventi se non sottostare a quelle invisibili leggi che da sempre assoggettano il mondo, sin da quando gli Antichi Dei imbrigliarono il potere della Morte per controllare Aurus, il potere di Angorn.
Ma Dorian Curze ancora non sapeva, non sapeva che sarebbe stato costretto a tornare a combattere, persino da morto. Ricordo bene il momento in cui persino gli Antichi Dei ebbero paura, in cui il dubbio si insinuò nei loro cuori, quel dubbio che urlava nei loro animi che persino la morte può morire.l’autore
Tiziano Baroni. Viareggio (LU) il 23\11\1983, Diplomato come Perito Elettronico all’Istituto Tecnico Industriale G.Galilei di Vareggio. Autore del romanzo Dorian Curze, pubblicato presso GDS Edizioni il 30 Luglio 2013.
Scheda: Vendere senza le parole – A. Muscinelli, L. Tentolini
Chi lavora in negozio sa bene che per ottenere successo, oltre a lavoro e impegno, servono esperienza, attitudine e istinto. Ma quanti negozianti hanno intuito che dietro una buona vendita, oltre al prodotto, c’è dell’altro? Quanti hanno il tempo o l’occasione per “studiare da negoziante”, per soffermarsi sui comportamenti da adottare con la clientela o sulle strategie migliori per arrivare alla vendita?
Per oltre dieci anni ci siamo occupati della formazione di responsabili di negozio e addetti alle vendite per le sedi italiane di aziende multinazionali. Dopo aver visitato negozi in tutta Italia e raccolto le osservazioni riportate dai partecipanti ai corsi, proponiamo in questo testo il sunto della nostra esperienza come formatori. Obiettivo specifico dei nostri seminari è migliorare il rapporto fra venditori e clienti attraverso l’uso della comunicazione non verbale (composta da gesti, tono della voce, linguaggio del corpo, ecc.). Le parole, infatti,
contano per una frazione minima nel rapporto fra le persone: è molto più importante ciò che comunica il nostro corpo con azioni, reazioni e attraverso il linguaggio paraverbale.Questo manuale vuole chiarire i meccanismi di comunicazione che avvengono in negozio ogni giorno fra venditori e clientela. Non a caso il negoziante che, semplicemente, accoglie il cliente con un sorriso, vende di più! Si rivolge ai bravi venditori che vogliono eccellere nella loro professione, così come a tutti coloro che trattano con la clientela nel senso più ampio del termine, non soltanto in negozio ma in ogni contesto di negoziazione e vendita.
gli autori
Alessandro Muscinelli è un ingegnere con specializzazione automobilistica. Si occupa da anni di consulenza e formazione in Italia e all’estero per venditori e responsabili di negozio; ha pubblicato numerosi articoli su questi temi. Esperto di comunicazione non verbale. Porta nei suoi seminari una grande empatia e una fortissima intelligenza sociale.Laura Tentolini ha una formazione di tipo amministrativo e collabora con Alessandro scrivendo articoli rivolti ai negozi in genere e alle concessionarie moto. Ha approfondito gli aspetti della comunicazione legati alla professionalità delle figure commerciali.
Il sito: Comunicazione Non Verbale
Scheda: Leodhrae, il risveglio dell’alchimia – A. Filippi
“Nelle ricerche per luoghi e tempi diversi, in molti hanno narrato di creature perfette capaci di creare e di distruggere, senza spiegarne esattamente ubicazione e destino. Nei miei studi ho cercato la risposta e che il mondo eletto sappia che essi altri non sono che gli Angeli dell’Apocalisse, i sette che potranno realizzare la nemesi perfetta dell’attuale vivere scadente. Essi esistono, ma per essere agenti concreti in quest’esistenza macabra e contorta hanno bisogno di tramiti che non sian macchiati delle nefandezze divine. L’Alchimia è l’arte eletta per ottenerli, per chiamarli a noi ed avere finalmente fine ed inizio in un istante eterno.”
Nei diari perduti dei primi Alchimisti si narra di queste creature, ma la loro misteriosa presenza riecheggia nei testi sacri di regni ultraterreni. Nessun mortale ne ha memoria, il loro scopo è sconosciuto, la loro origine un contraddirsi di teorie e racconti. Leggende. Leggende che si fanno minaccia.
L’Alchimia si è risvegliata, gli Dei che un tempo la sigillarono si sono ridestati nel mondo mortale per mantenere fede a una promessa fatta quando quel sigillo fu posto. Decisi a contrastare l’oscura forza insita nell’Alchimia, raduneranno sotto i loro vessilli quanti decideranno di combattere in nome della Fede e della Magia che governa il mondo e stermineranno quanti decideranno di opporsi, prediligendo le promesse di potere offerte dagli Alchimisti.
Ma è tardi. Qualcosa è andato storto. Persino un Dio degli Elementi non può opporsi quando è il destino a scegliere. E Destino ha solo iniziato la sua partita…l’autore
Aurora Filippi nasce il 25 Marzo del 1988 in provincia di Firenze. Fin da piccola cresciuta in una casa piena di libri, ama da sempre leggere. La scrittura, però, non era nei suoi progetti. Da piccola ambiva a fare la naturalista, ma in seguito ha optato per dare spazio alla sua innata passione per il disegno. Scopre la scrittura attraverso il gioco di ruolo e ne fa un hobby fisso che occupa sempre più il suo tempo libero. Dopo aver sperimentato concorsi di scrittura, decide di provare a pubblicare un libro, optando per il self publishing.
Vacanze!
Gentili Lettori,
anche quest’anno ci prendiamo una piccola vacanza. Le attività del blog resteranno grosso modo invariate, mentre le risposte al nostro recapito email (staff.annessieconnessi @ gmail.com) potrebbero non essere molto sollecite fino a settembre.
Buone vacanze e buone letture!
A&C Staff
Scheda: Linas – J. Ninni
Linas il gigante non è un’invenzione letteraria pura: la leggenda del Gigante Dormiente e della sua Peonia si perde fra le valli della catena montuosa del Linas, nella Sardegna sud-occidentale. Ci piace che la fantasia possa creare ambienti e vicende nuove partendo da qualcosa di noto, che fra boschi e radure reali si innestino vicende magiche e alchemiche e la realtà si riveli un gioco di incastri e rimandi, come un giocattolo misterioso e perfetto. Nello scorrere della storia Bosco e il Villaggio, le leggi della natura e quelle degli uomini, si rivelano talmente opposte da dover andare in conflitto. L’uomo, avido di conoscenza e potere, vuole impadronirsi dei poteri del cinabro, il minerale da cui si ricava il mercurio e che per molto tempo è stato uno dei segreti dell’alchimia. Il bosco protegge se stesso attraverso l’azione dei Giganti, guardiani del verde territorio e delle
creature che da secoli ne formano il respiro e l’essenza. Anche le ninfe proteggono il bosco e aiutano i viandanti a ritrovare la via, Peonia è una di loro: attraverso il suo profumo segna la via più breve per attraversare i sentieri del bosco. Linas è invece un gigante, il prescelto, colui che, con la sua ascia, deve far sì che le creature del bosco possano vivere le loro esistenze come è sempre accaduto per secoli e secoli. Il bosco non è mai stato un luogo idilliaco, le sue leggi spesso crudeli non possono tuttavia paragonarsi alla perfidia dell’uomo, la cui parte oscura si rivela nel racconto con le sembianze di Sotobar, crudele capomastro del villaggio, al servizio della ben più pericolosa Milizia dell’Airone.Avvertenze:
Il progetto editoriale LaPiccolaVolante (rigorosamente NO EAP) si basa sulla diffusione di storie, non del nome di chi le ha scritte. Vorremmo che i lettori ricordassero più il volto che hanno immaginato dei personaggi che quello dello scrittore; ché l’affezione sia alle storie, non alle biografie d’autore.l’autore
Jacopo Ninni, nasce a Milano nel 1962. Oggi risiede in Toscana, a Vicchio, dove fa il padre, scrive, suona, collabora con la biblioteca locale, è redattore del giornale locale per la pagina di letteratura e organizza laboratori di scrittura per strada con bambini.
Scheda: L’uomo perfetto – V. Bosica
L’uomo Perfetto è il secondo romanzo dell’autore pescarese Vincenzo Bosica. Dopo l’ottimo esordio con -Irregolare-, romanzo di stampo fantascientifico-distopico dal cuore cyberpunk, l’autore cambia completamente genere tuffandosi sull’ironia pungente.
L’uomo perfetto ci regala una comicitą attuale e pepata, a tratti sprezzante, focalizzata sui rapporti di coppia. L’intera opera ruota intorno alla professione del protagonista Drake Vörson, che è quella di essere un Uomo Perfetto. Drake ci racconta della strada percorsa per diventare un Uomo Perfetto e dispensa utili consigli a tutti coloro che desiderano diventare perfetti come lui, descrivendo anche lo svolgimento di alcuni contratti. A tratti sembra un manuale di autostima, a tratti un’autobiografia, a tratti un romanzo rosa-erotico; di sicuro ne -L’uomo perfetto- non si fa altro che ridere. E non sono solamente i personaggi strambi o gli accadimenti assurdi a strappare sorrisi, ma anche (soprattutto) lo stile narrativo adottato dell’autore (il protagonista si racconta in prima persona rivolgendosi direttamente ai lettori). L’opera si rivolge indistintamente a uomini e donne, e nonostante una forte chiave umoristica, non mancano spunti per riflessioni pił profonde sul significato dell’amore e sul valore dei sentimenti.
Leggetelo, capirete cos’è la perfezione!https://www.facebook.com/uomoperfect
http://www.edizionitabulafati.it/luomoperfetto.htm
L’UOMO PERFETTO di Vincenzo Bosica
Edizioni TABULA FATI, 2013
[ISBN-978-88-7475-332-1]
Pag. 152 – € 10,00L’autore
Vincenzo Bosica (Pescara 1977) grafico, illustratore e scrittore, è un personaggio eclettico la cui creativitą ricca e sfaccettata lo spinge spesso ad approfondire aspetti dell’esistenza tutt’altro che banali. Sostenuto da un percorso di studi scientifici e filosofici, è attratto da quanto è misterioso, eccentrico e indecifrabile; dagli sviluppi spesso straordinari a cui potranno condurre le scoperte scientifiche; dalla direzione che prenderà il futuro; da quanto e come l’uomo sarà capace di adattarvisi. Il suo primo racconto, “Capsule” (“IF-Insolito e Fantastico”-2009), è quasi un saggio sulla scienza moderna, declinato con ironia e uno stile personalissimo, che gli giova consensi di pubblico e di critica. “Irregolare” è il suo primo romanzo (Solfanelli-2010), ambientato in un futuro non troppo distante e non troppo inverosimile. Sono seguite pubblicazioni di racconti su diverse riviste e antologie (Il gran giorno – Aldilà – Per un fiocco di neve – Conto alla rovescia – MELW). Con il suo secondo romanzo “L’uomo perfetto”, Bosica apre una breve parentesi ironica per divertirsi e divertire. Da tempo lavora al nuovo romanzo cyberpunk.