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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Archivio del 2010

Il gioiello delle sette stelle – B. Stoker

Postato da Legione il 5 Gennaio 2010

copertina il gioiello delle sette stelleAbbiamo trovato questo volume nella nostra ormai ampiamente citata biblioteca di fiducia. Ci siamo diretti qui in quanto scritto da Bram Stoker, il celebre autore del suo più famoso romanzo, Dracula, talmente noto da aver attraversato un paio di secoli ed aver portato alla ribalta uno degli archetipi ora tanto cari al gusto moderno: il vampiro.
Abbiamo dunque assaggiato questo volume con curiosità, anche se senza elevate aspettative. Ed in fondo non siamo stati delusi: abbiamo trovato esattamente quello che immaginavamo. In questo modesto volume (280 pagine circa) troviamo un grande affanno dei protagonisti (nonchè di fatto unici personaggi) attorno ad un’aggressione inspiegabile in una stanza chiusa e con solo l’aggredito all’interno. Dopodichè abbiamo tutto un accurato compendio di teorie sulla mitologia egizia, sulle ricerche effettuate e su una regina, potente e bellissima, verso la quale paiono convergere tutti gli indizi di un Grande Esperimento: un tentativo di resurrezione dalla morte.
Ora, non potevamo certo aspettarci un capolavoro del brivido degno del Re o zone limitrofe, sappiamo bene che il senso di “horror” dal 1800 ad oggi è cambiato non poco e che a quel tempo bastava veramente nulla per impressionare il lettore. Certo è che, questo libro, non ha nemmeno quel poco di pathos. Scritto in prima persona dal punto di vista di Malcolm Ross, un avvocato teneramente innamorato della bella figlia della vittima, abbiamo tutto un corollario di schermaglie e pensieri amorosi degne del miglior clichè romantico ottocentesco. Tolte queste, non rimane che una storia davvero povera. Il lettore smaliziato moderno non si lascerà certo stupire da certe svolte della narrazione, sebbene in certi punti vengano tratte conclusioni tutt’altro che immediatamente deducibili.
In chiusura, inevitabile pensare: “Tutto qui?” al momento di leggere il finale.
Insomma: pur essendo indulgenti nei confronti di un modo di raccontare che per noi ora non è nemmeno ridicolo, non possiamo certo dire di aver letto un capolavoro letterario. Una trama povera, dei personaggi caricaturali e una posticcia aura di mistero sono certamente le caratteristiche più evidenti di quest’opera che sappiamo non essere la più riuscita di Stoker ed ora ne capiamo il perchè.

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Continua a parlare – P. C. Liverani

Postato da Legione il 4 Gennaio 2010

Continua a parlare è il titolo e il leit motiv del drammatico ed intenso romanzo di Patrizia C. Liverani.
Giulia è morta dopo essere stata rapita e stuprata per giorni. Sara, la sorella minore, è tormentata dal suo ricordo e quando scopre che l’assassino di Giulia è stato scarcerato per buona condotta, decide di sottoporlo a un nuovo giudizio, il suo, quello della vittima.
Il romanzo è narrato in prima persona e si intervallano due punti di vista: quello di Sara, che dà voce alle vittime, e quello dell’assassino di Giulia. Entrambi raccontano la loro storia e il lettore si ritrova immerso nell’atmosfera soffocante dei ricordi che rivela più di quanto qualunque ricerca della verità vorrebbe scoprire.
Continua a parlare potrebbe essere definito un romanzo moderno che racconta un dramma quanto mai attuale mettendo di fronte vittime e carnefici per un’ideale resa dei conti.
Uno dei suoi pregi è quello di riuscire a parlare di un evento traumatico senza scadere nell’ovvietà della distinzione tra bene e male, uno dei difetti è la scelta della narrazione che, essendo in prima persona, non sempre riesce ad intervallare in modo fluido il racconto delle vittime con quello del carnefice. In particolare, il cambio di prospettiva risulta rigido (e a tratti forzato) quando dal racconto a voce si passa ai pensieri dei personaggi.
A parte questo neo nella scelta narrativa, però, il romanzo è scritto bene e riesce a coinvolgere emotivamente il lettore lasciandolo con alcune domande senza risposta: avrà compiuto la scelta giusta? E io, cosa avrei fatto al suo posto?

Recensione scritta da LM