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I dodici bambini di Parigi – T. Willocks
Mattias Tannhauser, cavaliere di San Giovanni, si trova suo malgrado nel cuore della più fetida Parigi del 1572 alla ricerca di sua moglie Carla, in avanzato stato di gravidanza, ospite a casa di una delle famiglie più in vista della città.
Il destino però mette sulla sua strada l’evento forse più sanguinoso della storia, ricordato ancora oggi: il massacro degli ugonotti. Così, Tannhauser inizia a farsi strada lungo un sentiero sanguinoso, ricco di orrori e disumanità, con il solo scopo di ritrovare la sua donna, ad ogni costo, scoprendo trame e cospirazioni, anche contro la sua persona, che mai avrebbe immaginato. Il cavaliere avanza da solo, con la sola compagnia di un manipolo di ragazzini, più o meno vittime degli eventi, che si uniscono man mano sotto la sua sanguinosa ala protettrice e che costituiranno forse l’unico, l’ultimo, baluardo di umanità in questo scenario abbrutito di orrore e morte.
I dodici bambini di Parigi di Tim Willocks unisce la libera reinterpretazione di un fatto storico di rara crudeltà alle vicende tipiche del romanzo d’azione estremo.
Sebbene indubbiamente il genere sia quantomeno particolare e possa non piacere a chi è facilmente impressionabile, è evidente come l’autore abbia messo in campo tutte le sue più fini abilità narrative. Il rischio di scadere nel grossolano e nell’eccesso è facilissimo in un simile contesto; Willocks invece riesce a mantenere l’equilibro tra il credibile e l’incredibile, con una capacità espressiva che raramente si riscontra anche nei romanzi degli autori più noti, a prescindere dal genere letterario.
La capacità di trascinare il lettore in un vortice sempre più stretto di orrore è qui espresso in modo magistrale. Nonostante il genere, che come dicevamo è estremamente suscettibile ai gusti personali, indubbiamente la qualità letteraria è percepibile attraverso la caratterizzazione dei personaggi, le descrizioni, le scene d’azione, i dialoghi.
Un romanzo particolare, ma molto efficace e piacevole, che scorre come un film davanti agli occhi e nella mente del lettore, che rimane inchiodato alla pagina nonostante la lunghezza da maratona del romanzo stesso (ben 733 pagine).
Formidabile.
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Scheda: I dodici bambini di Parigi – T. Willocks
Che cosa fai se tua moglie sparisce nel bel mezzo del massacro più sanguinoso della storia europea? E se sai che è sul punto di dare alla luce il tuo unico figlio?
Tre guerre di religione hanno trasformato Parigi in un fetido calderone di odio, intrighi e corruzione. Il matrimonio reale, che avrebbe dovuto sanare le ferite, è servito soltanto a esacerbare gli animi dei fanatici di ogni credo. Ma Carla non poteva saperlo quando ha accettato l’invito alla cerimonia.
Quando Mattias Tannhauser arriva in città, alla vigilia di San Bartolomeo, il suo unico scopo è trovarla e portarla a casa. Ma mentre inizia il massacro di decine di migliaia di ugonotti, e la città precipita nell’anarchia, Carla viene rapita da Grymonde, il grottesco capo banda degli Yards, e Tannhauser si ritrova imprigionato al Louvre, al centro di una perversa cospirazione.
Ricercato dalla legge, la Gilda degli assassini e un esercito di miliziani che si fanno chiamare Pellegrini di Saint-Jacques, Tannhauser deve arrivare a vette di spietatezza che nemmeno lui aveva mai conosciuto prima. Senza nessuno che lo aiuti, a parte un giovane stalliere, guada un fiume di sangue senza sapere cosa lo attenda sull’altra sponda.l’autore
Tim Willocks è autore di bestseller di straordinario successo come “Il fine ultimo della creazione”, “Religion” e “Re macchiati di sangue”, tradotti in più di 20 lingue. è stato paragonato a Stephen King, Norman Mailer e James Ellroy.
Willocks è anche sceneggiatore di film come “Bad city blues” con Dennis Hopper, “Sin” con Gary Oldman e “Swept from the Sea” con Vincent Perez, Rachel Weisz e Ian McKellan
Ha lavorato con Steven Spielberg e Michael Mann e è stato co-autore del Discorso per il Nuovo Millennio di Bill Clinton.
Ha vinto il Premio Corsaro Nero per il Centenario Salgariano e “I Dodici Bambini di Parigi” è stato per settimane nella Top 20 dei libri UK più venduti.
Vive da alcuni anni in Irlanda, è un medico psichiatra, pratica lo Shotokan Karate ed è un avido giocatore di poker.