Trama: Margherita è una bambina un po’ strana con una famiglia strana e un cane ancora più strano. Abita in campagna, ma nel prato vicino a casa sua arrivano dei nuovi vicini in un grande cubo nero. E la vita di Margherita cambia.
Quando si dice che un libro non si giudica dalla copertina. O dal titolo. O dall’inizio. Prendo in mano il volume: Margherita Dolcevita, un titolo scherzoso e ironico, l’immagine di una bambina sorridente in mezzo ad un prato che guarda una farfalla. Apro le prime pagine, la storia di una famiglia forse strana ma tutta nostra, un po’ assurda ma sicuramente vera. Poi arrivano i cattivi. E la tensione cresce, cresce di pagina in pagina trasformandosi in angoscia vera e propria nello stile del miglior Benni che credo non riuscirà mai a scrivere un libro ottimista con un bel finale. Ed è proprio al finale che la bolla di angoscia scoppia in ogni senso, lasciando attorno a sè solo distruzione e tristezza. Un capolavoro.
Edito da: Feltrinelli. Vale ogni singolo centesimo, ottima la scelta della copertina in totale ossimoro con il contenuto, quasi a voler completare l’opera.
Recensione scritta da RM