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Fermate gli sposi! – S. Kinsella
Lottie e Fliss sono due sorelle molto affiatate dalla vita sentimentale movimentata. Quando Lottie lascia il proprio fidanzato e si sposa con una vecchia fiamma semisconosciuta nell’arco di una sola settimana, Fliss non può fare altro che cercare una soluzione o almeno mettere un’argine a queste decisioni infelici.
Qualche anno fa esplodeva in tutto il suo splendore il fenomeno chick lit, proprio con Sophie Kinsella al comando, con il suo I love Shopping. Sarà che da allora i tempi sono un po’ cambiati, sarà che sono cambiata io come lettrice o sarà che, dai e dai, anche la creatività più lanciata può avere qualche cedimento, ma Fermate gli sposi! l’ho trovato particolarmente irritante.
Per carità, tutti gli elementi più classici del genere ci sono tutti: donne in carriera ma svampite e impreparate con gli affari di cuore, equivoci, disastri, incontri con uomini bellissimi e fascinosi, indecisioni, conflitti, lieto fine e anelli di fidanzamento. Ma alla lunga, i clichè si configurano in circostanze surreali. E quindi ecco scene romantiche al limite dell’assurdità, personaggi dal comportamento fastidioso solo per concedere un twist-ending che possa sovvertire le regole più classiche e concedere un attimo di stupore preconfezionato (e il tutto giustificato dalla follia dell’amore), per non parlare di un susseguirsi di scene al limite del grottesco che dovrebbero far ridere e che invece diventano solo… irritanti, appunto.
Premesso che le storie d’amore, con l’happy ending o con un finale nel dramma, riescono sempre a gettarmi nello sconforto, questo romanzo non fa eccezione. Forse lo scopo principale di un romanzo rosa è esattamente far sognare le lettrici amore da favola con persone splendide, e lo scopo del chick lit è forse quello di vestire questo presupposto di scanzonata inverosimiglianza, ma come qualunque altra letteratura di genere bisogna sentirsi pronti per questo genere di lettura, per evitare di farsi scappare la pazienza.
Insomma, una lettura certamente di svago senza impegno, senza particolari messaggi sotterranei o morale della favola, se non, forse, che l’aspettativa di avere un bellissimo rapporto intimo con un uomo fantastico è inversamente proporzionale alla probabilità di farlo davvero.
Recensione scritta da DocMidna
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La ragazza fantasma – S. Kinsella
Ecco un altro libro del genere chick lit nato dalla prolifica penna di Sophie Kinsella, già nota alla nostra libreria con la serie “I love shopping”. La Kinsella ha già pubblicato in precedenza altri due romanzi a sè stanti, “Ti ricordi di me?” e “La regina della casa“, entrambi molto gradevoli e leggeri, in vero stile chick lit, ma perfettamente chiari e coerenti.
“La ragazza fantasma” invece parte da un presupposto diverso e soprannaturale (non crediamo di spoilerarvi nulla dicendovi che uno dei protagonisti è un fantasma) ma non è tanto questo che crea un problema nella trama. Questa infatti, di per sè, non risulta nè assurda nè scontata o sgradevole, ma si basa su presupporti completamente estranei al buon senso.
La scrittrice disegna una protagonista, Lara, brillante, spigliata, simpatica e piena di risorse. Un pochino stravagante forse, ma niente di più. Eppure, la fa agire in situazioni non solo paradossali, come per la Becky di “I love shopping” ma proprio insensate ed illogiche, assurde nel contesto del personaggio.
Va da sè che, se questi punti assumono importanza focale per imbastire la storia, l’intera storia, per quanto possa svolgersi in modo perfettamente logico e coerente, avrà sempre un sentore di assurdità che rovinerà l’intera narrazione.
Ed è un po’ la sensazione che ci coglie nella lettura di questo romanzo: ben scritto, simpatico e leggero, ma con delle cadute di stile così vistose che lasciano l’amaro in bocca tipico del libro insoddisfacente.