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Continua a parlare – P. C. Liverani
Continua a parlare è il titolo e il leit motiv del drammatico ed intenso romanzo di Patrizia C. Liverani.
Giulia è morta dopo essere stata rapita e stuprata per giorni. Sara, la sorella minore, è tormentata dal suo ricordo e quando scopre che l’assassino di Giulia è stato scarcerato per buona condotta, decide di sottoporlo a un nuovo giudizio, il suo, quello della vittima.
Il romanzo è narrato in prima persona e si intervallano due punti di vista: quello di Sara, che dà voce alle vittime, e quello dell’assassino di Giulia. Entrambi raccontano la loro storia e il lettore si ritrova immerso nell’atmosfera soffocante dei ricordi che rivela più di quanto qualunque ricerca della verità vorrebbe scoprire.
Continua a parlare potrebbe essere definito un romanzo moderno che racconta un dramma quanto mai attuale mettendo di fronte vittime e carnefici per un’ideale resa dei conti.
Uno dei suoi pregi è quello di riuscire a parlare di un evento traumatico senza scadere nell’ovvietà della distinzione tra bene e male, uno dei difetti è la scelta della narrazione che, essendo in prima persona, non sempre riesce ad intervallare in modo fluido il racconto delle vittime con quello del carnefice. In particolare, il cambio di prospettiva risulta rigido (e a tratti forzato) quando dal racconto a voce si passa ai pensieri dei personaggi.
A parte questo neo nella scelta narrativa, però, il romanzo è scritto bene e riesce a coinvolgere emotivamente il lettore lasciandolo con alcune domande senza risposta: avrà compiuto la scelta giusta? E io, cosa avrei fatto al suo posto?
Recensione scritta da LM