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La casa dal pergolato di glicine – L. Guida
L’estate di una giovane coppia dalle belle prospettive, ma di fatto stanca e già in rottura, sullo scenario di un piccolo paese laziale e una vecchia casa, discreta spettatrice dello sgretolamento delle vite dei loro abitanti e della successiva rinascita.
Il romanzo di Lucia Guida, La casa dal pergolato di glicine, è sicuramente un’opera fortemente incentrata sull’universo femminile, che viene descritto e scandagliato con credibilità e attenzione, dando una struttura evolutiva alla vicenda che può anche costituire un esempio per chi vive situazioni analoghe.
La trama è semplice e nel complesso interessante, incentrata su una vicenda non particolarmente originale ma che l’approfondimento psicologico femminile senz’altro valorizza.
Purtroppo alcune infelici scelte narrative rendono la lettura un po’ ostica: senz’altro l’utilizzo del “raccontato” per l’intera vicenda invece del “mostrato” fa in modo che sia molto difficile sentirsi vicini alla protagonista della storia, che vediamo agire come su un palco, con scarsa immedesimazione per il lettore.
Anche la scelta stilistica di una elevata ricercatezza lessicale appesantisce la lettura rendendola ridondante e, quando applicata sui rari dialoghi, del tutto inverosimili.
Protagonista indiscussa della vicenda è senz’altro Marina e il punto di vista narrativo rimane solidamente puntato su di lei, ma a volte questo focus si sposta in modo imprevedibile sugli altri personaggi, destabilizzando il lettore.
Nel complesso quindi un’opera semplice e con dei buoni tempi, con un solo rigoroso filone narrativo e senza trame secondarie, dai buoni contenuti, che risulta però appesantito da caratteristiche poco funzionali all’efficacia del testo, arrivando a smorzarne l’intensità emotiva ed evocativa.
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Scheda: La casa dal pergolato di glicine – L. Guida
“Il glicine ha continuato a fiorire. Ha resistito alle intemperie e alle tante stagioni di due generazioni ed è ancora qui a confortarmi con la sua presenza esuberante che mi riporta alla gioia dolente di un tempo che non c’è più, che non potrà più ritornare. Ne percepisco l’odore intenso con una pienezza che mi dà quasi alla testa e con delicatezza ne accarezzo i petali setosi come una volta ho accarezzato il viso ruvido dell’uomo che mi ha stregata per sempre con un sortilegio di cuore e di testa.”
Una donna alla ricerca della propria identità, un amore per la vita, storie di amicizia e affetti che sfidano il tempo e lo spazio nella cornice discreta e complice di una casa sulla spiaggia, Villa dei Glicini, in cui i destini di Marina, Walter, Sabina, Attilio si legheranno l’un l’altro per sempre in un’estate memorabile e lontana che cambierà le loro vite.l’autore
Lucia Guida abita e lavora a Pescara come docente di lingua inglese coltivando nel tempo libero le sue due grandi passioni, la lettura e la scrittura. Dopo aver tentato con discreta fortuna la strada dei concorsi letterari nazionali ha pubblicato per diverse case editrici racconti brevi in collane di autori vari, decidendo di cimentarsi da solista, a inizio del 2012, con “Succo di melagrana, Storie e racconti di vita quotidiana al femminile”, edita dalla Nulla Die per la collana lego Narrativa. Nell’estate del 2013 è stato dato alle stampe il suo primo romanzo, “La casa dal pergolato di glicine”, sempre per la Nulla Die.
Succo di melagrana – L. Guida
Donne che sono state innamorate della persona sbagliata e continuano a subire il giudizio non richiesto della gente; donne amiche, vittime degli eventi e della vita; donne mamme, donne coraggiose, che hanno fatto delle scelte e che nonostante le conseguenze non si guardano indietro. Nei racconti di Lucia Guida, raccolti in Succo di melagrana, vengono delineate sei piccole storie al femminile di vita comune. Storie quotidiane raccontate illuminando il presente ed il passato di queste protagoniste, delle quali sentiamo i pensieri e le emozioni.
Sono piccoli racconti, che rendono onore alla forza femminile di affrontare il giudizio degli altri, di essere madri, di amare nonostante tutto, di essere amiche e di dare una mano per il solo piacere di farlo.
Lo stile narrativo è ricco, il lessico utilizzato è ricercato ma non pomposo, il tono è sempre lievemente sognante, introspettivo, che permette al lettore di immedesimarsi nelle vicende.
Di fatto in questi brevi racconti non succede nulla o quasi, la narrazione si incentra sul mondo interiore del personaggio e sulle sue circostanze immediate. Questo fa sì che questi racconti costituiscano solo schegge di vita, senza lasciare spunti di sviluppo in storie vere e proprie ma restando quindi nell’ambito dell’esercizio di stile.
Esercizio comunque gradevole, che evidenzia l’abilità dell’autrice, lasciando la voglia nel lettore di leggerla alle prese con qualcosa di più corposo e strutturato.
Scheda: Succo di melagrana – L. Guida
Succo di melagrana. Racconti di vita quotidiana al femminile
Succo di Melagrana racconta al femminile attimi di quotidianità spicciola. Le protagoniste dei racconti — caratterizzati da diversità di epoche, età e situazioni personali — sono colte nei fotogrammi del loro percorso esistenziale. Le storie sono collocate cronologicamente in senso crescente dal periodo pre e post bellico sino ai nostri giorni in una provincia microcosmo puntuale, punto di forza e di debolezza, dell’esistenza umana più ampia. Tempo e Spazio diventano pretesti per comunicare un messaggio essenziale, quello dell’infinita capacità rigeneratrice di ogni donna, chiaro invito a cercare orizzonti migliori.
Al lettore si offrono spunti di riflessione sommessamente evocativi e a ciascuno è dato di trarre le proprie conclusioni osservando, grazie alla vividezza descrittiva dell’autrice, le scelte dell’una o dell’altra. Accettando per questo il rischio di serbare per sempre su di sé traccia vermiglia e indelebile del succo di melagrana, emblema della femminilità più pura.l’autore
Lucia Guida, nativa di San Severo (FG), vive a Pescara dove è docente di Lingua Inglese. Ha pubblicato racconti brevi in collane di autori vari. Succo di melagrana è la sua prima raccolta da solista.