Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]
Post Taggati ‘lucio schina’
Diario di un antropologo – L. Schina
Nella lettura di questo libro, Diario di un antropologo di Lucio Schina, indubbiamente si ha la percezione di avere di fronte un autore che conosce bene l’argomento di cui sta parlando. Non a caso infatti, pur non essendo un romanzo di carattere dichiaramente autobiografico, l’autore nasce come antropologo lui stesso. Dal punto di vista della preparazione quindi, nulla da eccepire: le descrizioni degli scavi sono verosimili così come quelle, piuttosto suggestive, del deserto e delle opere pittoriche rupestri, che di fatto costituiscono il punto cardine della narrazione.
Ciò che invece non convince è il contesto narrativo in cui l’aspetto scientifico-saggistico si inserisce. La trama, ad esempio, è poverissima: è strutturata su un solo filo perfettamente lineare, senza spunti secondari, e sostanzialmente non succede nulla. Vengono narrati i pensieri nella mente del protagonista e della co-protagonista, dei quali parleremo tra poco, mentre si svolgono i rilievi e gli studi in un sito nel deserto. Inoltre, l’intero telaio della storia è orientato al mistero e alla stupefazione causata da quello che è successo durante questi rilievi quando, anche qui, di fatto non è accaduto nulla: una donna bellissima che non si sa essere sogno o realtà, un disegno che appare e scompare, visioni sinestetiche di misteriosa origine.
Gli stessi personaggi sono piuttosto rarefatti: sebbene il protagonista sia abbastanza verosimile, probabilmente perchè ispirato dalla figura dello stesso autore, sulla delineazione dei pensieri della co-protagonista Janir si sdrucciola. In primo luogo, le due voci narranti che si alternano (l’archeologo e Janir) sono perfettamente identiche, con lo stesso tono e l’uso degli stessi vocaboli. Inoltre, pecca caratteristica dell’autore inesperto, l’io narrante femminile è del tutto inverosimile. Si cade nella ben nota costruzione dell’autore uomo che si cala (poco) nel modo di pensare femminile, piuttosto stereotipato e poco naturale.
Se da un lato le descrizioni della natura sono molto efficaci, dall’altro i dialoghi tra i due personaggi sono stridenti e forzati, anche in virtù del fatto che, come detto, i caratteri sono così simili tra loro da essere quasi indistinguibili, senza ribadire di continuo quale dei due personaggi stia parlando.
Insomma, in conclusione, questo è un romanzo che rivela indubbiamente del potenziale nell’autore, che ha bisogno di forgiarsi e raffinarsi, per passare dal ruolo di scienziato a quello di narratore a tutti gli effetti.
Per acquistare questo libro: Diario di un antropologo. (Il viaggio del disincanto) (Le scommesse)
Scheda: Diario di un antropologo – L. Schina
Lucio Schina
Diario di un antropologo – Il viaggio del disincanto
Edizioni Progetto Cultura
Per ulteriori informazioni: Lucio SchinaLa magia del deserto ed i suoi silenzi millenari
Tra il mito e la realtà
Una presenza misteriosa
Un archeologo in cerca di risposteL’autore
Lucio Schina è nato a Marino (Roma) nel 1972 e risiede a Ciampino.Laureato in discipline Demo-etno-antropologiche, ha effettuato scavi nel Lazio e in Puglia.Ha collaborato, in qualità di archeologo, con la Soprintendenza di Roma. Autore di articoli specialistici e, per diletto, racconti con i quali ha partecipato con successo a numerosi concorsi nazionali. Dopo questo romanzo, che rappresenta il suo esordio letterario, sta lavorando ad un secondo romanzo di genere fantasy, La tela degli Dei.
Per acquistare questo libro: Diario di un antropologo. (Il viaggio del disincanto) (Le scommesse)