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Il lupo rosso – L. Marklund
Trama: la giornalista Annika Bengzton parte alla volta di Luleå per indagare su un vecchio attentato terroristico. Sul posto, trova un collega ucciso e un bambino che ha assistito all’assassinio. Piano piano, le sue ricerche si mescolano con il Maoismo e la chiusura del profondo nord svedese…
SBQS. Sono bravi, questi Svedesi! Dopo il successo di Lindqvist (il suo libro, Lasciami Entrare) e di Larsson, ecco che anche la Marklund riesce a colpire nel segno. Magari non ci troviamo di fronte ad un centro perfetto, ma sicuramente 70 punti buoni questo libro li realizza. A dispetto delle situazioni accessorie decisamente scontate (e anche abbastanza inutili, sono il grande difetto di questo libro), la trama principale è bene articolata e ricca di colpi di scena, credibili proprio per il fatto che il lettore attento può riuscire a prevederli con un minimo di sforzo mentale. Il personaggio di Annika è abbastanza forte da spiccare sugli altri ma al contempo fragile per non risultare superumano (sulla sua simpatia, poi, non sta a me decidere) ed è perfetto per il ruolo di protagonista. Stessa cosa non si può dire per i suoi personaggi satellite, mentre il “cattivo” della situazione risulta anche lui ben costruito.
Il Lupo Rosso, in sostanza, è un buon titolo: non è esente da difetti e non è sicuramente il miglior romanzo poliziesco della storia della letteratura mondiale. All’interno di un panorama piuttosto piatto, però, può risultare una piacevole alternativa a grandi classici del passato o a bestseller del presente. Liza Marklund deve ancora lavorare per costruire un’opera completa sotto ogni aspetto, ma la sensazione rimane quella che la strada da fare, alla fine, non sia nemmeno così tanta.
Edito da: Marsilio Editori. Sotto la collana farfalle. Edizione abbastanza portatile per un libro di quasi 500 pagine. Per questo, la carta è molto sottile e l’inchiostro non è forse tra i migliori in commercio. Bella copertina, peccato per la quarta che poteva anche essere gestita un po’ meglio. Prezzo nella norma, ma soldi comunque ben spesi.
Recensione scritta da RM