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La stella della fantasia – L. Doveri
Nel piccolo e colorato libro per bambini di Luca Doveri, La stella della fantasia, troviamo alcuni brevi racconti adatti ai lettori giovanissimi. Tra pupazzi parlanti, animaletti fatati, viaggi onirici, sicuramente il filo conduttore di queste storie è la valorizzazione dell’immaginazione infantile, il potere creativo della loro mente, libera da condizionamenti e infrastrutture, come più volte viene infatti esplicitamente detto anche all’interno dei racconti stessi.
Racconti molto brevi che in alcune occasioni non portano molto chiaramente in una direzione precisa, così come in alcuni passaggi viene usato un linguaggio che dubitiamo possa essere effettivamente compreso dal piccolo lettore.
Viene insomma talvolta smarrito il reale obiettivo della fiaba, che dovrebbe essere il comunicare qualcosa (rassicurazioni, principi morali, piccole regole sociali, comprensione del mondo adulto, ecc) al bambino, in un linguaggio che possa essere comprensibile anche attraverso metafore, possibilmente immersivo grazie agli espedienti tipici del racconto per l’infanzia quali il discorso diretto e le descrizioni dettagliate ed enfatiche che stimolano la fantasia.
Nel complesso comunque una lettura che i più piccoli potrebbero apprezzare, mentre il lettore adulto potrebbe storcere il naso davanti ad alcuni passaggi particolarmente bisognosi di editing.
Nota a parte per le illustrazioni, molto colorate e un po’ naif, nel complesso gradevoli e sempre molto pertinenti con il racconto al quale si riferiscono.
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Scheda: La stella della fantasia – L. Doveri
La Stella della Fantasia è una raccolta di dieci fiabe fantastiche psicologiche per bambini e per grandi. Le prime nove fiabe raccontano le vicende di bambini che incontrano personaggi fantastici. Nella decima ed ultima ritroviamo tutti i personaggi in una grande festa finale. Le storie, scritte in modo chiaro, semplice e colloquiale, sono improntate esclusivamente sulla fantasia: in ogni fiaba sono celati moltissimi spunti che inducano il lettore a fantasticare, superando quegli stereotipi che spesso impediscono alla fantasia di volare. La Stella della Fantasia non è una lettura esclusivamente per bambini: è anche un invito agli adulti affinché prestino maggiore ascolto ai più piccoli, abbiano maggiore rispetto per la loro straordinaria capacità di sognare e fantasticare anche quando questa va oltre l’ordinario.
l’autore
Luca Doveri è cresciuto a Casteldelbosco, un paesino vicino Pisa. All’età di sedici anni inizia un percorso sul benessere psicofisico che lo porta negli anni successivi ad avvicinarsi allo studio di varie filosofie orientali.
Nel 2006 si appassiona alla letteratura per l’infanzia e si cimenta nella scrittura di fiabe a sfondo psicologico adatte ad ogni età. Dal 2009 vive e lavora fra l’Italia e Londra.
Scheda: Bambino Arturo et son vofabulaire hors de l’ordinaire – P. D’Ascola
Bambino Arturo et son vofabulaire hors de l’ordinaire di Pasquale D’Ascola – che si presenta come una serie di avventure/situazioni con al centro un bambino che ama i vocabolari e ai giocattoli preferisce le parole (e quindi gioca con loro). Una sequenza di fiabe per adulti o per bambini accompagnati, composte in successione dall’autore e presentate da Società Editrice Dante Alighieri con cadenza quindicinale, dove l’elemento veramente “fiabesco” è l’elaborazione multilinguistica, la gioiosa sperimentazione psicoverbale, l’alludere divertito alla grande tradizione letteraria, soprattutto a quella più vicina ai nostri giorni (Beckett, Gadda, Borges, Calvino tra gli altri).
Il piano di pubblicazione di Bambino arturo prevede dieci titoli, ognuno corredato dalle illustrazioni di Desideria Guicciardini. Cinque di questi titoli vengono proposti anche nella versione inglese a cura di Giorgio Podestà.l’autore
Pasquale D’Ascola insegna teatro al Conservatorio di Milano dove ha creato il laboratorio d’avanguardia di teatro, musica e spettacolo Limes; dopo 33 anni di lavoro in teatro ha deciso tre anni or sono di abbandonare del tutto il palcoscenico per dedicarsi solo all’insegnamento e alla scrittura. Una vera scoperta per il mondo dell’editoria che ha incontrato, in tanta confusione, un autore colto, attento che invita i lettori a sfidarlo giocando a comprendere cosa scrive, citando un’espressione a lui cara, «fuori dalle righe, fuori dal quaderno, fuori proprio dal banco». Altri lavori: Il viaggio di Cecchelin e Cyrano pubblicato dalla Società Editrice Dante Alighieri, il saggio Il pieno è il vuoto (Ipocpress) e molteplici pezzi teatrali didattici.
La bestia e la bella – S. De Mari
Quante volte, davanti all’ingiustizia e all’iniquità, abbiamo pensato che sarebbe bello che la ruota girasse anche per gli arroganti e che il Fato, o il karma, li facesse diventare creature minuscole, neglette, povere di mezzi e di spirito, per pareggiare i conti?
In questo piccolo libro di Silvana De Mari, La bestia e la bella, accade esattamente questo, come solo nelle grandi e semplici fiabe può succedere.
Un principe, arrogante, antipatico ed ingiusto con i più poveri del suo regno, viene inspiegabilmente trasformato in un cane. Non uno dei suoi altezzosi cani da compagnia o i suoi potenti cani da caccia, bensì in un botolo pulcioso, di razza indefinita, e nemmeno tanto bello.
Da quel momento si troverà quindi solo e abbandonato al freddo e al gelo, scacciato da tutti come lui stesso scacciava i bisognosi dalla sua vista, finchè qualcuno di insospettato, proprio grazie alla sua condizione di cagnolino, gli darà una lezione di vita che lo cambierà nel profondo.
Non si può certo dire che questa favola sia particolarmente originale o stupefacente, in fondo per qualunque adulto è semplice immaginarne il finale. Il valore aggiunto è costituito dall’abilità della De Mari, che già abbiamo rilevato nel suo pregevole L’ultimo orco e che qui da il suo meglio proprio per rendere unica una storia delle più semplici.
La De Mari scrive “di pancia”: si lascia trasportare dal racconto, con l’eloquenza dell’istinto, al punto da far sorridere spesso il lettori in molti passaggi. Ma di istintivo non c’è niente, anzi: l’esperienza da psicologa si esplica anche in questo volumetto, scegliendo similitudini e sfaccettature dei personaggi che li rendono veri, vividi, pensanti, con sentimenti veri. In una parola, umani, in cui ciascuno può riconoscere le proprie debolezze.
Consigliamo questa favola a tutti: ai bambini, alle loro mamme, a tutti quelli che si arrabbiano davanti alle ingiustizie e che vorrebbero che la gente imparasse a riconoscere i propri errori e a diventare delle persone migliori.
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Scheda: Dimitri e l’asteroide – A. Monterisi
Dimitri e l’asteroide
Antonella MonterisiCosa hanno in comune un alieno verde, un bambino che vuole fare l’astronauta, un elfo che sembra uno gnomo ed un mantello spiegazzato?
E se ci aggiungessimo anche quattro ragazzi in montagna, un fantasma di dodici anni, tre monete, un cane e un orsacchiotto?
Ecco che avremmo ottenuto i protagonisti particolari e, a loro modo, un po’ matti di questo libriccino, nato per allietare le ore dei più grandi e dei più piccini.
Questo volume vi aprirà dunque le porte verso un mondo fantastico fatto di strane creature e persone come tante, tutte miscelate insieme a dare un piccolo quadro di immaginaria realtà.
l’autoreAntonella Monterisi è nata nel 1988 a Bari.
Sin da piccola è stata affascinata dal mondo della scrittura e dalle sue infinite possibilità, dai mondi particolari e del tutto originali che si possono creare solo mettendo delle parole su carta, una dopo l’altra, come se si stesse dipingendo una fantasia.
Ha sempre scritto, ma solo nell’ultimo anno ha deciso di dedicarsi appieno a questa sua passione e ha partecipato ad alcuni concorsi letterari ottenendo discreti risultati.
Ha pubblicato un racconto grazie al concorso Giallo di Romagna dal titolo “Il lato macabro dell’arte” ed uno con FreaksEdizioni nel volume ‘I brevissimi’ intitolato “L’esercito del bene”, nonché uno con IoRacconto3 (“Il barbone”) nella sezione narrativa.
Ora ha deciso che è arrivato il momento di provare a fare un passo un po’ più grande: la pubblicazione di una raccolta di racconti tutta sua e, nel frattempo, è occupata nella stesura del suo primo romanzo fantasy.
Cenerontola, principessa all’arrembaggio – D. Nonino
Le fiabe sono, per antonomasia, ricettacolo di clichè. Com’è il principe? Sempre bello, alto e possibilmente azzurro (chissà perché). E il re? Anziano, paterno, saggio e giusto. E la strega cattiva? Brutta, vecchia, inacidita e animata dalle più ambiziose e distruttive idee di potere.
E le principesse? Come sono le principesse?
Agendo per stereotipi, risulta facile per i bambini immedesimarsi nell’eroe o nell’eroina di una fiaba, perché sempre animati da forti e semplici connotati positivi. Ma, insieme a questi, vengono passati anche altri messaggi, più sottili, che possono andare molto più in profondità, facendo associare allo stereotipo i concetti di “giusto” e “sbagliato”.
Le principesse nelle fiabe sono belle, magre, leggiadre e soavi, amorevoli, ma essenzialmente passive, in attesa di essere salvate dal principe azzurro di turno; oppure, nelle fiabe moderne, sono coraggiose guerriere che affrontano il pericolo a colpi di kung fu per alti valori come la patria e la giustizia. Comunque vengano dipinte, le principesse delle fiabe hanno un elemento comune: sono surreali.
Davide Nonino dà voce e corpo (con le curve) a CenerOntola, dove una sola lettera segna profondamente la differenza da tutte le principesse che l’hanno preceduta. E’ buona e gentile, ma anche lei come tutte ha i suoi momenti scorbutici; è intelligente e usa il cuore per superare i piccoli grandi ostacoli della vita e non si tira indietro per aiutare un amico in difficoltà. Insomma, si mette in gioco per quella che è, senza pose nè finzioni, trucchi o tacchi alti.
Cenerontola è la donna che vuole bene a se stessa anche con i suoi piccoli difetti, perché sa di valere, molto di più delle altre principesse che non sono altro che gusci, belli ma vuoti.
Cenerontola, principessa all’arrembraggio è una di quelle storie che riesce ad insegnare qualcosa a tutte le età: ai più piccoli attraverso una storia originale e molto più vera delle altre, propone una fonte di ispirazione più vicina alla realtà, più simpatica e più umana; agli adulti suggerisce uno spunto di riflessione anche profonda, dando un punto di vista nuovo e originale.
E’ impossibile non provare simpatia per Cenerontola, perchè bastano poche righe per riconoscersi nei suoi capelli spettinati, nelle sue battute ironiche e nel suo cuore grande di principessa scalcinata ma vera fino al midollo.
Scheda: Cenerontola, principessa all’arrembaggio – D. Nonino
C’era una volta una principessa… e il suo nome era Cenerontola. Si, proprio con la “o” in mezzo. E per questo non era né alta né bionda, né bella né magra e non aveva neppure gli occhi azzurri.
Le principesse non devono essere per forza come ce le immaginiamo da sempre o moderne eroine combattive da cartone in tre dimensioni. Dietro una principessa c’è prima di tutto una donna “normale” che, come Cenerontola, può vivere in un castello in affitto, sognare un’occasione per cambiare le cose e magari, con l’aiuto di chi si fa contagiare dalla sua passione, riuscire nella più rocambolesca delle imprese.
Davide Nonino racconta in un libro-fiaba per grandi e piccini l’avventura di Cenerontola, nata da un gioco di parole, accompagnata da una galassia di personaggi spericolati e supportata da una pagina Facebook che ha raccolto migliaia di persone attorno all’idea di una vita dalla lettera diversa.
Quella di Cenerontola è un’avventura scritta per i bambini che vogliono sognare con gli occhi all’insù e per gli adulti curiosi che nei riflessi di una storia vogliono sorridere alla luce della fantasia.
L’introduzione del libro è firmata da Claudia De Lillo, alias Elasti in rete, giornalista e mamma blogger fra le più storiche ed apprezzate della rete italiana (www.nonsolomamma.com), negli ultimi tre anni il suo blog è stato letto da oltre quattro milioni di persone.
Come le precedenti pubblicazioni di Davide Nonino, anche Cenerontola, principessa all’arrembaggio, supporta la Fondazione Francesca Rava NPH Italia devolvendo il 10% dei proventi del libro per aiutare i bimbi di Haiti in difficoltà.L’autore
Davide Nonino gioca e scrive con i bambini nelle scuole e in libreria. È in queste occasioni che è nata l’idea di Cenerontola e di un manuale di scrittura creativa pratico (Chi ha visto Cenerontola? Manuale pratico per giovani scrittori) pensato per i ragazzi ma anche per gli insegnanti e gli educatori che vogliono sperimentare un nuovo percorso formativo.
Nonino, dopo la partecipazione e i premi conseguiti presso concorsi letterari in tutta Italia, esordisce come scrittore nel 2007 con La nostra occasione, una raccolta di racconti che è uno dei primi esperimenti di promozione letteraria 2.0 in Italia e che diventa nel 2008 il libro di narrativa italiana più venduto su Lulu.com. Da questa esperienza nasce l’incontro con le Edizioni Il Ciliegio e la seconda pubblicazione, Chi ha visto Cenerontola?, ora seguita, sempre con Il Ciliegio, dalla terza pubblicazione, interamente dedicata alle avventure della principessa con le curve.
Davide Nonino lavora come web marketing manager presso un’agenzia di comunicazione di Udine e cura due blog dedicati alla creatività e all’ispirazione in rete, Parole Appiccicate e Appunti di scrittura creativa.Per saperne di più su Cenerontola, la principessa con le curve, e sul suo libro visita il sito http://www.cenerontola.it/
I guardiani del Colosseo – R. Argenti
A quanti di noi, magari da ragazzini, è mai capitato di fantasticare per un attimo ad occhi aperti davanti ad un quadro o una scultura particolarmente evocativa, tale da colpire la nostra immaginazione? Quanti non sono mai stati stregati da un’idea, per quanto assurda e fantasiosa, osservando un maestoso edificio storico o ascoltando una leggenda antica?
Questo libro di Roberta Argenti, I guardiani del Colosseo, mette su carta esattamente questo: brevi racconti, piccoli stralci di fantasia, ispirati dalle bellezze artistiche ed evocative di Roma e non solo.
Ecco quindi 9 racconti brevi, rivolti ad un pubblico molto giovane da una forza evocativa di grande potenza. Lo stile è estremamente piacevole, perchè pur rivolgendosi ai ragazzi, non è mai compiacente o semplicista. Al contrario, mette ancora di più l’accento sui toni fantastici e magici delle storie, rendendo tutto molto verosimile, molto normale, e per questo ancora più intrigante.
Fanno da complemento a queste belle storie le illustrazioni di Carmen Poidomani: centellinate ed inserite con cura e pertinenza con il racconto, ne integrano l’evocatività.
Insomma, un ottimo libro per ragazzi ma non solo, adatto ai lettori di ogni età per ritagliarsi qualche momento di sogni ad occhi aperti, di fantasia a briglia sciolta e di un po’ di magia.