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Ecco la storia – D. Pennac
Trama: un dittatore sudamericano, preoccupato da una previsione che lo da linciato in pubblica piazza, assolda un sosia perché lo sostituisca. Un sosia, stanco della sua vita da copia, assolda un proprio sosia perché lo sostituisca. Un sosia, eccetera…
Prendere Pennac è quasi sempre un andare sul sicuro. Stavolta con Ecco la storia ero un po’ dubbioso, innanzitutto perché mia madre mi aveva sconsigliato questo libro in quanto sottotono rispetto agli altri, in secondo luogo perché dalla trama temevo di trovarmi di fronte ad un qualcosa alla Pirandello che, mi dispiace ammetterlo, non è esattamente tra i miei autori preferiti.
Io e mia madre, per fortuna, a volte ci sbagliamo. Anche se un libro così, è vero, alla schiera di lettura di Pennac ancora mi mancava! Il lavoro del nostro francese preferito è incredibile. Da una semplice favoletta morale riesce a tirare fuori biografie inventate a cui credere senza batter ciglio, autobiografie reali ma che non lo sembrano poi tanto, personaggi che non esistono ma dialogano con l’autore e lo invitano a cena e che vorremmo trovare a Parigi durante una delle nostre vacanze.
Tanti piccoli fiumiciattoli, riflessioni o opinioni, storie o verità, pensieri e racconti, piano piano fluiscono in un torrente di puro capolavoro per un romanzo che smette presto di esserlo, trasformandosi in qualcosa di molto più grande, e avvolgente.
Come se servisse, comunque sempre a confermare quale grande autore sia, il nostro Daniel Pennac.
Edito da: Feltrinelli. L’ho già detto altre volte, l’Universale Economica Feltrinelli è la mia collana preferita assieme a Lo Struzzo della Einaudi e agli Oscar Mondadori. Prezzo contenuto, traduzioni ottime, ottimi materiali, bellissime copertine.
Recensione scritta da RM
La passione secondo Thérèse – D. Pennac
Trama: Thérèse si innamora di un funzionario statale di alto livello impegnato in azioni umanitarie, Ben racconta a teatro della nascita di Signor Malaussène e il Piccolo cerca suo padre. E la saga dei Malaussène giunge ad una conclusione.
Un libro, una piece teatrale e un racconto portano finalmente a conclusione la saga dei Malaussène esplorando quei pochi della famiglia che conoscevamo solo in parte. Mi sento un po’ triste, a dirla tutta, perché questa saga è bellissima e merita veramente di essere letta, secondo me, sapere che per me è finita… non mi piace affatto, insomma. Non sono il tipo che rilegge un libro, se non dopo davvero tanto tempo. Mi avevano detto che gli ultimi stralci di questa serie non erano certo tra le migliori produzioni di Pennac, ma devo dire che l’unico dei tre che non mi è piaciuto è Signor Malaussène a Teatro.
La Passione Secondo Thérèse, anche se molto meno divertente dei titoli precedenti e forse un po’ meno spontaneo, è pur sempre un libro del Malaussène che conoscevamo, ricco di comicità, ironia e colpi di scena uno più assurdo dell’altro.
Cristianos Y Moros inizia con una diagnosi assurda per concludersi in maniera ancora più assurda, ma quando finiranno di stupirci, Ben e famiglia? Penso mai… in poche pagine, un concentrato di quello che sono i Malaussène dal primo all’ultimo, un piccolo salto indietro nel tempo quando in famiglia ancora non c’era nemmeno il Piccolo.
Signor Malaussène a Teatro, invece, è stata una mezza delusione. Un’incollatura di spezzoni dal quarto romanzo corredati di un’interpretazione scenica come se Benjamin stesse effettivamente recitando a teatro. Non male, in realtà, ma sicuramente con un po’ di impegno Pennac avrebbe potuto produrre qualcosa di molto più interessante.
Ed ecco quindi che si conclude la saga di Benjamin Malaussène e della sua incredibile famiglia di parenti a cui lui fa da padre. Mi mancheranno tutti, dal primo all’ultimo: non sapremo com’è Signor Malaussène, Verdun ed È Un Angelo si muoveranno nel mondo senza di noi! Ma soprattutto, mi mancherà di non aver conosciuto meglio la piccola Clara, di cui è impossibile non innamorarsi dopo tutto quello che Benjamin ne dice. Nella speranza che Pennac cambi idea… perché no?
Edito da: Feltrinelli. Soliti discorsi per La Passione Secondo Thérèse, mentre Ultime Notizie dalla Famiglia mi ha davvero deluso: quasi tutte le ultime pagine sono sbiadite o stampate malissimo, tanto che arrivare alla fine è stata una vera e propria sofferenza. Spero che sia solo un problema della mia copia, perché rovinare così il finale della serie è un sacrilegio!
Recensione scritta da RM
Monsieur Malaussène – D. Pennac
Trama: le puttane di Genvaise che spariscono, la proiezione di un Film Unico, Berthold che si crede Dio e un illusionista che fa della sparizione uno stile di vita e Rabdomant in pensione. Ma proprio in questo momento dovevi nascere, Signor Malaussène?
E prima venne l’Occhio del Lupo. Poi seguirono, nell’ordine, Abbaiare Stanca, la Prosivendola, Diario di Scuola, Come un Romanzo, la Fata Carabina e il Paradiso degli Orchi. Ho impiegato un bel po’ di tempo ad esplorare una piccola parte della bibliografia di Daniel Pennac, avrò iniziato a sei anni, leggendo solo sette libri. E tralasciando il primo, per cui sono giustificato dal fatto che a sei anni non sapevo nemmeno cosa fosse, ho sempre pensato che per ognuno di questi Pennac meritasse il dannato Nobel alla letteratura. Ho mai cambiato idea? Mai. Il Signor Malaussène mi avrà fatto cambiare idea?
Ma quando mai! Questo è probabilmente il miglior libro della saga, e lo dico in barba a tutti coloro che assegnerebbero questo posto a Il Paradiso degli Orchi. Signor Malaussène è la summa non solo letteraria della Saga dei Malaussène, potrebbe tranquillamente costituirne la saga logica ed è assolutamente un capolavoro di scrittura. Scrittura di ogni tipo: descrittiva, saggistica, flusso di pensiero, tutto. Non mi sono annoiato un secondo, non ho pensato di saltare una pagina, ma nemmeno una riga, questo libro è semplicemente troppo bello. Senza dimenticarmi delle lacrime in ben due occasioni, una a metà libro e una sul finale, che ho interpretato come un piccolo regalo ai fan della saga.
Ma vi pensavate che le serie fantasy di Terry Brooks o della Troisi o di chi **** altro so io fossero le uniche che valesse la pena leggere? Filate a comprare i libri dei Malaussène: saranno anche ambientati nella Francia del XX secolo, ma in quanto a stranezze questi qui battono tutti. E, a proposito, occhio a Benjamin Malaussène: sarà capro espiatorio, ma porta più sfiga lui della Signora in Giallo!
Edito da: Feltrinelli. Solito ottimo lavoro per la Feltrinelli, che nell’Universale Economica ha forse la sua migliore collana in termini di qualità dei titoli, del libro in se e di costo del volume.
Recensione scritta da RM