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Stargate, il cielo degli egizi – M. Barbetta
Il cielo degli egizi, di Massimo Barbetta, illustra con dovizia di particolari l’affasciante mondo dell’antico Egitto affrontando un argomento molto particolare e spesso ostico: l’astronomia.
Attraverso lo studio delle pareti delle sepolture di grandi faraoni, principesse e dignitari, e approfondendo questioni lessicali della lingua geroglifica, l’autore affronta uno studio comparato che sfocia subito nella teologia egizia, ricca di divinità dalle caratteristiche sfaccettate e dalle molteplici rappresentazioni.
Lo studio si focalizza sull’analisi di una tematica precisa, una zona di cielo che apparentemente attirava l’attenzione e il riguardo degli antichi, definendola come area in cui sono nati gli dei che governano il mondo conosciuto, e quindi, per estensione, zona della creazione dell’universo stesso.
Il libro affronta l’argomento con approccio organico e utilizzando parole semplici, sebbene l’argomento non sia dei più semplici e possa essere complesso da affrontare se non si nutre già un precedente interesse e un’infarinatura sull’argomento. Le numerose tavole grafiche risultano comunque di grande aiuto alla comprensione.
Uno studio completo e brillante sull’argomento che diventa una lettura imprescindibile per chi si sente attratto dal fascino antico di questa civiltà, considerata per molti versi arcaica ma che si rivela in sempre più occasioni ricca di espressività, cultura e saggezza.
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Scheda: Stargate, il cielo degli egizi – M. Barbetta
Analisi originale, approfondita, ponderata e del tutto inedita dei molti misteri ed enigmi dell’astronomia egizia, mediante l’osservazione dei soffitti astronomici delle tombe dei sovrani egizi e dei dignitari della XVIIIa, XIXa e XXa Dinastia e delle ricerche effettuate dai più importanti egittologi su questi argomenti.L’osservazione dell’aspetto astronomico viene confrontato con gli estesi e precisi riferimenti astronomici contenuti nei testi letterari dell’Antico Egitto (“Testi delle Piramidi”, “Testi dei Sarcofagi” e “Libro dei Morti”).
Corredato di 135 Figure e di moltissimi riferimenti bibliografici.
Nel libro potrai scoprire:
- Teologia, cosmologia e astronomia: più facce di un’unica medaglia.
- Geroglifici criptati per “Cosmic Top Secret”.
- Il mistero dei geroglifici ribaltati: sottolineatura o …astrofisica?
- Le acque celesti e il Mondo Infero: viaggio ai confini dell’Universo?
- Tempo ciclico e tempo lineare per viaggi e distanze …siderali.
- Due Decani, le acque celesti, la Creazione e…la patria degli dei?
- La galassia dimenticata e la spirale dei 4 Decani: una rotta pluri-millenaria?
- Le acque celesti e il parere degli esperti: disattenzione o …“cover-up”?
…e molto altro.
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Il gioiello delle sette stelle – B. Stoker
Abbiamo trovato questo volume nella nostra ormai ampiamente citata biblioteca di fiducia. Ci siamo diretti qui in quanto scritto da Bram Stoker, il celebre autore del suo più famoso romanzo, Dracula, talmente noto da aver attraversato un paio di secoli ed aver portato alla ribalta uno degli archetipi ora tanto cari al gusto moderno: il vampiro.
Abbiamo dunque assaggiato questo volume con curiosità, anche se senza elevate aspettative. Ed in fondo non siamo stati delusi: abbiamo trovato esattamente quello che immaginavamo. In questo modesto volume (280 pagine circa) troviamo un grande affanno dei protagonisti (nonchè di fatto unici personaggi) attorno ad un’aggressione inspiegabile in una stanza chiusa e con solo l’aggredito all’interno. Dopodichè abbiamo tutto un accurato compendio di teorie sulla mitologia egizia, sulle ricerche effettuate e su una regina, potente e bellissima, verso la quale paiono convergere tutti gli indizi di un Grande Esperimento: un tentativo di resurrezione dalla morte.
Ora, non potevamo certo aspettarci un capolavoro del brivido degno del Re o zone limitrofe, sappiamo bene che il senso di “horror” dal 1800 ad oggi è cambiato non poco e che a quel tempo bastava veramente nulla per impressionare il lettore. Certo è che, questo libro, non ha nemmeno quel poco di pathos. Scritto in prima persona dal punto di vista di Malcolm Ross, un avvocato teneramente innamorato della bella figlia della vittima, abbiamo tutto un corollario di schermaglie e pensieri amorosi degne del miglior clichè romantico ottocentesco. Tolte queste, non rimane che una storia davvero povera. Il lettore smaliziato moderno non si lascerà certo stupire da certe svolte della narrazione, sebbene in certi punti vengano tratte conclusioni tutt’altro che immediatamente deducibili.
In chiusura, inevitabile pensare: “Tutto qui?” al momento di leggere il finale.
Insomma: pur essendo indulgenti nei confronti di un modo di raccontare che per noi ora non è nemmeno ridicolo, non possiamo certo dire di aver letto un capolavoro letterario. Una trama povera, dei personaggi caricaturali e una posticcia aura di mistero sono certamente le caratteristiche più evidenti di quest’opera che sappiamo non essere la più riuscita di Stoker ed ora ne capiamo il perchè.
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