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Level 26 – A. Zuiker
Siamo dei fan appassionati del celebre telefilm CSI, e quando abbiamo saputo che il suo produttore Anthony E. Zuiker aveva scritto anche dei romanzi, la curiosità è stata troppa e ci siamo accaparrati il primo della serie, Level 26, che successivamente ha aggiunto un sottotitolo: The Dark origin.
Beh, ci duole ammetterlo ma siamo rimasti piuttosto delusi. Si tratta di un thriller, per carità, ma di quelli più dimenticabili. Molto poco originale o innovativo, abbiamo trovato anche piuttosto difficile proseguire la lettura fino alla fine per quanto la narrazione è risultata fiacca.
Clichè a non finire, primo tra tutti il cattivo cattivissimo che viene considerato il più cattivo di tutti, arrivando ad attribuirgli un livello di cattiveria tutto suo (il 26 appunto), viene trattato dal narratore e dagli investigatori come un mostro di ingegno e perversione quando in fin dei conti la sua genialità è piuttosto ordinaria e la sua perversioe…. beh, di quella parleremo più avanti.
Anche i “buoni” sanno di stantìo e già letto: investigatori che hanno visto le cose peggiori che la mente umana possa concepire, logorati, grandi bevitori, sempre schiacciati da capi inetti dalla voce grossa e dalle maniere gratuitamente spicce e violente.
Il protagonista, Steve Dark (evitiamo i parlare del nome, va), è al limite dell’irritante. Anzi, no: lui in fondo è solo un’ennesima marionetta. L’irritazione è dovuta solo al narratore, sempre molto distante dai protagonisti, che ne racconta le gesta e i pensieri e lo fa in un modo che ben presto risulta difficilmente sopportabile.
Punta di diamante di questo romanzo, a detta ovviamente della quarta, è “l’innovativa” commistione di letteratura e elementi visivi. Ogni ventina di pagine infatti è presente un codice. Con questo codice, andando sul sito della serie, è possibile visualizzare dei contenuti extra, ovvero dei brevi video che approfondiscono alcuni aspetti della trama.
Sorvolando sull’effettiva utilità di questo espediente, abbiamo trovato quesi contributi filmati di una banalità agghiacciante. L’unico davvero degno di nota è il succitato cattivissimo Squeegle, che si presta bene al video in quanto coperto da una tutina bianca di latex e dotato di una notevole abilità contorsionistica (infatti questo personaggio era già apparso in una puntata del telefilm). Gli altri attori sono semplicemente inguardabili, primo tra tutti Dark, che nel romanzo viene descritto come un uomo dal fascino irresistibile (ma va?) senza trovare poi riscontro nell’attore.
Insomma, contributi extra del tutto ininfluenti, considerando anche che difficilmente un lettore avrà voglia e opportunità di interrompere la lettura ad ogni codice per andare a vedere il video, e in linea di massima anche lo stesso romanzo non è certo una delle esperienze letterarie più riuscite o appassionanti. Un thriller che si fonda solo sul tentativo di suggestionare il lettore con scene crude fini a loro stesse e senza tensione emotiva, nient’altro.
Ti interessa questo libro (nonostante tutto)? Compralo su Amazon! Level 26 – The Dark origin