splash
Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘thriller’

Maximum Ride: L’ esperimento Angel – J. Patterson

Postato da Legione il 7 Giugno 2010

Trama: Max, Iggy, Gasman, Fang, Nudge ed Angel sono ragazzi speciali: hanno le ali. Nella Scuola li hanno sottoposti ad ogni tipo di esperimenti, finché non sono riusciti a scappare. Dopo quattro anni, quando si credevano finalmente al sicuro, gli Eliminatori li hanno raggiunti e hanno preso Angel. Costringendoli a trovarsi faccia a faccia con il loro passato nascosto.

Maximum Ride è un nome che, penso, molti di voi avranno già sentito da qualche parte. Io l’avevo già in mente da parecchio tempo, forse a causa di un videogioco o non so cosa, ma è ritornato ad “assillarmi” solo da pochi mesi -quasi un anno, in realtà- all’uscita del primo volume della serie a fumetti che riassume la trilogia. E, purtroppo, quando di una cosa fanno il fumetto e attorno c’è un alone di fama… mi riesce difficile non buttarmici sopra.

L’Esperimento Angel è il primo libro di una trilogia, purtroppo non autoconclusivo ma con un finale aperto. Non è certo un capolavoro, anzi avrebbe bisogno di molti ritocchi. Innanzitutto, Patterson sembra essere allergico alle descrizioni di quasi ogni cosa: gli ambienti, i paesaggi, le persone, persino i protagonisti sono tutti molto evanescenti e viene difficile farsi un’idea precisa del loro aspetto. La storia, inoltre, non è priva di buchi e momenti confusi, passando da alcuni dettagli incongruenti nei momenti in cui la trama è più calma, arrivando soprattutto al passato dei sei ragazzi mutanti presentato con pochi riferimenti confusionari. Anche lo stile in se, soprattutto quando Max parla in prima persona, mi è risultato irritante e abbastanza irreale.

Nonostante questo, il libro prende: le scene d’azione sono adrenalina pura, ben mostrate in maniera abbastanza coerente e facili da immaginare senza doverle rileggere più volte. Patterson sembra più portato proprio per questo tipo di racconto e sembra essere naturalmente capace di trasmettere l’ansia e l’agitazione utilizzando le parole. Maximum Ride: L’Esperimento Angel è quello che definirei un romanzo per ragazzi. Facile e veloce da leggere e capire, senza grandi pretese di trama se non quella di emozionare, può piacere anche a chi, come me, in genere è alla ricerca di libri buoni sotto ogni aspetto. Una lettura evasiva, che mi ha fatto staccare con piacere da storie più impegnate e fatto venire la voglia di completare la trilogia.

Edito da: Tea Libri. Il prezzo non è esorbitante, la traduzione è buona e la copertina è molto carina. La qualità della carta non è il massimo così come quella dell’inchiostro, ma ho trovato solo una pagina leggermente scolorita. Vale quello che costa, insomma.

Recensione scritta da RM

La regina dei castelli di carta – S. Larsson

Postato da Legione il 19 Agosto 2009

Infine, eccoci arrivati al capolinea di questa trilogia così ponderosa nata dalla penna del compianto Larsson. Già solo prendere in mano il volume (più di 800 pagine), che non è certo nel formato più adatto ad essere portato in spiaggia, diciamolo, crea un po’ di soggezione.
A voler essere cattivi, tirando le somme, le difficoltà in cui si incorre nella lettura sono numerose: vogliamo ricordare tutti i nomi svedesi dei personaggi, anche quelli non proprio fondamentali? Vogliamo tenere ben presente la geografia di tutti i sobborgi e i quartieri di questa città svedese in cui è ambientata la faccenda (che non ricordiamo, nemmeno quella), giacchè ce ne viene fornita un’accurata descrizione toponomastica (impronunciabile)? Vogliamo azzardarci a ripercorrere le fasi salienti dell’intreccio?
Ok, questi romanzi sono complessi, ne abbiamo già parlato, è una cosa assodata. Seguire veramente tutta la vicenda implica una buona dose di attenzione, anche per bypassare i problemi sopraelencati.
Ma, nonostante tutto, non possiamo esimerci dal dire che quest’opera è frutto di grande lavoro di pianificazione. L’intreccio è complesso e delicato, potenzialmente vulnerabile a falle e cadute banali. Invece riesce ad arrivare alla fine senza sdruccioloni.
Solo due note: a chi paventa un quarto libro dobbiamo dire che l’ipotesi non è poi così remota, anzi. La storia si conclude, è vero, ma lascia molto terreno per ulteriori sviluppi.
In secondo luogo, vogliamo dire che l’uscita di questa “storia importante” del Messer Sciupafemmine (il protagonista) sia stata un po’ forzata? Diciamolo. Per nulla credibile. L’autore è riuscito ad imbastire una storia accettabile e perfino invidiabile di reiterato tradimento con il rapporto contorto con la collega Erika Berger, ma non risulta convincente affatto con questa storiella nata in poche pagine e senza troppi dettagli introspettivi. Sembra un’espediente trovato da un editor per giustificare un certo tipo di finale aperto, lascia un sapore stonato che stride, pur nella sua posizione marginale.
Infine, ancora una volta complimenti per il titolo più che azzeccato del romanzo.
Restiamo in attesa di eventuali nuovi sviluppi, destreggiandoci tra i dubbi manuali che vogliono fungere da guida retrospettiva dell’opera.