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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Archivio del 2011

Scheda: Io e i pigmei, cronache di una donna nella foresta – R. Milandri

Postato da A&C Staff il 29 Dicembre 2011

Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta
Raffaella Milandri
Casa Editrice Polaris
Pagine: 192 + 32 tavole a colori
Prezzo: 27 euro
ISBN: 978-88-6059-079-4

Nella lettura di questo soprendente viaggio, ci immergiamo insieme all’autrice nel caldo della foresta tropicale, e ci lasciamo trasportare attraverso villaggi e personaggi, ansiosi di scoprire chi si incontra dietro l’angolo. Nella esperienza narrata nel libro della viaggiatrice solitaria e attivista per i diritti umani Raffaella Milandri, troviamo i buoni e i cattivi, ma soprattutto i cattivi: a tratti drammatico, mai patetico, è un vero racconto di denuncia. I Pigmei sono vittime di soprusi impensabili. Attraverso gli occhi della Milandri, ci troviamo anche noi alle volte inquieti, alle volte arrabbiati, altre volte ancora divertiti da situazioni vissute con ironia e dipinte con pungenti osservazioni. Le avventure della scrittrice si dipanano in un racconto avvincente, è
il viaggio di una donna alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del “Progresso” su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la natura?
Il libro, illustrato da bellissime foto, racconta un incredibile viaggio e una ardua ricerca della verità.
Le testimonianze raccolte diventano un appello disperato inviatoci dal Popolo della Foresta.
Confida l’autrice del libro Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa umanitaria, in merito alle difficoltà incontrate durante la sua esplorazione:
“Il mio vantaggio più grande? L’essere donna. Il mio svantaggio più grande? L’essere donna”
L’esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero.
Edito dalla Polaris, il libro contiene anche consigli per i viaggiatori “faidate” e soprattutto per le donne in viaggio.

l’autrice
Dice Raffaella Milandri : “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”. Fotografa umanitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, si dedica alla fotografia intesa come strumento di sensibilizzazione, denuncia e comunicazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali . Con particolare attenzione ai popoli indigeni. Raffaella Milandri si impegna altresì in campagne informative sul turismo responsabile con raccomandazioni a chi viaggia nei Paesi in via di sviluppo.
I suoi viaggi sono estremamente spartani e avventurosi. Preferibilmente in fuoristrada.
Dice la fotografa: “Amo la gente semplice e sono fiera di essere una di loro.”
Vari collegamenti radiofonici e televisivi in diretta dai luoghi dei suoi viaggi, e collegamenti in diretta su Facebook fanno diventare i viaggi in solitaria di Raffaella Milandri un evento mediatico molto seguito.
“I reportage e i diari che ci hai puntualmente inviato sono stati davvero molto arricchenti: ci hanno fatto respirare l’aria di quei luoghi lontani e sentire il battito del cuore di quelle popolazioni, tutto con rara sensibilità ed equilibrio, grazie a te” G.V
“. … immagini e parole che toccano il cuore..” B.A.

Scheda: Fruttarismo, la via verso il Paradiso – A. Osborne

Postato da A&C Staff il 26 Dicembre 2011


Anne Osborne
Fruttarismo, la via verso il Paradiso
Ed: Impronte di Luce

Oltre il vegetarismo, i vantaggi della dieta fruttariana «La frutta ha una stretta relazione con la luce. Il sole riversa nella frutta un flusso continuo di luce, e la frutta costituisce il cibo migliore di cui l’uomo necessiti per sostenere il proprio corpo e la propria mente.»
La missione di Impronte di Luce è pubblicare “tracce di nuovi percorsi per la comunicazione tra i regni della natura”. Percorsi che tutti possono seguire anche senza essere degli illuminati, ma semplicemente modificando le abitudini quotidiane. Ad esempio, il cibo: non tutti sanno che si può vivere bene di sola frutta! Fruttarismo, la via verso il Paradiso di Anne Osborne, è un libro assai innovativo che racconta le personali esperienze di gioia e meravigliosa
salute ottenute con una dieta a base di sola frutta fresca e cruda.
Senza pretendere di insegnare alcuna dottrina sulla vita e sull’alimentazione, l’autrice spiega i motivi per cui crede che una dieta fruttariana sia in grado di portare grande benessere, felicità e amore. Non si tratta di una scelta prettamente dietetica, quanto spirituale ed evolutiva, utile per purificare il corpo, la mente… e l’intero Pianeta.
Il fruttarismo è il tipo di alimentazione più ecologico che esista, perché la coltivazione di alberi da frutto riduce lo sfruttamento del suolo ed evita l’uccisione di animali e delle piante stesse: i frutti sono l’offerta spontanea della Natura agli esseri frugivori, come l’uomo.
Non tutti si sentiranno chiamati a una dieta totalmente fruttariana ma, ispirati da questo libro, potranno almeno iniziare a rompere con schemi mentali prestabiliti e capire che vivere di sola frutta è possibile. Perché, come sostenne l’emerito professor Arnold Ehret, originatore e Maestro del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, «Nessun animale, quando mangia, unisce insieme cibi diversi.». Le mono-diete, senza privare l’organismo di nutrienti
vitali, non possono che aiutarci a emettere vibrazioni altamente positive, leggere e sottili, e a sviluppare armonia con l’ambiente che ci circonda.
«Durante gli anni della mia dieta fruttariana, ho avuto modo di apprezzare l’interesse e l’entusiasmo per i cibi crudi e naturali che si è sviluppato in Italia.
Spero che il mio libro possa dare un piccolo contributo alla consapevolezza salutistica del vostro Bel Paese.»
Anne Osborne

l’autrice

Nata a Leicester, in Inghilterra, nel 1966, Anne Osborne ha scoperto la dieta fruttariana all’età di 24 anni.
Nel 2003 si è trasferita nel Queensland, nell’Australia subtropicale, dove il clima è favorevole alla crescita di frutta abbondante e succosa. Anne ha cresciuto i suoi due figli, Camlo e Cappi, con una dieta fruttariana, e oggi si
dedica attivamente alla diffusione di questo stile di vita per condividere con tutti i benefici che ne ha tratto.

Melodie dall’abisso – M. Caforio

Postato da Legione il 23 Dicembre 2011

Azaloth è un giovane diavolo che si sta affacciando al mondo del lavoro. E’ al primo incarico, e come da tradizione deve procedere alla possessione di un umano. Sceglie come Preda un ragazzo norvegese, Tomen, visceralmente appassionato di black metal. Attraverso mille difficoltà e qualche pasticcio, Azaloth riuscirà nel suo ambizioso progetto, arrivando ad ottenere il rispetto della sua stessa vittima e portando un vento di rinnovamento anche nell’infernale mondo ultraterreno.

In questa prima fatica letteraria di Marco Caforio, Melodie dall’abisso, troviamo diverso materiale interessante: horror, sardonico umorismo e passione per la musica si fondono in un mix originale e accattivante. La trama infatti è senza dubbio poco scontata: seguiamo la vicenda in soggettiva da Azaloth, e quindi, nonostante qualche piccola difficoltà nell’inversione dell’ottica di Bene e Male, abbiamo un punto di vista inedito di quello che tante volte è stato narrato negli horror di tutti i tempi, in modo più o meno diretto.

Il lessico è volutamente molto ricercato e ricco, l’aggettivazione a volte è ridondante. Risulta ben presto che questa ricercatezza è voluta, per dare un tono sostenuto ad Azaloth ed i suoi simili (nonostante qualche vocabolo fuori linea che rovina un po’ l’effetto), ma non si riesce ad apprezzare alcun cambio di stile quando sono altri personaggi a parlare (ad esempio Tomen o la madre, che comunque hanno un ruolo molto marginale). Probabilmente un alleggerimento generale dello stile renderebbe l’opera più snella e più aperta ai moti di spirito, che comunque ci sono, ben dosati e con il corretto registro.
La scelta narrativa di voler raccontare solo quello che Azaloth fa, pensa o vede, rende un po’ ristretta la visuale e quindi il romanzo in pratica è un lungo racconto descrittivo, nel quale poco ci viene mostrato. Cio nonostante, riesce ad essere abbastanza intrigante da mantenere vivo l’interesse del lettore sulla vicenda.
Di fatto, l’effettiva possessione e la realizzazione del piano di Azaloth vengono un po’ lasciati in disparte, a favore delle varie disavventure che fanno da corollario.

L’unico neo un po’ rilevante della storia è stato, a nostro parere, la scelta di utilizzare un Deus ex Machina (o Diabolus ex Machina?) di taglia considerevole per risolvere l’enorme pasticcio in cui Azaloth si è cacciato. E’ pur vero che l’intenzione sottilmente umoristica lo può giustificare, ma arrivato a quel punto, il lettore aspira a vedere il protagonista alle prese con la risoluzione del problema con le proprie forze, e quindi questo aiuto superiore arriva un po’ come una comoda via di fuga. Il successivo finale a “pizza e fichi” suona allo stesso modo un po’ forzato, mentre l’epilogo suscita un piacevole sorriso di chiosa.

Insomma, nel complesso possiamo dire che questa opera di esordio è sicuramente apprezzabile, perché l’autore si è cimentato in un compito non facile, riuscendo a portare a termine il progetto e riuscendo talvolta a strappare al lettore anche qualcosa in più di un sorriso.

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Diecipercento e la Gran Signora dei Tonti – A. Di Martino

Postato da Legione il 20 Dicembre 2011

Gianni, conosciuto da tutti come Diecipercento è stata una di quelle persone che ha sempre cercato di cavalcare la vita, di prenderne i vantaggi, senza troppo badare alla morale. Il suo soprannome infatti parla chiaro: in qualità di politico più in vista della cittadina ha sempre agito come se una percentuale di tutto fosse merito suo.
Diecipercento è stato un uomo di luci ed ombre, finchè un giorno morì, ucciso da una fucilata durante una uscita a caccia. Lo spirito di Diecipercento non può allontanarsi dalla Terra finchè non ricostruirà la sua “linea di morte”, completando il quadro di avvenimenti che ha portato infine alla sua dipartita. Per compiere questo, seguirà Margherita, sua nipote, perduta tanti anni prima e tornata in città per l’estremo saluto a lui e, forse, alla sua vita di ragazza, per lasciarsela definitivamente alle spalle.

Diecipercento e la Gran Signora dei Tonti è il primo romanzo per pubblico adulto di Antonella di Martino ed il risultato è piacevolissimo, un mix tra favola surreale e profonda introspezione. I personaggi sono numerosi ma tutti parte di un quadro ben preciso, come tessere di un puzzle, e sono tutti rappresentati principalmente attraverso i loro tratti caratteriali, esplicati nel dettaglio, più che tramite quelli fisici. Le loro caratteristiche sono emblematiche: sarà possibile a ciascun lettore riconoscere almeno una persona della propria vita che corrisponda a queste descrizioni.
La trama è piuttosto semplice ma non banale, le interazioni del personaggio di Margherita con gli altri attori sono rese originali dai flashback e dagli interludi di Diecipercento che osserva e commenta nella sua nuova veste incorporea.

Quello che rende davvero particolare questo romanzo, è il profondo viaggio interiore che i due protagonisti fanno, alla scoperta dei legami di famiglia e delle influenze che chi è stato loro accanto negli anni hanno avuto sulla definizione del proprio Io. Questo libro in fondo parla della felicità, di come trovarla, di come sia possibile non perdere la speranza di raggiungerla, un giorno, attraverso la comprensione di noi stessi, degli altri, e il perdono.
Lo stile scorrevole e leggero permette ai personaggi di balzare fuori dalla carta, lasciando la voce del narratore sullo sfondo, appena percettibile e mai invadente.
Un ottimo libro insomma, che consigliamo volentieri a tutti, perché in grado di offrire interessanti spunti di riflessione, senza la presunzione di voler salire in cattedra ma suggerendo soltanto di andare oltre all’apparenza del nostro quotidiano.

Ristorante al termine dell’universo – D. Adams

Postato da Legione il 17 Dicembre 2011

Alla fine del primo volume, Guida galattica per autostoppisti, avevamo lasciato i nostri eroi Arthur, Ford, Zaphod e Trillian con un leggero languorino, chiedendo al computer di bordo della Cuore d’oro di essere portati al più vicino punto di ristoro. Ma come ben sappiamo, e come abbiamo imparato leggendo le prodezze disegnate da Adams, le cose non passano mai dalla via più breve. Infatti, dovendo sfuggire ai cannoni poco amichevoli dei Vogon, vengono sbalzati chissà dove dal motore di improbabilità e la squadra si divide. Seguiamo quindi Zaphod all’interno della casa editrice della Guida Galattica (il libro più notevole dell’universo, anche grazie alla sua confortante copertina: Niente panico) dove incontrerà un personaggio indubbiamente curioso e con il quale viaggerà verso Ranonia, per essere annichilito dal terribile Vortice di Prospettiva Totale. Eppure Zaphod, che non è stato il Presidente della galassia a caso, riuscirà a fuggire illeso e a raggiungere l’obiettivo della sua ricerca: conoscere il vero Governatore dell’universo.
Dopo tutto questo gran girare, infine ce la faranno ad andare a cena, e lo faranno proprio al celebre Ristorante al termine dell’universo, chiamato così perchè da lì si può vedere uno spettacolo assolutamente unico nel suo genere: la distruzione dell’universo, con tanto di animazione musicale in sala, due volte al giorno.

Anche in questo secondo volume della sua “trilogia in cinque libri”, Douglas Adams da il suo massimo: visionario ed in apparenza totalmente sconclusionato, ci trascina di qua e di là nel tempo e nello spazio, facendoci vedere non solo mondi al limite dell’assurdo ma anche la sua incredibile capacità narrativa, che unisce la fantascienza più piacevole all’ironia e all’humor inglese, che farà strappare molto più di un sorriso.
Dopo il primo libro, questa è una lettura assolutamente indispensabile, il secondo passo verso la scoperta della Domanda alla Risposta definitiva sul significato della vita, l’universo e tutto quanto.

Ti interessa questo libro? Compralo su Amazon! Ristorante al termine dell’universo

Della lettura, della scrittura ed altre riflessioni

Postato da A&C Staff il 15 Dicembre 2011

Gentili Lettori,
forse per i più queste nostre parole non avranno un particolare significato, per altri tratteranno l’ovvio, ma noi ci sentiamo da qualche tempo nella necessità di doverle esternare.

In questo nostro progetto abbiamo voluto, nel nostro piccolo, dare un servizio che fosse valido ed utile sotto tanti punti di vista. Per gli autori emergenti, per promuovere le loro opere ed dare, in alcuni casi per la prima volta, un’opinione netta e obiettiva sull’opera; per i lettori finali, ai quali indubbiamente ciascun autore si rivolge in quanto tale, fornendo un’opinione schietta e mai parziale, influenzando magari una decisione sull’acquisto.
Sembra forse poco, tutto questo, ma vi garantiamo che almeno in termini di puro dispendio di tempo, non lo è affatto.

Abbiamo deciso di pubblicare solo materiale originale: a fronte di una scheda fornita dall’autore (il materiale che appunto chiamiamo scheda) viene sistematicamente pubblicata una recensione nostra, per completezza di informazione. Questo è avvenuto sempre, a parte alcuni sporadici casi in cui fattori di tipo tecnico ce l’hanno impedito.
Nessuno ci ha obbligati a fare così, è stata una nostra scelta.

Abbiamo deciso di distinguerci da quella pletora di siti pseudo letterari, che si limitano a pubblicare il materiale fornito dall’autore, senza un commento, senza una nota originale, i più senza nemmeno *leggere* il libro in questione.

Noi prima di tutto siamo lettori, e ad essi ci rivolgiamo; lo facciamo gratis: il nostro obbiettivo è quello di far conoscere le opere meritevoli e ancora sconosciute, fornendo materiale all’autore per farsi conoscere. Questo è il nostro “stipendio”.

Crediamo anche fortemente che se un autore decide di diventare autore (scrivere un libro e finire pubblicato, sia da una casa editrice tradizionale che da una a pagamento), automaticamente si mette in gioco, attraverso la sua opera. Questa potrà essere osannata e gradita, così come potrà ottenere solo critiche e finire ignorata. Esporsi all’opinione del consumatore finale (il lettore) è inevitabile, è parte integrante dell’aver pubblicato e distribuito un libro.
Il lettore smaliziato, onesto e ben educato (ovvero abituato a leggere un po’ di tutto, con un po’ di senso critico) inevitabilmente si farà un’opinione su quello che ha letto. Il lettore va venerato dall’autore, perché è lui che potrà decretare la sua vittora e il suo oblio.

Ciò premesso, ci permettiamo di suggerire a coloro che hanno un romanzo nel cassetto, a domandarsi quanto sono in grado di sopportare una critica, anche dura e costruttiva, prima di pubblicare.
Perchè quando pubblicherete un libro, da qualche parte ci sarà, un giorno, una persona che lo leggerà, che investirà del tempo sulla vostra opera, che la sfoglierà con aspettativa e occhio critico, e voi dovrete essere onesti con lei, perché è per lei che avete scritto.

Scheda: Melodie dall’abisso – M. Caforio

Postato da A&C Staff il 14 Dicembre 2011

Le avventure e le peripezie di Azaloth, giovane e timido diavolo alle prese col suo primo incarico lavorativo: la possessione di un ragazzino norvegese appassionato di black metal.
Il dipanarsi della trama conduce a sorprendenti colpi di scena e ad un inaspettato finale.
Un romanzo che miscela umorismo, ironia, suspense e tematiche horror e occulte.

l’autore
Marco Caforio nasce a Parma nel 1980 e nel 1983 si trasferisce a Mantova, ove risiede tutt’ora.
Si laurea in giurisprudenza nella sua città natale e diviene avvocato nel 2010, ma non smarrisce la passione per la musica metal. Melodie dall’Abisso è il suo primo romanzo.

 

Un incontro d’AmorE – A. Capolongo

Postato da Legione il 10 Dicembre 2011


Recensione rimossa dietro richiesta dell’autore.