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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

La regina dei castelli di carta – S. Larsson

Postato da Legione il 19 Agosto 2009

Infine, eccoci arrivati al capolinea di questa trilogia così ponderosa nata dalla penna del compianto Larsson. Già solo prendere in mano il volume (più di 800 pagine), che non è certo nel formato più adatto ad essere portato in spiaggia, diciamolo, crea un po’ di soggezione.
A voler essere cattivi, tirando le somme, le difficoltà in cui si incorre nella lettura sono numerose: vogliamo ricordare tutti i nomi svedesi dei personaggi, anche quelli non proprio fondamentali? Vogliamo tenere ben presente la geografia di tutti i sobborgi e i quartieri di questa città svedese in cui è ambientata la faccenda (che non ricordiamo, nemmeno quella), giacchè ce ne viene fornita un’accurata descrizione toponomastica (impronunciabile)? Vogliamo azzardarci a ripercorrere le fasi salienti dell’intreccio?
Ok, questi romanzi sono complessi, ne abbiamo già parlato, è una cosa assodata. Seguire veramente tutta la vicenda implica una buona dose di attenzione, anche per bypassare i problemi sopraelencati.
Ma, nonostante tutto, non possiamo esimerci dal dire che quest’opera è frutto di grande lavoro di pianificazione. L’intreccio è complesso e delicato, potenzialmente vulnerabile a falle e cadute banali. Invece riesce ad arrivare alla fine senza sdruccioloni.
Solo due note: a chi paventa un quarto libro dobbiamo dire che l’ipotesi non è poi così remota, anzi. La storia si conclude, è vero, ma lascia molto terreno per ulteriori sviluppi.
In secondo luogo, vogliamo dire che l’uscita di questa “storia importante” del Messer Sciupafemmine (il protagonista) sia stata un po’ forzata? Diciamolo. Per nulla credibile. L’autore è riuscito ad imbastire una storia accettabile e perfino invidiabile di reiterato tradimento con il rapporto contorto con la collega Erika Berger, ma non risulta convincente affatto con questa storiella nata in poche pagine e senza troppi dettagli introspettivi. Sembra un’espediente trovato da un editor per giustificare un certo tipo di finale aperto, lascia un sapore stonato che stride, pur nella sua posizione marginale.
Infine, ancora una volta complimenti per il titolo più che azzeccato del romanzo.
Restiamo in attesa di eventuali nuovi sviluppi, destreggiandoci tra i dubbi manuali che vogliono fungere da guida retrospettiva dell’opera.

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