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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘raccolta poesie’

Scheda: Pulviscolo di stelle – F. Raineri

Postato da A&C Staff il 28 Gennaio 2012

Le poesie di Pulviscolo di Stelle sono pura emozione, puro sentire che, come luce lunare, rischiara la mente e fa germogliare, come nella terra, i semi dei nostri pensieri. Una luce capace di alzare le maree, di accrescere l’emozione e di innalzare la coscienza.

Titolo: Pulviscolo di Stelle
Autrice: Fernanda Raineri
Editore: La Gru – Padova

ISBN: 978-88-97092-24-7
Collana: Scintille 
Prezzo:  € 9,00

l’autore
Fernanda Raineri, è nata in Versilia, a Massa Carrara. Tra le sue opere digitali ricordiamo Il tempo, selezionata al Concorso Internazionale di pittura, scultura e grafica, città di New York 2009 ed esposta a Torino, e Nebulo, selezionata a Tokio ed esposta ad Atene. Selezionata e premiata al prestigioso Premio Internazionale Oscar per le Arti Visive di Montecarlo. Si è classificata, inoltre, tra i 10 artisti, che hanno ricevuto come ulteriore Premio l’esposizione delle loro opere al Grand Hotel di Portovenere. Pubblicazione sull’Annuario Arte e Collezionismo pittori e scultori del 900 casa editrice Effeci 2012, pubblicazione sul catalogo Avanguardie Artistiche 2012. Pubblicazione sul Catalogo Art Bool Selection Dicembre 2011.

Molte delle sue poesie e diversi racconti, sono stati premiati in concorsi nazionali ed Internazionali ed inserite in varie antologie. Il suo racconto Miracolo a Fortaleza è stato pubblicato a Settembre 2011 nell’antologia L’uomo ha bisogno dell’uomo (Edizioni la Gru).

La goccia d’acqua
Odorosi giardini di glicini e gelsomini,
adornano i viali della Primavera,
mentre il cuor già palpita di luce di sole e di caldo tepore,
solitaria goccia di rugiada,
che tiene ancora in serbo i colori dell’arcobaleno,
scende, lenta… lenta, simile ad una lacrima,
dal petalo di un fiore, quasi soffrisse nello staccarsene,
e nel suo lacrimevole cader, penso…
a quanta vita si raccoglie in una goccia d’acqua caduta
dal cielo sulla terra,
la nutre, si trasforma in fiume, in mare, in lago, scava la roccia,
arriva sotto le roventi sabbie di aridi deserti,
si infonde in noi,
esprimendosi in mille diversi modi,
dal primo vagito del neonato,
alle lacrime di troppa felicità o troppo dolore,
o nel sudore delle nostre fatiche;
gocce d’acqua che evaporano dalla terra per ricadere di nuovo
dal cielo,
copiose, a bagnare i prati della nostra vita, alcune rimangono sospese nell’aria per farci ammirare i colori dell’arcobaleno.

Giorni, stagioni, emozioni – M. Vaccaro

Postato da Legione il 2 Ottobre 2011

Giorni, stagioni, emozioni è una raccolta di poesie scritte da Massimo Vaccaro. Si possono definire senza dubbio poesie d’amore e di passione anche carnale, in rima libera, caratterizzate da una certa semplicità di fondo che le rende in un certo senso naif. Il vocabolario utilizzato, anche quello simbolico, è piuttosto ristretto e ricalca uno schema che si può rintracciare in quasi tutti i componimenti. Il risultato finale è una raccolta gradevole sebbene circoscritta di riflessioni sulla tematica amorosa. Qui di seguito alcuni esempi.

NON SONO STATO IN NESSUN LUOGO

Non sono stato in nessun luogo
ma sono stato ovunque, trascinato
dalle notturne note di un pianoforte
sotto il cielo di San Lorenzo
a raccogliere i desideri
appesi alle stelle
e, nel ripercorrere le solite strade,
ho scoperto nuove strade
colorate di un sogno,
mentre il mio cuore attende
di riposare ancora – presto -
sulla tua bocca.

QUAL MAGICO ISTANTE

Respiro il profumo di un sogno
quando pronuncio le parole
Ti amo.
Sento nel cuore un mare tranquillo,
ove il baluginare ddel sole dell’aurora
accarezza le morbide onde, cucendo
all’orizzonte il confine tra acqua e cielo.
Galleggio in un sorriso quando posso
tenerti per mano e guardare negli occhi,
perché, in quell’istante, riesco ad udire
il canto del tuo cuore puro e profondo.
Quale magico istante!
Quale magico infinito!

Scheda: Giorni stagioni emozioni – M. Vaccaro

Postato da A&C Staff il 12 Settembre 2011

MASSIMO VACCARO
GIORNI, STAGIONI, EMOZIONI
Collana La quiete e l’inquietudine
Ed. Rupe Mutevole
Euro 10,00
pagg. 132
Isbn 978-88-6591-061-0

“Scriverei Giornistagioniemozioni in una parola sola per dare ancor più forza a questa silloge ordinata, ricca, fortissima nei toni speciali particolari che Massimo Vaccaro ci ha voluto regalare. L’autore ha, nel complesso, una concezione romantica e un pochino nietzschiana per come vede l’uomo in una U sicuramente maiuscola, ma precisamente con la propria coscienza capace di morire per rinascere vigorosa, temprata, più viva. Ecco che nasce qui un discorso inerente al sogno inteso come ideale, utopia, fede. L’essere umano è fatto di energia, di luce, non va mai dimenticato, e il nostro Autore lo sottolinea, tratta con i guanti ogni insinuazione inerente alla natura dell’uomo facendoci sentire il rispetto che egli stesso nutre. I giorni sono i passi da percorrere, le stagioni le stanze da attraversare, le emozioni sono, appunto, le persone. Da qui la base per la luce necessaria all’esistere, molti i riferimenti sociologici, le testimonianze personali, i nidi di paura, le espressioni a tratti accalorate altre volte tenui, sfiorate. L’autore è un pittore di parole, mostra una doppia natura d’artista, credo che se prendesse dei pennelli in mano disegnerebbe poesia.” (estratto della prefazione di Silvia Denti in quarta di copertina)


l’autore

Massimo Vaccaro, appassionato di yoga, musica, fotografia e poesia. Scrivo poesie da circa 4 anni, in passato ho autopubblicato su ilmiolibro.it (http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=18048) due piccoli volumi dal titolo “Il frastuono del silenzio” (una raccolta di brevi componimenti – tipo haiku – abbinati ad una serie di immagini Polaroid) ed “Exuvia”. Altre mie poesie sono state pubblicate sulle antologie “Voci di conchiglia” e Voci di conchiglia 2″ a cura di Sonia Demurtas ed. Il Fiorino.
Sul fronte della fotografia ho avuto l’occasione di esporre i miei lavori in una serie di mostre personali e collettive con il Gruppo Polaser (di cui faccio parte), un’associazione culturale che promuove l’utilizzo della fotografia a sviluppo istantaneo (l’elenco delle mostre è scaricabile a questo indirizzo: http://www.105mm.it/exhibitions).

Per informazioni
http://www.105mm.it
http://blog.105mm.it
http://www.facebook.com/max.v71

Alla fine della strada – C. Casu

Postato da Legione il 30 Luglio 2011

alla-fine-della-stradaIn questa raccolta di poesie di Carla Casu, Alla fine della strada, il sentimento più forte che si può percepire è quello dell’assenza dolorosa di una persona tanto amata e che se n’è andata troppo presto, lasciando tante cose in sospeso, non chiarite e non completamente vissute.
Le opere suscitano nel lettore un senso di tristezza, disagio e solitudine, trasmettendo efficacemente il sentire della poetessa. Si riscontra comunque una certa sensualità nella scelta di alcune tematiche ed alcune parole, dando un accento molto terreno e tangibile all’inquietudine generale.

5 dicembre
Ti vidi varcare la soglia
stremato da una magrezza triste
che annienta le forze
e la voglia di esistere.

Ti vidi e il mio respiro
s’interruppe in gola,
silente e mentitore,
dinanzi alla cruda realtà.

Ti vidi e le gambe
arrestarono la corsa
venendoti incontro con lentezza
confusa e spaurita.

Ti vidi e non capii,
che non ti avrei più rivisto.

Soffia su fogli…
Soffia su fogli
macchiati di inchiostro
il vento d’un avvenire
che non verrà…

e mi lascerà
nel dubbio eterno
su ciò che era scritto
e non ho saputo leggere

tra quelle righe distanti
di parole abbozzate.

Soffia e sussurra
alle pagine bianche
che futuro non sarà
per gli amanti…

e non lontano avrà
concretezza
una fine degna
di essere scritta.

Per ulteriori informazioni

Scheda: Alla fine della strada – C. Casu

Postato da A&C Staff il 14 Luglio 2011

alla-fine-della-strada Dalla prefazione: “[...] Il filo conduttore che accompagna il viaggio è la mancanza. Una mancanza costante pur nella presenza, una mancanza cosciente che la dipartita fisica sarà solo seguente a quella dell’animo. Una consapevolezza che non è illuminante, quanto piuttosto una condanna all’incapacità di godere della bellezza dell’istante che consente, tuttavia, di riporre la spada e lo scudo e lasciarsi scivolare verso quel che si ha di fronte, sia pur col rischio d’esser trafitti in quel luogo dietro lo sterno che per lungo tempo si è cercato di proteggere. [...]”

l’autore
Carla Casu, nata nel 1984 a Sassari, in Sardegna, studia Scienze della Comunicazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Sassari.
Collabora come consulente editoriale con case editrici, come recensore con siti di
informazione libraria e come reporter con testate online di giornalismo partecipativo.
Ha scritto poesie raccolte nelle antologie In questo margine di valigie estranee (Giulio Perrone Editore 2011), Una Isla en la Isla (Gualdo Hidalgo – Latin Heritage Foundation 2011) Mentre un’altra pagina si volta (Perrone LAB 2010), Lì, tra le strade sottili di linfa e rugiada (Perrone LAB 2010), La Donna (Il Ginepro – Poesiaèrivoluzione 2010), Nostalgia (Perrone LAB 2008), nell’eBook Festa della Repubblica (PoeBook – Scrivere.info 2008) e nel n°97 di voceDonnainpoesia (a cura di Carla Grementieri 2010). Ha pubblicato un racconto nell’antologia La pagina bianca (Perrone LAB 2011) e alla fine del 2010 si è classificata seconda al Premio Letterario per Giovani Scrittori “Città di Cagliari” (sezione poesia) con la raccolta La morte non ha i tuoi occhi (eBook Lulu.com 2011). All’inizio del 2011 è risultata tra i vincitori del Premio Internacional de Poesia “Latin Heritage Foundation” con una poesia in spagnolo selezionata tra millecinquecento componimenti e intitolata Nada existe más allá.
Alla fine della strada è la sua prima silloge poetica.

Per ulteriori informazioni

Restando al vento – M. Papagni

Postato da Legione il 25 Novembre 2010

copertina restando al vento Questo libretto di Mauro Papagni, Restando al vento, raccoglie una serie di componimenti poetici inframmezzati da rappresentazioni grafiche che, a modo loro, integrano i messaggi delle poesie e ne arricchiscono il significato. I temi centrali risultano essere il viaggio, il movimento, la ricerca e tutte le manifestazioni dell’Essere e dell’Andare, come precisato nel sottotitolo del volume. Lo stile è ricercato e curato nel dettaglio, quasi essenziale, molto diretto eppure ricco di sfumature. Anche l’estetica delle parole sulla pagina ha la sua importanza, con le parole solitarie nei righi, la particolare distribuzione delle lettere maiuscole, le sospensioni.

Qui di seguito alcuni esempi tratti dalla raccolta:

“… venerdì di febbraio
vorrei essere un viandante contemplativo
nelle pause dell’incedere lento,
attraversante moltitudini
e non diretto ad alcuna meta.”

“saldo
l’animo
ferrea la volontà
chiaro
l’intento
delineato l’approdo.
enormi e potenti
ivi giungiamo.”

“stupenda giornata di sole…
aria tiepida e gioia sul volto.
nulla è cambiato nelle cose concrete concrete
ma il cielo è sgombro da nubi…
… miracoli del Vento.”

Scheda: Restando al vento – M. Papagni

Postato da A&C Staff il 14 Novembre 2010

copertina restando al ventoRestando al Vento è una raccolta poetica di componimenti in versi liberi. Fili conduttori sono il libero flusso dell’esistere, il percorso fortificante ed il conclusivo finale. Gli intermezzi grafici integrano e completano la raccolta.

Presentazione

Il libro vuole affermare il valore della Libertà come unica condizione che consente di percorrere la via dell’Essere. I versi sciolti sono spontanee composizioni prodotte nei variegati attraversamenti dell’esistere, quando il pensare ed il poetare divengono un’unica cosa: l’espressione del manifestarsi della Verità.
La poesia, tra i linguaggi, è quello che più d’altri consente d’oltrepassare la semantica ed il significato pratico della frase per mostrare invece quello sotteso e nascosto che riguarda il senso dei frequenti disvelamenti e nascondimenti tipici dell’apertura all’Essere.
L’esistere diviene Essere quando il percorso è autentico, quando cioè si giunge anche al profondo, si incontra la sconfitta, il nulla, la negatività, il vuoto. Il pensiero e l’essere fondano quindi le loro basi nella Vita stessa. Autentica e Libera.
La serie M dei componimenti può intendersi come una progressiva acquisizione di coscienza della Via da percorrere; la serie T, successiva, afferma la silenziosa conquista dell’Essere, ottenuta in solitudine in luoghi posti oltre l’apparire.
Il libro è sintesi tra meraviglia e disincanto, tra speculazioni positive e negative, tra anima e corpo.

laFeltrinelli.it
l’autore

Mauro Papagni (muXum), nato nel 1978, ingegnere e libero pensatore, si occupa di stabilità dell’equilibrio, scrittura ed arte. Il suo metodo di lavoro verte sulla trasposizione metodica e dettagliata dell’idea nel (meta)linguaggio prescelto. Ha compiuto studi e viaggi trasversali e percorre da tempo la via dell’Essere.

Un giorno perfetto – E. Warner

Postato da Legione il 12 Ottobre 2010

Abbiamo letto con piacere questa piccola raccolta di poesie di Ed Warner, intitolata Un giorno perfetto. I versi sono quasi ermetici, caratterizzati dal gioco di allitterazioni e suoni ripetuti, parole inventate o piegate alla necessità poetica per assonanza o evocazione. Le composizioni traggono ispirazione dalla vita quotidiana, dall’umanità che si incontra per strada, dall’amore e la passione, con sensibile originalità.

Qui di seguito alcuni frammenti che ci hanno colpito particolarmente.

[...]
Deboli siamo
se c’è la tempesta
non miglioriamo nei giorni di festa
vittime stanche
di chi ha ucciso
con l’arma potente
di un bel sorriso.

Donami l’attimo
prima del sogno
lo porterò come un ciondolo
mentre l’attimo muore.
Alla fine di un numero
misurerai il mio amore.
Ferma, se puoi, l’attimo
prima del sonno
in cui nasce il risveglio
alba di un nuovo giorno.
Tra le pieghe di un segno
avrà inizio quel sogno.