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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

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La ragazza che giocava con il fuoco – S. Larsson

Postato da Legione il 8 Giugno 2009

Secondo capitolo della trilogia Millennium dello svedese prematuramente scomparso nel 2004 Stieg Larrson. Finalmente siamo riusciti a mettere le mani su questo volume di più di 700 pagine, colmi di aspettativa. Ebbene: non crediamo sia possibile fare un riassunto della trama di questa storia. E’ indiscutibilmente il romanzo poliziesco (in senso ampio) con la trama più contorta ed elaborata che ci sia mai capitato di leggere, anche di più del primo capitolo “Uomini che odiano le donne” del quale abbiamo parlato in precedenza(in progress, anche un commento al film).
Questo romanzo lega insieme argomenti che farebbero invidia al Fleming di James Bond, a profonde introspezioni e flussi di pensiero dei vari protagonisti, anche dei personaggi secondari, permettendo al lettore di compenetrarsi ottimamente nella storia e ad assistere col fiato sospeso l’evoluzione degli eventi.
Per chi ad esempio non è un divoratore di libri, o che magari legge piuttosto lentamente, questo romanzo sarà un’impresa titanica: il rischio di dimenticare passaggi e fatti avvenuti è sempre dietro l’angolo, anche se l’autore, probabilmente conscio di quanto questa trama possa essere difficile da seguire, non lesina in richiami e rimandi al passato recente della storia.
Nonostante tutto, però, questo è un libro che merita di essere letto. Dopo aver goduto del primo romanzo, il secondo è andato da sé, e certamente non è stato tempo sprecato: ottime le piccole frecciatine ironiche tra i personaggi; profonde le riflessioni che suscita riguardo, ancora, la violenza sulle donne e la difficoltà di taluni di esistere all’interno della società; stupefacenti (e a tratti inverosimili, diciamolo, la comunicazione attraverso i computer così come ci è stata presentata è vistosamente un espediente letterario) le vie di fuga, le risorse insperate e le casualità che permettono ai nostri eroi di portare a casa la pelle.
E infine, ma non per importanza, la vera protagonista di Millennium, Lisbeth Salander, che nel primo romanzo iniziava ad essere tratteggiata nella sua particolarità, in questo romanzo assume il ruolo di assoluta protagonista. Viene interessata da un certo processo di crescita, di maturazione, di presa di coscienza di sé anche grazie a coloro che nonostante tutto la circondano e le vogliono bene. Probabilmente l’apice lo raggiungeremo nel terzo capitolo della trilogia “La regina dei castelli di carte” che non vediamo l’ora di leggere.
In chiusura, ancora una nota: non so che titolo portasse in lingua originale questo romanzo, non so quanto si debba alla traduzione italiana e quanto allo scrittore. Abbiamo motivo di credere che la nostra versione ne sia l’esatta traduzione dallo svedese e così ci auguriamo. Mai titolo fu più adatto.