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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

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Scheda: Le radici del cielo – T. Avoledo

Postato da A&C Staff il 18 Marzo 2012

20 anni dopo l’olocausto nucleare Roma è una città desolata e spoglia, fatta solo di rovine. I suoi abitanti sembrano non avere più niente di umano. Il Nuovo Vaticano si è insediato nelle gallerie delle antiche catacombe di San Callisto. E’ una comunità di poche centinaia di persone, governata da un incerto equilibrio di poteri tra quel che resta della Chiesa e la spietata e corrotta famiglia Mori. Da lì vengono organizzate spedizioni verso il resto della penisola, alla ricerca di materiali e scorte alimentari, ma anche per stabilire avamposti e creare legami con le comunità locali di sopravvissuti. Padre John Daniels, all’epoca del disastro un giovane seminarista, ed ora unico membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, meglio nota, un tempo, con il nome di Santa Inquisizione, viene convocato a sorpresa dal capo del Nuovo Vaticano, il camerlengo Ferdinando Albani, l’ultimo cardinale della Chiesa. Il Papa è probabilmente morto, anche se nessuno può esserne certo. Da allora la sede papale è vacante. Il destino della stessa Chiesa è appeso a un filo: gli equilibri di potere all’interno delle catacombe pendono sempre più a favore della componente laica del Consiglio, l’organismo di governo locale cui appartengono uomini avidi e senza scrupoli. Con la promessa di recuperare il prezioso Tesoro della Basilica di San Marco, il porporato ottiene l’autorizzazione e i mezzi per una spedizione al Nord, nell’antica città di Venezia. In realtà lo scopo è tutt’altro. Un recente viaggio ha riportato la notizia di una comunità che vive nella città dei Dogi, della quale farebbe parte il Patriarca. A Daniels viene chiesto di riportare l’alto prelato a Roma per poter convocare un Concilio ed eleggere finalmente un nuovo Papa. Il destino del Nuovo Vaticano dipende dal successo della spedizione. Nessuno ha mai tentato prima un viaggio così lungo, in un ambiente divenuto ostile: gelido, radioattivo, battuto da creature incomprensibili e mortali. Accompagnato nella sua impresa da sette “Guardie Svizzere” capitanate dall’ex legionario Marc Durand, più vicine alle guardie Variaghe dell’Imperatore di Bisanzio che ai giovani elvetici dalla faccia pulita che popolavano gli angoli del Vaticano prima del Giorno del Giudizio, il giovane sacerdote parte alla volta di Venezia, per un viaggio costellato di pericoli e di strani ed eccitanti incontri.

Le radici del cielo è il primo spin off italiano ispirato all’Universo del romanzo russo Metro 2033, opera prima e caso letterario del giovane scrittore Dmitry Glukhovsky. Con il realismo descrittivo e il gusto per l’avventura che lo contraddistinguono, Avoledo è autore ancora una volta di una storia appassionante ed intensa, ricca di sfaccettature diverse e dal finale inaspettato: zombie e creature immonde, fede e spiritualità, bene e male, passione e morte…

L’autore
TULLIO AVOLEDO è nato a Valvasone, in Friuli, nel 1957. Dopo aver fatto diversi mestieri, fra cui il copywriter e il giornalista, ha esordito in letteratura con il romanzo fiume L’elenco telefonico di Atlantide (Sironi Editore, 2003) che ha ottenuto un lusinghiero successo di critica e di pubblico, diventando immediatamente un caso letterario. Da allora la sua penna non si è più fermata.

Metro 2033 – D. Glukhovsky

Postato da Legione il 12 Marzo 2012

Anno 2033, Mosca. A seguito di un oscuro conflitto di proporzioni mondiali, l’umanità così come la conosciamo si è rintanata nella metropolitana e lì, tra stazioni e gallerie oscure, ha cercato di ricostruirsi e di sopravvivere. In questo clima di precarietà e paura continua, il giovane Artyom si troverà ad affrontare un viaggio attraverso la metropolitana e le sue insidie, scoprendone misteri e leggende, e scoprendo anche una insospettabile verità sul loro futuro.

Metro 2033 di Dmitry Glukhovsky è probabilmente uno di quei romanzi di genere che sono diventati non solo dei best seller ma che hanno tracciato un vero e proprio solco, ideale o ideale, come in questo caso.
Questo romanzo infatti costituisce il fulcro di un ambizioso progetto multimediale ed internazionale. L’autore non solo ha commissionato una colonna sonora per il suo romanzo ed una serie di dipinti, oltre che aver promosso la realizzazione di un videogioco omonimo, ma ha dato il via a Metro 2033 Universe, consentendo a scrittori di ogni parte del mondo di sviluppare la propria versione locale della storia, dando respiro mondiale a questo scenario distopico.

Senza dubbio questo romanzo possiede tutte le carte in regola per essere considerato indispensabile per tutti gli amanti del genere fantascientifico post apocalittico, e l’autore ne è assolutamente consapevole. E’ un’opera monumentale, che disegna una visione angosciante di umanità costretta a vivere sottoterra, in un sistema di gallerie e tunnel che per quanto vasto mantiene la sensazione di claustrofobia opprimente e di continuo pericolo.
Tutte le implicazioni di questo assunto iniziale sono rispettate e declinate in ogni forma: sociale, culturale, politica, economica, psicologica, medica, alimentare. Insomma, questo mondo distopico è ricco di ogni sfumatura, vero, tangibile ed emozionante.
Quello che forse lascia un po’ perplessi è invece la trama specifica di questo romanzo, ovvero la storia di Artyom, ragazzo moscovita nato in superficie, disceso nella metro in tenera età e ben presto rimasto orfano, che dovrà affrontare un pericoloso viaggio attraverso tutta la rete metropolitana, dapprima a compiere una missione affidatagli e successivamente a scoprire un modo per proteggere la sua stazione e l’intera comunità sotterranea dai violenti attacchi delle creature mutanti che sono sopravvissute in superficie.
Questa vicenda, di per sè, è piuttosto banaluccia. Senza dubbio risulta funzionale allo scopo più grande dell’autore, ovvero mostrare la società di sopravvissuti e gettare le basi di questo mondo sotterraneo, ma come intreccio è abbastanza povero, segue uno schema prevedibile (che ricorda molto da vicino quello dei videogiochi), l’introspezione dei personaggi è quasi assente, salvo poi assumere le dimensioni di uno sproporzionato rigurgito quando presente; lo stesso finale, risolutivo sebbene aperto, assume dettagli abbastanza inverosimili.

Tutto sommato quindi possiamo dire che Metro 2033 costituisce senza dubbio un’esperienza particolare e piuttosto evocativa, che consigliamo a tutti gli amanti del genere per una lettura interessante e di facile fruizione, e che sarà spunto per più di una riflessione anche sul nostro modo di vivere moderno, valorizzando ed impreziosendo aspetti che per noi ora sono gesti quotidiani e privi di valore.

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Scheda: Metro 2033 – D. Glukhovsky

Postato da A&C Staff il 6 Marzo 2012

Nell’anno 2033, il mondo è ridotto ad un cumulo di macerie. L’umanità è vicina all’estinzione. Le città mezze distrutte sono diventate inagibili a causa delle radiazioni dovute agli attacchi nucleari. Al di fuori dei loro confini, si dice, solo deserti e foreste bruciate. I sopravvissuti ancora narrano la passata grandezza dell’umanità. Ma gli ultimi barlumi della civiltà fanno già parte di una memoria lontana, a cavallo tra realtà e mito.
Un’intera generazione vive o meglio sopravvive nelle profondità della metropolitana di Mosca, la più grande del mondo. La struttura sociale si è ricostituita attorno alle fermate della Metro di Mosca, cercando di creare una quotidianità deformata, senza luce né cielo.
Artyom è il giovane protagonista, poco più che ventenne, venuto al mondo quando ancora si viveva in superficie. A lui verrà affidato il compito di addentrarsi nel cuore della Metro, fino alla leggendaria Polis, per avvisare le centinaia di persone che ancora vi abitano, di un imminente pericolo e ottenere aiuto. E’ lui ad avere le chiavi del futuro nelle sue mani, dell’intera Metro e probabilmente dell’intera umanità.

Postato in Schede

Introduzione al mondo – I. Hoxhvogli

Postato da Legione il 25 Gennaio 2012

Introduzione al mondo è il primo libro del giovane filosofo Idolo Hoxhvogli. E’ molto difficile far aderire quest’opera ad un genere specifico, o anche solo ad un filone letterario. Leggere questo libro è senza dubbio un’esperienza particolare che è molto arduo definire.
Siamo di fronte ad un’opera di narrativa non convenzionale, caratterizzata da una fortissima impronta filosofica e simbolica. La sua struttura episodica, frammentaria, mostra sprazzi di una realtà distopica dagli elementi surreali, portati all’eccesso fino ad assumere accenti grotteschi.
L’autore, attraverso circonvoluzioni simboliche ardite ma mai campate in aria, descrive il paese dell’Allegria come rappresentazione del nostro mondo quotidiano, in cui la vuotezza, il non-pensiero e la comunicazione di futilità sono diventati pane quotidiano, osannato come componenti del modo giusto di vivere.
Dobbiamo ammettere che la lettura di questo volume non è certo facile e immediata, occorre prestare una particolare attenzione alle fini metafore e simbologie utilizzate, pena l’incomprensione generale del testo. E’ forse anche questo lo scopo sotteso dall’opera: se il lettore riuscirà a venire a capo dell’opera, se riuscirà anche solo a coglierne in parte la potente denuncia che vi è contenuta, allora il lettore dimostrerà a sè stesso di aver mantenuto lo sguardo critico sul mondo che lo circonda, di essere un volontario straniero nella terra dell’Allegria a tutti i costi.
Noi non siamo lettori esperti del genere, nè tantomeno filosofi, ma abbiamo percepito senza dubbio l’intenzione delle scelte dell’autore e abbiamo apprezzato quest’opera così singolare, che porta con sè tanta riflessione e uno sguardo inedito sulla nostra realtà quotidiana.

Scheda: Introduzione al mondo – I. Hoxhvogli

Postato da A&C Staff il 13 Gennaio 2012

Idolo Hoxhvogli
Introduzione al mondo – Notizie minime sopra gli spacciatori di felicità
Avendo udito da certi scienziati che il mondo manca di profondità, venditori e fabbricanti di oggetti si proposero allora di ricoprirlo. Detto fatto, la superficie fu pavimentata, riempita di cose e disseminata di altoparlanti. “Città dell’allegria”, venne chiamata. Liete del baccano, che impediva di sentire alcunché, masse ebeti di umani presero ad accalcarsi. Alcuni per comprare, altri per guardare, altri solo per applaudire. Il peggio venne quando, abbagliati da un sorriso di bocca, i più scelsero come sindaco il padrone degli altoparlanti. Venuto da un oltremare antico, lo sguardo fisso, tutto questo vide, il viaggiatore; e volle informare il mondo che il dritto ha sempre il suo rovescio; e il mare, sempre un’altra sponda.
Una scintillante fenomenologia del presente e dei suoi impazzimenti osceni; una caustica esplorazione del pensiero breve e del comunicare banale; una scrittura densa e guizzante; una denuncia mite e spietata.

l’autore
Idolo Hoxhvogli è nato a Tirana nel 1984. Si è formato negli studi filosofici all’Università Cattolica di Milano. Suoi scritti sono presenti in numerose riviste italiane e straniere, tra cui «Gradiva International Journal of Italian Poetry» (State University of New York at Stony Brook) e «Cuadernos de filología italiana» (Universidad Complutense de Madrid). Ricordiamo, in particolare, Il porto somma la terra al mare, «Viola» (Svizzera), n. 8 (2010). Post mortem Bettino Craxi, «Sìlarus», n. 271 (2010). Da quando è nato percorre strade a senso unico.

Editore: Scepsi & Mattana, Cagliari
Collana: Nicchie, 3
ISBN: 978-88-902371-8-8
Prezzo: 15 €
Link: www.scepsimattanaeditori.com
Acquisti: scepsi.ed.mattana@tiscali.it

Irregolare – V. Bosica

Postato da Legione il 8 Settembre 2010

copertina irregolareChi conosce almeno un po’ il grande filone letterario della fantascienza, sa bene quanto sia difficile trovare qualche titolo veramente valido che rientri in questo genere. I grandi classici della fantascienza in tutte le sue declinazioni hanno segnato chiaramente un punto di partenza, ma più ci si avvicina al giorno d’oggi e meno diventa semplice individuare esponenti di questa letteratura così particolare, che subisce influenze e modificazioni continue.
Irregolare, di Vincenzo Bosica è certamente un prodotto notevole in questo scenario. Gli elementi classici del cyberpunk ci sono praticamente tutti, dagli impianti ipertecnologici potenzianti agli scenari di fantapolitica con governi mondiali che tutto vedono e tutto controllano. Come in ogni cyberpunk che si rispetti, la chiave di volta del romanzo è colui che cerca di infrangere il sistema, che si scontra con l’ordine costituito e cerca di sovvertirlo. Da queste basi si sviluppa un romanzo intrigante, che unisce gli elementi di fantascienza e fantatecnologia pura al più classico dei polizieschi, altro felice genere senza tempo.
Bosica sarà anche al primo romanzo, ma di certo non è un novellino, e lo si evince da ogni riga del romanzo: l’autore conosce bene la materia, senza lasciare nulla al caso, aggirandosi tra le inside dell’inverosimiglianza e della contraddizione con destrezza, uscendone vincitore.
La narrazione è molto fluida e scorrevole, il gergo ricorda il poliziesco americano per il ritmo e la voce dei personaggi, ma non risulta nè forzato nè irritante. La malizia dell’autore che sta giocando con ottime carte in mano traspare nella sicurezza dello stile, che fa scorrere il romanzo senza incertezze.
Il grande rischio in un genere come questo che si rifà a teorie scentifiche, reali o meno, è il decadimento nell’infodump, l’eccesso di informazioni somministrate al lettore come lezioncina della voce narrante. Molte volte è inveitabile, ma la bravura dello scrittore sta nel piazzare le informazioni con classe. Anche in questo aspetto Irregolare ne esce bene: le nozioni ci sono, ma nel complesso sono accettabili per forma e quantità.
Infine, la trama: l’autore si è gestito bene un poliziesco dall’intreccio intricato e certamente non semplice, uscendone comunque con chiarezza, risolvendo tutti i quesiti. Il colpo di scena c’è, il buono che vince anche, il cattivo punito pure e il “vissero felici e contenti” viene lasciato all’immaginazione.
Insomma, consigliamo la lettura di questo romanzo a tutti gli appassionati del genere perchè potranno trovare piacere nella lettura, e anche a coloro che non ne masticano perchè potrà essere un buon modo di degustare un genere affascinante e sfaccettato.

Per informazioni, estratti e altri racconti dell’ autore, il sito web: Irregolare

Scheda: Irregolare – V. Bosica

Postato da A&C Staff il 27 Agosto 2010

copertina irregolareIrregolare è un romanzo cyberpunk, una fantascienza noir distopica, dalla forte personalità, che lascia poco spazio ai sentimenti comprensivi e benevoli e arriva a imbrigliare il lettore in una morsa adrenalinica con la sua velocità di narrazione. L’opera riesce a riproporre le leggendarie ambientazioni alla Blade Runner in un thriller/poliziesco futuristico. I risvolti tecnologici sono estremamente dettagliati, mentre i protagonisti sono complessi e imperfetti, contaminati da difetti e con i nervi a fior di pelle. La trama si dipana attraverso una torbida e pericolosa investigazione su un efferato omicidio, che finisce per intrecciare eventi e personaggi a un ritmo vertiginoso, in un mondo corroso dalla violenza e inquinato oltre limite, nel quale la vita media ha superato il secolo grazie agli impianti cibernetici sostitutivi e potenzianti.
In questo futuro verosimile e non così lontano, dove il collasso demografico viene scongiurato attraverso un rigidissimo controllo delle nascite, il detective Shaun Morrison indaga sul caso con tutti i mezzi tecnologici a disposizione fino a trovarsi davanti a qualcuno che va oltre la Legge, oltre la normalità, oltre le regole: un irregolare.
Irregolare si legge tutto d’un fiato nonostante la costante presenza fantascientifica e tecnologica; è un opera alla portata di tutti, non solamente per gli appassionati del genere, che regala sfolgoranti intermezzi d’azione, un intreccio degno dei migliori gialli e, soprattutto, riesce a dare una ventata di freschezza alla narrativa fantascientifica italiana.

L’autore:
Vincenzo Bosica (Pescara 1977) è un giovane autore la cui creatività ricca e sfaccettata lo spinge spesso ad approfondire aspetti dell’esistenza tutt’altro che banali. Sostenuto da un percorso di studi scientifici e filosofici, è attratto da quanto è misterioso, eccentrico e indecifrabile; dagli sviluppi spesso straordinari a cui potranno condurre le scoperte scientifiche; dalla direzione che prenderà il futuro; da quanto e come l’uomo sarà capace di adattarvisi. Il suo primo racconto, “Capsule” (“IF-Insolito e Fantastico”, n. 2/2009), è quasi un saggio sulla scienza moderna. declinato con ironia e uno stile personalissimo, che gli giova grandi consensi di pubblico e di critica. “Irregolare” è il suo primo romanzo, ambientato in un futuro non troppo distante e non troppo inverosimile.

IRREGOLARE di Vincenzo Bosica
Edizioni SOLFANELLI, 2010
[ISBN-978-88-89756-95-9]
Pag. 272 – € 16,00