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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

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Scheda: Un tocco di morte – C. Harris

Postato da A&C Staff il 14 Settembre 2010

copertina un tocco di morteCharlaine Harris
Un tocco di morte
Traduzione di Simona Adami e Chiara Marmugi

pp. 200 ca. – euro 12,00
ISBN: 978-88-7625-090-3
In libreria: 10 settembre 2010

Al secondo posto nella bestseller list del New York Times, dall’autrice di culto Charlaine Harris, i racconti che svelano tutto ciò che di Sookie Stackhouse non si leggerà mai nei libri della serie Trueblood.
Posti cronologicamente tra un libro e l’altro, gli episodi narrati da Charlaine Harris in Un tocco di morte sono racconti spassosi, divertenti, a tratti cupi, che ripropongono ora personaggi già noti, ora inediti, in nuovi intrighi e nuove storie.

Dai libri della Harris è tratta la serie tv Trueblood, scritta, prodotta e in parte diretta da Alan Ball, autore del fortunato Six Feet Under e sceneggiatore di American Beauty.
Cinquantanove anni, una carriera letteraria dedicata al mistery, circa trenta titoli all’attivo, la Harris è un vero e proprio caso editoriale internazionale.

L’autrice
Charlaine Harris è nata in Mississippi. Da oltre vent’anni scrive opere di genere mystery e fantasy, è membro autorevole della Mystery Writers of America e della American Crime Writers League. Il ciclo di Sookie Stackhouse ha ottenuto un grande successo in America e ha vinto il prestigioso Premio Anthony per la narrativa mistery. Charlaine Harris vive in Arkansas con suo marito e tre figli.

«Mi sono divertita a scrivere queste storie. Qualcuna è spassosa, qualcun’altra più cupa, ma tutte mettono in evidenza un lato del carattere di Sookie o un episodio della sua vita che nei libri non compaiono. Spero che vi diano lo stesso piacere, nel leggerle, che hanno dato a me nello scriverle.» Charlaine Harris

«L’autrice mescola abilmente i generi rosa, horror e poliziesco. I suoi vampiri sono anzitutto degli outsider, indecisi tra l’assimilazione e l’obbedienza alla loro natura selvaggia tra una vita normalizzata e il richiamo del sangue. I romanzi della Harris non hanno nulla da invidiare a Via col vento e Rebecca.» Ranieri Polese, Corriere della sera

«True Blood propone un’America di un imprecisato futuro in cui i vampiri possono finalmente essere accettati. Invenzioni di questo genere finalizzate a normalizzare il vampiro dimostrano inequivocabilmente che il vampiro ci piace al punto che vorremmo essere come lui.»
Tommaso Pincio, Il manifesto

«Charlaine Harris ha una scrittura efficace e precisa». The New York Times Book Review

«La Harris ha creato un universo irresistibile e i suoi libri sono sexy, avvincenti, spiritosi.»
Alan Ball, creatore della serie True Blood e Six Feed Under

Scheda: “I falsificatori” – A. Bello

Postato da A&C Staff il 3 Luglio 2010

copertina i falsificatoriI falsificatori
di Antoine Bello
Fazie Editore, in libreria dal 16 luglio 2010
pp. 350 ca – euro 18,50

Narrazione paranoica, opera d’avventura, di spionaggio e di attualità insieme, I falsificatori, dietro la riflessione sull’informazione e la rappresentazione del mondo, mostra l’ombra di uno scrittore-demiurgo che ci conduce dove vuole, qualunque sia lo scenario descritto. I falsificatori e il sequel Gli illuminati hanno venduto in Francia oltre 100.000 copie, vincendo il Prix du Livre France Culture Télérama nel 2009.

“I falsificatori è un immenso elogio della letteratura, così come un magnifico strumento di falsificazione della realtà e dei fondamenti stessi delle nostre esistenze.” Vogue

“Lontano dall’impantanarsi nelle teorie del complotto, Antoine Bello offre una delle analisi più mature e meglio documentate della deriva americana”. Lire

Questa è la storia di un’organizzazione segreta internazionale, il CFR (Consorzio per la Falsificazione della Realtà), che da tempo immemore, senza che nessuno ne abbia mai sospettato l’esistenza, reinventa il reale per fini e moventi ignoti ai suoi stessi membri.
Questa è la storia di cosa si nasconde dietro ad alcuni degli eventi che hanno costituito le fondamenta stesse del nostro tempo: di Laika, la cagnetta lanciata nello spazio, che non è mai esistita; di Cristoforo Colombo, che non ha mai scoperto l’America; dei “presunti” archivi della STASI; del crollo delle Torri Gemelle, e di una guerra in Medio Oriente giustificata da una montagna di menzogne.
Questa è la storia di un gruppo di infiltrati geniali che, un giorno dopo l’altro, hanno stabilito le coordinate della tua vita, i tuoi punti di riferimento, le tue idiosincrasie, le tue certezze. Perché il tuo tempo, così come il tempo di chi ti ha preceduto, è opera loro. Ed è la storia di un giovane uomo, ingaggiato dal CFR, che tenterà di comprendere per chi o cosa in realtà lavori.

Antoine Bello è nato nel 1970 a Boston. Cresciuto in Francia, a 17 anni ha iniziato a frequentare il Politecnico per laurearsi poi a Harvard. Cofondatore della multinazionale Ubiquis (40 milioni di euro come giro d’affari nel 2006), nel 2007 ha creato il sito internet Rankopedia (rankopedia.com), che stila classifiche su tutti i soggetti immaginabili. Nel 2007 ha pubblicamente sostenuto la candidatura di Sarkozy. Vive dal 2002 a New York con la moglie e quattro figli. Tra le opere precedenti, la raccolta di racconti Les funamboles (Gallimard, 1996), vincitore del Prix littéraire de la Vocation Marcel Bleustein-Blanchet, e Elogio del pezzo mancante (Bompiani, 2000).

«Una riflessione giocosa sulle infinite reinterpretazioni della Storia, ma anche una bella metafora del mestiere dello scrittore. Perché scrivere, in definitiva, cos’è se non dare alle finzioni più folli l’apparenza di un’indubitabile realtà?». Le Magazine Littéraire

«Il romanzo più entusiasmante e profondo di quest’anno». Les inkoruptibles

«Inventivo, ludico, bizzarro e inquietante al tempo stesso, I falsificatori farà storia». Livres Hebdo

«Un romanzo da legger a perdifiato, intelligente, dai temi e dalla scrittura profondamente moderni». Lire

«Con diabolica inventiva, Antoine Bello mescola i codici narrativi del thriller metafisico e del romanzo d’anticipazione per trasportarci in un universo a metà tra Kafka, Borges e Orwell». Technikart

Scheda: Il testamento di Salvatore Siciliano – S. Cobuzio

Postato da A&C Staff il 14 Aprile 2010

copertina il testamento di salvatore sicilianoIL TESTAMENTO DI SALVATORE SICILIANO
di Salvatore Cobuzio
Fazi Editore, in libreria il 23 aprile.

Marzo 2010: è un giorno come tanti, quando su ogni profilo e gruppo di Facebook compare insistentemente un’immagine, sempre la stessa, apparsa dal nulla e onnipresente. Mentre gli internauti di tutta Italia se ne stanno increduli come di fronte a un ufo col naso puntato sul monitor, tre amici per la pelle, Fabrizio, Luca e Domenico, sono gli unici a conoscere il significato di quest’oggetto misterioso apparso in Rete: è il plateale commiato di Salvatore Siciliano, il leader del loro gruppo. Di lui, insieme a questo sberleffo virtuale, restano le pagine di un vero e proprio testamento in cui il protagonista, Salvo, rivela tutta la verità su se stesso e sulle sue insospettabili colpe di manipolatore occulto della Rete – il migliore, il più pagato – per conto di potenti multinazionali e oscuri gruppi di potere. Lungo il filo di una febbrile confessione, mentre di fronte agli occhi dei tre amici si sbriciola l’immagine di Facebook quale meravigliosa oasi in cui tutto sembra possibile a tutti, la scelta di Fabrizio, Luca e Domenico è quella di un’amicizia autentica che resiste a ogni cosa. Un legame che li condurrà fino alle regioni interne dell’Africa, sulle tracce del tantalio, misterioso e preziosissimo minerale, al centro di illeciti traffici in cui Salvo si è trovato invischiato, fino a scoprire che in fondo, Facebook o meno, l’isola che non c’è può esistere davvero, per chi come loro sa riconoscere o difendere uno spazio di amicizia e amore in cui rifugiarsi.

Il testamento di Salvatore Siciliano diviene la notizia più chiacchierata in Rete, la più grande operazione mai effettuata in Italia di marketing e comunicazione virale:
Dal 1 marzo, giorno d’inizio della campagna ad oggi, 10 milioni di persone hanno visto su Facebook e negli altri social network l’immagine di Salvatore Siciliano. 30.000 visualizzazioni dopo le prime 4 ore dalla pubblicazione del testamento.
www.salvatoresiciliano.com
Numerosi anche video su YouTube: basta scrivere “il testamento di salvatore siciliano”; lo stesso vale per post e vari blog spontanei con più di 200.000 risultati su Google.

Il libro svela a tutti coloro che si sono interrogati su questa strana vicenda, chi è veramente Salvatore Siciliano e il messaggio contenuto nel suo testamento. Da quando il suo testamento ha invaso il web, mille supposizioni sono state fatte: Siciliano è un pentito di mafia, un politico di sinistra manovrato da Beppe Grillo o Travaglio, addirittura parte della strategia di lancio di un film e molte altre ipotesi.

Secondo voi, in che modo oggi i politici, i poteri forti delle multinazionali facendo leva sulla presunta libertà di internet usano la Rete per fare i loro interessi?
Internet, paritario e fuori dal controllo dei poteri forti sarebbe un pericolo troppo grande per gli interessi economici e politici di molte persone.

Alcuni esempi di temi trattati all’interno del libro Il testamento di Salvatore Siciliano:
- La censura di internet in Cina.
- Il traffico del Tantalio.
- La privacy.
- La teoria sui clown (Berlusconi) e i buffoni moderni di oggi (Dario Fo, Luttazzi, Grillo, Santoro, Travaglio)
- Obama e la politica americana del 2.0.

Salvatore Cobuzio è nato a Siracusa nel 1978.
Ha lavorato come web marketing manager presso gli studi di Cinecittà e alcune importanti aziende nazionali. Vive e lavora a Roma.

Scheda: La prigione di neve – J. E. Watson

Postato da A&C Staff il 7 Aprile 2010

copertina la prigione di neveJan Elizabeth Watson – La prigione di neve
Traduzione di Giuseppina Oneto
Introduzione di Diego De Silva

Fazi Editore
Collana: Le strade
pp. 350 ca – euro 18,50
In libreria: 23 aprile 2010

«Un romanzo intrigante, e spiazzante, sulla maternità così come essa è in realtà: un indefinibile intero che non accetta interpretazione, ma trova in sé il modo di farsi capire». Diego De Silva

Nel suo romanzo d’esordio, accolto con entusiasmo dalla critica americana, Jan Elizabeth Watson costruisce un intenso ritratto di una relazione familiare, di un sistema che vive di regole folli ma tenaci. La storia di un orrore sottile nel quale si leggono, in controluce, la voce e il timbro della pietà.
Asta ha sette anni. Il fratello Orion, nove. Le giornate dei bambini sono scandite dai ritmi dei programmi tv, delle letture della Bibbia, di un manuale scolastico e del Big Movie Book. Attorno a questi tre “testi sacri” si articola il loro mondo: dalla mattina, quando la madre Loretta esce per andare a lavoro, sino alla sera, quando torna a casa, i due passano il tempo giocando, preparando pasti inscatolati o leggendo. Senza averne il minimo sospetto, abbandonati all’universo degli oggetti da cui sono circondati, sono prigionieri delle fissazioni maniacali della madre che per loro ha inventato e perfezionato un sistema di protezione dal mondo reale. La scansione perfetta e monotona del tempo all’interno della casa in cui ogni mattina lei li chiude a chiave contribuisce così all’edificazione di una cortina di menzogne: le finestre sono schermate perché fuori c’è la peste, la gente è quasi tutta morta, i corpi accatastati nelle strade sono preda di orribili bestie. Un mondo esterno che Loretta ha costruito secondo la grammatica di un incubo infantile, terribile e desolato, dal quale non ci si può salvare che isolandosi. Ma un giorno la routine viene sconvolta da un imprevisto: la donna, una sera, non fa ritorno. I bambini la aspettano per due giorni. Sono affamati. Si spingono fino alla stanza di lei, nell’assurda speranza di trovarla che riposa, e scoprono così un passaggio che li conduce fuori dalla casa. È il grande salto verso il mondo esterno, le sue strade sgombre di cadaveri, la sua illimitata libertà. Un mondo che però si rivela immediatamente diverso da quello dei libri e del cinema, nelle dimensioni delle cose, negli odori, nel significato dei segni. Forse peggiore di quello che si sono lasciati alle spalle. O forse no.

l’autrice
Jan Elizabeth Watson è nata a Washington, D.C. Ha lavorato nel campo dell’editoria e ha insegnato scrittura creativa. Vive con il marito e la figlia ad Augusta, nel Maine.

«Con questo eccellente romanzo d’esordio, la Watson crea un universo che si rivela assai più compiuto di quello di autori molto più celebri e affermati di lei». Publishers Weekly

«Un primo romanzo costruito con assoluta maestria, splendidamente scritto, da una nuova scrittrice di grande talento». Booklist

«La prigione di neve è uno struggente esame dell’opposizione tra diversità e normalità. Una lettura limpida e netta dell’infanzia restituita attraverso gli occhi dei bambini». Powell’s Books

«Un po’ come Alice dopo essere caduta nella tana del Bianconiglio, Asta ci porta con sé in uno straordinario universo abitato da personaggi singolari. Struggente racconto di speranza e dolore, La prigione di neve narra con quanta tenerezza e paura una bambina combatta per trovare un posto in un mondo che a stento comprende. Questo libro è una gemma». Aryn Kyle, autrice de Il dio degli animali