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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

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Racconti intorno al fuoco – T. Sguanci

Postato da Legione il 15 Novembre 2014

http://annessieconnessi.net/racconti-intorno-al-fuoco-t-sguanci/

Una carrellata di protagonisti in altrettante ambientazioni tra il fantastico, il realistico e il surreale, si susseguono nei raccolti di Racconti intorno al fuoco di Tommaso Sguanci.
Il vero fil rouge che unisce questi racconti, altrimenti così diversi tra loro per argomenti e scene, è il delinearsi di un persorso introspettivo e spirituale di crescita, alla scoperta dei veri obiettivi, della vera essenza di sè, dei propri desideri e aspirazioni.
Un percorso di ascesa (o di discesa dentro sè stessi) che si ripropone nei sei racconti in accezioni e con implicazioni diverse.
Nel complesso la raccolta risulta molto particolare e si rivolge ad un pubblico almeno già avvezzo a questo tipo di argomento che molto si discosta dalla narrativa meno simbolica. E’ proprio attorno al focus sulla ricerca del simbolismo e della crescita spirituale che si strutturano i racconti, che risultano impoveriti nell’aspetto puramente narrativo.
La raccolta quindi risulta piacevole per chi già bazzica l’argomento mentre può destabilizzare chi si approccia per la prima volta a questo genere e chi si aspetta una narrativa più “classica” e fuor di metafora.

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Ossessioni – AA.VV. di Escrivere

Postato da Legione il 30 Ottobre 2014

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La Treccani, alla voce “ossessione”, spiega: “Fenomeno patologico che si manifesta con l’insorgenza di un’idea o di una qualsiasi rappresentazione mentale, che, accompagnata da un sentimento d’ansia, si impone al soggetto in modo insopprimibile, e lo trascina a compiere determinati atti o ad astenersi da altri, o a fissarsi su determinati pensieri.”
I creativi scrittori di E-Scrivere hanno efficacemente declinato questa definizione in una antologia di racconti brevi, nei quali si toccano le ossessioni più invalidanti e distruttive, quelle più subdole, quelle che si autonegano, quelle che rubano la vita.
Tredici racconti che spaziano da scenari al limite del surreale a fissazioni più che verosimili, da tragedie quotidiane a piccoli, lenti e progressivi abbandoni, fino a culminare nell’incontro tra due estreme e annichilenti ossessioni patologiche.
Queste storie consentono di lanciare uno sguardo concreto al di là delle definizioni accademiche e di comprendere il rapporto intimo che lega l’ossessionato con la sua ossessione, che diventa un pozzo senza fondo, capace di catturare ed inghiottire.
Un pregevole progetto letterario che ha prodotto un’antologia piacevole e molto ben realizzata.
Consigliata.

Link per il download: http://escrivere.com/70843/news/esce-oggi-ossessioni-lantologia-di-escrivere-com/

I dodici bambini di Parigi – T. Willocks

Postato da Legione il 25 Ottobre 2014

http://annessieconnessi.net/i-dodici-bambini-di-parigi-t-willocks/

Mattias Tannhauser, cavaliere di San Giovanni, si trova suo malgrado nel cuore della più fetida Parigi del 1572 alla ricerca di sua moglie Carla, in avanzato stato di gravidanza, ospite a casa di una delle famiglie più in vista della città.
Il destino però mette sulla sua strada l’evento forse più sanguinoso della storia, ricordato ancora oggi: il massacro degli ugonotti. Così, Tannhauser inizia a farsi strada lungo un sentiero sanguinoso, ricco di orrori e disumanità, con il solo scopo di ritrovare la sua donna, ad ogni costo, scoprendo trame e cospirazioni, anche contro la sua persona, che mai avrebbe immaginato. Il cavaliere avanza da solo, con la sola compagnia di un manipolo di ragazzini, più o meno vittime degli eventi, che si uniscono man mano sotto la sua sanguinosa ala protettrice e che costituiranno forse l’unico, l’ultimo, baluardo di umanità in questo scenario abbrutito di orrore e morte.

I dodici bambini di Parigi di Tim Willocks unisce la libera reinterpretazione di un fatto storico di rara crudeltà alle vicende tipiche del romanzo d’azione estremo.
Sebbene indubbiamente il genere sia quantomeno particolare e possa non piacere a chi è facilmente impressionabile, è evidente come l’autore abbia messo in campo tutte le sue più fini abilità narrative. Il rischio di scadere nel grossolano e nell’eccesso è facilissimo in un simile contesto; Willocks invece riesce a mantenere l’equilibro tra il credibile e l’incredibile, con una capacità espressiva che raramente si riscontra anche nei romanzi degli autori più noti, a prescindere dal genere letterario.
La capacità di trascinare il lettore in un vortice sempre più stretto di orrore è qui espresso in modo magistrale. Nonostante il genere, che come dicevamo è estremamente suscettibile ai gusti personali, indubbiamente la qualità letteraria è percepibile attraverso la caratterizzazione dei personaggi, le descrizioni, le scene d’azione, i dialoghi.
Un romanzo particolare, ma molto efficace e piacevole, che scorre come un film davanti agli occhi e nella mente del lettore, che rimane inchiodato alla pagina nonostante la lunghezza da maratona del romanzo stesso (ben 733 pagine).
Formidabile.

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La guerra degli incubi – L. Bosisio

Postato da Legione il 19 Ottobre 2014

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Nella pacifica terra dei Quattro Regni, l’equilibrio duramente conquistato con la lotta contro il Male sembra essere nuovamente a rischio. Figure sinistre si aggirano tra i villaggi e i boschi, segni preoccupanti si palesano: i Sigilli si stanno spezzando e una profezia lascia intendere che presto il Male sarà nuovamente in grado di risorgere. Ma, per portare speranza al mondo, un ragazzo dimostrerà di avere il potere e il Talento per fronteggiarlo.
Aska è un ragazzino che, dopo aver vissuto un’infanzia felice e serena, si trova di fronte ad una realtà che mai avrebbe immaginato: è lui l’incarnazione della speranza e dovrà sviluppare i suoi poteri al più presto, per difendere il suo mondo, sè stesso e le persone che ama.

Il primo episodio della saga fantasy di Lorenzo Bosisio, La guerra degli incubi, introduce il lettore in un mondo fantastico dominato da creature particolari, maghi e stregoni dai grandi poteri, dei e semidei che si fronteggiano dai due versanti di Luce e Ombra.
Il romanzo si rivolge ad un pubblico giovane e nel complesso la trama risulta piuttosto semplice nella sua struttura generale. Anche se è possibile rilevare l’impegno dell’autore nella costruzione di un intreccio interessante e originale, in alcuni passaggi un po’ semplicistici si rivela una certa scarsa logicità nelle decisioni e nelle azioni dei personaggi. In particolare i dialoghi sono molto poco credibili e richiamano l’altisonanza dei grandi romanzi epici fantasy. La scelta di incentrare molto il raccontato rispetto al mostrato rende la vicenda piuttosto lontana dal lettore, coinvolgendolo solo tiepidamente.
Il romanzo non si conclude, essendo il primo episodio di una serie, ne consegue che l’arco narrativo rimane incompleto e del tutto aperto.
Nel complesso il romanzo risulta gradevole per un pubblico giovane, mentre un lettore smaliziato lo troverà un po’ ingenuo.

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You, crea il tuo destino – A. Grossman

Postato da Legione il 17 Settembre 2014

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Chiunque abbia un minimo di vicinanza con il mondo videoludico si sarà chiesto un giorno quali caratteristiche dovrebbe avere il videogioco definitivo. La risposta invariabilmente sarà stata influenzata dall’ultimo titolo giocato, dal romanzo o dal film preferito, dall’ultima fantasia partorita ad occhi aperti.
Austin Grossman risponde a questa domanda attraverso un romanzo dalla delicata sensibilità, You, crea il tuo destino. Come dice il sottotitolo, niente più di un videogioco è in grado di rendere il giocatore fautore del proprio destino, impersonando il protagonista della storia – che poi è sempre la propria storia.

Russel, a distanza di un decennio in cui ha più o meno consciamente tentato di disconoscere la propria attitudine nerd giovanile con una carriera inquadrata nei ranghi della normalità sociale, si affaccia alla soglia della casa di produzione videoludica Black Arts fondata dai suoi tre amici d’infanzia per chiedere un lavoro.
Nell’arco di qualche mese si trova a fronteggiare non solo un lavoro per lui del tutto inedito e per il quale non è preparato, il game design, ma anche un viaggio in se stesso, nel ragazzo che era, nell’affinità profonda scoperta con gli altri ragazzi nel condividere una passione nascente che vedeva gli albori proprio in quegli anni con l’avvento del personal computer e delle prime console.
Dovrà fare i conti con un lascito misterioso di Simon, l’amico più geniale tra i suoi compagni, sepolto, è il caso di dirlo, all’interno degli strati di codice con cui sono stati costruiti, negli anni, i titoli della Black Arts.

You, crea il tuo destino è un romanzo che sa raccontare una cosa difficile come la passione per la realtà alternativa concessa dai videogiochi, e che la mescola con sensibilità con il viaggio interiore di un giovane uomo che non è riuscito a far pace con le sue vere attitudini e che in fondo non è mai cresciuto del tutto proprio per questo motivo. Riappacificandosi con la parte di sè che ha cercato di negare (rappresentata dalla passione estrema e totalizzante di Simon), il protagonista troverà la soluzione dell’enigma sepolto nel gioco ma soprattutto capirà la sua collocazione nel mondo, sia reale che alternativo.

Consigliamo questo romanzo a tutti coloro i quali si sono trovati immersi nella realtà fantastica di un videogioco fino alla gola, hanno dormito sognando di correre nei dungeon uccidendo mostri e scoprendo tesori, hanno osservato le stelle del cielo reale e hanno immaginato imperi galattici, hanno provato quel brivido di entusiasmo profondo riconoscendo in un videogame una reazione dalla fisica perfetta, e a tutti quelli che hanno pensato, almeno una volta, che fare videogiochi fosse il lavoro più bello al mondo.

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Kadamou – A. Bruscoli

Postato da Legione il 10 Settembre 2014

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Kadamou, l’Africa negli occhi di un medico italiano di Antonio Bruscoli

Antonio Bruscoli. Chirurgo da trent’anni, attivo nella cooperazione internazionale da dieci, lavora per Emergency

Elegante, esotico, evocativo, fortemente realistico è il primo romanzo di Antonio Bruscoli, Kadamou, che racconta la giornata di un medico di Emercency a Bangui, in Africa durante un periodo di guerriglia.

Kadamou richiama il suono di un’Africa lontana.
Kadamou evoca il grido di gente oppressa e maltrattata.
Kadamou è il canto di gioia di una popolazione incatenata.
Kadamou è il lungo drappo di stoffa che le popolazioni del deserto usano per acconciare i turbanti … con alcune morbide volute gira sia intorno alla testa che al collo, lasciando intravedere solamente gli occhi.
Kadamou è un simbolo: quello verde può essere indossato solo dai nobili in una cultura in cui la nobiltà non coincide con la ricchezza materiale ma con la grandezza dell’animo, in questi luoghi lontani da noi infatti “nobile non vuol dire ricco. La ricchezza delle famiglie va e viene. A volte navighi nell’oro e dopo anni ti ritrovi a mangiare latte cagliato e datteri rinsecchiti. La nobiltà è una cosa che sta nel tuo animo e la devi coltivare e meritare rispettando i principi della tua discendenza”.

Un kadamou verde viene offerto da una nobile sherif africana, madre di un bambino soldato ferito che Antonio, protagonista delle intese 24 ore narrate, cerca di salvare. Antonio, chirurgo di professione, si trova da sei mesi in Africa, e da uno a Bangui, capitale del Centrafrica, e qui cerca di essere uno strumento di Dio, salvando vite, le più importanti: quelle dei bambini.
Per l’amore per la sua professione, per la dedizione in una missione difficile, per l’altruismo che comporta lavorare in terre martoriate dalla guerriglia, avendo come sottofondo il rumore di bombardamenti o di mitra, Antonio può far parte di quella casta affascinante e rispettata dei nobili d’animo ed è fiero di questo.
Antonio, insieme agli altri componenti della sua squadra (Ombretta, Sebastiano e Michela), ha un solo obiettivo: aiutare coloro a cui è stato negato il diritto più importante, quello di vivere.

Kadamou è una storia di dolore e di speranza, di atroci sofferenze e di estrema gioia, di paura e di voglia di vivere.
Un libro che racconta i colori e i sapori di un’Africa malata, maltrattata, ma pur sempre meravigliosa e affascinante.

Recensione scritta da Mariangela Chiarello

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EX, Supereroi Vs. Zombie – P. Clines

Postato da Legione il 3 Settembre 2014

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Silenziosamente, quasi per caso, il mondo è andato incontro all’Apocalisse. Nell’arco di qualche mese la civiltà così come la conosciamo è FUBAR. Ma qua e là nel mondo alcune persone hanno cominciato a sviluppare poteri soprannaturali, e quindi si trovano a fronteggiare, ognuno secondo le proprie capacità, questa nuova incombente situazione.
Nella città di Hollywood, tra gli studios cinematografici, i boulevard e le ville di lusso, un manipolo di uomini un tempo comuni, cercano di applicare al meglio i loro poteri per salvaguardare gli ultimi baluardi di civiltà, proteggendo i sopravvissuti dalla minaccia degli zombie.
Ma forse, la vera minaccia arriva da altri fronti, fino a quel momento sottovalutati.

Ex, Supereroi vs. Zombie di Peter Clines non è il solito libro di zombie. Anzi.
Per rendere l’idea, basta immaginare uno di quei film veramente sfiziosi basati sui grandi supereroi dei fumetti, DC o Marvel, ricchi di effettoni speciali, aggiungerci una trama intrigante e condire il tutto con dosi generose di zombie. Se a questo si aggiunge il fatto che i supereroi sono genuinamente inediti, che lo spazio narrativo è equamente diviso tra le scene d’azione e l’introspezione e la definizione tridimensionale dell’eroe, le sue debolezze e la sua umanità e che il tutto si traduce in un bel libro di circa 250 pagine, si ottiene un romanzo di assoluto intrattenimento.
L’autore si è evidentemente divertito non solo a creare una trama appassionante ma anche a delineare un pool di supereroi geniali e piacevolissimi, del tutto originali, molto ben caratterizzati non solo per i superpoteri ma anche per le differenti voci, le storie, le debolezze e le caratteristiche personali.

Supereroi vs. Zombie è un romanzo intrigante e divertente, che cattura con lo stesso modo diretto ed accattivante di un buon fumetto, incentrato su una narrazione efficace, bei dialoghi, bella storia e un’ottima caratterizzazione dei personaggi.
Arrivare alla fine di questo libro significa desiderare di saperne ancora su St. George, Gorgon, Stealth, Cerberus, Zzzap e gli altri, scoprire più dettagli delle loro storie, leggere altre avventure e fronteggiare nuovi villain…
E infatti, esiste già un seguito: Ex, Patrioti.
Non vediamo l’ora.

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Quel centimetro nascosto di cuore – M. Simeone

Postato da Legione il 28 Agosto 2014

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Una madre precocemente vedova innamorata dell’unico figlio, bello e aitante; talmente affezionata e gelosa da non poter sopportare l’idea che il suo pupillo possa avere una relazione sentimentale con qualcuno. Ma chi è questo qualcuno, ammantato di mistero?

Il romanzo di Maria Simeone, Quel centimetro nascosto di cuore, più che un romanzo sembra un racconto lungo, o meglio, un articolato soliloquio della protagonista e unico punto di vista della vicenda, la madre gelosa in oggetto. Non esistono punti di vista alternativi o sottotrame: l’attenzione dell’autore e di conseguenza del lettore è focalizzata esclusivamente sulla sua personale vicenda, ovvero l’elaborazione di un cambiamento che si ripercuote profondamente all’interno delle dinamiche madre-figlio, nelle speranze e nei formalismi mutuati dai bigottismi della società.
Per quanto sia tecnicamente ben scritto e formalmente piacevole, la scelta stilistica di collocare il punto di vista narrativo esclusivamente sul personaggio della madre e di narrare la vicenda in prima persona al tempo presente, fa sì che il romanzo suoni come una specie di diario, di flusso di coscienza, rischiando di renderlo irritante ed egocentrico.
Sempre sulla stessa linea infatti sono anche le scelte di alcuni passaggi, in particolare quelli conflittuali, il finale ed i dialoghi, che suonano poco spontanei e piuttosto costruiti.
Nel complesso quindi un romanzo che per certi versi, specie per il contenuto, può risultare utile e interessante poichè ricalca situazioni potenzialmente reali in ambito famigliare, ma che può risultare poco convincente per via delle scelte stilistiche che lo caratterizzano.

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