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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

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Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘romanzo horror’

Oltre l’esilio – J. L. Bourne

Postato da Legione il 20 Maggio 2013

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Zombie. Tanti, tantissimi, sempre di più, dalle risorse inattese, implacabili, radioattivi, si muovono a squadroni di migliaia di individui in giro per gli Stati Uniti e probabilmente nel mondo intero.
Avevamo lasciato il nostro eroe alla fine del primo romanzo della trilogia Diario di un sopravvissuto agli zombie, nella relativa sicurezza di una base militare ormai abbandonata al tramonto della civiltà umana insieme ad un manipolo di altri sopravvissuti. Come possiamo immaginare, la situazione non rimane tranquilla a lungo e il nostro protagonista senza nome dovrà affrontare molte situazioni rischiose all’esterno della base. Incontrerà altri sopravvissuti, alcuni bene intenzionati e altri meno…

Oltre l’esilio, secondo capitolo della fortunata saga Z nata dalla penna di J. L. Bourne, mette nuova carne al fuoco. Come nel primo romanzo, la trama è piuttoso semplice, anche se in questo episodio qualche colpo di scena ben dosato non manca. La fanno da padrona, però, le pure e semplici peripezie di sopravvivenza che i protagonisti si trovano a fronteggiare via via.
Impossibile non notare, soprattutto, la quantità di armi che il nostro protagonista e i suoi compari si trovano ad avere a che fare. Dall’arma bianca all’arma balistica (ebbene sì), veniamo resi edotti di tutti i dettagli su funzionamento, manutenzione e compatibilità di proiettili, al punto che il lettore medio in alcuni passaggi arriva un po’ a perdersi, ottenendo un calo della tensione complessiva, che è in generale piuttosto alta come nel primo romanzo.

Nel complesso un romanzo verosimile e appassionante per tutti gli amanti del genere, che genera una bella tensione e curiosità verso l’episodio conclusivo della saga.
Lettura assolutamente consigliata.

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La lunga marcia – S. King

Postato da Legione il 16 Maggio 2013

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«La città stessa era stata inghiottita, strangolata e sepolta. [...] C’era solo la folla, una creatura senza corpo, senza testa e senza cervello. La folla era solo una voce e un occhio, e non c’era da stupirsi che fosse tanto Dio quanto Mammona. [...] Era come camminare in mezzo a giganteschi tralicci di alta tensione, sentendo un continuo susseguirsi di scosse e crepitii che facevano rizzare i capelli, seccavano la lingua in bocca e davano l’impressione che gli occhi facessero scaturire scintille roteando nelle orbite. La folla doveva essere accontentata. La folla doveva essere adorata e temuta. La folla voleva il sacrificio.»

Nel 1979 Stephen King pubblica questo inquietante romanzo sotto l’ormai celebre pseudonimo di Richard Bachman. La lunga marcia ha una trama semplice e lineare, che riassume le regole di questo gioco perverso: 100 ragazzi volontari si mettono in marcia attraverso il Maine. Se camminano troppo lentamente, si fermano, indietreggiano, abbandonano la sede stradale, vengono uccisi a fucilate. La marcia andrà avanti fino a quando ne resterà uno solo, il vincitore, al quale verrà concesso per premio qualunque cosa lui voglia.
Sul piano strettamente contenutistico, questo romanzo non è niente di più di questo. Ma la vera maestria di King risiede proprio nella sua capacità di trasformare una storia poverissima in un romanzo magnetico ed appassionante, che è in grado di tramortire il lettore e trascinarlo in questo stillicidio, in questa follia, con il focus nella mente del protagonista.

Il narratore è una terza persona stretta sul personaggio protagonista, Garraty, un giovane ragazzo equilibrato, sano e robusto. Abbiamo la possibilità quindi di avere una visione talvolta a volo d’uccello sulla comitiva che ci consente di seguire la progressione della marcia, e allo stesso tempo possiamo entrare nella mente del protagonista, nei suoi pensieri e paure, nelle sue considerazioni nei confronti di questa impresa assurda.

Oggi risulta inevitabile fare un raffronto tra La lunga marcia e Hunger Games, in particolare a causa della crudezza e la precisione delle regole del gioco e la delineazione di uno scenario distopico. Se Hunger Games ha il suo punto di forza dall’impotenza dei giocatori che si trovano nell’arena di morte loro malgrado, La lunga marcia verte proprio sul concetto opposto. Tutti i cento marciatori sono volontari, si sono candidati spontaneamente, con le loro intrinseche motivazioni (tendenzialmente autodistruttive). E’ pur vero che nella società distopica la Marcia viene interpretata come una specie di prova di valore, alla quale più o meno tutti i giovani uomini sono soliti candidarsi, ma alla quale nessuno crede davvero di partecipare, almeno finchè il loro nome non viene scelto.
Come Ossessione, anche La lunga marcia presenza le caratteristiche peculiari di King ma allo stesso tempo mostra tratti tipici di Bachman: più crudi, più realistici, più vividi, del tutto scevri dagli accenti soprannaturali classici della produzione ufficiale.
Un romanzo annichilente, assolutamente consigliato.

Noticina di puro orgoglio personale: abbiamo trovato un refuso! Uno dei personaggi puramente di contorno del quale viene citato solo il cognome, muore qualche riga dopo la citazione riportata all’inizio di questo articolo e poi di nuovo nelle battute finali del romanzo. Nessuno è perfetto, neanche King ;-)

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Scheda: Oltre l’esilio – J. L. Bourne

Postato da A&C Staff il 8 Maggio 2013

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Dopo l’ottimo successo del primo Diario di Un Sopravvissuto agli zombie, che nel giro di due mesi ha registrato il sold out in libreria, arriva il seguito dell’appassionante storia dei sopravvissuti americani. In Italia il primo Diario ha generato un forte interesse tra gli amanti della letteratura “Z” attestandosi tra i libri horror più venduti dello scorso Natale e tra i 50 libri più “Wired” del 2012 (Wired.it).

Nell’attesa che arrivi il momento di correre ad accaparrarsi una copia del nuovo volume, vi invitiamo a seguire sulla pagina FACEBOOK e TWITTER le storie quotidiane dei sopravvissuti italiani.

Enjoy Apocalypse!

Sinossi

Negli Stati Uniti e nel resto del pianeta eserciti di non morti si sono levati, non esiste alcun rifugio sicuro dai cadaveri malati affamati di carne umana. Tuttavia, al centro di una zona desolata del Texas, un piccolo gruppo di sopravvissuti cerca di contrastare le migliaia di creature che li stanno accerchiando da ogni parte.

Giorno dopo giorno, il diario di un sopravvissuto – un uomo rimasto imprigionato in un cataclisma planetario – ci racconta la sua disperazione e la sua volontà di sopravvivere: unirà le sue forze a quelle di un gruppetto di profughi per combattere i molti nemici senz’anima … Ma nel mondo dei non morti, basta davvero sopravvivere?

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Nel bosco di Aus – C. Palazzolo

Postato da Legione il 24 Febbraio 2013

Carla è un’insegnante che vive in un piccolo paese del sud Italia. E’ una donna come tante, che si divide tra lavoro, marito mondano, figli pestiferi e una grande casa da mandare avanti: una bella casa affacciata sul sinistro e affascinante bosco di Aus. Ben presto Carla vi ambienterà numerosi incubi notturni, in una spirale di stranezze che la porteranno al margine della follia, arrivando a rischiare ben oltre la sola salute mentale.

Nel bosco di Aus di Chiara Palazzolo probabilmente non brilla per innovazione, il concept su cui si fonda la trama è piuttosto banale, già letto in molti libri del genere. Senza dubbio però, il pregio e il difetto della Palazzolo è il suo stile, così frammentario ed in apparenza istintivo, che permette un approccio del tutto nuovo all’argomento. Nonostante la terza persona, l’autrice riesce a farne un uso talmente particolare che spesso arriva ad equivalere ad una prima persona, consentendo talvolta invece un certo punto di vista distaccato.
Dicevamo che il suo stile costituisce anche un difetto, perchè questo modo un po’ irruente di descrivere i fatti spesso e volentieri lascia spaesato il lettore, in particolare durante le scene più concitate, che diventano un po’ confuse.
Abbiamo trascorso ore interessanti nella lettura di questo romanzo, che per due terzi di fatto getta le basi al terzo finale, durante il quale possiamo tirare le fila della storia.
L’unica caduta di stile la troviamo nelle scene finali, che sembrano uscite da un anime di basso profilo, che invece di mantenere alta a tensione nel momento di climax, lo fanno cadere del ridicolo.
Tutto sommato un libro gradevole, blandamente horror, che vira quasi al triller paranormale, che si legge velocemente e che riesce a mantenere l’interesse del lettore anche grazie al suo stile così particolare
Consigliato.

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Diario di un sopravvissuto agli zombie – J. L. Bourne

Postato da Legione il 28 Novembre 2012

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Ancora zombie. Ma questa volta da un punto di vista ancora più immersivo dei soliti romanzi horror.
Diario di un sopravvissuto agli zombie di J. L. Bourne, nasce dalla rete, e proprio grazie alla rete raccoglie attenzione e consensi. La sua caratteristica principale è quella della sua forma stilistica, il diario appunto, che rende ancora più vividi e verosimili gli orrori che racconta.

Il protagonista è un militare che si trova, come tutti gli esseri umani degli Stati Uniti e probabilmente del mondo, a dover fronteggiare nel proprio piccolo l’epidemia mondiale di questo misterioso virus che uccide e resuscita, trasformando i cadaveri in esseri affamati, putrescenti e altamente infettivi.
Non sappiamo come questa epidemia si sia scatenata nè di chi sia la colpa, ma quando ci si trova barricati in casa circondati da zombie affamati ed implacabili, questi sono solo dettagli.
Inizia quindi il leit-motif caratteristico di tutti i romanzi del genere: la strenua sopravvivenza nonostante la situazione ostile, grazie agli zombie e non solo.

Questo romanzo è alla sua prima edizione italiana dopo aver raccolto enormi consensi all’estero e due episodi successivi. Dal punto puramente stilistico, questo romanzo non brilla sopra altri esponenti del genere. Di contro, la scelta di costruirlo sottoforma di diario, ha consentito all’autore di permettersi qualche libertà, tralasciando gli aspetti prettamente narrativi a favore della pura azione e della completa immersione del lettore nella storia, riuscendoci perfettamente. Anche chi non è un amante del genere ma sa apprezzare i brividi di un buon horror, avrà modo di scoprire di non poter lasciare facilmente la lettura.
Alcuni passaggi sono senza dubbio disturbanti, il protagonista appartiene al più trito dei clichè di genere, i personaggi secondari hanno relativamente poco spessore (caratteristica rafforzata dalla narrazione a diario) e la descrizione di ambienti e dinamiche a volte lascia un po’ a desiderare ma nel complesso la tensione viene creata e mantenuta in modo efficace rendendo la lettura interessante.

Romanzo consigliato senza dubbio agli amanti del genere zombie survival, ma anche un semplice appassionato del genere horror può trovare le sue soddisfazioni.

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Scheda: Diario di un sopravvisuto agli zombie – J. L. Bourne

Postato da A&C Staff il 16 Novembre 2012

http://annessieconnessi.net/scheda-diario-di-un-sopravvisuto-agli-zombie-jl-bourne/

Il progetto Diario di un Sopravvissuto agli Zombie è cominciato su un semplice blocco di carta e da lì si è propagato nell’universo della devastazione dei non morti su scala mondiale. J.L. Bourne ha voluto far apparire il lavoro originale come se fosse stato scritto a mano, in maniera molto cruda e realistica. Ha iniziato a caricare il suo lavoro pezzo dopo pezzo su internet come una serie, con la struttura di una semplice sequenza di annotazioni cronologiche.
Nelle intenzioni di J.L. Bourne il diario online doveva immergere il lettore in questo mondo apocalittico in cui un uomo fugge da miliardi di non morti sopravvivendo nonostante tutte le circostanze avverse.
Dopo alcuni mesi di pubblicazioni, di aggiornamenti regolari della serie, Bourne ha cominciato il compito laborioso di scrivere la versione romanzata del fenomeno cult sviluppatosi on line in maniera underground. Immaginando che un editore tradizionale avrebbe potuto alterare il suo lavoro ed eliminare il senso crudo del diario che descriveva la caduta dell’umanità, Bourne ha pubblicato originariamente il suo lavoro in modo non tradizionale e non convenzionale. Ha voluto che la sua storia uscisse in un modo che tutti potessero apprezzarla. Ha voluto che restasse intatta come potrebbe esserlo un vero diario post-apocalittico. E’ stato proprio lui a dire: “non ci sono editori o redattori nell’apocalisse”.
Diversi editori hanno contattato Bourne prima che fosse avvicinato dalla Permuted Press. I due sono venuti velocemente a un accordo e si sono messi al lavoro. La prima edizione è stata rieditata in un classico di culto in stile underground. Appunti scritti a mano, sottolineature, scarabocchi, pensieri casuali ed altri segni particolari hanno dato al diario un’apparenza agghiacciante e realistica.
Diario di un Sopravvissuto agli Zombie ha da allora generato un enorme interesse tra i fan della narrativa post-apocalittica e dedicata agli zombie.
Come conseguenza del successo del suo libro di culto, J.L. Bourne è stato contattato da Simon & Schuster che gli hanno proposto di unirsi alle loro serie Pocket/Gallery Books per distribuire Diario di un Sopravvissuto agli Zombie nel più ampio mercato generale. Nel giro di poco tempo Diario di un Sopravvissuto agli Zombie ha raggiunto una prima tiratura di 50.000 copie. Da quella volta ci sono state moltissime altre ristampe. Ed oggi Multiplayer.it Edizioni porta in Italia questa imperdibile serie!

Sinossi:
Il diario quotidiano della battaglia di un uomo per la sopravvivenza, contro le prove che il mondo dei non morti gli propone giornalmente…
Una piaga sconosciuta dilaga sul pianeta. I morti risorgono e, come nuova specie dominante, reclamano la Terra. Imprigionato in una tragedia planetaria, toccano a lui decisioni fondamentali – scelte che faranno la definitiva e assoluta differenza tra la vita o l’eterna maledizione…

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Resident Evil: Retribution – J. Shirley

Postato da Legione il 23 Ottobre 2012

Ok, ammettiamolo. Ci pregiamo di essere lettori onnivori e non di farci fermare da nulla, ma probabilmente in questa occasione abbiamo trovato un nostro limite.
Conosciamo a grandi linee la trama della fortunata serie di videogiochi Resident Evil, e la relativa produzione cinematografica: senza dubbio questo romanzo tratto dall’ultimo film Resident Evil: Retribution rende onore a pieno titolo al materiale storico.
Il romanzo, così come videogiochi e film, si colloca nel genere horror splatter: una profusione di scene d’azione dettagliate a puntino con dovizia di particolari sanguinolenti che coinvolgono zombie e mutazioni genetiche, e protagonisti buoni e cattivi quasi inarrestabili sono le caratteristiche principali del libro.
La trama secondo parametri classici è debolina, nel senso che in circa 300 pagine succede concretamente poco e con scarsa risonanza, mentre ampio respiro viene dato alle scene di azione e di violenza.
L’autore, John Shirley, è lo stesso che ci ha deliziati qualche mese fa durante la lettura di Bioshock: Rapture: nasce come scrittore poliedrico proprio del genere splatter, ma in quel romanzo ha dato secondo noi il suo meglio nel ruolo di scrittore di una fantascienza di grande qualità e potenza evocativa. In Retribution la sua sapiente mano si riscontra nella qualità intrinseca del romanzo, che da spessore a personaggi altrimenti un po’ poveri e stereotipati attraverso introspezione e pensieri e concedendo qualche apertura anche sulla storia della protagonista Alice e su flashback degli episodi precedenti.

Un romanzo molto aderente al genere in cui si ascrive, quindi, che consigliamo agli appassionati del genere splatter, dallo stomaco forte e dall’alta soglia di impressionabilità, per una lettura assolutamente di svago e senza troppi pensieri.

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Scheda: Resident Evil: Retribution – J. Shirley

Postato da A&C Staff il 13 Ottobre 2012

IL MIO NOME E’ ALICE E QUESTA E’ LA MIA STORIA…

…LA STORIA DI COME SONO MORTA.

Proprio quando pare aver trovato un rifugio sicuro, libero dai non morti, Alice viene rapita dai suoi ex datori di lavoro della Umbrella Corporation.

Dopo aver ripreso conoscenza, si ritrova intrappolata nel più terrificante scenario immaginabile.

IL ROMANZO UFFICIALE DEL FILM

Il 28 settembre esce in tutte le sale cinematografiche del mondo il nuovo episodio della serie campione di incassi Resident Evil, interpretato da Milla Jovovitch e diretto da Paul W. S. Anderson. Il film è ispirato al videogioco survival-horror di Capcom, Resident Evil.

Per l’occasione Multiplayer.it Edizioni pubblica il riadattamento letterario che è stato affidato all’autorevole John Shirley, scrittore statunitense di fantascienza cyberpunk, noto in particolar modo per aver steso la sceneggiatura del film “Il Corvo”.

Sinossi:

Il T-virus continua a devastare la terra, trasformando la popolazione mondiale in un’orda di mostri assetati di sangue. Ritrovati i suoi amici e i suoi nemici – Rain Ocampo, Carlos Olivera, Jill Valentine, Ada Wong, Leon Kennedy e anche Albert Wesker -

Alice deve lottare per sopravvivere e ritornare alla realtà. Il conto alla rovescia è iniziato e il destino della razza umana è nelle sue mani.

l’autore

L’eclettico e autorevole John Shirley è noto per il suo contributo alla fantascienza cyberpunk, così come per la suspense (come nei romanzi Spider Moon e The Brigade), per le storie e i romanzi horror e per i lavori cinematografici sempre di stampo horror. La sua sceneggiatura più celebre è quella del film Il Corvo, del quale è stato lo sceneggiatore iniziale, prima che David Schow rimaneggiasse la sceneggiatura. Ha anche scritto sceneggiature per Star Trek: Deep Space Nine e Poltergeist. Da citare i suoi primi, intensi e espressionistici romanzi horror come Dracula In Love e Cellars che hanno influito sul movimento Splatterpunk nell’horror, e sul successivo movimento “bizarro”.

L’opera di Shirley spazia nei toni dal surreale, al crudo naturalismo, all’incubo. Shirley è anche uno scrittore di canzoni ed un cantante, avendo capeggiato numerose band punk, compresa la band di New York Obsession, che è stata registrata dalla Celluloid Records. Ha scritto testi per i Blue Öyster Cult, come ad esempio diverse canzoni dell’album Heaven Forbid.