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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘musica’

Le origini occulte della musica – E. Perucchietti

Postato da Legione il 23 Gennaio 2015

http://annessieconnessi.net/le-origini-occulte-della-musica-e-perucchietti/

Spesso nella storia contemporanea della musica (ma anche dell’arte in senso ampio) si sono attribuiti poteri o collusioni con l’occulto di cantanti e artisti, per la loro immagine di sregolatezza, per le abitudini sopra le righe e per i testi stessi delle canzoni.
Enrica Perucchietti nel primo volume di Le origini occulte della musica fa una panoramica dei nomi più noti della musica, con un breve escursus partendo da Mozart per ampliare il focus tra gli anni ’50 e ’70. Con un elevato grado di approfondimento e l’analisi di numerossissime fonti, l’autrice illustra gli aspetti più oscuri della vita delle star.
Da espliciti patti con gli inferi, a messe nere, sacrifici di sangue e accordi con gli alieni, fino agli abusi di droga e sostanze psicotrope che hanno amplificato paranoie e depressioni di personaggi già fragili e influenzabili, l’autrice pone l’accento in particolare sui seguaci diretti e indiretti delle teorie di Crowley, da cui sono scaturite sette e gruppi di potere.
Una panoramica dettagliata e interessante, un saggio chiave per tutti gli appassionati del genere di informazione alternativa, che consente una rilettura delle biografie dei personaggi celebri, talvolta scomparsi in circostanze misteriose.

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Scheda: Le Origini Occulte della Musica – Vol.1 – E. Perucchietti

Postato da A&C Staff il 7 Dicembre 2014

http://annessieconnessi.net/scheda-le-origini-occulte-della-musica-vol-1-e-perucchietti/

La prima raccolta completa di documenti, interviste, aneddoti, foto e retroscena:

dalla musica classica al Rock Psichedelico, dall’Heavy Metal all’Hip Hop.

La musica di oggi è veloce, frenetica, martellante. I videoclip sempre più cupi, sensuali e ipnotici, ricchi di simboli che si susseguono in modo ripetitivo e misterioso e di cui ci sfugge il vero significato. I testi alludono senza censure al consumo di droghe, al sesso, alla morte e al controllo mentale. Numerosi cantautori parlano di sdoppiamento ed evocano patti con “potenze superiori” mentre dilaga la moda tra i più giovani di individuare dei nessi con l’occultismo e i Gruppi di Potere.

Quando nasce questa tendenza? Quanto c’è di vero nelle suggestioni di massa?

Fino a che punto siamo sedotti dalla potenza della musica?

Quale effetto hanno su di noi le frequenze delle note?

Perché si parla sempre più spesso di manipolazione mentale nel campo della musica?

Dall’autrice di N.W.O. NEW WORLD ORDER, il primo volume di una trilogia dedicata al lato occulto della musica: l’ossessione delle star per la magia sessuale, l’esoterismo, il satanismo, il voodoo, gli psichedelici, la neostregoneria, il paganesimo, gli UFO. Il mistero dietro i simboli degli album e dei videoclip, il segreto nascosto nei testi e i messaggi subliminali delle canzoni. E ancora, il potere vibratorio delle note, le frequenze dannose per la nostra salute e i suoni utilizzati come suggestione subconscia.

Luci e ombre della musica: culti e follie delle band degli anni Sessanta e Settanta, tra morti misteriose e omicidi insoluti.

In questo volume: Elvis Presley, Beatles, Rolling Stones, Brian Jones, Pink Floyd, Syd Barrett, ABBA, The Doors, Frank Zappa, Brian Eno, David Bowie, Velvet Undergroud, Lou Reed, Jimmy Page, Emerson Like & Palmer, Robert Fripp, Grateful Dead, PFM, Goblin, Genesis-P-Orridge, Elton John, Jimi Hendrix, Bob Dylan, Elvis Presley, Yoko Ono, Peaches Geldolf… e molti altri ancora

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Scheda: Rapsodia su un solo tema – C. Morandini

Postato da A&C Staff il 9 Ottobre 2010

Nel 1996 Ethan Prescott, giovane compositore di Philadelphia, si reca più volte in Russia a incontrare l’anziano collega Rafail Dvoinikov, per una lunga intervista che è anche l’omaggio di un discepolo nei confronti di un maestro quasi dimenticato. Il titolo del progetto, Rapsodia su un solo tema, rimanda appunto a una delle partiture più emblematiche di Dvoinikov.
Il vecchio rievoca infanzia e giovinezza, incontri, amori, umiliazioni, con la libertà e il disincanto di chi finalmente non deve più rendere conto a nessuno. La sua musica e le sue parole dimostrano che si può rimanere liberi, come artisti e come uomini, anche sottostando alle direttive di un potere oppressivo.
Schiudendosi come una matrioska, questo romanzo combina frammenti di saggio, pagine di conversazioni e di diario, verbali di interrogatori, trascrizioni da un pamphlet settecentesco, per raccontare di musicisti che parlano di altri musicisti che raccontano di altri musicisti che immaginano la vita di altri musicisti ancora.
In sottofondo, la Storia, spesso dolorosa ed enigmatica, del Novecento.

“Rapsodia su un solo tema – Colloqui con Rafail Dvoinikov”
(Manni, Lecce, 2010)

Rapsodia su un solo tema
Ombrelarve

L’autore
Claudio Morandini è nato, vive e insegna ad Aosta. In passato ha scritto cicli di commedie per la radio e monologhi per il teatro. Prima del romanzo “Rapsodia su un solo tema – Colloqui con Rafail Dvoinikov” (Manni, 2010) ha pubblicato “Nora e le ombre” (Palomar, 2006) e “Le larve” (Pendragon, 2008). Il suo racconto “Le dita fredde” è stato incluso nell’antologia bilingue “Santi – Lives of Modern Saints” edita a Baltimora (Black Arrow Press, 2007). “Fosca – Una novella valdostana” si trova nell’antologia “Nero Piemonte e Valle d’Aosta – Geografie del mistero” pubblicata da Perrone nel 2010. Altri racconti sono apparsi su varie riviste.
Sul blog Letteratitudine anima con Massimo Maugeri il Dibattito su letteratura e musica.

Come in sorprendente equilibrio tra Calvino e Bulgakov, questo dialogo a più voci fra musicisti dislocati in tempi e spazi diversi diventa il trionfo di una scrittura libera e assolutamente padrona di ogni sfumatura e accento. Una scrittura che proprio attraverso la sua ammirevole perfezione ritrova la sua infantile capacità di commuoversi e incantarsi ancora (Giona A. Nazzaro, su “Rumore”, giugno 2010).

Il risultato è un romanzo che ho finito in una giornata; non capita spesso. Un romanzo che costruisce sapientemente tensione e curiosità e sentore di segreti non rivelati (Umberto Rossi su “Pulp”, luglio-agosto 2010).

Questa “Rapsodia su un solo tema” è di rara fascinazione. Raffinata architettura e profondità della riflessione contribuiscono a rendere ancor più piacevole il testo. L’autore mette la sua cultura musicale al servizio della limpidezza del racconto. E non è poco. (Claudio Baroni su “Giornale di Brescia” del 17-7-2010)

Nel cinema li chiamano mockumentary, finti documentari, ed è qui che l’esperimento dello scrittore aostano si dimostra forte e funzionale. Nell’intreccio di tempi, di spazi (quasi un viaggio nel tempo), di prime e terze persone, di incastri di gendering e regimi. Ne deriva un romanzo politico, poetico, sociale, che perde per strada – volutamente – gli spunti di partenza ed elabora la sostanza con una competenza tecnica di prim’ordine. (Matteo Di Giulio, http://linsolito.net)