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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘fra bwaffete’

Noia – F. Bwaffete

Postato da Legione il 10 Aprile 2012

Bloccato in coda alle poste. Una coda che sembra non finire più, un’attesa che ben presto si dilata all’interno della sua mente, prendendosi tutto, scatenando la fantasia come unica via di fuga per non impazzire.

Noia, di Fra Bwaffete, è un breve romanzo che nasce da una serie di microracconti prodotti in momenti e con stili ed argomenti diversi, riuniti tutti sotto il cappello dell’evasione mentale del protagonista, in coda per il suo turno allo sportello delle poste. Anche in questo caso (come abbiamo riscontrato nella lettura del primo romanzo Racconto di fine storia), le potenzialità dell’autore ci sono tutte, sebbene nuovamente la necessità di editing sia evidente, in particolare per rendere più coesa questa raccolta episodica.
Il concept su cui si basa quest’opera è piuttosto originale, lo stile ironico e a volte un po’ crudo ben si adatta con l’intenzione del racconto, manifestando fastidio, insofferenza, pesantezza mentale.
I microracconti di cui è composto, che altro non sono che i viaggi di fantasia del progonista che cerca di prendere le distanze dall’attesa, sono brevi flash, attimi di violenza immaginaria, sogni ad occhi aperti, incontri piacevoli o al contrario terribilmente spiacevoli, caratterizzati da uno stile eterogeneo. Proprio perchè scritti e pensati in momenti diversi, probabilmente un lavoro di rifinitura all’opera avrebbe dato una spinta maggiore all’eloquenza dell’autore.
In buona sostanza si tratta di una lettura veloce e piacevole, che evidenzia il potenziale dell’autore, sebbene ancora un po’ acerbo.

Racconto di fine storia – F. Bwaffete

Postato da Legione il 29 Marzo 2012

Matteo apre gli occhi in ospedale, e non si ricorda più nulla, nemmeno di chiamarsi Matteo. Ben presto il giovane scoprirà di essere stato un efferato serial killer, un pluriomicida spietato e sadico. Nell’arco degli anni successivi scoprirà sempre più cose del suo passato, fino a rivelare la verità più sconvolgente.

Racconto di fine storia è il titolo di questo racconto del giovane autore sotto lo speudonimo Fra Bwaffete. Potremmo riassumere la nostra opinione così: questo breve romanzo senza dubbio ha verve. Sebbene bisognoso dell’intervento intelligente di un editor, questo giovane autore rivela del potenziale, creativo e stilistico.
La storia innanzitutto si fonda su un concept non originalissimo ma sempre accattivante come la perdita della memoria, declinata in un’accezione thriller piuttosto interessante. Nel complesso l’autore riesce a mantenere un ritmo serrato, mantenendo alta l’attenzione del lettore, sebbene in alcuni passaggi un po’ più movimentati la dinamica delle azioni risulta un po’ confusa.
Lo stile probabilmente costituisce il punto di svolta di questo romanzo: per quanto acerbo, l’autore dimostra un uso attento delle parole e del moto di spirito. Una storia di questo tenore poteva essere raccontata in molti modi, uno più pomposo e pretenzioso dell’altro, in virtù dei grandi classici del thrilling di consumo. Fra Bwaffete invece condisce la narrazione in strettissima prima persona con battute, considerazioni del protagonista, epiteti ed un pizzico di turpiloquo, tutto dosato in attenta misura e mai in eccesso, rendendo la lettura veloce e piacevole.

Come accennato, questa piccola opera risente un po’ dell’inesperienza dell’autore e soprattutto della mancanza di editing professionale, che avrebbe innanzitutto evitato i refusi e corretto alcune lacune di punteggiatura, ma soprattutto avrebbe rifinito l’opera, evidenziando i passaggi più problematici, da ampliare, chiarire ed approfondire, l’uso di sinonimi più ritmici (e forse anche l’abuso nella parte iniziale della parola “fottuto”).

In linea di massima però i punti deboli di quest’opera possono attribuirsi senz’altro all’inesperienza e non all’incapacità dell’autore, che invece dimostra di sapere il fatto suo, di essere uno scrittore in erba che, con un po’ di esercizio potrà raffinare il proprio stile e diventare, perchè no, un autore di tutto rispetto.

Scheda: Noia – F. Bwaffete

Postato da A&C Staff il 23 Marzo 2012

Beep non è un suono. Bepp è IL suono. Il suono che ti fa svegliare, che ti riporta alla realtà, che blocca sul nascere il tuo sogno ma, soprattutto, è il suono che ti fa desiderare di essere altrove.

l’autore

Francesco Moschini nasce a Bagno a Ripoli nel 07 gennaio 1986 e vive nella ridente Valdinievole, un comprensorio di 11 Comuni nella provincia di Pistoia. Questo suo secondo libro, intitolato “Gocce di follia” altro non è che l’insieme della quasi totalità dei microracconti a cui ultimamente ha deciso di dare seguito trasformandoli in libri veri e propri.
Trovandosi, però, di fronte a quelli riportati in questo libro non ha saputo, o non ha voluto, continuarli optando invece per una “enciclopedia di idee” raccogliendoli cioè in un unica opera per dare un senso di storie improvvisate sul momento da un fantomatico ragazzo in coda che aspetta il proprio turno. La difficoltà maggiore è stata riuscire ad inserire tutto in un unico contesto dato che ovviamente ogni storia ha un suo significato preciso ed un suo stile, essendo scritte in tempi e luoghi differenti. Prima che ve lo domandiate, ammesso che lo facciate: no, le storie non sono state riportate in ordine cronologico di “nascita”.
Vi ricordo che molte informazioni, gli altri libri ed altre opere sono reperibili gratuitamente sul sito internet:
www.bwaffetime.weebly.com

Scheda: Racconto di fine storia – F. Bwaffete

Postato da A&C Staff il 21 Marzo 2012

Vi capita mai di dimenticare completamente qualcosa, una data, un avvenimento, un volto, un nome di una persona?
Avete presente quella sensazione di smarrimento che a volte si prova in questi casi cercando, poi, di scandagliare la mente collegando gli eventi per tentativo di riuscire a ricordare qualcosa?
Ecco, adesso provate solo ad immaginare di aver completamente dimenticato chi siete.
Immaginate di dover ripartire da zero con la vostra vita, con l’inconveniente, però, di essere un pazzo assassino che ha sterminato intere famiglie e che, adesso, si trova incatenato ad un letto di ospedale.
Immaginate di dover fare i conti con un passato che non riesce a riemergere domandandovi: cosa succederà quando riuscirò a ricordare? Chi sono io? Cosa sono? Un inizio aggressivo che si fatica ad accettare, a comprendere, una parte
centrale che va via via scemando fino a esplodere in tutta la sua rabbia nella parte finale del racconto, come un fuoco che fatica ad accendersi per poi divampare, mostrando le sue meravigliose fiamme dorate stagliarsi verso il cielo.
Credete che sia esagerato? Continuate a leggere.

l’autore
Francesco Moschini nasce a Bagno a Ripoli nel 07 gennaio 1986 e vive nella ridente Valdinievole, un comprensorio di 11 Comuni nella provincia di Pistoia. La prima volta che scrive qualcosa di interessante è quando frequenta le elementari e viene reso partecipe, a sua insaputa, ad un concorso il cui premio consiste nel famigerato “fiorino d’oro”. Non riesce ad arrivare al podio ma questa breve avventura lo porta a continuare a curare la sua voglia di viaggiare con la mente appuntandosi le cose importanti.
Altro successo, a carattere personale, è dato da un tema scritto alle superiori che si distingue dagli altri per i temi
ironici trattati. La sua passione di scrivere subisce una brusca frenata per qualche tempo, per poi riprendere all’improvviso portandolo a creare un proprio sito personale dove riporta quelle che sono le sue “opere” scritte in precedenza e quelle che sono le ultime creazioni. Negli ultimi tempi, infatti, si è dedicato alla creazione di microracconti che gli hanno dato lo spunto iniziale per scrivere questo libro. L’opera originale, creata su facebook ed intitolata “l’assassino, lo sbirro e il giustiziere”, è nata proprio come uno dei tanti microracconti e si è poi
sviluppata in “racconto di fine storia”. Questo libro nasce anche grazie alla collaborazione con alcuni amici, che lo hanno spronato a scrivere e lo hanno aiutato nella correzione e valutazione del libro, nella creazione della
copertina e delle illustrazioni varie (mai inserite, per adesso). Nel suo delirio di creazione Francesco si è dedicato anche alla poesia, agli articoli in stile blogger ed alla creazione delle così dette “frasi del giorno”.
Tutto questo e molte altre notizie sono riportate sul suo sito personale, dove è anche possibile leggere il libro, i vari racconti, alcune poesie, gratis e/o ordinare delle copie: www.bwaffetime.weebly.com