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Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘fantasy italiano’

Dorian Curze – T. Baroni

Postato da Legione il 15 Ottobre 2013

http://annessieconnessi.net/dorian-curze-t-baroni/

Su Aurus, un mondo piagato da guerre continue per ideologie e brame di potere, Dorian Curze si è distinto come grande condottiero e infallibile stratega. La sua lotta appassionata contro Torodon, suo ex amico fraterno e ora acerrimo rivale, infiamma i destini delle sue truppe in battaglie all’ultimo sangue. Ma un giorno qualcosa sembra andare storto: Dorian, in preda a quelle che sembrano allucinazioni, vede una donna accanto a lui, bellissima e ferina, che dapprima lo protegge da qualunque colpo mortale e in seguito gli comunica che è giunta la sua ora. Dorian così scopre l’esistenza di un Mondo Oltre, Maledicta, del suo contraltare Sanctorum, e di tutta la complessa meccanica che vi sta alle spalle: la gestione delle anime trapassate, la lotta tra i due Mondi Oltre per accaparrarsi le dipartite migliori e più di rilievo. Ma un evento del tutto straordinario anche per un contesto così incredibile destabilizza l’ordine costituito, portando Dorian a mettere in luce una realtà ancora più angosciante.

Dorian Curze di Tiziano Baroni è sicuramente un romanzo fantasy originale e dalla struttura altamente complessa. L’autore ha creato un mondo del tutto nuovo, con regole e meccaniche particolarissime che risultano non di semplice comprensione di primo acchito. La struttura stessa del romanzo, almeno nelle fasi iniziali della narrazione, non semplifica l’esperienza: l’alternarsi di capitoli al presente e in flashback destabilizza il lettore che viene gettato nel centro della mischia, letteralmente, senza tanti convenevoli.
Ciò nonostante, superato il primo centinaio di pagine, quando le cose cominciano a chiarirsi un po’, è impossibile non restare intrappolati dalla storia.
La complessità e l’imprevedibilità della trama fa sì che solo qualche dettaglio di sviluppo sia intuibile, mantenendo sempre viva l’attenzione del lettore. Nonostante la narrazione non sia sempre perfetta: nelle numerose scene di combattimento, ad esempio, è facile rilevare il compiacimento dell’autore nello scriverle, risultando spesso un po’ prolisso (e talvolta morbosetto).
Nel complesso comunque la trama è interessante e invoglia alla lettura e l’entusiasmo con cui è scritto induce a soprassedere su refusi e imperfezioni. Una lettura atipica e piacevole consigliata agli amanti del genere fantasy.

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Leodhrae, il risveglio dell’alchimia – A. Filippi

Postato da Legione il 21 Settembre 2013

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Succede tantissimo, in questo romanzo fantasy di Aurora Filippi, Leodhrae, il risveglio dell’alchimia. Un fantasy atipico, quantomeno nelle figure che lo popolano. Scordiamoci il classico “à la Tolkien”, in questo romanzo troviamo più linee in comune con il fantasy di carattere nipponico, condito da elementi che risulteranno familiari a chi bazzica i terreni dei giochi di ruolo del genere e dei videogiochi gdr.
E’ facile immedesimarsi e calarsi nelle vicende narrate: l’autrice dimostra fantasia e destrezza nel trattare le tematiche più varie, sa descrivere con efficacia ambienti e soprattutto razze e personaggi, tenendo un buon ritmo anche nelle scene più movimentate. Alcuni passaggi rivelano qualche ingenuità stilistica, ma nel complesso l’opera brilla per cura del dettaglio (avremo trovato al più un refuso in 500 pagine di romanzo, un record anche per le case editrici più blasonate) e in diverse occasioni ci siamo stupiti della maturità di certi dialoghi, perfettamente in linea con quello che ci si aspetterebbe da personaggi di una certa caratura (ad esempio divinità elementali).
Ma di che cosa parla questo libro? E’ difficile spiegarlo con efficacia, perchè è evidente come questo sia solo il primo episodio di una saga e che di questa ne sia solo un primo capitolo che ne getta le basi e ne tratteggi i caratteri del mondo in cui si ambienta.
E’ sicuramente una storia di ampio respiro, che coinvolge personaggi primari e secondari molto ben delineati e nel complesso abbastanza credibili, per chi è pratico del genere. Alcuni riferimenti sono forse citazioni a opere celebri, ma nel complesso ci è sembrata una storia dagli accenti originali e interessanti.
A voler trovare qualche pecca possiamo dire che a volte lo stile è un po’ altalenante nel tono (a volte serioso, a volte leggermente scanzonato a prescindere dal personaggio che sta parlando o agendo, il che rende i personaggi un po’ uniformi nel modo di esprimersi) e che la primissima parte del romanzo sembra risentire della poca esperienza dell’autrice, suonando particolarmente ingenua. Fortunatamente, passati i primi capitoli, la storia inizia a farsi succosa e anche lo stile diventa più maturo e sicuro.
Nel complesso quindi ci sentiamo di consigliare questa lettura agli appassionati del genere e speriamo di poter presto proseguire la storia con i successivi capitoli della saga.

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Scheda: Dorian Curze – T. Baroni

Postato da A&C Staff il 17 Settembre 2013

http://annessieconnessi.net/scheda-dorian-curze-t-baroni/

Su Aurus, un tempo, vi era un uomo, un uomo che in vita era stato in grado di cambiare le sorti del suo mondo, di plasmare il corso degli eventi con le sue azioni. Ricordo com’è vissuto, ricordo com’è morto. Ricordo che fu l’allievo prediletto di Ezekyel, con il quale diede origine al grande sogno di pace che fu Aurora, un sogno che fu infranto dalla brama di potere di chi Ezekyel aveva seguito per puro opportunismo. Dorian Curze, questo era il suo nome.
Ma Dorian non poteva sapere ciò che oltre la morte lo aspettava.
Non ciò che i falsi predicatori millantavano esserci, non una distinzione tra bene e male, ma un mondo dove la pace per i morti non è contemplata, dove le anime dei caduti sono la base che nutre un sistema creato sin dalla notte dei tempi.
Executio, creature immortali, mietitori di anime per i loro signori, nulla possono i viventi se non sottostare a quelle invisibili leggi che da sempre assoggettano il mondo, sin da quando gli Antichi Dei imbrigliarono il potere della Morte per controllare Aurus, il potere di Angorn.
Ma Dorian Curze ancora non sapeva, non sapeva che sarebbe stato costretto a tornare a combattere, persino da morto. Ricordo bene il momento in cui persino gli Antichi Dei ebbero paura, in cui il dubbio si insinuò nei loro cuori, quel dubbio che urlava nei loro animi che persino la morte può morire.

l’autore

Tiziano Baroni. Viareggio (LU) il 23\11\1983, Diplomato come Perito Elettronico all’Istituto Tecnico Industriale G.Galilei di Vareggio. Autore del romanzo Dorian Curze, pubblicato presso GDS Edizioni il 30 Luglio 2013.

Scheda: Leodhrae, il risveglio dell’alchimia – A. Filippi

Postato da A&C Staff il 24 Agosto 2013

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“Nelle ricerche per luoghi e tempi diversi, in molti hanno narrato di creature perfette capaci di creare e di distruggere, senza spiegarne esattamente ubicazione e destino. Nei miei studi ho cercato la risposta e che il mondo eletto sappia che essi altri non sono che gli Angeli dell’Apocalisse, i sette che potranno realizzare la nemesi perfetta dell’attuale vivere scadente. Essi esistono, ma per essere agenti concreti in quest’esistenza macabra e contorta hanno bisogno di tramiti che non sian macchiati delle nefandezze divine. L’Alchimia è l’arte eletta per ottenerli, per chiamarli a noi ed avere finalmente fine ed inizio in un istante eterno.”
Nei diari perduti dei primi Alchimisti si narra di queste creature, ma la loro misteriosa presenza riecheggia nei testi sacri di regni ultraterreni. Nessun mortale ne ha memoria, il loro scopo è sconosciuto, la loro origine un contraddirsi di teorie e racconti. Leggende. Leggende che si fanno minaccia.
L’Alchimia si è risvegliata, gli Dei che un tempo la sigillarono si sono ridestati nel mondo mortale per mantenere fede a una promessa fatta quando quel sigillo fu posto. Decisi a contrastare l’oscura forza insita nell’Alchimia, raduneranno sotto i loro vessilli quanti decideranno di combattere in nome della Fede e della Magia che governa il mondo e stermineranno quanti decideranno di opporsi, prediligendo le promesse di potere offerte dagli Alchimisti.
Ma è tardi. Qualcosa è andato storto. Persino un Dio degli Elementi non può opporsi quando è il destino a scegliere. E Destino ha solo iniziato la sua partita…

l’autore

Aurora Filippi nasce il 25 Marzo del 1988 in provincia di Firenze. Fin da piccola cresciuta in una casa piena di libri, ama da sempre leggere. La scrittura, però, non era nei suoi progetti. Da piccola ambiva a fare la naturalista, ma in seguito ha optato per dare spazio alla sua innata passione per il disegno. Scopre la scrittura attraverso il gioco di ruolo e ne fa un hobby fisso che occupa sempre più il suo tempo libero. Dopo aver sperimentato concorsi di scrittura, decide di provare a pubblicare un libro, optando per il self publishing.

Linas – J. Ninni

Postato da Legione il 20 Agosto 2013

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A metà strada tra il romanzo fantasy e la fiaba ecologista, Linas di Jacopo Ninni racconta le vicende di creature fatate come i giganti e le ninfe dei boschi, elette a protezione della natura e delle sue creature, in contrapposizione ad alcuni uomini di un villaggio limitrofo, avidi di potere e ricchezze, che riescono a concepire la Natura solo come una fonte da sfruttare e che vedono i guardiani come nemici da sconfiggere e eliminare. Una storia dai tratti fortemente fantasy ma dalle chiare implicazioni concrete e realistiche, quanto mai attuali.

Il linguaggio è ricercato e raffinato, di alto registro, e forse proprio questa attenzione puntigliosa verso il lessico rende la lettura non molto scorrevole, al punto che la storia stessa diventa poco chiara per quanto non particolarmente complessa.
Le difficoltà di lettura sono accentuate anche dalla punteggiatura a volte un po’ casuale e da alcuni dialoghi particolarmente verbosi e inverosimili.
Senza dubbio tra i fattori più evidenti, la scelta di utilizzare il tempo presente e l’abuso del raccontato rispetto al mostrato fa sì che il lettore riesca difficilmente ad immedesimarsi e a destreggiarsi con efficacia tra i molti personaggi dai nomi complessi e spesso simili, dei quali non riusciamo ad avere altre informazioni che pochi dettagli appena accennati.

Nel complesso risulta un libro dalle caratteristiche fantasy ricco di sottotesto e con un messaggio morale piuttosto chiaro, ma con una storia non semplice da fruire, nei suoi cambi di punti di vista da un capitolo all’altro e negli esercizi stilistici e formali che spesso vanno a discapito della trama stessa.

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Scheda: Linas – J. Ninni

Postato da A&C Staff il 8 Agosto 2013

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Linas il gigante non è un’invenzione letteraria pura: la leggenda del Gigante Dormiente e della sua Peonia si perde fra le valli della catena montuosa del Linas, nella Sardegna sud-occidentale. Ci piace che la fantasia possa creare ambienti e vicende nuove partendo da qualcosa di noto, che fra boschi e radure reali si innestino vicende magiche e alchemiche e la realtà si riveli un gioco di incastri e rimandi, come un giocattolo misterioso e perfetto. Nello scorrere della storia Bosco e il Villaggio, le leggi della natura e quelle degli uomini, si rivelano talmente opposte da dover andare in conflitto. L’uomo, avido di conoscenza e potere, vuole impadronirsi dei poteri del cinabro, il minerale da cui si ricava il mercurio e che per molto tempo è stato uno dei segreti dell’alchimia. Il bosco protegge se stesso attraverso l’azione dei Giganti, guardiani del verde territorio e delle
creature che da secoli ne formano il respiro e l’essenza. Anche le ninfe proteggono il bosco e aiutano i viandanti a ritrovare la via, Peonia è una di loro: attraverso il suo profumo segna la via più breve per attraversare i sentieri del bosco. Linas è invece un gigante, il prescelto, colui che, con la sua ascia, deve far sì che le creature del bosco possano vivere le loro esistenze come è sempre accaduto per secoli e secoli. Il bosco non è mai stato un luogo idilliaco, le sue leggi spesso crudeli non possono tuttavia paragonarsi alla perfidia dell’uomo, la cui parte oscura si rivela nel racconto con le sembianze di Sotobar, crudele capomastro del villaggio, al servizio della ben più pericolosa Milizia dell’Airone.

Avvertenze:
Il progetto editoriale LaPiccolaVolante (rigorosamente NO EAP) si basa sulla diffusione di storie, non del nome di chi le ha scritte. Vorremmo che i lettori ricordassero più il volto che hanno immaginato dei personaggi che quello dello scrittore; ché l’affezione sia alle storie, non alle biografie d’autore.

l’autore

Jacopo Ninni, nasce a Milano nel 1962. Oggi risiede in Toscana, a Vicchio, dove fa il padre, scrive, suona, collabora con la biblioteca locale, è redattore del giornale locale per la pagina di letteratura e organizza laboratori di scrittura per strada con bambini.

Zak Elliot e i draghi di Mezzamorte – R. Recchimurzo

Postato da Legione il 1 Giugno 2013

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Zak Elliott e i draghi di Mezzamorte è il secondo episodio della saga fantasy per ragazzi italiana, Le cronache di Aldimondo, nata dalla penna di Roberto Recchimurzo.
Anche questa volta il volume si presenta benissimo: grafica curata in copertina (forse un po’ scura e poco leggibile) e in ciascuna pagina, impreziosita da decori e illustrazioni.
Anche in questo episodio si conferma il target di riferimento nei lettori giovanissimi in quanto un lettore più adulto e smaliziato lo troverebbe molto poco appassionante.
Rimangono immutati, come senza soluzione di continuità tra il primo e il secondo episodio, stile di scrittura e narrazione: il raccontato prende sempre il sopravvento sul mostrato, anche laddove sarebbe decisamente consigliato lasciar parlare gli eventi. Il risultato è quindi un intervento sempre massiccio dell’autore, che a volte si rivolge direttamente al lettore.
In questo romanzo si conferma il fil rouge fatalista che governa le sorti di Zak e di tutti personaggi che contano in Aldimondo, i deus ex machina sono immancabili come le scoperte e gli eventi mossi esclusivamente dal “perché sì”.
Le caratteristiche salienti rilevate per Zac Elliot e il libro del destino si riscontrano anche in questo episodio, la cui storia getta carne al fuoco con nuovi personaggi e estende l’azione su una porzione più vasta di Aldimondo (le cui distanze sembrano però piccolissime). Nuove minacce si affacciano alla ribalta e la conlusione del romanzo prepara il terreno ai prossimi episodi della saga.
In chiusura, vengono presentate le opere dei vincitori di un concorso creativo che ha coinvolto alcune scuole primarie e secondarie, pubblicando tre racconti e una serie di disegni ispirati alle vicende di Zak.

Nel complesso, quindi, un’opera ideale per i giovanissimi lettori che possono trovare pane fantasy per i loro denti.

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Scheda: Zak Elliot e i draghi di Mezzamorte – R. Recchimurzo

Postato da A&C Staff il 12 Maggio 2013

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Per una serie di sfortunati eventi, un ragazzo di quattordici anni di nome Zak Elliot, si ritrova in una vecchia libreria dove incontra tre bizzarri personaggi. Zellus, un anziano librario che scopriremo essere anche un esperto mago, Gianbeccuccio, un parlagallo alquanto strano, custode di un magico segreto, e Rupert, un elfo dei boschi del sud dalla pelle verdastra. I tre accompagneranno Zak in un viaggio fantastico in una antica terra chiamata Aldimondo. Obiettivo di Zak è quello di recuperare un libro magico intitolato “Libro del Destino” che, se fosse caduto in mani sbagliate e soprattutto in quelle del suo gemello malvagio Lord Velvet, avrebbe potuto cambiare le sorti di tutti i mondi, compreso il nostro. Purtroppo però accade l’inevitabile. Rupert tradisce i suoi compagni perché succube delle tenebre e servo dell’oscuro signore. Ruba il libro ritrovato da Zoe Alexandra, una ragazza la cui identità e il cui passato non sono stati ancora svelati. E così modifica il destino affinché Lord Velvet possa liberarsi dalla prigionia nella torre nera delle terre del nord, e lo brucia impedendo a chiunque di ripristinare il corretto corso del destino dei mondi. Sfortunatamente però, Rupert, porta a termine la sua missione ma omette una cosa fondamentale. Zak Elliot! Zak, nonostante le avversità incontrate sul suo percorso, il gigantoragno Araknea, il labirinto del tempo e altro ancora, scopre il suo nascosto coraggio e, con l’aiuto delle sue nuove amicizie ritrova la sua famiglia e a scoprire che anch’egli fa parte di quel mondo fin dalla nascita. E infine riesce a sconfiggere il suo cattivo fratellino. Ma questo non sarebbe bastato. Solo una battaglia era stata vinta poiché una guerra ancor più insidiosa era alla porte delle terre magiche di Aldimondo. Così Zak, e il suo amico Vince Von Bleer, nano guerriero di Bassobosco, riparte alla volta di una nuova avventura. E adesso?

l’autore

«Sono nato nella città di Bari, alle nove e cinquanta circa, in un mattino di trentasette anni fa. Ho iniziato a dilettarmi nella scrittura quando ho cominciato a frequentare l’accademia di arti drammatiche nella città eterna (Roma). I miei racconti già allora promettevano qualcosa di diverso. Mi piace spaziare fra i generi e creare sempre qualcosa di unico e nuovo. Il mio obiettivo è stupire! Ho già pubblicato altri racconti (vedi Ho Formattato il Fisco e Bari Noir) ma con “Le Cronache di Aldimondo”, per me e per tutti voi, si aprono una serie di nuove ed avvincenti avventure. Attualmente lavoro come informatico. In quanto ai miei gusti, amo la musica, il cinema e viaggiare. Sono un accanito fan di Dylan Dog, colleziono Trolls Norvegesi. Leggo spesso, soprattutto racconti e romanzi di autori sconosciuti, che, a mio parere, a volte sono di gran lunga migliori di quelli dei “grandi”.»