splash
Annessi & Connessi
Per noi, i libri sono una faccenda personale. Benvenuto!
Postato da Legione il 17 Maggio 2015

http://annessieconnessi.net/una-notte-di-ordinaria-follia-a-filisdeo/

Un po’ di spacconate, un po’ di humor nero, un po’ di splatter, un pizzico di pulp: Una notte di ordinaria follia di Alessio Filisdeo è un mix ben equilibrato di scene di violenza allucinata, scene genuinamente originali e horror dagli accenti più classici. Questo ebook dalla brevità fastidiosa suona quasi come un antipasto ad [...]

 

Post Taggati ‘0111 edizioni’

La psicologia del viola – L. Dragoni

Postato da Legione il 3 Ottobre 2015

http://annessieconnessi.net/la-psicologia-del-viola-l-dragoni/

Dante Casati è un ex poliziotto che ha dovuto fare i conti con i pesanti stravolgimenti politici e sociali che l’Italia ha dovuto subire nel 1939, a pochi passi dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Messosi suo malgrado in proprio, accetta l’incarico più pericoloso e al contempo più eccitante della sua vita: investigare sulla morte, forse non naturale, di Papa Pio XI.
Dante si intrufolerà tra i segreti del sempre più forte potere fascista e tra quelli sempre circondati dai sussurri nelle segrete stanze del Vaticano, cambiando identità, finendo addirittura in carcere per arrivare a scoprire la verità su questa morte eccellente, che se fosse stata a suo tempo sventata avrebbe potuto, forse, cambiare almeno in parte le sorti dell’Italia negli anni seguenti.

Leonardo Dragoni, con il romanzo La psicologia del viola, affronta indubbiamente una scalata impegnativa ad una montagna titanica di documenti. Basta sfogliare la bibliografia al fondo del libro per rendersene conto, e risulta lampante comunque in ogni aspetto della storia.
Risulta altresì evidentissimo, però, come forse questa estrema cura nel particolare faccia un po’ soffrire l’aspetto di intrattenimento del romanzo stesso. Il risultato di questa profonda e indubbiamente complessa ricerca non è tanto un romanzo storico moderno dal taglio giallo, bensì un saggio speculativo di indagine travestito da romanzo di genere.
Si percepisce fortemente nella scelta del taglio narrativo, una terza persona talvolta piuttosto lontana dall’azione, che spesso si trova a raccontare al lettore la vicenda senza farla partecipare davvero (un esempio lampante, proprio perchè scollegato da ambientazioni storiche, è la scena dell’evasione, raccontata con un distacco quasi glaciale). L’immersione estrema delle nozioni politiche, economiche e sociali del periodo, poi, fanno spesso passare in secondo piano l’inchiesta e l’azione del protagonista, prendendo il sopravvento e creando spesso confusione e smarrimento nel lettore.
Nel complesso questo libro può essere apprezzato senz’altro maggiormente se affrontato come un romanzo storico del recente passato più che come giallo vero e proprio con ambientazione storica.

Ti interessa questo libro? Compralo su Amazon! La psicologia del viola
O su IBS (preferito): La psicologia del viola

Scheda: La psicologia del viola – L. Dragoni

Postato da A&C Staff il 29 Agosto 2015

http://annessieconnessi.net/scheda-la-psicologia-del-viola-l-dragoni/

Roma, 1939. Incombe la seconda guerra mondiale. Sua Santità Pio XI è febbricitante e insonne. Sta meditando di denunciare i patti lateranensi, le violenze fasciste, forse perfino di scomunicare Mussolini. Quella notte viene colto da un infarto, che non gli lascia scampo. Poiché l’ultima fiamma del duce, Claretta Petacci, è la figlia del medico personale del defunto pontefice, il delitto sembra servito.
Dante Casati è un ex commissario di polizia, ingiustamente epurato dal fascismo. Ingaggiato per far luce sull’accaduto, si illude che il destino gli stia offrendo una formidabile chance di riscatto. Non ha ancora idea di quanto pericoloso sia il ginepraio in cui sta per cacciarsi. Il trasformismo di cui è dotato gli permette di penetrare nel ventre molle dell’ovra e nelle stanze più oscure del vaticano, ambienti torbidi e popolati da personaggi doppi e senza scrupoli. Più si avvicinerà alla verità, più la matassa diverrà inestricabile, e i contorni del quadro si faranno sfocati. Dante rischierà così di piombare in un pozzo di dubbi e di incertezze, ricacciato al largo di un mare di paure e paranoie.
Forse all’origine della morte del pontefice c’è un sofisticato ingranaggio che, adesso, mette in grave pericolo la vita di Dante. Difficile affidare la propria vita a qualcuno, quando i traditori possono annidarsi anche tra i più fidati amici.
Avvalendosi di uno stile ricercato e di una profonda conoscenza storica del periodo in questione, Dragoni riesce ad imbastire una complessa trama gialla, senza rinunciare alla profondità dell’esplorazione psicologica.

l’autore

Leonardo Dragoni vive a Roma, dove nel 2002 si è laureato in Scienze Politiche.
Ha avuto numerose esperienze lavorative, ha una personalità eclettica, è amante della musica, dello sport, della storia, della scrittura creativa, dell’arte e della letteratura. Da sempre è appassionato di misteri, in particolare è uno stimato studioso del fenomeno dei “cerchi nel grano”, sul quale ha pubblicato sue saggi (“La verità sui cerchi del grano”, Alvorada 2011; “Storia dei cerchi nel grano”, YouCanPrint 2013).

Racconti intorno al fuoco – T. Sguanci

Postato da Legione il 15 Novembre 2014

http://annessieconnessi.net/racconti-intorno-al-fuoco-t-sguanci/

Una carrellata di protagonisti in altrettante ambientazioni tra il fantastico, il realistico e il surreale, si susseguono nei raccolti di Racconti intorno al fuoco di Tommaso Sguanci.
Il vero fil rouge che unisce questi racconti, altrimenti così diversi tra loro per argomenti e scene, è il delinearsi di un persorso introspettivo e spirituale di crescita, alla scoperta dei veri obiettivi, della vera essenza di sè, dei propri desideri e aspirazioni.
Un percorso di ascesa (o di discesa dentro sè stessi) che si ripropone nei sei racconti in accezioni e con implicazioni diverse.
Nel complesso la raccolta risulta molto particolare e si rivolge ad un pubblico almeno già avvezzo a questo tipo di argomento che molto si discosta dalla narrativa meno simbolica. E’ proprio attorno al focus sulla ricerca del simbolismo e della crescita spirituale che si strutturano i racconti, che risultano impoveriti nell’aspetto puramente narrativo.
La raccolta quindi risulta piacevole per chi già bazzica l’argomento mentre può destabilizzare chi si approccia per la prima volta a questo genere e chi si aspetta una narrativa più “classica” e fuor di metafora.

Ti interessa questo libro? Compralo su Amazon! Racconti intorno al fuoco

Scheda: Racconti intorno al fuoco – T. Sguanci

Postato da A&C Staff il 5 Ottobre 2014

http://annessieconnessi.net/scheda-racconti-intorno-al-fuoco-t-sguanci/

Un monaco Zen. Uno jarl vichingo. Un’aspirante eroina. Un timido archeologo. Un guerriero pellerossa. Una vittima del terremoto. Un feroce pirata. Cosa accomuna le loro storie? Una spasmodica ricerca di risposte. Ogni personaggio è posto faccia a faccia con i suoi più profondi interrogativi, con le sue ombre, ma anche con la scintilla di luce che guida il suo destino. Ogni ambientazione ospita un viaggio e manifesta i lati della psiche umana con i suoi archetipi: l’acqua, la morte, il potere, la conoscenza, la paura, la follia, il fuoco. La potenza
dei simboli, che richiamano gli antichi miti, non toglie spessore ai protagonisti della ricerca. I toni cambiano adattandosi al carattere dell’ambientazione, lo stile muta in conformità alle esigenze del protagonista: sono i personaggi che dettano le regole. Il lettore è accompagnato per mano in sette viaggi alla ricerca di se stesso,
attraverso domande che trovano risposta solo in chi ha il coraggio di guardarsi dentro.

l’autore

Tommaso Sguanci è nato a Firenze il nel 1980. Ha studiato filosofia e teologia a Roma, alla Pontificia Università Gregoriana. Ispirato dal proprio cammino di crescita interiore, dalle intuizioni ricevute in meditazione, dalle esperienze di vita sue e delle persone a lui vicine, dal contatto con la natura e dallo studio dei
miti e delle disparate tradizioni spirituali, si dedica alla scrittura di racconti, filastrocche, pensieri e semplici canzoni. A Catania si prodiga come relatore di conferenze per l’associazione culturale Vivencia (fra le conferenze tenute, una su Tolkien e il Signore degli Anelli e una su La Storia Infinita di Ende, altre su
Elia, Le opere di Hayao Miyazaki, la meditazione). Insegna religione alle superiori nella zona di Firenze. Nel frattempo si dedica alla scrittura di racconti e di romanzi che abbiano lo scopo di portare il lettore a un’introspezione e una ricerca interiore, al di là di qualsiasi dogma di fede.

Il ritorno di Inna-Mok – M. Giorgini

Postato da Legione il 21 Agosto 2014

http://annessieconnessi.net/il-ritorno-di-inna-mok-m-giorgini/

Nella Terra di Ruhel, il perfido negromante Inna-Mok sembra essere stato sconfitto, costretto in un bozzolo di impotenza e immobilità da un grande incantesimo, confezionato dai migliori maghi dei vari popoli. Ma con il passare dei secoli, il negromante ha ritemprato le sue forze e si appresta ad un ritorno in grande stile: le popolazioni si sono ormai dimenticati di lui, sono arrivati ad insediarsi nuove culture, la sua figura alegga nel mito e nessuno si aspetta un suo ritorno.
Ma nel mito che lo circonda, esiste un altro personaggio, Venorè, una giovanissima e potente maga che, presentendo il possibile ritorno del malvagio, ha escogitato un modo per poterlo nuovamente contrastare, questa volta, per sempre.
Pedine inconsapevoli del destino, Rash e Nystrid, affrontano un lungo viaggio nelle terre selvagge, ognuno seguendo obiettivi che infine li porteranno ad incrociare le loro strade, verso il compimento della profezia di Venorè.
Il ritorno di Inna-Mok di Max Giorgini è un romanzo fantasy dalla trama piuttosto originale e accattivante. Esce coraggiosamente dal seminato “à la Tolkien” per costruire un mondo dalle caratteristiche e dalla mitologia nuove e libere dalle ingombranti (e in apparenza onnipresenti) della Terra di Mezzo.
Di contro però, il romanzo risente di una certa inesperienza a livello narrativo, in quanto risulta affrettato, poco curato proprio dal punto di vista della costruzione del mondo, dei personaggi, degli ambienti e degli eventi, che sono di fatto gli elementi che fanno la differenza per la credibilità di un fantasy.
Nel complesso però apprezzabili la trama e le caratterizzazioni dei vari personaggi, sebbene come detto moltissimi spunti interessanti per sottotrame e arricchimento della vicenda vengano sistematicamente disattesi.
Anche la scelta di mantenere sempre molto forte la voce nel narratore, prediligendo il narrato nei confronti del mostrato, fa sì che risulti difficile immedesimarsi nella vicenda e consentire al lettore di calcare davvero i sentieri della Terra di Ruhel.
Nel complesso quindi risulta una lettura tutto sommato piacevole, perchè fluida e dalla trama interessante, ma che non riesce ad esprimere il suo completo potenziale, rimanendo un po’ infantile ed acerba.

Ti interessa questo libro? Compralo su Amazon! Il ritorno di Inna-mok

Scheda: Il ritorno di Inna-Mok – M. Giorgini

Postato da A&C Staff il 9 Luglio 2014

http://annessieconnessi.net/scheda-il-ritorno-di-inna-mok-m-giorgini/

Inna-mok, potentissimo mago del popolo degli Spettri, è stato sconfitto mentre tentava di asservire la Terra di Ruhel. Tutti lo credono neutralizzato per sempre, lui però si è trasferito in un’altra dimensione. Quando torna, deciso a vendicarsi, dovrà vedersela con Rash e Nystrid, due giovani di razza umana: lui, aristocratico e ribelle, si è unito a un bracconiere; lei, sfigurata da uno stregone barbaro, vedendosi rifiutata dalla sua gente la abbandona. Venuti a conoscenza della minaccia che incombe sulla Terra di Ruhel, si trovano al contempo investiti della responsabilità di poterla salvare. Infatti c’è una speranza: Venorè, giovanissima maga dei figli dell’aria, prima di morire prematuramente ha presagito il ritorno di Inna-mok e fabbricato un oggetto incantato – andato perduto – in grado di annientarlo. L’esito della loro ricerca, non priva di risvolti personali e colpi di scena, rimarrà fino alla fine appeso a un filo. Perché anche il negromante è sulle tracce dell’arma magica…

l’autore

Nato a Forlì sotto il segno del leone, Max Giorgini vi ha vissuto gli anni tempestosi (si fa per dire) della sua giovinezza, fra scuola, parrocchia e contestazione giovanile, senza trascurare le ragazze, il calcio e la chitarra. Per non parlare dei libri (ha sempre letto molto) e dei giochi di ruolo. Insomma, faceva un sacco di cose.
Dopo l’iscrizione all’università ha cominciato a frequentare Bologna, dove si è infine trasferito per intraprendere l’esaltante (anche in questo caso si fa per dire) carriera di insegnante di italiano e storia. Nel periodo bolognese ha praticato a livello amatoriale alcuni sport e si è progressivamente accostato al computer, fino a includerlo – assieme al cane, al metano e alla musica rock – fra i migliori amici dell’uomo.
Per quanto riguarda la scrittura, cui si è dedicato in modo discontinuo, in passato ha partecipato con buoni risultati a varie edizioni dei premi letterari Tolkien e Courmayeur. Il ritorno di Inna-mok rappresenta il suo romanzo d’esordio.
Fortemente legato al mondo della scuola, attualmente lavora come dirigente presso un istituto superiore.

La ragazza di Venezia – S. Scala

Postato da Legione il 3 Febbraio 2014

http://annessieconnessi.net/la-ragazza-di-venezia-s-scala/

Tutto inizia con la vicenda un po’ surreale di una ragazza bellissima disoccupata che fa una scommessa con il dio del lavoro, inducendola a cercare ed ottenere l’unico impiego che non fosse mai stato svolto da una donna. Dopo le mille peripezie che la portano a fare qualunque assurdo lavoro, approda alla più celebre occupazione riservata agli uomini. Da quel momento e dalla conclusione della scommessa, la storia innesca una slavina di eventi sempre più surreali.
Sotto il cappello di “fantasy” spesso gli scrittori si sentono liberi di sottovalutare qualunque concetto di funzionalità ragionevole della narrazione, per contenuto e struttura. La ragazza di Venezia di Simone Scala ricade in questa casistica: un flusso inarrestabile di fatti raccontati senza una coesione logica, con una trama decisamente poco solida.
Senza fare menzione degli aspetti a nostro parere gratuitamente disgustosi che non riescono ad essere umoristici ma grevi, il romanzo soffre non solo nella debole struttura ma anche di uno scarsissimo editing che lascia alcuni refusi a dir poco sconcertanti e di uno stile poco organizzato incentrato fortemente sul raccontato, invece che sul mostrato.
L’idea di fondo di per sè potrebbe essere anche interessante (fatto salvo della caratterizzazione di Alissa, delineata e descritta secondo il comune stereotipo dello scrittore uomo alle prese con una protagonista femminile), ma la narrazione si digrega facilmente, senza una struttura solida, allontanandosi dal nocciolo della storia che è quindi scarsamente individuabile.
Una nota in conclusione: titolare un romanzo “La ragazza di Venezia” nel quale una ragazza cerca l’unico lavoro che non sia mai stato svolto da una donna, risulta un facile spoiler ad almeno metà della storia.

Ti interessa questo libro? Compralo su Amazon! La ragazza di Venezia

Le verità altrui – S. Scarciglia

Postato da Legione il 5 Novembre 2013

http://annessieconnessi.net/le-verita-altrui-s-scarciglia/

Un omicidio efferato in un paesuccio lontano dal mare, un’indagine frettolosa, un uomo solitario con un dono che è la sua condanna: conoscere la verità assoluta e non poterla nascondere.
Questa in breve la trama del romanzo di Salvatore Scarciglia, Le verità altrui. Alla lettura di questa opera risulta evidente l’inesperienza dell’autore nella scrittura di una storia dalle potenzialità di ampio respiro, comprimendola senza valorizzarla.
La trama infatti preannuncia senza dubbio delle interessanti implicazioni, che potevano essere effettivamente ben espresse attraverso un taglio giallo/poliziesco come quello esemplificato nel libro. Peccato che tristi scelte stilistiche abbiano reso inefficace il tentativo privando di qualunque mordente la storia: l’utilizzo del raccontato rispetto al mostrato allontana di anni luce il lettore dal cuore della vicenda; il focalizzarsi su dettagli insignificati (due pagine e mezza per un incipit equivalente all’ “era una notte buia e tempestosa”) a discapito di passaggi importanti funzionali alla trama e all’immedesimazione che invece vengono raccontati in una manciata di parole; un’infelice costruzione della storia, anticipando alle primissime pagine il momento che dovrebbe costituirne un climax, facendo trovare quindi un buco nella sequenza narrativa; la percezione continua di clichè e stereotipo, mai espressa in accenti eclatanti ma rivelata da alcuni dettagli, che rende la lettura poco appagante.
Insomma, un romanzo decisamente acerbo, che dovrebbe costituire un punto di partenza per una profonda rielaborazione sia stilistica che strutturale, magari supportata da un editor, per rendere giustizia ad un concept che nonostante tutto è abbastanza originale e che, se ben sfruttato, fornirebbe ottimi spunti narrativi e di approfondimento.

Ti interessa questo libro? Compralo su Amazon! Le verità altrui